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Autore: Kagome 95    13/12/2021    4 recensioni
E se Inuyasha avesse un proseguo?
cosa succederebbe se fosse peró Sesshomaru a raccontare la storia?
Cosa successe in 3 anni, davvero Inuyasha ha dimenticato kikyo ?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagome/Sesshoumaru
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Ten'nō no ketsueki to megami'
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 Capitolo 2:Tempesta del nord

 

Rimasi con lei in quel villaggio nascosto dalla neve. Gli umani mi odiarono, sentii le loro parole piene di disprezzo oltre quelle mura fatte di legno e paglia. A Kagome sembrò non importare del giudizio della gente eppure sentii qualcosa darmi fastidio nel profondo. Cercai di nascondere il mio nervosissimo ma la mia mente fu trafitta dai  ricordi di Izaioi. Come gli umani la odiassero, le loro parole e il loro tentativo di uccidere lei ed Inuyasha. Infondo gli umani avevano le loro ragioni ma… Ebbi per la prima volta la preoccupazione che quelle bestie potessero fare le stesse cose a Kagome. Il solo pensiero che qualcuno o qualcosa potesse attentare alla sua vita fece ribollire dentro di me qualcosa annientando il mio spirito.
‘ Lei è solo Mia’ strinsi il pugno con rabbia.
“ che tempo terribile” la voce di Kagome mi fece tornare alla capanna. Una violenta bufera si scatenò all’improvviso. “ ahh!” bloccai la porta di ingresso con delle assi per impedire che potesse aprirsi di colpo. “ che FREDDO!” tremando come una foglia cercando di scaldarsi.
“ vieni  “ la presi con me e l’avvolsi con la mia coda bianca. La tenni più al caldo possibile sotto il mio yukata.
“se non ci fossi stato tu a quest’ora sarei morta di freddo” mi abbraccio più forte.
“ sono solo arrivato in tempo “ soffiai sentendo uno strano pizzicore allo stomaco. Una sensazione priva di senso ma piacevole.
“ ho un po’ fame” sussurrò Kagome. “ mi daresti una mano?” supplicò. “ prendi quella pentola e mettila sul fuoco” eseguii senza neanche pensare che fosse un comando dato da una umana. “ ti va di raccontare?" disse dopo che mi rimisi accanto a lei.
“ cosa dovrei dirvi?” non capii.
“ beh… raccontami chi sono questi tuoi nemici” mi fece un sorriso.
“ demoni assetati di potere”  risposi non capendo cosa stesse cercando.
“ nemmeno un nome?” domandò un po’ seccata.
“ i nomi non importano” gli risposi duro e distaccato.
“ sempre il solito Sesshomaru, eh?” soffiò un po’ infastidita. Preparò un tè ed io decisi di non risponderle, lo feci solo per evitare che lei ne fosse coinvolta. “ capisco che tu non me ne voglia parlare…ma cambiando argomento “ si alzò e tossì versando una tazza di tè “Cosa ti piacerebbe fare un giorno ? “ mi disse Kagome.
“ un giorno?“ domandai non capendo la sua richiesta.
“ intendo nel futuro” rispose lei bevendo il suo tè “ Non hai pensato cosa fare dopo aver preso il paese?” chiese incuriosita “ se davvero diventassi re dei demoni, cosa faresti? “
“ Prima devo riuscire ad esserlo “ chiusi gli occhi un po’ infastidito.
“ Già “ rise. “ E non hai mai pensato ad un dopo ?”
“ E voi, Kagome ? “ la guardai dritta negli occhi  “ Avete mai pensato a un dopo questa missione ?” vidi nei suoi occhi la paura. Poco dopo scostò lo sguardo e disse con fermezza.
“ prima di tutto tornerò da Kaede” poi fece una pausa “ poi li saluterò e tornerò dal mio maestro “ incrociò le braccia “ e infine diventerò una sacerdotessa “ mi sorrise.
“ e dopo ?” chiesi un po’ infastidito.
“ e poi… “ diventò sempre più rossa “ e poi non lo so…. “ chinò lo sguardo “ ma” la sua mano prese la mia “ non voglio c-che tu …” il suo cuore iniziò a battere sempre più freneticamente “ stia fuori dalla mia vita Sesshomaru “ strinse forte.
“ ed Inuyasha?” domandai gelido.
“ i-io…” mi mancò il respiro.
“ li hai sentiti gli umani lì fuori?” chiesi prendendo il suo viso “ gli esseri umani compagni di un demone non hanno vita facile”
“ non hanno vita facile neanche gli umani che vengono dal futuro” riuscì a liberarsi dalla mia presa.
“ e se lo sapesse Inuyasha?” domandai abbassando voce.
“ non lo saprà “ chinò il capo tristemente usando il mio stesso tono. “ e neanche i demoni non sapranno mai che sei stato qui… “ soffiò infine.  “ credi che un giorno tutto cambierá?”
“ Non lo so “ ammisi a lei e a me stesso.
“ Già… “  Misi un braccio intorno alle sue spalle e la strinsi forte.“Sesshomaru..” disse poi il mio nome abbracciandomi forte per poi mettersi a piangere “ S-S-Se m-m-ma-mai aspettassi un bambino… t-tu “ disse tra i singhiozzi. Nascose il suo viso tra le mani.
“ Non devi preoccuparti di questo “  la strinsi forte disprezzandola per quelle parole.
“ Sesshomaru... “ mi chiamò abbandonandosi a me. Il suo corpo era caldo. La baciai nel silenzio. Avrei dovuto fare un figlio da lei così da costringerla ad essere legata a me per sempre ma…. nonostante i miei tentativi dei mesi precedenti nulla era successo. Eppure una parte di me voleva che accadesse così da maledirla ad essere una parte di me per sempre, così da strapparla per sempre da quel maledetto mezzosangue “ promettimi che tornerai sempre da me”
“ lo prometto” disse senza nemmeno pensare. “ e adesso si mia ancora una volta” la baciai , lei si abbandonò a me e alla nostra passione. Ci aveva ormai preso gusto, lo stivo che il suo non era più lo stesso imbarazzo di un tempo. E così anche quel giorno ci unimmo nel peccato.
Quella stessa sera, stretto a Kagome qualcuno bussò alla porta.
“ Padrone !! “ sentii la voce di Jacken . Era riuscito a trovarmi. “ Padrone! “ gridò più forte. Mi vestii e lo feci entrare
“ Jacken, cosa vuoi ? “ lo feci entrare mentre la sacerdotessa dormiva beatamente.

“ Sapevo di trovarvi qui. “ tremò dal freddo.
“ Di quel che sai e vattene, sono occupato “ lo volli uccidere con tutto me stesso
“ a quanto pare sembra che stiano attaccando a est e chiedono il vostro aiuto !“
“ ho capito” quel maledetto bastardo aveva fatto la sua mossa finalmente. Mi chinai sul corpo di Kagome.
“ Sesshomaru, stai andando?” Kagome si svegliò confusa “ fa attenzione” mi accarezzò la guancia e mi diede un bacio “ ti aspetterò al villaggio, mio re” mi sussurrò all’orecchio. Presi tutto quello che avevo e andai via. Non c’era più tempo da perdere. Mi trasformai e mi diressi sul campo di battaglia

   
 
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