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Autore: Sofyflora98    13/12/2021    0 recensioni
[The Yin-Yang Master: Dream of Eternity]
Poteva abbandonarsi, e pensare che quello fosse tutto ciò che poteva aspettarsi dal futuro. Nessun dolore o ferita, solo Qingming. Almeno, fino al giorno dopo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un lieve ticchettio. Era la pioggia, una coltre fine e leggera che calava con grazia. Nessuna forza, nessuna violenza era in quel cadere. Solo un ticchettio soffice e veloce. Il suono era come una nenia che cercava di spingerlo verso l'oblio, verso un sonno che avrebbe dovuto lasciargli passare quelle ultime ore in uno stato di pace. Si abbatteva sul legno degli esterni del palazzo imperiale, la sentiva da dietro la porta scorrevole delle stanze di Qingming.

Non sarebbe riuscito a dormire ancora.

L'adrenalina l'aveva lasciato già da un po'. Ci erano volute alcune ore dalla fine della battaglia perché l'euforia e l'energia lo lasciassero e gli facessero sentire tutta la sua spossatezza. Aveva sentito sul suo corpo la stanchezza per tutto ciò che aveva fatto mentre si era tramutato in Zhuque, ma dapprima non l'aveva colpito appieno. Dopo aver riposato, era giunta un'altra euforia, di natura diversa. Il contatto. E per questo non era nelle proprie stanze.

Questa nuova euforia aveva avuto vita breve di fronte a ciò che era inevitabile: il suo stato desiderato avrebbe dovuto cessare al loro risveglio. La vita richiedeva qualcosa da loro, e specialmente da lui. Non poteva restare lì.

La pioggia che aveva iniziato a cadere, quando già Qingming si era assopito al suo fianco, il corpo velato di sudore e gli occhi limpidi e aperti sulla sua anima, che gli offrivano con naturalezza la vista di tutto ciò che avrebbe potuto essere un punto debole, era stata il suo promemoria. Boya ascoltava il suo cadere, quel suono quasi soave, ed immaginava che si stesse abbattendo su di lui. Non si sarebbe riparato se fosse successo. Era appropriata, quella notte.

Qingming aveva un braccio appoggiato sul suo fianco. Si era addormentato così, sussurrando al suo orecchio. Dove poche ore prima il contatto con la sua pelle l'aveva fatto bruciare di bisogno, ora era rimasto un dolore sordo. Dove Qingming stava dolcemente tenendo il suo corpo stretto a sé, Boya sentiva una presa disperata, che tentava di impedirgli di volare via.

Questo, gli era chiaro, era il suo desiderio. Un mezzo demone che lo tiene a sé sarebbe stato un pretesto per non lasciare quel luogo, o per andare ovunque Qingming sarebbe andato.

Giaceva in uno stato di abbandono. Vergognoso, diceva a sé stesso. Boya era superiore a tutto ciò. Eppure, pensava al giorno seguente con avvilimento.

- Boya...? - la voce di Qingming era roca dal sonno. Boya non gli rispose subito. Contemplò per qualche secondo la possibilità di fingersi addormentato, e non tormentare il suo compagno, il suo amante, con i suoi pensieri inquieti.

Qingming ormai era sveglio del tutto. Strinse le braccia attorno al suo torso, premendo la schiena di Boya contro il proprio petto. Era caldo, così caldo. Sebbene come ogni Maestro fosse addestrato al combattimento, c'era della morbidezza nel suo corpo che davvero si confaceva al suo modo di essere. Le membra di Boya si liquefacevano al suo contatto, la tensione che lo aveva tenuto sveglio si ritirava. Quando Qingming strofinò il naso nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla, e posò un bacio leggero come ali di farfalla sulla pelle dell'amante, Boya sospirò, e con quel sospiro il suo petto si alleggerì almeno un poco.

Conforto. Questo Qingming gli voleva donare, senza dire una parola. Solo con il suo tepore, e con la sua stretta. Era ciò che desiderava, e comunque era soverchiante. Nel tentativo di trattenere un singhiozzo, Boya non si accorse delle lacrime che gli solcavano il viso finché non fu il suo compagno stesso ad asciugarle con dita delicate e adoranti, posandogli un'infinità di piccoli baci sulle guance, e mormorando parole troppo basse per essere comprensibili, ma che Boya sentì con l'anima prima che con l'udito.

- Sai che questo non sarà un addio. Potrai vedermi ogni volta che vorrai. -

Boya annuì, senza convinzione. Anche sapendolo, anche potendo chiamare l'altro Maestro a suo piacimento, ogni istante lontano sarebbe stato d'agonia. Dannato il suo cuore, così controllato e asservito alla sua ragione, eppure così veloce nell'aprirsi per quell'individuo.

- Boya... - Qingming esitò prima di continuare, l'incertezza che gli legava la lingua. - Sai anche che potresti venire con me, se tu volessi. Non dobbiamo per forza salutarci. -

Questo era un desiderio, vano, e condiviso da entrambi gli uomini. Entrambi avevano dei doveri da assolvere nei loro templi. Qingming avrebbe potuto trovare un modo di allontanarsi da essi, non appena si fosse occupato della sostituzione del suo precedente Maestro, ma Boya non ne era in grado. Anche se avesse potuto, materialmente potuto, l'idea del suo dovere e della sua responsabilità al tempio Jingyun non lo avrebbe lasciato dormire tranquillo.

Per cui, non rispose.

Qingming, ovviamente, capì. Lui era bravo a capire, specialmente per quanto riguardava capire lui. Per cui, Boya non ebbe bisogno di chiedere per sapere cosa avesse improvvisamente fatto singhiozzare piano il suo compagno. Qingming lo aveva capito, e questo lo faceva soffrire. Era ciò che di più lontano potesse esserci dai desideri di Boya, far soffrire Qingming, ma non aveva parole o azioni con cui confortarlo a sua volta. Solo la promessa che prima o poi si sarebbero rivisti. Mai abbastanza presto, però.

- Qingming. - la sua voce era più ferma di quanto si era aspettato.

Il suo compagno inspirò rumorosamente, cercando di controllare il respiro.

- Amami ancora, prima di domani. -

Più vicino, Qingming lo strinse sempre più vicino a sé, come se volesse far fondere ed unire le loro pelli, e non doversi separare da lui. Il calore lo avvolgeva, e ad un certo punto fu anche dentro di lui, o era Qingming stesso ad esserlo. Era più bollente di quanto lo era stato Zhuque nel risvegliarsi tramite lui, le sue membra bruciavano piacevolmente. Poteva abbandonarsi, e pensare che quello fosse tutto ciò che poteva aspettarsi dal futuro. Nessun dolore o ferita, solo Qingming.

Poteva pensare così, almeno, fino al giorno dopo.

 
   
 
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