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Autore: 20maggio2013    23/12/2021    1 recensioni
E se Kurt e Blaine si fossero conosciuti quando erano ancora bambini?
mini ff natalizia sui Klaine, tutta la storia è ambientata durante il periodo di natale nei diversi anni
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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Come quando eravamo bambini

 

 

New York, Natale 2021

Il giorno del piccolo spettacolo a cui avrebbe partecipato Blaine era finalmente arrivato. Un paio di giorni prima era riuscito ad avere due biglietti da dare a qualche suo amico. All'inizio aveva pensato di conservarli per suo fratello e per Sebastian, ma da quando aveva rincontrato Kurt non aveva più parlato con i due di quei possibili biglietti che avrebbe potuto avere. E quando due giorni prima gli avevano consegnato la busta con i due biglietti il suo primo pensiero era stato invitare Kurt. Così quando poi era andato al centro commerciale e l'aveva visto glieli aveva consegnati.
«Lo so che è un po' all'ultimo momento e che lo spettacolo sarà il giorno della vigilia -gli aveva detto mentre recuperava i due biglietti dal suo borsone- magari avete già qualche impegno -aveva continuato a parlare, rendendosi conto che era molto probabile che avessero già preso un impegno per la vigilia- ma me li hanno dati solo oggi -aveva detto poi mostrandogli il i biglietti dello spettacolo- Mi farebbe piacere se tu e Rachel veniste» aveva aggiunto porgendoglieli. Kurt aveva sorriso, un po' per il suo modo di parlare a raffica, aveva pensato che fosse tenero, un po' perché Blaine voleva che lui andasse a vederlo.
«Mi farebbe piacere -aveva risposto subito Kurt, forse troppo velocemente- Cioè ci farebbe piacere -si era corretto dato che Blaine non aveva invitato solo lui, ma anche Rachel- E tranquillo i nostri piani per la vigilia erano stare stesi sul letto a mangiare gelato e fare una maratona di tutti i nostri musical preferiti» aveva raccontato ridendo e coinvolgendo anche Blaine.
E così ora Kurt e Rachel si trovavano in quel piccolo teatro a cercare i loro posti rimanendo sorpresi quando notarono che erano in prima fila. Blaine intanto era dietro le quinte, seduto nel suo camerino e si guardava alla specchio ripetendosi che sarebbe andato tutto bene. Era il suo primo spettacolo importante e ci teneva che tutto andasse per il meglio.
«Blaine che ci fai ancora qui? Lo spettacolo sta per iniziare» gli aveva detto Steffy entrando nel suo camerino senza bussare, Blaine non aveva fatto in tempo a risponderle che la campanella aveva suonato. Aveva preso un lungo respiro e si era alzato dalla sedia, raggiungendo così il palco con Steffy. Lo spettacolo stava per iniziare e lui voleva fare una buona impressione. Voleva fare una buona impressione ai critici che ci sarebbero stati in platea, ad eventuali produttori di Broadway. E poi voleva fare una buona impressione a Kurt.

«Rach.. sei sicura che possiamo andare?» aveva domandato titubate Kurt. Lo spettacolo era finito da una decina  di minuti. Era stato veramente bello e Blaine era stato impeccabile. E ora Rachel lo stava spingendo dietro le quinte per andare così a salutare il ragazzo e complimentarsi con lui.
«Oh avanti cammina Kurt, se ci fermano diciamo che Blaine è nostro amico e che lo stiamo raggiungendo» aveva mormorato Rachel continuando a spingerlo finché non avevano trovato l'intero cast che stava festeggiando l'ottima riuscita dello spettacolo e, ovviamente, Kurt aveva subito individuato Blaine tra il casino.
«Blaine! Sei stato spettacolare» aveva esclamato Steffy buttandosi sul ragazzo che preso alla sprovvista aveva rischiato di cadere.
«Grazie Steffy, anche tu sei stata brava» le aveva detto prendendola per le braccia e spostandola da sopra di lui.
«Mi devi un bacio» gli aveva detto poi la ragazza mentre si riavvicinava a lui e alzava una mano sopra di loro con un ramoscello di vischio. Blaine aveva alzato lo sguardo e aveva fatto poi un passo indietro e poi il suo sguardo era caduto su Kurt, poco distante da lui, che lo stava guadando.
«Scusa, devo andare» aveva detto per poi allontanarsi e raggiugnere Kurt e Rachel. Kurt aveva osservato attentamente la scena, non riuscendo a trattenere un sorriso nel vedere come Blaine avesse evitato la biondina che aveva provato a baciarlo usando la scusa del vischio. Ma questo non aveva fatto altro che aumentare le sue domande. Blaine avrebbe potuto baciarla anche semplicemente sulla guancia, invece non lo aveva fatto. E invece aveva baciato lui sul sotto il vischio. E non era un bacio sulla guancia, certo neanche un vero bacio. E forse era proprio questo che lo confondeva ancora di più.
«Sei stato spettacolare» aveva subito detto Rachel appena Blaine gli aveva raggiunti, togliendo le parole di bocca a Kurt.
«Questi sono per te -aveva detto Kurt porgendogli poi un mazzo di rose gialle e rosse- Ogni futura star di Broadway merita i suoi fiori» aver detto come spiegazione, lasciando Blaine completamente spiazzato da quel gesto. Era fin troppo evidente che non se lo aspettava proprio.
«Grazie -aveva detto sinceramente prendendo il mazzo e annusandolo. Kurt l'aveva osservato nascondere la testa tra i fuori con un sorriso sulle labbra- Non c'era bisogno e sono ancora lontano dal diventare una star di Broadway.»
«Zitto e prenditi tutti i nostri compimenti. Sono più che meritati» aveva detto Rachel mentre Kurt annuiva concorde. Possibile che Blaine non si rendesse davvero conto di quanto fosse in realtà bravo?
«Grazie -aveva detto ancora- Venite, vi offro qualcosa» aveva detto poi andando verso l'enorme tavolata piena di cibo e bevande. E così avevano passato il resto della vigilia. A mangiare e parlare tra di loro, ogni tanto qualcuno si complimentava con Blaine e Kurt sorrideva nel vederlo sempre così emozionato e sorpreso per quello.
«Ti sbagli, verrai a stare da noi domani. Nessuno sta solo il giorno di Natale» aveva detto Rachel quando, arrivato il momento di salutarsi, Blaine aveva affermato che sarebbe stato da solo il giorno successivo.
«E non accettiamo un no come risposta» si era intromesso Kurt, cercando di nascondere la felicità alla sola idea di passare di nuovo il giorno di natale con Blaine.
«Come quando eravamo bambini?» aveva detto Blaine con un sorriso, guardando però solo Kurt.
«Come quando eravamo bambini» aveva ripetuto con lo stesso sorriso.

 

Quella mattina Kurt si era svegliato con una chiamata di suo padre. Era il primo natale che passavano separati, ma Kurt non aveva trovato i soldi necessari per tornare a Lima e Burt e Carole avevano pensato di usare i risparmi per un viaggio che volevano fare ma non trovavano mai il tempo, così Kurt li aveva convinti a fare finalmente questo viaggio rassicurandoli con il fatto che non sarebbe stato solo, ma che con lui ci sarebbe stata anche Rachel. E quando li aveva convinti a fare quel viaggio ancora non sapeva che avrebbe passato il natale anche con un'altra persona.
«Buongiorno e buon natale figliolo» aveva detto Burt quando Kurt aveva risposto. Erano rimasti al telefono per circa un'oretta. Si erano aggiornati su quanto successo negli ultimi gironi dato che erano riusciti a sentirsi solo tramite messaggio. Kurt gli aveva subito raccontato di aver rincontrato Blaine e che si sarebbe aggiunto anche lui a quel piccolo pranzo. Burt era rimasto sorpreso nello scoprire questa novità, ma quello che lo aveva lasciato più confuso era stato il troppo entusiasmo nella voce del figlio. Ma aveva deciso di lasciar perdere e in caso chiedere altre informazioni in seguito. Poi dopo aver parlato anche un po' con Carole che era diventata un po' una seconda mamma, Kurt aveva chiuso la chiamata per prepararsi per quel pranzo.

E così, dopo ben undici anni, Kurt e Blaine  si erano trovati a festeggiare di nuovo il natale insieme. Blaine si era svegliato presto e aveva deciso di preparare dei biscotti natalizi da portare a casa Hummerlberry. Non si sarebbe di certo presentato lì a mani vuote. Poi prima di uscire aveva preso anche i regali che aveva fatto ai due. Quando lui e Kurt erano andati in giro per negozi per comprare alcuni regali, aveva notato come avesse fissato con aria sognante una spilla. Così quando qualche giorno dopo si era ritrovato di nuovo in quel negozio, non aveva resistito dal comprarla e regalargliela per natale. Ma poi gli era sembrato brutto presentarsi solo con un regalo per Kurt, così aveva presto anche un maglione abbastanza semplice a Rachel, non conosceva così bene la ragazza da poter azzardare con qualcosa di diverso.
«È arrivato Babbo Natale» aveva annunciato Blaine una volta fuori la porta del loft che condividevano i due ragazzi. Era stato a Kurt ad aprigli con un sorriso sulle labbra.
«Buon natale, Blaine, e benvenuto» gli aveva detto facendolo entrare, poi si era fatto dare la sua giacca, il suo cappello e la sua sciarpa e aveva conservato tutto mentre Rachel andava a salutarlo.
«Buon natale anche a voi -aveva detto guardandosi intorno, Rachel e Kurt erano riusciti a rendere quel loft davvero accogliente- Ho fatto dei biscotti -Aveva detto poi prendendo un contenitore dalla busta dove aveva conservato anche i regali.- E da bravo Babbo Natale ho anche un pensierino per voi» E Kurt aveva sorriso rendendosi conto che non era stato l'unico a fare un regalo all'altro, aveva preso il contenitore di biscotti e l'aveva portato in cucina per poi assaggiarne uno. "Fantastico, sa anche cucinare" aveva pensato mentre lo mangiava.
«Sono ottimi, Blaine -gli aveva fatto sapere per poi invitare Rachel ad assaggiarne uno e subito la ragazza aveva confermato. Blaine aveva sorriso contento del successo che stavano riscuotendo- E anche noi abbiamo qualcosa per te» aveva aggiunto poi mentre si puliva le mani dalle briciole. Qualche giorno prima, mentre era in giro con Rachel per negozi, aveva visto un plettro per la chitarra con una stampa natalizia e non aveva pensato due volte prima di prenderlo. E poi si era ritrovato a supplicare Rachel di prendere qualcosa anche lei per Blaine perché non voleva sembrare così disperato da essere l'unico ad avergli preso qualcosa dopo pochi gironi che si frequentavano come amici. E Rachel alla fine si era lasciata convincere comprandogli una sciarpa, sempre sotto consiglio dell'occhio attento di Kurt. Avevano pranzato insieme fino a scoppiare, poi si erano scambiati i regali. Kurt era rimasto a bocca aperta quando aveva visto la spilla che sognava di comprare da mesi. Come aveva fatto Blaine a sapere che la voleva? E poi si era ricordato di quella giornata in cui erano usciti e aveva fissato la spilla forse un po' troppo a lungo. E si era trovato a sorridere realizzando che ancora una volta non aveva bisogno di chiedere nulla, Blaine faceva caso a quello che faceva, a quello gli piaceva. E quando Blaine aveva aperto il suo regalo e aveva visto il plettro aveva sorriso e non era riuscito a trattenersi dall'abbracciarlo. Il resto della giornata l'avevano passato a vedere Funny Girl, musical preferito di Rachel, e Moulin Rouge, musical preferito di Kurt e Blaine, mentre mangiavano i biscotti.

Il giorno dopo Blaine era volato a Los Angeles dal fratello. Cooper gli aveva regalato un biglietto, ma più che un regalo era un modo per obbligarlo ad andarlo trovare. Non vedeva il suo fratellino da mesi e gli mancava e poi voleva sapere dello showcase e dello spettacolo e voleva parlare con lui di persona e non tramite uno stupido telefono. Sarebbe andato a trovarlo anche lui stesso a New York se il suo lavoro non lo avesse trattenuto lì a Los Angeles. Aveva lavorato tutta la mattina e si era preso il pomeriggio libero per trascorrerlo con il fratello. Si erano aggiornati sulle ultime cose accadute in quel giorni, Blaine gli aveva raccontato di come ancora una volta sotto natale aveva rincontrato Kurt. Cooper non si ricordava del ragazzo, ma aveva notato il sorrido sulle labbra del fratello mentre gli parlava di lui. Mentre gli parlava di come anni prima fossero diventati amici, del perché Kurt non fosse più andato a Westerville e di come si erano ritrovati. Gi aveva raccontato di come Kurt aveva pensato che fosse impegnato con una ragazza, dello sguardo che aveva quando aveva visto la spilla che poi gli aveva comprato. Gli aveva raccontato di come fosse riuscito a tenere testa a Sebastian. Poi gli aveva parlato di quando l'aveva sentito cantare e di quanto fosse bella la sua voce, gli aveva raccontato di quando avevano cantato insieme e di come fosse stato naturale e spontaneo duettare con lui. E poi gli aveva raccontato di come fosse stato felice di ricevere quella spilla e del plettro che aveva ricevuto per poi mostrarglielo.
«Lui ti piace» aveva detto Cooper quando Blaine aveva finito di parlare. Non era una domanda, era un'affermazione. Perché il sorriso e i gli occhi di suo fratello parlavano chiaro. E Blaine non aveva negato, perché suo fratello aveva ragione. Kurt gli piaceva, semplice.

Blaine era tornato solo quella mattina a New York e nel pomeriggio aveva deciso di uscire a fare una passeggiata e andare a prendere un caffè. Si trovava in uno Starbucks a Rockfeller Center quando aveva visto Kurt. Aveva sorriso pensando che quello fosse un segno del destino e poi aveva alzato la mano in segno di saluto.
«Blaine -l'aveva salutato Kurt quando l'aveva raggiunto- Credevo fossi a Los Angeles»
«Sono tornato questa mattina» aveva risposto mentre si allargava la sciarpa dato che lì dentro faceva caldo.
«Come è andata con tuo fratello?» gli aveva chiesto mentre avanzavano nella fila.
«Bene, era un sacco che non passavamo del tempo insieme, ma lui era impegnato con il lavoro e non mi sono potuto fermare più a lungo» Kurt aveva annuito e gli aveva sorriso.
«Un caffè magro e uno medio per il mio amico» aveva poi ordinato una volta arrivato il loro turno anticipando Blaine.
«Sai come prendo il caffè» aveva detto il ragazzo con un sorriso sulle labbra, ricordando di quando qualche girono prima era stato lui a prendere le ordinazioni lasciando Kurt sorpreso. Kurt gli aveva sorriso per poi pagare lui quella volta. Non si erano fermati al bar a bere i loro caffè. Avevano preferito passeggiare per quell'enorme piazza volendo godersi ancora tutte le decorazioni di natale che non sarebbero durate ancora a lungo. Stavo parlando di cosa avrebbero fatto la notte di capodanno decidendo poi di andare a vedere insieme a Rachel la Ball Drop a Time Square e non limitarsi a vederla solo in tv. E poi Blaine si era fermato in un punto ben preciso della piazza e aveva sorriso. Kurt lo aveva guardato confuso fermarsi, ma non aveva fatto domande e si era fermato pure lui.
«Sai, per la prima volta, non saremo costretti a salutarci una volta finite le vacanze» aveva detto Blaine senza smettere di sorridere.
«Ah no?» aveva domandato Kurt trattenendo il respiro quando Blaine si era fatto più vicino a lui. Certo sapeva che vivevano nella stessa città, ma ora che il natale era quasi finito, ora che non dovevano più lavorare al centro commerciale, aveva pensato che non avrebbe più rivisto Blaine dato che non c'era nessun motivo apparente per farlo. Nessun motivo oltre alla sua grandissima cotta.
«No..-aveva scosso la testa- non ne vedrei il motivo. Viviamo nella stessa città, io e la tua migliore amica frequentiamo la stessa scuola, abbiamo interessi comuni e poi..» aveva spiegato lasciando poi la frase in sospeso avvisandosi ancora di più.
«E poi?» aveva domandato Kurt con il cuore in gola. Non troppo sicuro di quello che stava accadendo.
«Tu mi piaci, Kurt» aveva detto così, senza giri di parole e Kurt aveva sentito il suo cuore perdere un battito.
«Ma non mi conosci neanche, non sai molte cose di me, non posso piacerti» aveva mormorato Kurt, non riusciva a credere a quello. Non riusciva a credere che poteva davvero piacere a Blaine. Era troppo bello per poter essere vero.
«Ma è così e imparerò a conoscerti se tu me lo permetterai e tu imparerai a conoscere me, lo faremo insieme» aveva risposto Blaine, sicuro delle sue parole. Kurt gli piaceva e voleva conoscerlo, conoscerlo davvero, voleva sapere tutto di lui. Kurt aveva annuito e poi lo aveva osservato alzare lo sguardo. Così lo aveva fatto anche lui e aveva sorriso. Ora aveva capito perché si era fermato proprio in quel punto della pizza. Aveva creduto che si fosse fermato a caso e invece ancora una volta si era dovuto ricredere, Blaine non faceva mai nulla per caso. Reagiva istintivamente, quello sì, ma mai nulla era dovuto al caso. E lui aveva voluto fermarsi sotto il vischio. E quando Kurt aveva di nuovo abbassato lo sguardo aveva visto che Blaine era ancora più vicino a lui, tremendamente vicino, e gli stava guardando le labbra. E poi quella distanza era stata annullata da un bacio. Un bacio dolce e delicato, eppure Kurt era sicuro che quello fosse il bacio più bello che aveva mai ricevuto. Forse era per la magia del natale, o semplicemente era perché a baciarlo era Blaine.

  
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