Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |      
Autore: Melanto    20/12/2021    4 recensioni
Quando è il tuo compleanno, ma il mondo vive un momento troppo strano e incerto...
L'importante è avere sempre un porto sicuro in cui poter attraccare, al riparo dalle tempeste.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alan Croker/Yuzo Morisaki, Mamoru Izawa/Paul Diamond
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mio porto sicuro

Nota Iniziale: storia scritta sul cellulare dal treno, quindi perdonatemi la formattazione di merda XD giuro che domani la sistemo (formattazione sistemata! XD), ma è il compleanno di Mamocchin e volevo scrivere una cosina per lui… ❤

Spero vi piaccia, buona lettura e love&peace!

 

 

 

 

Il mio porto sicuro

 

 

 

 

Mamoru lanciò a Yuzo l'ennesima occhiata, mentre camminavano per la zona di Chinatown, a Yokohama.

Il portiere aveva le mani piantate nelle tasche del giaccone ed era certissimo che sotto la mascherina nascondesse quell'espressione imbronciata che di solito assumeva quando qualcosa lo infastidiva.

«Mi dici che c'è che non va?» chiese d'un tratto, nel via vai della gente che a scapito di tutta la pandemia del mondo non smetteva di affollare il quartiere e girare per negozi e ristoranti.

«Non va che oggi è il tuo compleanno e non mi hai permesso di regalarti nulla. Nulla! Nemmeno la cena ti sei fatto offrire, che cavolo!»

«E lo sapevo.»

«Non ridere, non c'è niente di divertente! Sai che adoro farti regali, soprattutto al tuo compleanno!» Yuzo lo fermò afferrandolo bruscamente per un braccio. «Oh! Non farti venire strane idee per Natale, okay? Ho già l'alberello addobbato a Shimizu-ku, con tanto di pacchetti, e c'è anche il tuo, che tu aprirai quando verrai a casa al prossimo giorno libero, intesi? Ecco, l'ho detto!»

Il portiere abbassò la mascherina per pochi secondi, il tempo di prendere fiato dopo la sua arringa e poi la mise di nuovo, con un lungo sospiro.

Mamoru rise ancora più forte, gli passò il braccio attorno al collo e se lo tirò più vicino mentre riprendevano a camminare. «Va bene, va bene. Non te lo tocco il Natale.»

«Sarà meglio. Lasciami almeno una gioia, in questo periodo infelice.»

«Guarda che 'di merda' puoi dirlo, eh? Gli dèi non si offenderanno.»

L'altro ammiccò con lo sguardo e un mugugno e Mamoru lo lasciò andare.

«Perdonami, ma non avevo voglia di festeggiare un nuovo anno in maniera tanto strana. Volevo… sì, volevo che fosse un giorno come gli altri. Non c'è nulla di speciale. Non adesso.»

«Se dovessimo pensare sempre così finiremmo di vivere, lo sai?» disse Yuzo, ma non aveva né tono polemico né di accusa. «È per questo che voglio tenermi stretto le piccole gioie stupide come il Natale con l'albero e il pollo fritto e i pacchetti colorati.» Inarcò un sopracciglio. «Sembro infantile, lo so»

«Ma no.» Mamoru gli spettinò i capelli corti e gli tirò sulla testa il cappuccio del giaccone, che il vento notturno gli aveva fatto scivolare sulle spalle. «Mi piace invece che tu riesca a mantenere vivo il 'come eravamo'. È nostalgico, ma mi fa sentire, non so, anche a mio agio.»

Yuzo sospirò. «E allora perché oggi non mi hai permesso di fare nulla per farti sentire a tuo agio?»

«Perché non voglio certo dimenticarmi del resto. Tu sei il mio porto sicuro, ma non posso restare attraccato a lungo. Devo anche prendere il largo, non credi?»

Yuzo mugugnò di nuovo. «Sì, capisco…» e smise di avere l'aria imbronciata.

Mamoru sorrise e non aveva smesso di farlo anche se non stava festeggiando. Niente, zero. Yuzo era andato a trovarlo, erano andati a cena fuori e poi sarebbero rientrati nel suo appartamento. Tutto normale, un giorno come un altro, tanto da dimenticarsi che era il suo compleanno, perché voleva che sparisse assieme a quei tempi troppo strani e grigi.

«Però prendere il largo, significa anche sfruttare le correnti e le tempeste, affrontarle e adattarsi a esse,» disse Yuzo all'improvviso.

«Cosa intendi?»

«Che tutto questo può non piacerci, ma non significa che non possiamo mutare lo svantaggio in vantaggio, per aggiustare un po' il tiro.»

Mamoru strinse appena gli occhi. «E come?»

Yuzo lo guardò, le iridi nocciola brillavano nelle luci di un'affollata Chinatown. «Con queste mascherine, chi vuoi che ci riconosca?» Sfilò una mano dalla tasca e gli prese la sua, ne intrecciò le dita. «Questo, prima, non avremmo mai potuto farlo con tranquillità in mezzo alla gente.»

Mamoru sbatté le palpebre un paio di volte, lo guardò con sorpresa e poi scoppiò a ridere di cuore e gusto, stringendo più forte la presa. Gli si addossò un po', e si rese conto che era vero: prima non avrebbero potuto farlo. Il piccolo vantaggio nello svantaggio. «Sei davvero il mio porto sicuro. Non potevo ricevere regalo migliore.»

Yuzo gli strizzò l'occhio con complicità e orgoglio, come le loro mani strette nella folla di Yokohama. «Buon compleanno!»

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Melanto