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Autore: My Pride    28/12/2021    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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(Un)Wonderland Titolo: (Un)Wonderland
Autore: My Pride
Fandom: Batman  
Tipologia: One-shot [ 1158 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Bruce Wayne, Richard John Grayson, Timothy Jackson Drake, Damian Bruce Wayne, Alfred Thaddeus-Crane Pennyworth

Rating: Giallo
Genere: Generale, Malinconico

Avvertimenti: What if?, Hurt/Comfort, Narratore inaffidabile
Advent Calendar: 150. Nel paese delle meraviglie


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Tic tac. Tic Tac.
    L'orologio ticchetta, Batman, non hai più tempo. Lo vedi l'enorme cancello davanti a te? Varcalo, Batman, varcalo e sali le grandi scale che oscillano senza sosta, incorniciate da quegli splendidi fiori colorati che ti stanno parlando. Ti chiamano, Batman, vogliono conoscerti, farti innamorare del loro profumo, dei loro petali morbidi e delicati e degli steli che si intrecciano intorno alle tue gambe... lasciati andare, resta con loro, non lottare! Smetti di agitare le braccia, ogni resistenza è inutile.
    «Il suo cuore si è fermato, dammi solo--»
    C'è tutto un mondo intorno a te, Batman. Alza lo sguardo, segui il fumo del narghilè del brucaliffo e perditi sotto la grande ombra dei funghi, arrampicati sui loro gambi e osserva lo splendore che si allarga e respira. So che riesci a sentirne il sapore sulla lingua, nel palato, so che ti scende giù per la gola e ti riempie lo stomaco coi suoi dolci frutti, ingigantendoti ancora e ancora fino a toccare l'intero cielo con un dito. Riesci a vederlo, Batman?
    Benvenuto nel paese delle meraviglie! Oh... è qui che ho incontrato Alice la prima volta, sai? Che grandi avventure, abbiamo vissuto! Ma me l'hanno portata via, Batman... e questo è anche colpa tua. Se tu non ti fossi intromesso, adesso non ti troveresti qui, mio caro Cavaliere Oscuro. Ti avrei messo in guardia dai pericoli, invitato a non seguire il coniglio bianco che ti sta saltellando davanti, ma non posso fare a meno di guardare mentre il mio caro amico ti sta rosicchiando la faccia, riducendo in poltiglia la tua stupida maschera senza che tu possa fare niente per fermarlo.
    «Dove diavolo è l'epinefrina?»
    Vorresti urlare, non è vero? Liberarti dai fiori che hanno cominciato a stringersi intorno a te e toglierti quello stupido coniglio dal volto, ma non puoi farlo. Non te lo permetterò. Oh, vedo i tuoi occhi ingigantiti dal terrore mentre osservi le carte che si avvicinano a loro volta, il modo in cui stanno alzando le lance verso di te e le conficcano nelle tue carni, lacerandole fino a stracciare la tua stupida uniforme e strappandoti il mantello, avvolgendolo intorno al tuo collo come il cappio che ti meriteresti di avere.
Sento la tua angoscia, il tuo annaspare alla ricerca d'aria, cerchi di guardare attraverso la serratura e allungare inutilmente la mano, ma sai cosa ti aspetta oltre la porta, Batman? Niente. Arrenditi, Batman... arrenditi e lascia che tutta la paura, il dolore, gli errori del tuo passato, anneghino nelle vaste bellezze che ti circondano e ti cullano.
    «Datti una mossa, dannazione!»
    Aspetta, cosa vedono i miei occhi? Oh, guarda, Batman, guarda! La nostra Regina sta venendo a porgerti i suoi saluti! Dovresti sentirti onorato, non credi anche tu? I fiori continuano a sussurrare alle tue orecchie ormai martoriate, le loro radici si insinuano nella tua carne ferita e ne strappano i lembi, ma le loro sono parole d'amore, parole che marciano sulla tua pelle come piccoli soldati e si inchinano dinanzi alla loro Regina, austera e fiera nel suo pomposo vestito rosso.
    «Ci sto provando, non riesco a tenerlo fermo!»
    Sono così eccitato, Batman! Non sei eccitato anche tu? Mi sto sciogliendo come una zolletta di zucchero nel mio the delle cinque, e sono anche un po' geloso mentre osservo la mia splendida Regina che si china davanti a te, scruta il tuo volto e arriccia il labbro gonfio e arrossato. Non hai più la maschera, ma tutto ciò che riesco a vedere, riflesso negli occhi della Regina come se ti stessi osservando io, è solo il volto tumefatto di un uomo che ha ormai perso mentre la mano affonda nel petto e ne strappa il cuore attraverso il torace, così perfettamente conico, con i vasi sanguigni che luccicano sotto lo strato di tessuto muscolare.
    Guarda, Batman, guarda come pulsa nelle mani della Regina di cuori. Ah! Ironico, non è forse vero? Tutto ciò è sublime, Batman... proprio come quella tua voglia di continuare a lottare. Biascichi parole nonostante la cavità nel tuo petto, ma non hai ancora capito che è finita e che devi solo lasciarti andare. Quindi lascia che ti ricordi l'importanza di questo posto, Batman... sei nel paese delle meraviglie.
    «Ucciderò quel bastardo di Tetch».
    «Tu non farai proprio un bel niente, Damian».
    «Non sei mio padre, Drake, non puoi dirmi cosa--»
    «Fate silenzio, voi due».
    La voce di Dick echeggiò fra le pareti della caverna, richiamando all'attenzione Damian e Tim che stavano discutendo animatamente al capezzale di Bruce. Erano ore che respirava pesantemente e si agitava sul lettino dell'ala medica, come se le cure di Alfred non avessero sortito alcun effetto.
    Era stato Jason a riportare Bruce alla caverna. Colto forse alla sprovvista da quel bastardo del Cappellaio Matto, Jason l'aveva trovato in un maledetto vicolo con uno dei cappelli di Tetch al di sopra della maschera, e avevano faticato non poco a toglierglielo di dosso quando l'avevano disteso sul lettino; il cuore si era fermato un paio di volte e, quando erano riusciti a stabilizzarlo, i suoi respiri erano diventati così pesanti e rotti che Alfred era stato costretto a prendere una maschera di ossigeno.
    «Bruce ha bisogno di tranquillità, non di voi due che vi scannate a vicenda».
    Tim e Damian si gettarono un'occhiata, abbassando poi lo sguardo sul volto di Bruce, sul volto del loro padre. Per quanto odiassero ammetterlo, Richard aveva ragione. Bruce era un uomo forte e aveva combattuto per ore contro le illusioni mentali che inducevano i dispositivi del Cappellaio, ma avevano davvero temuto che non sarebbe sopravvissuto alla notte... pur desiderando vendetta, tutti loro sapevano che non sarebbe stato ciò che avrebbe voluto Bruce.
    «Quando pensi che si rimetterà, Alfred?» chiese infine Jason, rimasto in disparte a braccia conserte per tutto quel tempo ad osservare la disputa tra i due fratelli più giovani. Aveva fatto scorrere lo sguardo su di loro e su Bruce, mordendosi il labbro inferiore al ricordo di quanto fosse sembrato fragile in quel fottuto vicolo. E tuttora non riusciva a vederlo in quelle condizioni, collegato ad un cazzo di respiratore e ad un monitor cardiaco. 
    Alfred stesso si prese un momento, lo sguardo perso ad osservare il volto dell'uomo che si contraeva ad ogni respiro. Avvertiva su di sé gli occhi dei ragazzi, l'angoscia che stavano provando, ma sapeva che non avrebbe potuto mentire a nessuno di loro... nemmeno al più giovane. La mente di Bruce era stata ridotta ad una vera e propria poltiglia sanguinolenta, immagini su immagini dovevano essersi accavallate nella sua testa fino a farlo crollare su se stesso, e Alfred non aveva idea di quanta sofferenza si fosse ritrovato a provare sotto il controllo mentale di Tetch. Così il vecchio maggiordomo trasse un sospiro, scuotendo il capo prima di detergere la fronte di Bruce che grondava continuamente sudore.
    «Possiamo solo aspettare, ragazzi miei... solo aspettare»
.





_Note inconcludenti dell'autrice
Altra storia scritta per l'#adventarcalendar indetto sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia,
In realtà è tutto così confuso che nemmeno io so come sia uscita fuori al cosa, ma quando ho letto il prompt ho subito pensato al Cappellaio Matto ed eccoci qua. Quale prompt migliore per un tipo folle fissato con Alice e il paese delle meraviglie? Praticamente sembrava essere scritto per lui
Ho voluto lasciare il finale aperto perché, ecco, è strettamente ad interpretazione abbastanza personale. Potrebbe sucedere qualunque cosa, Bruce stavolta potrebbe davvero morire, oppure... semplicemene, potrebbe metterci un po' a riprendersi e arisalire da quel paese delle meraviglie (che così meraviglioso non è) in cui è stato spedito dalle allucinazioni indotte dai macchinari di Tetch. Ed è il motvo per cui la prima parte della storia si presenta con quel tipo di narrazione, del tutto diversa da quella che utilizzo di solito
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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