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Autore: EncoidPlaysWii    11/12/2021    0 recensioni
[Anime e manga]
[Anime e manga][Anime e manga][Anime e manga]Un semplice racconto. Niente di più e niente di meno, cinque ragazzi e la storia di come nonostante vivessero una vita tra stenti e sacrifici trovarono comunque la felicità e la forza di combattere in una realtà caotica com'è quella di Tokyo, insieme sempre e comunque.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Per le strade di quella bruttissima periferia malconcia, sormontata da grige nuvole che sembravano voler piangere da un momento all'altro, Shinobu, Kaoru e Akira si incontrarono avviandosi verso l'abitaizone dell'amico. 

Si fermarono qualche minuto per fare il resoconto delle provviste che avevano rimediato, ma non fecero in tempo ad aprire gli zaini e le buste per mostrare il proprio bottino che una pioggia da prima leggera, che divenne quasi una vera e propria tempesta si abbattè sulle loro teste. 

-Stracazzo, non né va una giusta!...- affermò Kaoru guardando verso il cielo. 

-Pensavi davvero che anche una sola cosa oggi sarebbe potuta andare per il verso giusto?- rispose Akira col tono disperato di chi aveva appena ricevuto l'ennesima punizione divina del giorno. 

Kaoru sbuffò e prese la sua scelta, iniziò a correre verso l'abitazione di Yahiko non essendo munito di ombrello per riparare i viveri che trasportava, e lasciò indietro i due biondi. 

-Ma sto coglione... -  disse Akira guardando la direzione verso cui il moro era fuggito.

-Tranquillo, lui si farà una bella doccia, mentre noi abbiamo questo! - Disse Shinobu tirando fuori dallo zaino un ombrello, e invitando Akira, a ripararsi assieme a lei.

Il ragazzo sorrise e senza farsi troppi problemi si appiccicò all'amica sotto lo stretto spazio di salvezza che quel piccolo ombrello offriva, Shinobu pensò che probabilmente era il momento migliore per cercare del conforto da parte di uno degli amici, parlando finalmente della propria paura di essere sostituita all'interno del gruppo.

Dopotutto Akira era sempre stato l'amico perfetto, ogni qualvolta che la bionda avesse avuto un problema era il primo con cui riusciva a parlarne, e spesso era proprio lui a offrire delle soluzioni concrete alle pare della ragazza. Sapeva di potersi fidare ciecamente di lui che ormai aveva preso più le veci di un fratello maggiore che di un amico.

-Hey Akira... Posso parlarti di una situazione...?-
-Certo Shino, dimmi tutto...-
-Vedi, oggi stavo riflettendo, dopo aver visto Kaoru così unito a un'altra ragazza credo il cervello mi sia andato in tilt... Ho sempre avuto paura di essere sostituita nel gruppo, o comunque di dovermi ritrovare un giorno come seconda scelta per voi, magari per delle fidanzate, delle amicizie particolari o altro, ma vedendo quella scena di Kaoru abbracciare Kirin in quel modo mi ha destabilizzata, e le paure che prima rimanevano fantasie le ho sentite diventare sempre più reali... So che è orribile da dire, e so che non posso vincolarvi... Ma ho bisogno di sentirvi vicini come lo siete sempre stati e non riesco a immaginare un futuro dove questo non succeda...-

Il discorso della ragazza stupì Akira, che per la prima volta rimase senza troppe parole di conforto da dare alla ragazza, sapeva di non poterglielo assicurare ma doveva dirle qualcosa. Akira era un ragazzo obbiettivo e realista, e si trovò a dover dire alla giovane amica come le cose stavano veramente dal suo punto di vista. 

" Shinobu, i sentimenti nascono, cambiano, talvolta muoiono. Non posso dirti che tutti noi ci saremmo per sempre, non posso dirti che ognuno di noi preferirà uscire con te piuttosto che con la propria ragazza, non posso dirti che sarai sempre la sola e unica femmina che farà mai parte del nostro gruppo, mi dispiace. Queste sono quel tipo di domande alle quali solo il tempo sà dare risposta. Scusami. - 

La giovane non ottenne ciò che sperava, ma nemmeno una concreta delusione, purtroppo l'amico aveva ragione. Ogni cosa nella vita è soggetta al cambiamento, magari sarebbe stata lei un giorno a dare la precedenza a un potenziale fidanzato, per quanto al momento questo pensiero non la sfiorava manco minimamente.
Preoccuparsi di una cosa del genere era inutile, nessuno le avrebbe dato le certezze che cercava. La bionda alzò lo sguardo, e sospirò... Akira aveva ragione, come sempre...

Il ragazzo le poggiò un braccio attorno alle spalle, e la strinse a sé, per cercare di ravvivare l'espressione scura e perplessa della ragazza, che lo guardò e sorrise calma, Akira ricambiò e le diede un bacio affettuoso sulla testa... 

-Non è bello vivere oggi con la preoccupazione costante di quello che potrebbe succedere domani. Ci si rovina la vita pensando troppo, soffermandosi e tentennando su ogni singola scelta. È straziante chiedersi sempre se sia stata presa la scelta giusta o meno, non dico che le scelte non debbano essere ponderate, ma una vita passata a valutare e preoccuparsi di ogni singolo finale alternativo è una vita di inutili domande che troveranno risposte solo quando sarà troppo tardi. L'essere umano è strano, strano e... - 

-Imperfetto...- concluse la bionda, strappando le parole di bocca al giovane. 

I ragazzi giunsero all'appartamento, accolti da Yahiko, felice di passare qualche giorno con i suoi amici. Invitò i ragazzi ad accomodarsi in cucina, dove Kaoru e Yujiro stavano discutendo sul finale di Attack on titan, in disaccordo su vari punti e sull'orlo di una lite fratricida, pericolo scongiurato dall'arrivo degli altri nella stanza. Shinobu si offrì di aiutare Yahiko a sistemare i viveri, mentre gli altri si preoccupavano di svuotare i propri zaini e sistemare ricambi d'abiti e cianfrusaglie qui e lì. 

Una volta finite le dovute preparazioni i ragazzi presero una birra a testa e iniziarono a sorseggiarla, un po' come ricompensa per il lavoro fatto. Nel mentre Kaoru e Yujiro armeggiavano con un monitor improvvisato per collegarvi una PS3 ritrovata nei meandri di casa del moro. 

-Animale questo filo va collegato così, non dove dici tu!- sbottava Kaoru contro il grigio
-Ma come!? L'ingresso è quello! Sei tu che ti stai sbagliando razza di Machoke troppo eloquente!-
I due continuarono a litigare sulle varie posizioni dei fili per altri 5 minuti sotto gli sguardi divertiti degli altri. 

Shinobu in quel momento continuava a riflettere sulla discorso fatto con Akira, "Imperfetto..." questa parola continuava a rimbombare nella sua testa, non capiva nemmeno lei a cosa la stava attribuendo, e perché continuasse a pensarci. Imperfetto, come la vita stessa, imperfetto come l sua vita e come quella di chi stava in quella piccola stanza in quel momento. Imperfetto come lei, imperfetto come ognuno di loro. Imperfetto come il rapporto tra me e... Lui? Pensò la bionda guardando il ragazzo dai capelli grigi, a cui ultimamente pensava sicuramente più del dovuto. 
Sarà solo un periodo strano, una parte di lei continuava a schifare quell'energumeno orribile con cui era costretta a passare la maggior parte del tempo, ma l'altra parte? Non lo sapeva nemmeno lei... 

I due ragazzi riuscirono finalmente a far partire la PS3 dopo non pochi problemi, e tra gli applausi e sguardi compiaciuti del resto della cricca presero le loro meritate birre fredde e iniziarono a  bere compiaciuti.

-Bene, adesso che l'avete motata, che giochi abbiamo?- disse Akira sfregandosi le mani pronto al tryhard più totale su ogni titolo che i due avessero rimediato. 

Yujiro prese il borsone, lo aprì e appoggiò sul tavolo Call of Duty Modern Warfare 2, Minecraft, DragonBall Xenoverse, Dragonball Ultimate Tenkaichi e GTA 5. 
Alla vista di Dragonball Xenoverse Kaoru sì attivò, inziando ad autocompiacersi su quanto fosse forte a quel giochino di persone che si picchiano. 

-Minchia, non avete idea di quanto rompessi il culo alla gente quando giocavo a questa roba, sono sicuro di essere il miglior giocatore di Xenoverse che potreste mai conoscere!- disse il ragazzo fiero delle proprie doti. 
-Ah si? Tu il migliore?! Pf! Ti strapperei i denti e li rimonterei al contrario anche con Yamcha! - Ribbattè il grigio risentito.

La tensione prese il sopravvento nella piccola stanza che ormai era diventato il lugo più gettonato in quanto a conflitti tra i due amici.

Kaoru si alzò in piedi, Yujiro si alzò in piedi.
I due si guardarono, Yujiro sorrideva, e Kaoru era estremamente serio... Era appena stata lanciata una sfida da cui nessuno dei due sarebbe mai potuto scappare.

-Avanti grande uomo alpha, dimostrami le tue doti in ortodonzia - disse Kaoru guardando con disprezzo l'amico nemico. 

-Uuuuhh- risposero gli altri in coro davanti a questa provocazione, cercando di istigare il grigio che non era solito mantenere la calma sotto tali provocazioni, indipendentemente dal contesto in cui si trovava. Yujiro sorrise istericamente, e si devincolò dallo sguardo di fuoco del ragazzo dai capelli color ebano. Prese il DVD del gioco, e senza indugio lo inserì nell'apposita fessura, e pose un joystick nelle mani del rivale.

-Permettimi di mostrarti come si gioca, matricola. - Disse Yujiro innescando una immane rabbia nel ragazzo, che prese il controller e senza aggiungere nient'altro si sedette a terra di fianco al ragazzo che intanto aveva portato il gioco nella schermata della scelta del personaggio.

Gli altri guardavano compiaciuti la scenetta "comica" tra i due diciottenni, che erano appena tornati dei bambini grazie a quel giochino picchiaduro che tanto li divertiva.

La sfida durò ore, i match furono tanti, e gli amici apparte Shinobu che studiava in un'altra stanza rimasero a guardare lo scontro tra i due fortissimi giocatori che meccanicamente potevano equipararsi ai più forti giocatori del titolo. 

E dopo due ore passare a massacrarsi a vicenda, Kaoru, cotanto fiero, e sicuro di sé... Prese un cazzone mai visto prima... 15 a 3 per Yujiro, che nonostante la forza ineccepibile del ragazzo, risultava essere più preparato. Gli amici iniziarono ad applaudire, tra fischi, strette di mano e abbracci Yujiro si sentiva estremamente compiaciuto, ma la soddisfazione più grande la ebbe quando pose la mano a Kaoru che la strinse e si congratulò per la splendida vittoria. I due sì che erano dei mega Chad. 

Nel frattempo Shinobu continuava a studiare, chiusa nella stanza da letto, per lei guardare ore e ore di combattimenti su un gioco di cui non capiva le maccaniche sarebbe stato terribilmente tedioso.

Entrò in stanza Yahiko, che si sdraio nel materasso a due piazze assieme alla ragazza, che domandò se i due amici avessero concluso la loro sfida mortale, il ragazzo annuì mentre osservava il soffitto pensieroso. Shinobu se ne accorse, ma non cercò di approfondire la questione, se Yahiko avesse voluto parlarne lo avrebbe fatto deliberatamente. 

-Sono quasi le 8, prepariamo da mangiare?- chiese la ragazza per smuovere l'arancione che continuava a immergersi in pensieri che solo lui conosceva. 

-Si, forse sarebbe il caso, non ho voglia di cucinare e ho visto che abbiamo a disposizione del ramen istantaneo, penso basti-

Il ragazzo si tirò su e andò verso la cucina per annunciare agli altri che stava per preparare la cena, la ragazza raccolse i libri e si alzò per seguire Yahiko in cucina. Nel corridoio incontrò Yujiro che stava andando in bagno, e decise, stranamente di rivolgergli la parola. 

-Chi ha vinto?- 

-Ma i cazzi tuoi?-

Rispose il grigio con una cattiveria gratuita immane verso la ragazza, ma non era nulla di nuovo, quello era il loro metodo di comunicazione nella maggior parte dei casi. Ogni volta che parlava con lui Shinobu si convinceva sempre di più di non sopportarlo, che motivo aveva di risponderle così? Non lo avrebbe mai saputo probabilmente. 

Shinobu arrivò in cucina e prese posto sul divano accanto a Kaoru. 

-Hai finito di studiare? Domani non ci sono lezioni a quanto pare, qualche ora fa hanno scritto sul gruppo dei rappresentari qualcosa su uno sciopero improvvisato, se avessi letto in tempo avresti fatto a meno di studiare-

-Non fa nulla, dovrò ripetere meno la prossima volta- rispose la ragazza sorridendo all'amico, che ricambiò. 

-Come faremmo senza il nostro topo di biblioteca- disse Kaoru poggiando un braccio sulle della ragazza e portandole una sigaretta alla bocca. 

La ragazza fece una smorfia, ma accettò la sigaretta dall'amico che si alzò ad aiutare Yahiko a preparare il ramen. Yujiro tornò dal bagno e si sedette al tavolo pronto a consumare il pasto, che nel frattempo era stato servito. I ragazzi cenarono nella tranquillità totale, e dopo essere rimasti qualche altra ora a cazzeggiare, per qualcuno giunse l'ora di andare a dormire. Akira e Kaoru sarebbero rimasti svegli ancora un po', visto che il moro aveva bisogno di una mano a sistemare delle cose sul suo portatile e Akira era un grande utilizzatore di elettronica, quindi si misero seduti al tavolo e incentivarono gli amici apparentemente stanchi ad andare a sistemarsi per la notte. 

-Qui penso che impieghiamo un po' ragazzi, voi andate che appena possiamo vi raggiungiamo. - disse Akira facendo cenno con la mano, sembrava quasi che dovessero recensire qualche porno da come sembravano voler cacciare gli altri presenti. 

-Ok, adesso tocca vedere chi si fa la doccia prima, io non ci metto un cazzo, Yujiro non ci mette un cazzo, e tu che sei donna e ci metti 3 anni secondo la legge universale, vai per ultima. - disse l'arancione puntando il dito contro Shinobu, che ovviamente si sentì ferita nel profondo dell'anima da questa affermazione, ma hey, era il padrone di casa, con quale diritto l'avrebbe potuto contraddire? La ragazza sbuffò e accettò. 

Nel mentre Yujiro uscì in balcone a bere una birra al chiaro di luna, e lei si sedette al tavolo con i ragazzi che, sorpresa delle sorprese non stavano guardando nessun porno. 

Yahiko uscì dal bagno, e si avviò verso la stanza da letto per fare in modo che riuscissero a dormirci 5 persone, il ragazzo disponeva di un materasso a 2 piazze, e una poltrona, era poco ma ci si doveva adattare... Anche Yujiro uscì dal bagno e raggiunse il ragazzo già sdraiato sul letto. I due si guardarono intensamente... 

-No homo?-
-No homo.-

E dopo questo semplice scambio di parole Yujiro prese posto sul materasso prendendo le dovute distanze dall'amico. Shinobu come da previsione, impiegò 40 minuti in bagno, e uscì trovando Akira e Kaoru ancora a bestemmiare contro il PC, gli diede la buonanotte e si avviò verso la stanza da letto. Yahiko aveva già spento le luci, e l'unica cosa che rimaneva a produrre luce era il display dell'arancione che scorreva video meme su tiktok cercando di trattenere le risate per non svegliare l'amico.

-Shinobu, per favore mettiti qua in mezzo, non voglio dormire con davanti le belle tette maschie di Yujiro. - 

La ragazza, per quanto disgustata dalla presenza di Yujiro assecondò la richiesta del ragazzo, e si sdraiò accanto all'amico a guardare i meme su tiktok. I due si addormentarono dopo poco tempo, e a seguirli arrivarono anche Akira e Kaoru, che si lanciò rapidamente sulla poltrona senza dare all'amico una possibilità di precederlo, quindi Akira per non doversi stringere con gli altri 3 nel letto decise di andare a dormire in cucina nel divano. 

A una certa ora Shinobu venne svegliata dall'orribile suono di Kaoru che russava come un elefante, cercò di sopportare in ogni modo ma non riusciva a riaddormentarsi, quindi decise di andare a fumare una sigaretta che magari l'avrebbe aiutata a dormire. Andò verso il balcone passando per la cucina dove riuscì ad ammirare il magico spettacolo di Akira con la bava alla bocca che dormiva compiaciuto sul divano, con tutti i capelli sparsi per la faccia a mo' di cugino It della famiglia Addams. La ragazza sorrise, e uscì in balcone in pantaloncini e top, senza dare troppo conto al freddo e accese la sua sigaretta, si sedette a terra e a guardare l'indefinito a pensare, e ormai avremmo capito tutti a cosa, o meglio a chi stava pensando... Pensava a Yujiro, e di come stava evolvendo la loro "amicizia" fino a quel momento. Potevano davvero considerarsi amici? Potevano contare una sulle spalle dell'altro? No, così non sembrava, e allora cosa la portava a sopportare questa situazione da così tanto tempo e a non fare assolutamente nulla? Non poteva dire di essere sua amica, ma non poteva dire nemmeno di non curarsi di lui, altrimenti non ci starebbe pensando, e se non ci stesse pensando allora non sarebbe suo amico, ma non sembra esserlo comunque... Quanta confusione nella testa della ragazza... Finché il suono della maniglia del balcone che si apriva non fermò la sua sessione di BrainStorming, è proprio vero che "parli del diavolo e spuntano le corna" . Era Yujiro, anche lui svegliato da suoni animaleschi prodotti da Kaoru... 

-Anche tu? - La ragazza non rispose, era interdetta all'arrivo del grigio, che tutto tranquillo prese posto accanto a lei sedendosi e prendendo una sigaretta.

-Dammi un'accendino... - disse il ragazzo non guardandola nemmeno.

-Perché dovrei?-

-Per favore?- Disse il ragazzo con tono da cucciolo smarrito, la ragazza sbuffò e gli passò l'accendino. I due guardavano in un punto indefinito mentre fumavano la loro sigaretta, e stranamente Shinobu si trovava... Bene? Tutti i pensieri si misero in pausa, e la ragazza per una volta decise di godersi il momento, non si era mai trovata da sola con il grigio in 15 anni di conoscenza, mai.

Nemmeno lui sembrava infastidito dalla sua presenza, anche lui stava bene accanto alla sua nemesi. La ragazza pensò che forse era il momento giusto per parlargli, e per capire cosa gli girasse per la testa, o forse no? Voleva veramente saperlo? Non ne aveva idea nemmeno lei... no, sarebbe stato solo uno spreco di tempo, e un'altra scusa per farsi insultare e maltrattare da Yujiro. La ragazza ignorò la sua coscienza, strinse le ginocchia al petto e prese un respiro...

-Yujiro... -

-Eh?-

-Perché continuiamo a farlo?- ...  
   
 
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