Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: Stekao    11/12/2021    8 recensioni
Ed eccomi tornata alla mia croce e delizia... Ennesimo what if che riparte dal post Kaibara perché che quel capitolo è il mio cruccio, ormai lo sanno anche i muri.
E mi diverto nell'immaginare mille reazioni di Kaori, mille modi in cui se ne va, mille tentativi di Ryo di riprendersela e mille situazioni diverse in cui tutto questo accade.
Stavolta alcune ALLEANZE, più o meno strane, la faranno da padrone...
Una storia leggera, che spero vi farà anche un po' divertire.
Non resta che scoprire cosa accadrà.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

9. PICCOLI INGANNI

“E quindi vorresti fargli credere che tra di noi non sia cambiato niente? Ma questo vuol dire che dovrei rimanere a casa da Reika…”

“Esatto… ma solo per qualche altro giorno, giusto per divertirci un po’... Potresti inventarti delle scuse per venire a casa nostra...”

Kaori nel sentirlo nominare la parola NOSTRA ebbe un sussulto. Sorrise felice.

“Oh Ryo…lo sai che non amo mentire… e poi se davvero hanno fatto tutto questo per noi…”

“È solo uno scherzo Kaori e poi…beh…in realtà… ecco…” Ryo arrossì e Kaori non poté che trovarlo adorabile.

“Vorrei tenere questa cosa per noi, solo per un po’…ecco” riuscì ad ammettere imbarazzato.

“Ma che mi invento?”

“Che ne so… qualunque cosa… che devi uscire con Eriko, che vai a fare due passi per la città… il fatto di tenere gli altri all’oscuro lo trovo eccitante…” disse sbavando al pensiero di lui e Kaori… amanti clandestini.

Kaori arrossì prima di dargli un leggero buffetto sulla guancia.

“Ma sei sicuro che funzionerà? Se il vero intento di Mick è quello di metterci insieme, come possiamo essere certi che ci lascerà andare se gli facciamo credere che questo non è avvenuto?"

“Sapró io cosa dire… fidati che quando si tratta di te, il nostro amico perde tutta la sua strafottenza” disse accigliato nel ripensare al debole che Mick aveva avuto, e forse avrebbe sempre avuto, per la sua compagna.

“Allora che ne dici…ti va di divertirti? Giusto un piccolo scherzetto…ci godiamo qualche giorno in santa pace prima di svelare tutto” le disse sorridendole e cingendola nuovamente per i fianchi stringendola forte a sé.

Kaori poggió il volto sul suo petto sospirando felice.

“Sei proprio incorreggibile…”

E si addormentarono così, stretti l’una all’altro, cullati dolcemente dai loro reciproci respiri e dai battiti del loro cuore.

Più di una volta si svegliarono quella notte, lasciandosi andare a dolci coccole e teneri baci al punto che quel bunker assunse ben presto per entrambi, le sembianze del paradiso. Mai avrebbero pensato di poter sentire una felicità così piena, totalizzante, al solo poter stare finalmente l’una fra le braccia dell’altro.

………………………..

“Ryo, Kaori… ci siete?”

Una voce irruppe nella stanza svegliandoli di soprassalto.

“Mick, sei tu?” chiese Ryo voltandosi poi verso lo splendido volto della compagna, anch’essa sveglia ma ancora avvinghiata stretta a lui.

“Sì sono io… state bene? Come avete passato la notte?” chiese non senza malizia…

Ma prima che potessero rispondere, Ryo fece un occhiolino di intesa a Kaori decidendo di mettere immediatamente in atto il loro piano.

“Mick per favore… dimmi che avete aggiustato la porta… non posso più stare qui… non ci voglio stare più…” piagnucoló fintamente.

“Voglio uscire mi hai capito?? Non voglio passare un minuto di più qui sotto… ci sono troppe puledre di sopra, nel mondo, che mi stanno aspettando… e io sono bloccato qui con Kaori capisci??” continuó urlando prima che un colpo ben assestato di Kaori lo zittisse all’istante.

Anche se sapeva che stava solo scherzando, non avrebbe comunque mai potuto fargliela passare liscia.

Mick, nel sentire le parole di Ryo, si corrucció immediatamente.

“Aspetta un attimo” e così dicendo spense all’istante la comunicazione con i due ‘prigionieri’.

“Caspita, non posso crederci che non sia riuscito a dire nulla a Kaori per tutta la notte… parla ancora di puledre davanti a lei? Che faccia tosta…” disse rivolgendosi a Miki, Umi e Reika presenti nella stanza con lui.

“Quel cretino impenitente… allora le gemelle avevano ragione… neanche se rimanessero rinchiusi da soli per anni riuscirebbe a dirle qualcosa! E cosa hai intenzione di fare allora? Oltre ad evirarlo come avevi promesso?? chiese Miki piuttosto innervosita.

“Beh… alla luce dei fatti… credo che sia il caso di liberarli no? Non possiamo costringere Kaori a rimanere lì sotto con quel deficiente” rispose Reika.

“Sì…a questo punto non possiamo che liberarli…” rispose affranto Mick nel dover appurare il fallimento completo del suo piano.

Riaccese pertanto l’interfono.

“Siamo riusciti ad aggiustare la porta… siete liberi… finalmente” sospiró sconfitto, azionando il meccanismo di apertura della botola.

Ryo e Kaori si guardarono sorridendo prima di salire velocemente i gradini che li avrebbero condotti in fretta verso l’uscita.

“E allora, vogliamo riprendere con l’incarico?” li punzecchió Ryo una volta tornato in superficie e cercando di farli uscire allo scoperto. Ma nessuno sembrava intenzionato ad ammettere la verità.

“Ehm… no, non c’è più bisogno…” blateró Mick non sapendo bene cosa inventarsi.

“E perché mai?” li provocó ancora Ryo.

“Vedi, ecco… abbiamo già risolto… stanotte… sai com’è, non potevamo perdere tempo…” disse Reika in imbarazzo.

“Allora si trattava di un incarico più facile del previsto…” continuó Ryo guardandoli di sottecchi…

“Oh beh… speravamo fosse ancora più facile in realtà” replicó Mick piuttosto seccato e incapace di credere che Ryo non avesse colto il senso del suo piano.

Perso nei suoi pensieri ci pensó peró Kaori ad infondergli nuovamente il buonumore gettandosi letteralmente fra le sue braccia, lasciandolo attonito.

“Grazie, grazie davvero… di tutto” gli sussurró nell’orecchio, riconoscente.

Inutile dire che lo sguardo compiaciuto dell’americano, non piacque affatto a Ryo che alla vista di quell’abbraccio avrebbe voluto sparargli seduta stante.

Tutti tornarono così alla loro solita vita… con la piccola differenza che nel giro di qualche giorno, Kaori si era ritrovata un paio di volte ad inventarsi una scusa per poter uscire e recarsi da Ryo, senza insospettire Reika.

E anche quella sera non fu da meno.

“Stasera esco… mi vedo… mi vedo di nuovo con Eriko” disse mordendosi un labbro. Non amava mentire ma dovette ammettere che quel gioco tra lei e lo sweeper, cominciava a stuzzicare anche la sua fantasia.

-Stai diventando una debosciata come Ryo- si redarguì mentalmente sorridendo al pensiero di come le cose tra lei e lo sweeper si fossero evolute.

Non avevano ancora compiuto quel passo in più che li avrebbe visti unirsi in maniera… più intima, del resto era passata solo una settimana da quando Ryo aveva trovato il coraggio di confessarle i suoi sentimenti e Kaori aveva bisogno di tempo per lasciarsi andare completamente, ma tutto stava procedendo nel modo giusto ed entrambi non potevano essere più felici.

Non le aveva detto apertamente TI AMO, ma a Kaori non importava affatto… sapeva quanto per Ryo certe esternazioni fossero difficili… era già tanto che fosse riuscito ad ammettere di essere innamorato e se anche non le avesse mai detto le due paroline magiche, per lei non sarebbe cambiato niente… finalmente erano una coppia, lui voleva stare con lei, e quella era l’unica cosa che contava davvero.

Uscì quindi felice dalla casa di Reika per recarsi, con circospezione, nell’appartamento di Ryo. Era tornata ovviamente in possesso delle sue vecchie chiavi e non appena aprì la porta, due grandi braccia la afferrarono spingendola verso la parete.

“Diamine quanto mi sei mancata!” le disse Ryo di getto fiondandosi sulle labbra della donna che rimase per un attimo immobile, prima di ricambiare, con sempre maggior impeto, quel meraviglioso bacio con cui Ryo la stava letteralmente divorando.

Quando si separarono, ansimanti, si guardarono negli occhi sorridendo felici.

“Ci stiamo comportando come due ragazzini lo sai vero?” gli disse lei sollevando un sopracciglio.

“Lo so lo so… ma non dirmi che anche tu non trovi tutto questo eccitante… però… peró a breve sveleremo tutto agli altri ok? Comincia a pesarmi il fatto di non riaverti qui a casa nostra 24 ore su 24” le disse fissandola con uno sguardo velato dal profondo desiderio e dall’amore intenso che provava per lei.

“Vieni… non voglio perdere un minuto di più”

E così dicendo, prendendola per una mano, la condusse sul divano affinché potesse riprendere possesso, comodamente, di quella bocca di cui, suo malgrado, non aveva potuto deliziarsi per ben due giorni dal loro ultimo incontro.

E cominciarono così a baciarsi e poi accarezzarsi dapprima dolcemente e poi sempre più intensamente. Ryo, non potè negare a se stesso, di essere estremamente felice nel notare il cambiamento che Kaori aveva subito in quei giorni. Non avevano ancora raggiunto lo step successivo, ma il fatto che lei gli permettesse di coccolarla, accarezzarla, in maniera talvolta anche piuttosto audace, lo mandava completamente in visibilio.

E anche in quel momento infatti, lei stava dando libero accesso alle sue mani che, curiose, avevano iniziato a vagare sotto la sua camicetta, sfiorando e poi accarezzando, dolcemente il suo seno…

“Ryo…” sussurró e nel sentire il suo nome pronunciato con tanta sensualità, lo sweeper si incendió sognando il momento in cui la ragazza avrebbe deciso di donarsi a lui completamente.

Ma avrebbe aspettato tutto il tempo di cui Kaori aveva bisogno, il solo fatto di poterla gustare come stava facendo, era sufficiente per donare al suo cuore una felicità tale, mai provata prima.

E i baci si fecero più intensi… sulle labbra, sul collo, tra l’incavo dei suoi seni… Lo sweeper credette di impazzire, quando il suono del campanello li ridestó, interrompendo bruscamente il meraviglioso sogno che stavano vivendo.

“Chi può essere?” chiese Kaori preoccupata.

“Che cavolo ne so! Ma me la pagherà!” grugnì Ryo innervosito dal fatto che qualcuno avesse interrotto quel bellissimo momento che stava condividendo con la sua donna.

“Nasconditi in camera ok? Mi libero dello scocciatore e poi riprendiamo da dove avevamo lasciato…” le disse rilasciandole subito dopo un lunghissimo bacio languido che quasi fece svenire Kaori sul posto.

Si allontanò dal salone per nascondersi nella camera di Ryo, lo sweeper invece, tentando di riacquistare un minimo di lucidità, andò ad aprire la porta con l’intenzione di cacciare velocemente chiunque avesse osato interrompere le loro effusioni.

Non appena aprì la porta si immobilizzó sul posto.

“Re…Reika, cosa ci fai qui?”

“Ciao Ryo…” gli disse lei con una strana luce negli occhi che a Ryo non piacque per niente.

“Sono solo… venuta a trovarti…” continuó avvicinandosi sempre di più all’uomo che, imbarazzato, non riusciva davvero a capire cosa stesse succedendo.

“Scusami se sono piombata senza avvertirti ma volevo approfittare del fatto che Kaori fosse uscita con Eriko per non doverle propinare inutili scuse… è da qualche giorno che ci penso e… beh è ovvio che tra te e lei le cose si siano chiuse definitivamente no?”

Ryo deglutì, dove voleva arrivare? E perché continuava ad avvicinarsi a lui con quell’andatura super sexy?

Kaori, nascosta nella stanza, non potè fare a meno di sbarrare gli occhi una volta appreso chi fosse il misterioso visitatore.

Che cosa stava succedendo??

“A questo punto…non vedo alcuno ostacolo e io beh…”disse la donna mordendosi sensualmente il labbro inferiore.

“Che cosa vuoi dire Reika?” disse l’uomo sempre più a disagio indietreggiando mentre la donna avanzava con passo felino…

“Che ti voglio!” gli disse lei all’improvviso come una tigre che bracca la sua preda.

“Che… che??” disse Ryo sudando freddo e spalancando gli occhi incredulo.

“Ho provato a dimenticarti e non ci sono riuscita… lo sai che sono uscita con un altro per un po’ ma… Sei sempre rimasto tu nei miei pensieri…per un po’ ho creduto che fra te e Kaori potesse nascere qualcosa ma mi sembra evidente che questo non avverrà mai e allora mi sono detta che non voglio sprecare un solo minuto in più… ti voglio Ryo, adesso niente potrà più separarci!” e così dicendo si gettò letteralmente fra le braccia dell’uomo.

Kaori, nel notare di soppiatto la scena, fu pervasa all’istante da una rabbia incontrollabile.

-Brutta vipera che non sei altro!- pensó furiosa e pronta ad uscire allo scoperto per prendere all’istante quell’arpia per i capelli. Ma cercó di calmarsi, del resto una piccola parte di sé era curiosa di scoprire che cosa avrebbe fatto Ryo… meritava la sua fiducia.

“Ma… ma tu vuoi sposarti… lo sai che io non potrò mai sposarti” balbettó lo sweeper cercando di scrollarsi Reika di dosso senza apparire troppo brusco e sperando che le sue parole fossero sufficienti per farla desistere.

“Non mi importa più del matrimonio… ho capito che era una sciocchezza… ti voglio Ryo, ora e subito…” continuó lei avvinghiandosi ancora di più allo sweeper.

“Ma no… ecco… Reika…”

“Cosa ti prende? Adesso che non c’è più Kaori fra i piedi e non ti chiedo di firmare più alcuna carta… cosa c’è che non va?? Non dirmi che non ti piaccio…” gli disse lei sempre più languida.

Kaori a quel punto, cieca di rabbia, non riuscì più a trattenersi e fece per uscire allo scoperto mandando all’aria tutti i suoi propositi, quando le parole di Ryo la bloccarono sul posto.

“IO LA AMO!!” urló lo sweeper lasciando Reika interdetta per qualche secondo al punto da distaccarsi immediatamente dal suo abbraccio.

“Come hai detto?” chiese Reika spronandolo a ripetere.

“Ho detto che io la amo… amo Kaori e voglio stare con lei… è questo il motivo per cui…” ma lo sweeper venne interrotto da Kaori che, nel sentire quelle parole, si fiondó all’istante giù per le scale gettandosi fra le braccia di Ryo.

“Lo sapevo!” disse Reika iniziando a ridere a crepapelle.

“Avete sentito??” urló verso la porta di ingresso dalla quale apparvero all’istante Umi, Miki e Mick.

“Ma cosa diamine sta succedendo?” dissero Kaori e Ryo all’unisono staccandosi dal loro abbraccio.

“Per un attimo ce l’avevate quasi fatta ma considerato quello che avevi sussurrato a Mick alla baita, e le tue ultime uscite di questi giorni, non c’è stato più spazio per alcun dubbio…” disse Reika rivolgendosi a Kaori con sguardo soddisfatto.

“Che cosa hai sussurrato a Mick??” chiese Ryo guardando la compagna stranito…

“Non fare quella faccia da cretino…" disse l'americano rivolgendosi all'amico.

"Quando Kaori mi ha abbracciato, dopo avervi liberato… beh… mi ha ringraziato… DI TUTTO. E a quel punto ho capito che non si stava riferendo solo al fatto di avervi fatti uscire dal bunker…”

Kaori sorrise…

“Oh Kaori, non si può neanche fare uno scherzo in santa pace, tu e la tua proverbiale onestà…” sbuffó Ryo incrociando le braccia.

“Beh, è stato più forte di me, non l’ho fatto intenzionalmente, mi è venuto così spontaneo… non credevo neanche che Mick avesse colto l’allusione, anche se un po’ lo speravo… del resto sono stati tutti così gentili a volerci aiutare… e ve ne saró grata per sempre” arrossì rivolgendo a tutti i suoi amici uno splendido sorriso.

“Scusami per la piccola sceneggiata di poco fa…” riprese Reika tornando ad avvicinarsi a Kaori che le afferró dolcemente una mano stringendola forte nella sua…

“Avrei voluto staccarti tutti i capelli che hai in testa, lo sai vero?” sorrise.

“Chiedo perdono…ma diciamo che visto che da domani non sarai più la mia socia, mi sono presa una piccola rivincita!” scherzó Reika sorridendole di rimando.

“Hai perso una socia ma hai guadagnato un’amica!” rispose Kaori stringendola poi in un forte abbraccio.

“E comunque Ryo sei un pessimo attore…” disse Mick all’improvviso riportando l’attenzione su di sé.

“Fin dal primo momento in cui vi abbiamo liberato i tuoi occhi beh… i tuoi occhi nel guardare Kaori erano diversi… il solito sguardo da pesce lesso innamorato certo, ma diverso… dovresti saperlo che a me non sfugge nulla… sono troppo perspicace” disse Mick sorridendo compiaciuto della sua abilità.

“Perspicace un corno! Non avresti scoperto nulla senza le parole di Kaori!” lo canzonó lo sweeper.

“Prova a ripeterlo sei hai il coraggio!” brontoló Mick.

“Certo che ne ho il coraggio e comunque fammi capire, avete messo su tutto questo teatrino solo per farci uscire allo scoperto?” chiese Ryo guardando l’amico di sbieco.

“Beh, tu volevi fregarci e visto che hai scherzato con noi, noi lo abbiamo fatto con te… uno a uno palla al centro!”ma Mick non riuscì a continuare poiché venne interrotto da uno dei tanti colpi di testa di Ryo.

“E allora sapete cosa vi dico?? Basta con le fesserie perché… perché io sì, questa donna la amo, è questo che volevate che ammettessi no? Io la amo, capito Kaori? IO TI AMO e al diavolo tutti i giochetti…adesso si fa sul serio!”

Kaori lo guardó spalancando gli occhi… le aveva davvero detto le due paroline magiche e per giunta davanti ai loro amici??? Ma non ebbe il tempo di crogiolarsi in quella bellissima nuova consapevolezza che vide Ryo correre in fretta verso la porta di ingresso.

“Tu vieni con me!” disse sospingendo Reika verso l’uscita.

“Ma dove mi porti!?” si lamentó la donna basita di fronte a quell’assurdo comportamento.

“Dove diamine state andando?” urlarono tutti gli altri all’unisono… tutti tranne Kaori rimasta ammutolita nel vedere Reika e il compagno uscire rapidamente insieme dall’appartamento.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Stekao