11/12/2021
4 recensioniLove makes a family
Gruvia
«Gray» disse Juvia con le mani sui fianchi, segno che Gray aveva fatto qualcosa di sbagliato. Solo che Gray non sapeva cosa aveva fatto di sbagliato. Era andato in missione con Greige quella mattina, ma il bambino stava bene, Gray si era assicurato che non gli accadesse niente. Dopo come Juvia aveva sclerato quando Greige si era preso un misero graffio sul ginocchio, Gray stava molto attento a suo figlio.
«Ehm… sì?».
Juvia alzò una mano, mostrando la maglietta di Greige, mentre i suoi occhi lanciavano scintille.
«Tuo figlio prende esempio» sibilò. «È la seconda volta questa settimana che si toglie i vestiti in mezzo alla gilda. Non voglio che vada in giro mezzo nudo» disse chiara. Gray osservò la maglietta e scrollò le spalle. Aveva pensato chissà cosa, non lo trovava un grosso problema.
«Beh, non ti dispiaceva quando io andavo in giro mezzo nudo» disse con un sorrisetto divertito. Juvia gli lanciò addosso la maglia di Greige.
«La prossima volta che si toglie i vestiti in mezzo alla gilda ti soffoco con l’acqua» lo minacciò. Gray sospirò rassegnato, ben sapendo che sua moglie poteva diventare molto pericolosa quando si arrabbiava. Doveva insegnare a Greige come comportarsi.
«Ehm… sì?».
Juvia alzò una mano, mostrando la maglietta di Greige, mentre i suoi occhi lanciavano scintille.
«Tuo figlio prende esempio» sibilò. «È la seconda volta questa settimana che si toglie i vestiti in mezzo alla gilda. Non voglio che vada in giro mezzo nudo» disse chiara. Gray osservò la maglietta e scrollò le spalle. Aveva pensato chissà cosa, non lo trovava un grosso problema.
«Beh, non ti dispiaceva quando io andavo in giro mezzo nudo» disse con un sorrisetto divertito. Juvia gli lanciò addosso la maglia di Greige.
«La prossima volta che si toglie i vestiti in mezzo alla gilda ti soffoco con l’acqua» lo minacciò. Gray sospirò rassegnato, ben sapendo che sua moglie poteva diventare molto pericolosa quando si arrabbiava. Doveva insegnare a Greige come comportarsi.
Ronerva
Minerva osservò accigliata i sassi all’interno dell’armadio, dove in teoria dovevano esserci dei cioccolatini, che Minerva aveva messo in alto appositamente perché Hiro non li prendesse. A quanto pare aveva utilizzato altri metodi. Minerva non sapeva se essere orgogliosa perché suo figlio aveva già imparato a usare il Territory, o arrabbiata per essersi fatta fregare. Nel dubbio chiamò Rogue che arrivò subito.
«Sai cos’ha fatto Hiro?».
«Uhm… no» disse lui.
Minerva gli mostrò l’armadio pieno di sassi. «Ha usato la magia per rubare tutti i cioccolatini» spiegò. «Questa ciotola era piena di cioccolatini, non di sassi. Ha usato il Territory» il suo tono era più orgoglioso che incazzato.
«E sei felice perché…?» chiese Rogue.
«Perché nostro figlio è un genio!».
Rogue la fissò in silenzio. «Ha rubato i cioccolatini e tu vuoi dirgli che è stato bravo?».
«Beh, devo dirgli che è stato bravo a usare la magia» disse Minerva.
«Non in questo modo» sibilò Rogue. Minerva annuì. Giusto. Non voleva insegnare cose sbagliate a suo figlio, anche se era fiera di lui. «E gli verrà un’indigestione!» esclamò Rogue. In un attimo i due uscirono dalla cucina. Fieri o no, Hiro non avrebbe mangiato tutti i cioccolatini.
«Sai cos’ha fatto Hiro?».
«Uhm… no» disse lui.
Minerva gli mostrò l’armadio pieno di sassi. «Ha usato la magia per rubare tutti i cioccolatini» spiegò. «Questa ciotola era piena di cioccolatini, non di sassi. Ha usato il Territory» il suo tono era più orgoglioso che incazzato.
«E sei felice perché…?» chiese Rogue.
«Perché nostro figlio è un genio!».
Rogue la fissò in silenzio. «Ha rubato i cioccolatini e tu vuoi dirgli che è stato bravo?».
«Beh, devo dirgli che è stato bravo a usare la magia» disse Minerva.
«Non in questo modo» sibilò Rogue. Minerva annuì. Giusto. Non voleva insegnare cose sbagliate a suo figlio, anche se era fiera di lui. «E gli verrà un’indigestione!» esclamò Rogue. In un attimo i due uscirono dalla cucina. Fieri o no, Hiro non avrebbe mangiato tutti i cioccolatini.
Gerza
«Cosa stiamo facendo?» sussurrò Erza a Gerard, che si era nascosto dietro un palo mentre lanciava delle occhiate a un bar. La rossa inarcò un sopracciglio, non capendo la ragione di quel comportamento. Sembrava quasi che volesse spiare qualcuno… ma Erza non capiva chi. Almeno, non lo capì finché non vide Wendy seduta a un tavolo. Ormai aveva compiuto vent’anni ed Erza sapeva che la piccola -ormai non più tanto piccola- Wendy aveva ottenuto un appuntamento. Glielo aveva detto lei stessa, chiedendole consiglio ed Erza l’aveva aiutata più che volentieri. Wendy quel pomeriggio aveva lasciato i capelli sciolti e indossava un abito rosa con un motivo floreale.
«Stai spiando Wendy?» domandò Erza quasi volendo ridere.
«Non la sto spiando» disse Gerard. «Controllo e basta». Erza scosse la testa rassegnata. Poi, curiosa, si sporse anche lei vedendo che Wendy si era alzata per salutare qualcuno. Sorrise quando vide che era Chelia. Proprio come aveva sospettato, era lei la ragazza con cui aveva un appuntamento. Gerard -ignaro- sospirò di sollievo.
«Avevo paura avesse un appuntamento» ammise. Stava già per voltarsi e andarsene ma in quel momento Chelia e Wendy si scambiarono un veloce bacio sulle labbra.
«C-cosa?» chiese Gerard quasi strozzandosi con la sua stessa saliva. Erza ridacchiò.
«Smettila di comportarti come un padre geloso, non è tua figlia» disse, afferrandolo per il braccio e trascinandolo via, mentre Gerard era ancora troppo sconvolto da ciò che aveva visto. Erza alzò gli occhi al cielo. «Ogni tanto mi sembra di avere già una figlia» borbottò, mentre Gerard si chiedeva da quando Wendy e Chelia uscissero assieme.
«Stai spiando Wendy?» domandò Erza quasi volendo ridere.
«Non la sto spiando» disse Gerard. «Controllo e basta». Erza scosse la testa rassegnata. Poi, curiosa, si sporse anche lei vedendo che Wendy si era alzata per salutare qualcuno. Sorrise quando vide che era Chelia. Proprio come aveva sospettato, era lei la ragazza con cui aveva un appuntamento. Gerard -ignaro- sospirò di sollievo.
«Avevo paura avesse un appuntamento» ammise. Stava già per voltarsi e andarsene ma in quel momento Chelia e Wendy si scambiarono un veloce bacio sulle labbra.
«C-cosa?» chiese Gerard quasi strozzandosi con la sua stessa saliva. Erza ridacchiò.
«Smettila di comportarti come un padre geloso, non è tua figlia» disse, afferrandolo per il braccio e trascinandolo via, mentre Gerard era ancora troppo sconvolto da ciò che aveva visto. Erza alzò gli occhi al cielo. «Ogni tanto mi sembra di avere già una figlia» borbottò, mentre Gerard si chiedeva da quando Wendy e Chelia uscissero assieme.
Lyredy
«Cretino numero uno, e là c’è il cretino numero due» disse Meredy osservando dal tetto Gerard che spiava Wendy e Chelia. Lyon, accanto a lei, stava facendo la stessa cosa, con tanto di binocolo in mano. A Meredy sembrava sempre di più una cosa ridicola, non sapeva nemmeno perché avesse deciso di seguire quel cretino del suo ragazzo.
«Lo sapevo che aveva un appuntamento. E non me lo ha detto» sibilò Lyon offeso.
«Perché ti comporti come un padre eccessivamente protettivo» disse Meredy, provando empatia per Chelia, che stava crescendo e non sopportava più il modo protettivo in cui Lyon la trattava.
«Non mi comporto come suo padre, ma qualcuno deve controllarla. È ancora troppo piccola per avere una ragazza. Non mi interessa se è Wendy» disse Lyon convinto.
«Hanno vent’anni. Avranno già fatto sesso» disse disinvolta la ragazza. Lyon si voltò di scatto verso di lei e la guardò come se fosse impazzita.
«Stai scherzando» disse serio in volto. Meredy inarcò un sopracciglio, non capendo cosa avesse detto di male. Le due ragazze uscivano da un bel po’ ormai, erano grandi, si conoscevano bene, cosa diavolo pensava che facessero chiuse in camera? Pigiama party? Secondo Meredy si divertivano in ben altri modi. Lyon a quel punto cominciò a scendere dal tetto, probabilmente per fare il terzo grado a Wendy e minacciarla nel caso in cui avesse fatto del male a Chelia. Fortunatamente Meredy lo capì in anticipo, afferrò Lyon per un braccio e cominciò a trascinarlo via.
«Non ho ancora un figlio e mi sembra già di avere una figlia di vent’anni. Dannazione Lyon, lascia Chelia in pace» ringhiò.
«È troppo piccola» si lamentò Lyon. Meredy continuò a trascinarlo via, chiedendosi come si sarebbe comportato quando avrebbe avuto davvero una figlia.
«Lo sapevo che aveva un appuntamento. E non me lo ha detto» sibilò Lyon offeso.
«Perché ti comporti come un padre eccessivamente protettivo» disse Meredy, provando empatia per Chelia, che stava crescendo e non sopportava più il modo protettivo in cui Lyon la trattava.
«Non mi comporto come suo padre, ma qualcuno deve controllarla. È ancora troppo piccola per avere una ragazza. Non mi interessa se è Wendy» disse Lyon convinto.
«Hanno vent’anni. Avranno già fatto sesso» disse disinvolta la ragazza. Lyon si voltò di scatto verso di lei e la guardò come se fosse impazzita.
«Stai scherzando» disse serio in volto. Meredy inarcò un sopracciglio, non capendo cosa avesse detto di male. Le due ragazze uscivano da un bel po’ ormai, erano grandi, si conoscevano bene, cosa diavolo pensava che facessero chiuse in camera? Pigiama party? Secondo Meredy si divertivano in ben altri modi. Lyon a quel punto cominciò a scendere dal tetto, probabilmente per fare il terzo grado a Wendy e minacciarla nel caso in cui avesse fatto del male a Chelia. Fortunatamente Meredy lo capì in anticipo, afferrò Lyon per un braccio e cominciò a trascinarlo via.
«Non ho ancora un figlio e mi sembra già di avere una figlia di vent’anni. Dannazione Lyon, lascia Chelia in pace» ringhiò.
«È troppo piccola» si lamentò Lyon. Meredy continuò a trascinarlo via, chiedendosi come si sarebbe comportato quando avrebbe avuto davvero una figlia.
Elfever
«Elfman» ringhiò Evergreen sbattendo il ventaglio in testa all’uomo, che gemette sommessamente.
«E ora che succede?» domandò l’uomo. Evergreen lo fissò malissimo.
«Sai cosa sta dicendo Sakura?» domandò ma non aspettò la risposta. «Sta continuando a dire che è l’uomo più virile della gilda!» sbottò.
«Perché lo è» sorrise Elfman fiero. Un'altra ventagliata lo colpì alla testa.
«Sakura è una bambina! Per non dire che è la bambina più femminile e carina della gilda! E sta dicendo a tutti che è un uomo! Lei! Un uomo!» sbraitò Evergreen. Elfman si protesse con le mani dal ventaglio di Evergreen.
«Mamma, papà, io esco» disse Sakura interrompendo le loro chiacchiere. I due si voltarono verso di lei. La bambina aveva i capelli bianchi e mossi, un fiore rosa tra i capelli, un vestitino rosa carinissimo ed era davvero la bambina più adorabile della gilda. Su questo nessuno discuteva. Era la femminilità in persona, come Evergreen. «Vado a dimostrare a Greige chi è il vero uomo!».
«Grande!» esclamò Elfman incoraggiandola, e Sakura uscì di casa.
Evergreen aveva i nervi che le stavano scoppiando. «Lo hai rifatto. Di nuovo!». Elfman non ebbe il tempo di chiedere cosa che Evergreen lo buttò fuori di casa urlandogli di rimediare a ciò che aveva combinato.
Nota: Spero che vi abbiano strappato un sorriso. Sì, nella mia testa Wendy è la figlia adottata di Erza e Gerard, stesso discorso per Chelia, Lyon e Meredy. E ovviamente le due si frequentano, e Gerard è l’unico ignaro che non lo sa. La figlia di Elfman ed Evergreen invece è la bambina più bella e carina di Fairy Tail, nonché la più virile dentro 😉
Se vi va lasciatemi un commentino <3
Angie
P.S. Se passate per questo link potete approvare la coppia Evergreen/Elfman, così la aggiungo alla storia? Grazie <3
«E ora che succede?» domandò l’uomo. Evergreen lo fissò malissimo.
«Sai cosa sta dicendo Sakura?» domandò ma non aspettò la risposta. «Sta continuando a dire che è l’uomo più virile della gilda!» sbottò.
«Perché lo è» sorrise Elfman fiero. Un'altra ventagliata lo colpì alla testa.
«Sakura è una bambina! Per non dire che è la bambina più femminile e carina della gilda! E sta dicendo a tutti che è un uomo! Lei! Un uomo!» sbraitò Evergreen. Elfman si protesse con le mani dal ventaglio di Evergreen.
«Mamma, papà, io esco» disse Sakura interrompendo le loro chiacchiere. I due si voltarono verso di lei. La bambina aveva i capelli bianchi e mossi, un fiore rosa tra i capelli, un vestitino rosa carinissimo ed era davvero la bambina più adorabile della gilda. Su questo nessuno discuteva. Era la femminilità in persona, come Evergreen. «Vado a dimostrare a Greige chi è il vero uomo!».
«Grande!» esclamò Elfman incoraggiandola, e Sakura uscì di casa.
Evergreen aveva i nervi che le stavano scoppiando. «Lo hai rifatto. Di nuovo!». Elfman non ebbe il tempo di chiedere cosa che Evergreen lo buttò fuori di casa urlandogli di rimediare a ciò che aveva combinato.
Nota: Spero che vi abbiano strappato un sorriso. Sì, nella mia testa Wendy è la figlia adottata di Erza e Gerard, stesso discorso per Chelia, Lyon e Meredy. E ovviamente le due si frequentano, e Gerard è l’unico ignaro che non lo sa. La figlia di Elfman ed Evergreen invece è la bambina più bella e carina di Fairy Tail, nonché la più virile dentro 😉
Se vi va lasciatemi un commentino <3
Angie
P.S. Se passate per questo link potete approvare la coppia Evergreen/Elfman, così la aggiungo alla storia? Grazie <3