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Autore: Angel TR    23/12/2021    1 recensioni
Una storia per ogni fiore.
{Raccolta partecipante alle Challenge "Solo i fiori sanno" indetta da Pampa313, "I like that quote, said the month" indetta da Mari Lace e "Things you said" indetta da Juriaka sul forum di Efp}
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Kazama, Emily Rochefort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Belle Époque'
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BUONE FESTE!!!!<3


45- Things you said during our first Christmas together / Le cose che hai detto durante il nostro primo Natale passato insieme

37. Stella di Natale: buon auspicio, augurio sincero.
Il carrello della spesa scivolava lungo le piastrelle del pavimento del supermercato, accompagnato dal ticchettio degli stivali bianchi di Lili che avanzava impettita come un'oca dopo aver vinto lo scontro all'ultimo sangue per l'anima gemella. Scuoteva addirittura i lunghi capelli biondi – un elegante fermaglio di perle ne tratteneva delle ciocche appena sopra l'orecchio.
Ma guardatela, quel fermaglio costerà più di tutto il guardaroba della mia famiglia e lei se lo mette per andare a fare la spesa al supermercato, pensò vagamente divertita Asuka mentre l'osservava sfilare tra le corsie dei dolci dedicati al Natale, lanciando sguardi vittoriosi a destra e a sinistra, nemmeno stesse sfoggiando il trofeo della vita.
«Guarda, Asuka, quanti pandori e panettoni ci sono esposti! Sceglili tutti: dobbiamo festeggiare il nostro primo Natale insieme!» esordì, offrendo tutti i dolci esposti con un ampio gesto della mano, come se fossero diamanti, alzando la voce di un'ottava. Sollevò il mento e si guardò attorno trionfia – al ché Asuka inarcò un sopracciglio.
Sta controllando se l'hanno sentita perché vuole che la sentano! Guardatela come si pavoneggia!
Incrociò le braccia al petto per darsi un tono ma non poté evitare che l'angolo delle sue labbra si piegasse all'insù: in fondo, Lili aveva quel portamento fiero e così altezzoso, come una pericolosa leonessa, regina della savana, che sfila in un pollaio, perché Asuka aveva accettato di festeggiare il Natale con lei – per la prima volta. Eh, già.
Vagamente a disagio per quella sensazione di potere, spostò il peso da un piede all'altro, soppesando le parole. Alla fine si decise: era Natale, tanto valeva essere più buoni. «Prendo il più costoso, quello con gocce di cioccolato pregiato» scelse, reggendo la sceneggiata di Lili. Poi, mentre si sporgeva per prendere il pandoro e riporlo nel carrello, sussurrò a denti stretti: «Questa me la paghi, Bionda, mi stai facendo fare delle figure terribili».
Una luce maliziosa danzò nei favolosi occhi azzurri di Lili, sfavillanti sotto le luci a led del supermercato grazie all'ombretto luminoso rosa-oro firmato Anastasia Beverly Hills, ultima collezione limited edition per le festività. «Intanto ti sta piacendo essere l'invidiata della situazione. D'altronde, chi non vorrebbe essere al posto tuo?» canticchiò, allegra come una pasqua. «Ah, questo Natale voglio fare le cose in grande! Voglio decorare casa così bene che tutta Montecarlo ne deve parlare!» continuò, scarrellando per la corsia, simile a una novella Naomi Campbell che sfilava per la haute couture.
Seguendo quei lunghi capelli biondi che ondeggiavano a destra e sinistra, a braccia conserte, tentando di giudicarla aspramente e fallendo miseramente, Asuka si accorse di essere in uno stato di rilassamento totale. Le piaceva proprio stare con la Bionda Pazza, si sentiva a suo agio. Un pensiero la colse: che fosse svitata anche lei? Pensando ai suoi trascorsi come Mediatrice di Osaka, tra le gang e le risse di strada… beh, forse un pochino.
Un gridolino la riscosse dai suoi pensieri. «Oh, guarda, Asuka! Al supermercato ora vendono anche i fiori» notò entusiasta e sorpresa Lili. Ad Asuka sfuggì un risolino: era chiaro che Lili andasse raramente al supermercato, troppo plebeo per i suoi gusti. La Bionda Pazza indicava una distesa di Stelle di Natale. «Che dici se commissiono un vestito con Stelle di Natale ricamate in occasione delle feste? Non sarebbe l'ideale per il nostro cenone?» propose, improvvisamente.
Asuka le scoccò uno sguardo che diceva tutto. «Un vestito fatto di Stelle di Natale a tavola a Natale» ripeté, scandendo bene le parole per sottolineare il suo dissenso verso quel progetto astruso.
Lili sollevò il mento, spocchiosa, e si erse in tutta la sua altezza. «Certamente. La Stella di Natale è il fiore che simboleggia il Natale quindi è chiaramente la scelta ideale da indossare durante il cenone di Natale! È che tu non conosci il linguaggio dei fiori, sciocca camionista!» spiegò ad Asuka ma anche al piccolo capannello di signore che le si era formato attorno, attratto dal suo portamento e dal suo sapere – lei tutta pomposa, nemmeno fosse Gesù che seminava il credo tra gli infedeli pagani. «La Stella di Natale è di buon auspicio e rappresenta l'augurio sincero!» rivelò, sporgendosi per afferrare un vaso di fiori e riporlo nel carrello con eleganza, le unghie smaltate di rosso per l'occasione che si abbinavano perfettamente ai petali delle Stelle.
Convinte da quella profetessa dal cipiglio deciso, anche le signore che l'avevano ascoltata con interesse si affrettarono ad aggiudicarsi un vasetto di buon augurio sincero per il Natale. Lili dispensò loro occhiate soddisfatte. «Visto?» fece, voltandosi verso Asuka e scoccandole un sorrisetto vittorioso.
Arrendendosi all'evidenza, Asuka si lasciò andare a un sospiro. «E va bene. Quanti vasi di fiori ti servono per il vestito?»
Con una scrollata di spalle, Lili ripose altri due vasetti nel carrello. «Due, tre…»

Ce ne vollero almeno una cinquantina perché, sì, Lili si presentò al cenone di Natale ricoperta di Stelle di Natale dalla testa ai piedi.
Solo il suo maggiordomo Sebastian ebbe la flemma di non inarcare nemmeno un sopracciglio ma, anzi, accolse la sua signorina con un sorriso comprensivo di chi tutto sa e tutto vede.
Davanti allo sguardo sbalordito ma ilare di Asuka che, con indosso un'elegante tuta – perché va bene che era dai Rochefort ma doveva stare tutte quelle ore a mangiare, non poteva certo vestirsi scomoda! –, le chiese il perché di quell'assurdità, Lili rispose altera, sollevando un lembo del lungo strascico rosso: «È perché ho bisogno di tutti i buon auspici possibili per far realizzare il mio augurio sincero: che tu accetti di passare tutti i Natali delle nostre vite con me».
{935 parole}

  
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