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Autore: Rated R Dave    15/12/2021    0 recensioni
Come sarebbero le vite dei Peanuts oggi, 20 anni dopo la scomparsa del loro creatore, Charles Monroe Schulz, e immaginandoli "invecchiati" dello stesso numero di anni? Che lavoro avrebbero? Le loro love story avranno avuto un lieto fine? Charlie Brown sarà ancora il capro espiatorio di tutti? Linus passerà ancora Halloween ad aspettare il Grande Cocomero? Snoopy sarà ancora il cane del "TestaTonda"?
In questa fic ho provato a dare una risposta a queste domande, cercando di rendere giustizia a tutti i personaggi più famosi della celebre striscia..... e anche accontentando i desideri di tanti fan affezionati a determinate ship.
Vi auguro una buona lettura :)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mister osservava l'allenamento della sua squadretta di baseball che era in fase di conclusione per quel giorno, mentre mille ricordi gli passavano per la mente, memorie che risalivano alla sua infanzia in quanto già dall'età di 6 anni si era dilettato nel ruolo di allenatore, nonché giocatore, in quello sport da lui tanto amato, seppur con risultati scarsi, molto scarsi.   - Ok ragazzi, per oggi può bastare.  Concludete con tre giri di campo e poi andate pure a casa, ci vediamo giovedì.- disse alzandosi dalla panchina e sollevando il braccio destro facendo il segnale di fine.  In altri tempi i suoi comandi erano stati eseguiti malvolentieri dai suoi giocatori, oppure seguiti da frasi di scherno, ma quei bambini invece lo amavano ed erano felici di giocare per lui, infatti terminati i giri di campo lo salutarono tutti battendogli il cinque ripetendo cose come - Arrivederci signor Brown!- o - A giovedì mister!-.   
Charlie Brown non era riuscito a diventare un giocatore di baseball professionista come aveva tanto sognato e ormai all'età di 30 anni non vi erano più possibilità che potesse sperarci, però non ne soffriva più ed era solo lieto di essere riuscito a restare legato a quel mondo meraviglioso con la soddisfazione che gli dava il pensiero che forse lui avrebbe creato nuovi campioni in futuro.  - Eh sì direi che non mi si può proprio più dare del tira-e-molla.- si disse mentre si levava il cappello e si massaggiava la testa, come sempre, priva di capelli.  Forse nessuno lo chiamava più così, ma c'era un nomignolo che proprio non poteva levarsi di dosso macché arrivati a quel punto non gli dava più fastidio, quello che gli rivolse un bambino proprio mentre pensava a questo - Ciao mister Testa Rotonda!- facendolo sospirare ma anche sorridere.
Raccolti i suoi appunti uscì dal campo diretto verso una persona che lo attendeva all'ingresso con un sorriso dolce sul viso, un viso che per anni Charlie Brown aveva ammirato da lontano con tristezza e desiderio, troppo timido e tira-e-molla per aver il coraggio di interagirvi, ma il destino alla fine aveva deciso che le loro strade si incrociassero e divenissero una sola...... sì era proprio lei, vestita con capotto, un delizioso taileur e  tacchi a spillo neri e coi suoi, inconfondibili, lunghi capelli color rosso. 
- Ciao Charles, com'è andato l'allenamento oggi?- esordì lei schioccandogli un bacio sul faccione rotondo, - Beh, bene direi, forse lo dico sempre ma ognuno di quei bambini gioca assai meglio di quanto mai abbia fatto io.- rispose lui per poi ricambiare il bacio, dandoglielo però sulle labbra.  Ricordava ancora benissimo quando lei lo aveva baciato e lui aveva baciato lei la prima volta, aveva davvero creduto fosse un sogno, come sempre, ma invece stavolta era tutto reale, come glielo aveva confermato lei baciandolo nuovamente. 
La "ragazzina dai capelli rossi" era sparita dalla sua vita ai tempi della quinta elementare, e Charlie per anni aveva vissuto nel suo ricordo pur vivendo sporadiche love story, come con Peggy Jean (con la quale aveva rialacciato l'amicizia grazie ai social), ma lei era sempre rimasta nei suoi ricordi impossibile da rimuovere.  Poi era arrivata l'università e Charlie era partito lasciando la sua stanza alla sorella Sally, la quale aveva bramato la cosa per tanto tempo e più volte glielo aveva ricordato con un filo di malizia ma quando alla fine era successo era tanto triste per la partenza del fratellone da non riuscire a godersela come aveva pensato, e separandosi per la prima volta per lungo tempo dal buon vecchio Snoopy; quest'ultimo lo aveva salutato come fosse un soldato che partiva per il fronte, con tanto di saluto militare e un tenero abbraccio. 
Al college Charlie aveva ritrovato solo Linus come persona conosciuta all'inizio, ma la cosa gli andava comunque bene e gli altri amici in ogni caso li sentiva spesso, finché un giorno mentre se ne stavano entrambi su una panchina a parlare di una lezione l'amico aveva notato un viso famigliare nelle vicinanze e aveva richiamato la sua attenzione.  - Charlie Brown guarda, è lei!-, - Lei chi Linus??-, - Guarda e basta fidati!-, e lui aveva guardato restando ammutolito per venti secondi buoni, non c'erano dubbi era proprio il suo grande infelice amore!  I genitori dopo le elementari lo avevano affidato ad una vera psichiatra che lo aveva aiutato tantissimo, portandolo a superare le sue tante depressioni, a riuscire a calciare il pallone da football di Lucy, ad accettare di non essere portato per il baseball, ma tutti quei progressi erano svaniti di colpo in quell'istante e Charlie si ritrovò timido e insicuro come una volta e corse a nascondersi dietro ad un albero perché lei non lo vedesse.  Quel giorno però qualcosa cambiò nella solita dinamica, perché lei lo aveva notato e si era chiesta se fosse lo stesso Bambino dalla Testa Rotonda che frequentava la sua scuola elementare, quindi aveva iniziato ad avvicinarsi lei stessa.  Charlie era paralizzato dalla tensione, incapace di correre via e si preparava ad una figura da salame che avrebbe messo, definitivamente la parola fine ai suoi sogni.  "Non ho speranze, non ne ho nemmeno una.  Lei è bellissima, perfetta, lei è tutto ed io sono nulla, uno zero, un perdente, un tira-e-molla un....."  sentiva tutte le crudeli parole ricevute da Lucy, Violet, quelle dettegli quasi involontariamente da Piperita in passato ed era ormai sul punto di scoppiare in lacrime quando una voce dolce lo risvegliò - Hey tu, perché ti nascondi così?  Anche quando eravamo piccoli lo facevi appena mi vedevi vero?-.   Charlie si era trovato a fissarla negli occhi, occhi blu meravigliosi, e chissà per quale motivo, ancora non riusciva a capire come potesse essere successo, riuscì a risponderle - Ehm ecco temevo che non fossi tu, di essermi sbagliato e di fare una brutta figura con una estranea.- notò Linus che da lontano lo incoraggiava a gesti - E... e sai da bambino ero un timidone tu mi piacevi tanto e...... oh misericordia!- gridò mettendosi le mani in faccia.   La ragazza però non si mise a ridere come lui temette in quel momento,  anzi in realtà rise ma non era per deriderlo, era una risata gentile - Ti piacevo tanto oppure ti piaccio ancora?  E sei ancora troppo timido per confessarmelo? Ma sei appena riuscito a dichiararmelo senza accorgertene e temi di esser passato per un salame?-.  Charlie era rimasto in silenzio non sapendo cosa rispondere, le sole parole che gli uscirono dalla bocca erano state - Beh ecco io..... veramente io.....-, - Tu volevi finalmente riuscire a parlarmi vero?- disse lei togliendogli le castagne dal fuoco; lui guardò Linus che continuava a spronarlo e dopo un lunghissimo sospiro rispose con tono pieno di tensione - Sì è così, ci terrei davvero tanto a fare finalmente la tua conoscenza, se a te va bene ovviamente.- e restò in attesa del suo rifiuto, invece la risposta che era stata - Farebbe piacere anche a me, sei un tipo adorabile, sai?-.   Così come prima si era sentito sprofondare ora Charlie si trovò a provare la sensazione di volare in cielo tra le nuvole, era stato quello il momento dove il Charlie Brown tira-e-molla aveva cessato di esistere ed era davvero rinato a nuova vita.  Quel momento magico terminò con le presentazioni - Allora credo di poterti dire il mio nome, io sono Brownie...... no scusa..... Charlie Brown!- si corresse poco prima di ripetere lo strafalcione fatto con Peggy Jean, e attese si scoprire il nome del suo grande amore; la ragazza non lo fece attendere - Piacere di consocerti Charlie Brown, il mio nome è Erika!-.  Poco dopo erano usciti assieme per la prima volta e se è vero che c Linus e Snoopy lo avevano aiutato molto a prepararsi  il nostro eroe se l'era cavata benone, rassicurato anche dalla bontà di Erika e la loro storia era partita nel migliore dei modi ed era proseguita sugli stessi binari felici.  Gli amici di Charlie avevano tutti ben accolto la cosa, in particolare Linus, Snoopy e Sally, mentre Piperita e Marcie si limitarono a complimentarsi col "buon vecchio Ciccio/Charles" per come avesse superato i suoi complessi verso le ragazze.... e intanto i sentimenti di entrambe si erano da tempo rivolti altrove.  
- Già a ricordarla oggi la nostra storia sembra uscita da un fumetto.- disse Charlie Brown uscendo dai ricordi rivolto alla compagna - Io che per anni vivo nel tuo mito senza riuscire nemmeno ad avvicinarmi a te.-, - Ed io figura invisibile e innavicinabile per te.  Già sai che se mi fossi accorta dei tuoi sentimenti ti avrei facilitato le cose, ma ero piccola anche io purtroppo.- rispose Erika mettendogli un braccio attorno alla vita.  
Potete pensare ora che Charlie Brown fosse davvero felice, ma a dire il vero era avvenuto un fatto molto triste nella sua vita un paio di anni prima la vicenda che stiamo narrando. Quando i due arrivarono davanti all'appartamento con giardino privato al piano terra ad accoglierli c'era un beagle in uniforme da marine che li salutò mettendosi sull'attenti, - Riposo soldato!- gli disse Charlie Brown e il cane lo salutò mormorando "Il capitano è soddisfatto dei miei servigi, come dargli torto? Sono il migliore del corpo io!" e marciò fino alla sua cuccia sulla quale si sdraiò a pancia in giù e rivolto verso est.  Ebbene sì, quel beagle non era Snoopy, portava il suo stesso nome ma non era lui, si chiamava Snoopy III ed era il nipote dell'amato cane di Charlie.  "Gli anni che ho vissuto a casa tua, sono stati magnifici e sappi che ti sono riconoscente per tutto ciò che hai fatto per me.  Sei sempre stato puntuale con la cena, mi ha reso un campione nel baseball, fatto conoscere tante belle pupe, sopportato i miei scherzi e spalleggiato in ogni mio progetto.  Ti chiedo solo un ultimo favore prima di andarmene per sempre.  Abbi cura di mio nipote, non ha una casa e sono sicuro che saprà prendere il mio posto degnamente.  Non essere troppo triste per la mia scomparsa, fatti coraggio e su con la vita buon vecchio Charlie Brown."  così recitava il testamento che Snoopy aveva battuto a macchina prima di abbandonare questo mondo e Charlie lo aveva letto in lacrime, soprattutto perché finalmente lui si era ricordato il suo nome, davanti a tutti gli altri.  Tutti avevano partecipato al dolore, prima di dare al defunto amico una degna sepoltura in un vero cimitero e i gestori si stupirono da vedere tanta partecipazione per un cane.  Linus aveva dato addio alla sua vecchia coperta seppellendola con Snoopy, Piperita ricordò commossa quando lo credeva un bambino buffo col nasone e lo definì il miglior interbase mai visto, Sally aveva detto tra le lacrime di soffrire per non averlo considerato il suo cane per tanto tempo e Schroder aveva suonato una Requiem per lui mentre Lucy baciava la lapide mormorando - Addio stupido beagle, mio amato, stupido beagle!-.  Successivamente avevano eretto una piccola statua che commemorasse l'amico nel giardino di Charlie e Erika, che lo ritraeva sdraiato come sempre sulla sua cuccia, davanti alla quale i due si fermarono per una preghiera e la giovane strinse dolcemente il commosso compagno, versando qualche lacrima anche lei.  
Snoopy III si era rivelato un tipo tanto simile quanto diverso dal nonno, anche lui era intelligentissimo, nevrotico ma non quanto il suo avo, galante con le cagnoline e le ragazze e pieno di fantasia seppur con personaggi tutti nuovi.  Il marine aveva sostituito l'asso volante, l'influencer lo scrittore, il giocatore di calcio quello di baseball  (pur amando anche lui il golf e il tennis) ma aveva ereditato la "dinastia dei Joe" e anche lui a volte appariva in occhiali da sole appoggiato alla cuccia e salutava i padroni e gli amici facendo roteare una monetina in aria, Joe il Segugio si faceva chiamare.  Quanto al cibo, Snoopy III era meno esigente del nonno, però anche lui aveva uno stomaco brontolone complicato da soddisfare, tuttavia Charlie era talmente avezzo alla cosa da non avere problemi a gestire la situazione, così il giovane beagle si trovava spesso a borbottare "Capisco perché il nonno era così in forma e ha vissuto così a lungo. TestaRotonda è sempre preciso e puntuale ed è un asso nella preparazione dei pasti.  Mi sento in colpa a non riuscire a ricordare il suo nome!", certe cose erano proprio di famiglia.  Altra cosa ereditata era l'amicizia con gli uccelli, infatti un pennuto giallo si posò su di lui mettendosi a dormire sulla sua schiena, era Woodstock III, discendente diretto dell'amico storico di Snoopy, e anche lui svolgeva la funzione di compagno d'arme/segretario/giocatore di squadra come faceva suo nonno.
Entrati in casa mentre Erika si toglieva le scarpe e il cappotto Charlie Brown posò il berretto e il block notes quando ricevette una notifica sul telefono da parte di Linus; diede un'occhiata e la malinconia venutagli a ripensare all'amico scomparso fu lenita da una lieta notizia,- Erika grandi novità!  Replica si sta per laureare!- disse con un sorriso di gioia al quale si unì la compagna ed entrambi spedirono un video di congratulazioni al più "piccolo" della compagnia.  L'occasione sarebbe stata perfetta per rivedere tutti quanti; gli unici che vedevano con frequenza erano Linus e Sally mentre con gli altri c'erano soprattutto contatti sui social e occasionali aperitivi o cene, comunque molto di rado con la banda al completo, ma per quel giorno i Peanuts si sarebbero ritrovati tutti. 



Beh spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.  Ebbene sì, Charlie Brown si è fidanzato con la "ragazzina dai capelli rossi", chi sognava di vederlo con Marcie rimarrà deluso ma più avanti capirà perché non è andata così.  Eh sì, Snoopy è morto....  Purtroppo ho scelto di essere realistico e lui dopo 20 anni non poteva essere ancora vivo, sono sicuro che mi starete odiando ma date una chance al nipotino. 
Il prossimo capitolo parlerà di altri due personaggi delle striscie che hanno vissuto una particolarissima love story, assolutamente univoca, che esiti avrà avuto?
A presto!  

 
   
 
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