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Autore: MaryFangirl    09/12/2021    0 recensioni
Kai ha sempre amato Takao, ma sa che è impossibile che Takao ami lui. (Kai/Takao)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Kei Hiwatari, Takao Kinomiya
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo quando mi resi conto per la prima volta di amare Kai.
Fu anni fa a Mosca, in Russia, prima del torneo mondiale. O...forse fu prima. Non lo so, ma ogni volta che lo guardavo allora, sapevo che...sentivo qualcosa.  Sì, sentivo qualcosa che ero certo non avrei dovuto provare per lui. Quando entrò nello stadio e fu annunciato il suo nome come membro dei Demolition Boys, il mio cuore iniziò a capire cosa fosse.
Non capivo come Kai potesse abbandonarci in quel modo: ero disperato di sapere il perché. Lui mi respinse, come sempre. Poi scoprimmo di Black Dranzer. Kai, se avessi saputo prima della tua famiglia e del tuo passato all’abbazia, avrei cercato di raggiungerti molto di più dopo aver notato che te n’eri andato. Ma allora eravamo solo bambini e tu sapevi sempre badare a te stesso...
 
Kai se n’era andato. E penso di aver pianto...perché avevo capito esattamente cosa provavo per lui. Lo amavo. Il mio affetto per tutti loro mi rendeva forte. Ma amore ed emozioni rendevano debole lui. Ecco perché se ne andò.
Prima di Kai, non avevo mai dovuto provare a farmi degli amici. Non per vantarmi, ma sono un ragazzo amichevole e mi riesce facile, ma questa volta...questa volta c’era qualcuno a cui non sembrava importare minimamente delle altre persone. Era egoista...arrogante...testardo...e crudele con i suoi presunti compagni di squadra. Non so cosa mi aspettassi dal capo di una banda, ma di sicuro non era quello che vedevo in Kai.
Cosa vedevo in lui?
 
Mi sono sempre soffermato a farmi questa domanda, ogni volta che snobbava me o uno degli altri, e quando ci troncava dicendo che non aveva bisogno della nostra amicizia, di noi. E poi mi fermavo di nuovo quando talvolta dava buoni consigli, nel momento in cui le cose iniziavano a farsi un po’ difficili. Quando voleva davvero conoscermi e quando mi sorrideva...
Nonostante il modo in cui a volte ci trattava, pur essendo insistente e serio – un sacco – era comunque una brava persona.
Da qualche parte dietro quel muro di ghiaccio che teneva intorno a sé, c’era qualcuno a cui avevo imparato a voler bene. Non avrei mai pensato che sarebbe successo, ma ci sono alcune cose che non si possono affrontare con una persona senza sviluppare nuovi sentimenti e comprensione...
 
Penso che ci fosse una parte di me che ha sempre saputo che lui sarebbe diventato speciale per me. In quei piccoli scorci in cui Kai si apriva, scoprivo che potevo vedere il mio cuore riflesso nei suoi occhi...in quei momenti, il mio cuore era suo prigioniero...
Cosa avrebbe pensato se avesse saputo che io, Takao, avevo iniziato ad amarlo? Non gli sarebbe piaciuto – no, è un eufemismo. Mi avrebbe evitato, perfino odiato...e forse se ne sarebbe andato per quello, a causa mia.
E per molto tempo ho pensato che fosse successo proprio quello.
Dopo i campionati del mondo, Rei era tornato in Cina e Max in America con sua madre, mentre Kai era rimasto in Giappone per un po’ prima di scomparire. Così, senza un addio o altro. Se ne andò e basta. Forse i miei sentimenti si manifestavano sul mio viso e nella mia voce ogni volta che eravamo insieme. O quando mettevo una mano sulla sua spalla, la lasciavo sempre lì un po’ troppo a lungo. In qualsiasi modo, le mie emozioni dovevano essere chiare come il giorno per lui. Non sono mai stato bravo a nascondere quello che provavo...
Ma era senza speranza.
 
Sapevo, con ogni fibra del mio essere, sapevo che sarebbe stato impossibile che lui ricambiasse i miei sentimenti. Cosa serviva, mi chiedevo, per farmi amare da lui? Non sopportava di starmi vicino...
Eppure, anche sapendo tutte queste cose, non potevo fare a meno di desiderare e chiedermi se c’era solo una piccola possibilità, una minima possibilità che Kai potesse effettivamente...
Ma no.
Così la superai.
Beh, almeno pensavo di averlo fatto.
Lui era dentro di me. Non sarei riuscito a liberarmi di lui nemmeno tentandoci. E, beh, il più delle volte non ci tentai.
Quindi smisi di dedicarmi al beyblade. Ci giocavo ancora di tanto in tanto, ma come potevo continuare quando tutto quello che vedevo era lui, il mio eterno avversario negli stadi e al di fuori di essi. Anche quando non ero con lui, combattevo contro di lui, combattevo contro il suo ricordo nella mia mente e contro i miei sentimenti.
 
Nessun altro poteva confondermi come lui. Con Kyoju, Max e Rei sapevo sempre a che punto ero. Ma Kai...durante tutti quegli anni trascorsi nella grande avventura del beyblade, per tutto il mondo, rimaneva così misterioso.
Sarei mai stato in grado di venirne a capo?
O forse non si trattava affatto di un mistero...forse era un rompicapo in attesa di essere messo insieme dalla persona giusta.
Ma non era così facile. Ogni volta che arrivavamo a un buon punto nella nostra amicizia, ogni volta che pensavo di essere riuscito a completare il puzzle rappresentato da Kai, avevo la sensazione che mancasse qualche pezzo. Forse aveva perso quelle parti di sé tempo prima, o qualcuno le aveva allontanate...in ogni caso, gli ci volle parecchio tempo per ritrovare se stesso...ma ora so che ha trovato quello che stava cercando. Sono riuscito a capirlo, guardandolo in queste ultime settimane.
Potrebbe essere molto vicino a quella perfezione che desiderava allora, ma ho visto che sta ancora cercando, anche se non così duramente come un tempo. O forse non sta cercando – forse l’ha già trovato...
Forse l’ultimo pezzo del puzzle ce l’ha qualcun altro...
 
Forse voglio averlo io.
È dentro di me.
E forse...questo è il motivo per cui, dopo così tanto tempo, ti amo ancora.
A volte vedevo te quando guardavo Naomi. Cosa significava? Pensavo di impazzire nel vedere uno come te invece della dolce ragazza che è Naomi. Ma notavo che mi ricordava così tanto di te, e non riuscivamo mai a parlare del nostro matrimonio. Inconsciamente, penso che avessi paura...che lei sapesse come mi sentivo nei tuoi confronti nell’istante in cui dicevo il tuo nome, raccontandole di te...paura, perché forse lei già sapeva.
E immagino che sia per questo che lo sto facendo.
Le ho promesso di trovarti.
E mantengo sempre le mie promesse.
 
Pensavo di aver scacciato tutti i ricordi dalla mia mente, ma...non posso fare a meno di ricordare dieci o più anni fa, e la promessa che mi ero fatto allora si insinua di nuovo. Avevo giurato che ci sarei sempre stato per te, in qualsiasi modo tu volessi, perché ne avevi bisogno, e credo che anch’io ne avessi un po’ bisogno.
Quindi c’è una cosa che devo fare ora. Qualcosa che non facevo da quasi dieci anni...qualcosa che avrei dovuto fare molto prima.
 
Lo inseguirò. Non ho intenzione di fermarmi questa volta perché adesso so che anche lui vuole che sia io a completare il puzzle.
 
  
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