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Autore: mustbeaweasley    23/12/2021    1 recensioni
Nella notte di halloween è usanza riunirsi attorno ad un tavolo e lasciare libero spazio alla fantasia, raccontando storie d'orrore.
Si è soliti a raccontar soprattutto la storia della signora Claire, da cui proviene la nascita del famigerato: “dolcetto o scherzetto?”
Ma in fondo, la storiella è sempre stata storpiata sul finale. Chi vuole raccontare ai propri figli di una tata così? E di ciò che successe quella notte?
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Halloween è una festività celebrata soprattutto negli Stati Uniti. Il 31 ottobre è sempre stato considerato un vero giorno di festa, dove le persone, finalmente, possono godersi in santa pace una libertà surreale, impegnandosi, però, ad accontentare qualunque bambino si presenti alla porta. Tutti hanno il diritto di suonare alle porte per una manciata di dolcetti in più, nessuno può essere così spregevole da chiudere la porta in faccia alle tenere creature che il giorno di Halloween decidono di mettersi nei panni di orribili mostri solo per qualche caramella. 

Nella notte di halloween è usanza riunirsi attorno ad un tavolo e lasciare libero spazio alla fantasia, raccontando storie d'orrore. 

Si è soliti a raccontar soprattutto la storia della signora Claire, da cui proviene la nascita del famigerato: “dolcetto o scherzetto?”

Ma in fondo, la storiella è sempre stata storpiata sul finale. Chi vuole raccontare ai propri figli di una tata così? E di ciò che successe quella notte? 

Si sa, per certo, che Mrs Claire non era altro che una vecchietta sui ottant’anni. Indossava  sempre un vestito nero da domestica, da cui si intravedeva il colletto di una camicia bianca fin troppo consumata. Si dice fosse una gran bella donna. O almeno lo fu fino ai trenta anni.

La signorina Claire amava cucinare e le sue torte erano sempre sulla, e nella, bocca di tutti. 

Quel giorno, infatti, aveva passato l’intera mattinata a preparare dolci su dolci. Non aveva mai capito il perché ad Halloween si dovessero dare le caramelle invece delle torte o dei biscotti. Tutti gli anni i bambini facevano a gara per recarsi per primi davanti alla sua porta. Più volte aveva visto ragazzini e ragazzine cercarsi di infilare in bocca una fetta intera della sua speciale torta al cioccolato e non poteva che esserne che fiera. Adorava vedere i bambini felici, erano così puri e innocenti a differenza degli adulti che erano invece pieni di rancore, rabbia e pessimismo.

Si avvicinò svelta al forno e con le sue mani tozze levò un’altra torta, la posò sull’isola di legno al centro della sua cucina e, dopo aver sentito il campanello suonare, tagliò la prima fetta della serata.

Alla porta c’era una graziosa bambina travestita da principessa.

La bambina la salutò sorridente, mostrando il leggero spazio tra i due denti frontali da latte.

“Dolcetto o scherzetto?” esclamò. 

Negli anni, aveva notato l’anziana, era diventata più un’esclamazione che una domanda. La signora le sorrise gentile, facendo rilassare il volto della bambina che dopo gli attimi di silenzio lasciati dalla sua esclamazione si era leggermente imbronciato.

“Dolcetto!” esclamò la signora Claire porgendogli, su un piattino i plastica, la fetta presa poco prima dalla torta al cioccolato.

Il volto della bambina si illuminò non appena vide il piattino e subito dopo aver messo il pezzo di torta in bocca la ringraziò, pronta a correre verso un’altra casa.

 

Erano le 8 di sera passate quando la vecchietta si accorse di aver finito le torte.

Era felice di tutto quel successo, ma ricordandosi di essere solo a metà serata decise di farne un’altro paio.

Sgambettò fino al cassetto in cui teneva i coltelli e dopo aver preso una mannaia si diresse al piano di sotto, in cantina.

A tentoni trovò l’interruttore e al centro della stanzetta si accese una piccola lampadina collegata con un filo nero al soffitto. La leggera luce illuminò, per quello che poteva, le facce spaventate dei tre uomini che vi erano dentro.

L’anziana scese uno ad uno gli scalini in legno, rigirando fra le mani il grande e vecchio coltello e una volta davanti ai signori sorrise, un sorriso falso, un sorriso privo della felicità che aveva usato poco prima con i bambini.

“Sapete...” iniziò continuando a giochicchiare con la mannaia fra le mani “Ho finito le torte che avevo fatto con il vostro amico” continuò avvicinandosi al primo uomo, sul suo viso era dipinta un’espressione terrificata, gli occhi erano spalancati e dalla bocca, anch’essa aperta, usciva il respiro corto ed irregolare.

Aveva già visto di cosa era capace la signora che di aspetto sembrava tanto dolce.

Dell’”amico” di cui parlava la vecchia signora erano rimasti solo vaghi frammenti delle ossa, che erano stati buttati poi in un’angolino della stanza, troppo al buio per essere viste.

La signora Claire aveva prima acceso una macchina, probabilmente una trita carne aveva pensato uno degli uomini, aveva poi tagliato un braccio all’”amico” e ce lo aveva buttato dentro, facendo uscire da un buco della macchina un tritio sconnesso di sangue e carne umana.

Aveva lasciato l’”amico” urlare, incurante di chi l’avesse potuto sentire ed era salita tranquilla al piano di sopra, con in mano il secchio in cui vi era raccolto il resto del braccio.

Ed era poi tornata un’altro paio di volte per finire il lavoro.

“Rende la torta più soffice” spiegò la signora dopo aver tagliato il braccio dell’uomo, lasciò anche quest’ultimo morire dissanguato e salì, sentendo il timer del forno scattare.







-mustbeaweasley

   
 
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