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Autore: ElwingStarLight    06/12/2021    0 recensioni
Sono passati cinque anni da quando Felì ha lasciato il suo incarico e molto è cambiato nel villaggio della Quercia Fatata.
Il Male non ha mai lasciato la Valle di Verdepiano e ora si prepara a colpire, più forte che mai, proprio il suo simbolo.
Scontri, addii e sorprese accompagneranno i protagonisti e anche nuove conoscenze…
Una misteriosa forestiera svelerà gli oscuri segreti che si celano dietro il Potere Originale, gettando luce su un passato dimenticato e preparando i protagonisti a un futuro incerto.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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𝐑𝐢𝐮𝐧𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐌𝐞𝐳𝐳𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞

È tarda notte, un'oscurità innaturale è calata da diverse settimane sulla Valle, nascondendo la luna e gli astri e attenuando il pallido sole nelle ormai sempre giornate da nodi.

Nulla adesso infrange il silenzio quasi opprimente degli Alti Boschi, se non il lento e costante scalpitare dei cavalli in marcia.

Fiaccole galleggiano come fantasmi in quell'ombra assoluta, illuminando con le loro fiamme volti stanchi e disillusi, di ritorno dall'ennesima spedizione a vuoto, senza alcun progresso sulla sorte del giovane Burdock.

Una figura si attarda nelle ultime file, conducendo il proprio cavallo a passo d'uomo e rischiando di perdere il gruppo, ma quasi non se ne accorge, finendo per rimanere sola.

Il suo bel volto è il più segnato di tutti, ridotto a una fredda maschera di dolore e indifferenza e il suo sguardo, un tempo scaltro e penetrante, ora è spento, perso in pensieri lontani.

"Perché di nuovo a me, a noi..." la domanda le sorge spontanea e, per quanto sciocca e banale le sembri, sono settimane che non riesce a darsi una risposta.

Non avevano infondo già affrontato abbastanza orrori e pericoli, da sperare di averne avute a sufficienza per una vita intera?

Non avevano forse subito fin troppe perdite e sofferenze in quell'ingiusta guerra, che da appena ragazzi li aveva costretti a crescere, a temprarsi, pur di affrontare un simile Nemico privo di anima o umanità?

E lei, Pervinca, non aveva forse già sofferto abbastanza nella sua breve, ma sicuramente intensa esistenza, costretta già una volta a separarsi dai suoi affetti, pur di sventare un destino ormai segnato?

E ora, dopo anni in cui nulla sembrava offuscare quella pace tanto faticata, ecco abbattersi una nuova calamità, costringendoli di nuovo sull'orlo di un'inevitabile guerra.

Una fitta le attraversa crudele il cuore e lacrime amare le solcano il viso: questa volta non ci sarebbe stato Grisam al suo fianco, che con dispettose galanterie e un sorriso furbo, aveva saputo donarle l'eternità.

Un sonoro crack seguito da un nitrito di dolore la riportano bruscamente alla realtà e prima ancora di elaborare, si ritrova a precitare a folle velocità lungo il sentiero scosceso, senza più controllo sul cavallo ferito.

‹‹ATTENTA, VÌ!›› qualcuno si è piazzato sul sentiero, scagliando un incantesimo, così da avvolgere l'animale in una bolla luminosa, rallentando in tempo la caduta ed evitando per pochissimo di venire anche lui travolto.

‹‹Grazie...›› esclama Pervinca ancora scossa al misterioso ragazzo, cercando di tranquillizzare il cavallo e stupendosi di ritrovarsi così lontana dal gruppo, ormai sicuramente giunto a casa.

‹‹Spaventami ancora così e probabilmente ci rimetterò le penne!›› sbuffa Tommy con un sorriso tirato, avvicinandosi preoccupato all'amica e aiutandola a rialzarsi, deciso a darle il cambio per quella notte.

‹‹Senza offesa, ma hai un aspetto decisamente orribile. Va' a casa a riposarti, Babù sarà preoccupata e sai che non è affatto tranquilla con quella là per casa›› dice, calcando soprattutto le ultime parole: non è certo passata inosservata la Bianca Dama che da settimane non lascia casa Periwinkle, gettando inquietudine su tutta Fairy Oak.

Pervinca vorrebbe protestare, ma tutta la stanchezza di quei giorni comincia a farsi sentire e, temendo di essere d'intralcio alle ricerche, accetta l'offerta di Tommy.

Sorvolando l'addormentata campagna, finisce per ricadere in quei pietosi pensieri che da più di un mese la tormentano, non lasciandole scampo: la maledizione di Scricciolo, il rapimento di Grisam, la Battaglia delle Ombre in chi molti, troppi, erano divenuti fredda pietra, la guerra ormai imminente...

E poi lei, Hidril, forse il punto più oscuro e ambiguo di tutti.

Nessuno, fatta forse sola eccezione di Shirley Poppy, sa chi o cosa sia davvero la misteriosa ragazza dalle sembianze così inumane e ultraterrena, da dove provenga e che ruolo giochi realmente in questa guerra.

L'unica certezza nei suoi confronti è il suo immenso potere, capace di poter decretare la loro fine se si dovesse rivelare un nemico.

"Quello sguardo... ogni volta che lo incontro è come se mi scrutasse l'anima, vedendo ricordi e pensieri che dovrebbero essere solo miei, quasi ci stesse studiando e manovrando per qualche oscuro fine... è terribile, non mi fido".

Arrivata finalmente nel giardino di casa Periwinkle, la ragazza comincia a discendere, desiderando ardentemente una lunga dormita, quando qualcosa cattura la sua attenzione, togliendole il respiro: la finestra forzata, la camera nel più completo soqquadro e il letto di sua sorella Vaniglia sfatto e vuoto.

"No, non è possibile. Tutto, ma non questo. NO!" pensa disperata Pervinca, mentre l'oscurità più profonda minaccia di annegarla, quando un fruscio la fa voltare con di scatto, pronta a vendicare la sorella.

‹‹AAAH! Che scherzi sono questi, Vì?! Mi hai fatto prendere un accidente!›› esclama spaventata Vaniglia, allontanando veloce l'incredula sorella dalla finestra, illuminandosi un dito come candela.

‹‹S-stai bene Babù! Non sai che spavento mi hai fatto prendere! Ma allora si può sapere cosa diamine è successo qui dentro?›› chiede Pervinca abbracciando sollevata la sorella, studiando poi la devastata camera.

‹‹Intendi questo casino? L'inumano disordine è da ormai diciannove anni opera tua, cara Vì, mentre la finestra, come dire? Diciamo che poco fa Jim potrebbe essere venuto a trovarmi in modi... non troppo convenzionali, ecco›› chiarisce Vaniglia con una punta di imbarazzo, cercando di non arrossire.

‹‹Comunque è da tutta la notte che aspetto il tuo ritorno e sono stata tentata di venirti a cercare per avvisarti di... quello›› continua Vaniglia, indicando fuori dalla finestra un bianco carro stranamente familiare.

‹‹Barbo Tagix! Non è forse il potente Mago Errante di cui abbiamo letto insieme a Felì? Ma lui viene solo per annunciare... oh no, Grisam!›› esclama terrorizzata Pervinca, volando quasi in giardino in cerca di risposte, ma Vaniglia la rassicura:

‹‹Calmati Vì, non assolutamente come pensi! Poche ore fa è nata Rosemary Corbirock, figlia di Bevis e Lavanda, così Tommy è diventato zio, anche se ancora non lo sa! Purtroppo invece la signora Mcdale ci ha lasciati›› spiega Vaniglia, per poi proseguire:

‹‹Temo però che questa volta le nascite e le morti non centrino nulla con il suo arrivo, ma forse avremo finalmente risposte: appena ha saputo che Hidril abita qui ha subito chiesto una riunione con lei e zia Tomelilla!›› conclude Vaniglia.

‹‹E Hidril ha accettato?! Non ci credo, finalmente si deciderà a parlare! E quando sarebbe questa riunione? Dobbiamo assolutamente parteciparvi!›› esclama Pervinca, incredula di fronte a tanta fortuna: finalmente avrebbe avuto delle risposte, finalmente avrebbe ritrovato Grisam.

Alle tenui luci del chiaro di luna e del caminetto acceso, tre delle figure più potenti di tutti i Regni Magici prendono del tè nella splendida serra della loro ospite, preparandosi a una lunga e certamente complicata discussione.

I temi affrontati sono delicatissimi, la posta in gioco fin troppo alta e l'esito avrebbe probabilmente decretato la salvezza o la definitiva distruzione dell'intero mondo conosciuto.

‹‹Vedo finalmente che possiamo iniziare, stavamo proprio aspettando voi›› esclama Lalla Tomelilla con un sorriso alle gemelle, dando così ufficialmente inizio alla riunione:

‹‹Bene Hidril, hai avuto la mia piena fiducia per tutto questo tempo, ma credo che le presentazioni e un bel po' di spiegazioni su questa oscura faccenda ora siano d'obbligo›› continua Tomelilla, dando la parola alla misteriosa figura:

‹‹Certamente e per prima cosa vi chiedo di perdonarmi per il mio lungo silenzio, ma non ho potuto fare altrimenti, come presto saprete›› esclama Hidril con voce limpida e cristallina come acqua, capace di indurre fiducia in tutti, tranne che in Pervinca.

Ogni cosa della sua bella figura richiama l'essenza stessa della Luce, della vita e della speranza, quasi ne incarnasse il Potere: la sua lunga chioma albina ricade su un volto pallido come madreperla, solcato da sottili glifi e rune sconosciute e circondato da aggraziate orecchie a punta.

‹‹Conoscerete certo le eroiche e tragiche gesta legate all'avvento della Magia, anche se ormai le considerate leggende›› esclama Hidril, lo sguardo perso in antichissimi ricordi.

‹‹Molto bene, ma c'è qualcosa che voi mortali non potete conoscere: per placare lo scontro fratricida tra Ygdrall e Shagga, vennero forgiate gemme capaci creare un legame tra il signore e un portatore, così da accedere al suo immenso potere, ottenendo enormi vantaggi in battaglia›› racconta Hidril, mostrando l'anello con opale utilizzato da Acanti nella Battaglia delle Ombre.

‹‹Quasi tutte vennero perdute, ormai credevo di possederne l'ultima, ma quando il mio signore Ygdrall mi inviò il mese scorso a vigilare sugli eventi, scoprì che un servo di Shagga stava utilizzando il legame di una gemma per donare il corpo di un ragazzo al suo padrone...›› spiega Hidril, venendo bruscamente interrotta da un pugno in pieno volto.

‹‹Pervinaca!›› Lalla Tomelilla si alza indignata, guardando con occhi di fuoco la nipote, allontanandola dall'ospite e costringendola sulla sedia con un secco incantesimo.

‹‹Tu lo sapevi! Hai sempre saputo dove si trovava Grisam e non hai mai parlato, permettendo che gli facessero del male! E ora lui... lui...›› la voce le si spezza, mentre le tenebre nella serra si infittiscono, condizionate dalla sua disperazione.

‹‹Volevo aiutarlo, ma il mio signore mi ha imposto il contrario, perché avrei interferito con eventi fondamentali e così è stato: il ragazzo è stato salvato da un misterioso cavaliere e ora si trova al sicuro in un posto a me ignoto›› conclude, cercando di placare l'ira di Pervinca.

‹‹Vorrei chiarire un'ultima questione: sono spiacente, ma non sono in grado di guarire tutti coloro divenuti pietra, l'unico modo per salvarli è distruggere la gemma che ha richiamato gli spettri, dando loro potere›› chiarisce Hidril, evitando lo sguardo dei presenti.

‹‹Ma ora torniamo alla reale ragione di questa riunione: oscure forze agiscono nell'ombra per riportare in vita il loro signore e precipitare il modo nel Caos Primordiale. Io sono l'araldo di Ygdrall, Signore della Luce, e sono qui per vegliare sull'Antica Alleanza e scongiurare questo destino di morte. Per farlo occorre ritrovare tutte e sette le sacre gemme, ritenendole prima del nemico. So di chiedervi molto, ma avrò il vostro aiuto?›› domanda Hidril, rivolgendosi soprattutto a Pervinca.

‹‹Certamente, faremo tutto il possibile›› rispondono gravemente le gemelle, tenendosi per mano in muto e reciproco sostegno.

‹‹Ottimo, perché ormai non si torna indietro e anche l'ultimo tassello di questo tragico e meraviglioso mosaico sta per collocarsi...››.

~●~

‹‹Uff, quel ragazzo si deve dare una calmata, non sarò certo la prima a sgraffignare un po' di Sherry dalla cabina del capitano!›› afferma una ragazza, abbandonandosi pesantemente su una tarlata polena, estraendo una pregiata bottiglia di liquido ambrato.

‹‹Peggio per lui, non ho alcuna intenzione di rimanere sobria un minuto di più durante questo schifo di tempo!›› esclama risoluta, prendendo una generosa sorsata, quando qualcosa all'orizzonte la paralizza dal terrore.

Immediatamente si riprende, correndo senza perdere tempo dal timoniere, urlando a squarciagola l'allarme nella notte:

‹‹INVERTIRE LA ROTTA, SUBITO!››.

Ma ormai è troppo tardi, un promontorio è comparso all'improvviso da quella nebbia innaturale che da settimane circonda la navigazione, decretando la loro fine.

Un istante e il veliero si schianta sull'ignota costa rocciosa e frastagliata, seguendo lo stesso fato dell'Isabella II, che in quelle stesse acque inesplorate più di quarantanni prima era naufragata al largo di Fairy Oak.

 

   
 
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