" a mezzanotte verremo a rubare il quadro XXXX "(2) e la dicitura diceva "Cat's Eye"

Il suo viso si accigliò appena, poi  si alzò dalla scrivania

 

 

Toshio Utsumi  arrivò al bar e fece colazione in tutta tranquillità, le ragazze lo guardarono perplesse, in quanto non aveva la solita agitazione  di quando la banda Cat's eye inviava gli avvisi; ad un certo punto Hitomi  gli chiese:

-Va tutto bene Toshio? Niente di nuovo?

-No niente-fece il giovane ispettore-Occhi di gatto non si è fatta sentire ultimamente, non che la cosa mi dispiaccia- aggiunse sorridendo

Ciò non fece che aumentare la perplessità delle tre sorelle

Cosa stava succedendo?

Possibile che Okamoto non intendesse fare nulla per impedire il furto del quadro XXXX?

O aveva un piano in mente che non prevedeva l'intervento della polizia?

Ne discussero quella sera stessa, dopo la chiusura del bar, e decisero che si sarebbero attenute al piano, stando però attente ad ogni eventualità

 

 

Arrivarono nell'edificio dove si teneva l'esposizione un'ora prima di mezzanotte, e  fatta l'ispezione esterna rimasero sorprese  di non trovare nessuna guardia a sorvegliarlo, nè niente che rimandasse ad un qualsiasi sistema di sicurezza

Quando , all'ora stabilita, si introdussero nell'edificio, lo fecero con tutte le precauzioni, ma si accorsero che erano superflue. niente guardiani, niente allarmi, niente di niente

Ma cosa stava accadendo? si chiedevano guardandosi  in muta perplessità
Arrivate alla sala dove era esposto il quadro  che volevano, si resero conto che c'era qualcosa di diverso. era stati aggiunti dei pannelli tutto intorno che restringevano un poco l'ambiente, mentre il quadro non si trovava appeso alla parete dove era prima

In quel mentre sentirono una voce:

- Se cercate XXXX , si trova da questa parte-

Trasalirono e guardarono nella direzione da cui era venuta, dalla parte opposta della sala, ed in quel momento una luce si accese, illuminando Atsutane  Okamoto, seduto su una poltrona  girevole, vicino al quadro ricercato

-Così ho l'onore di conoscere la famosa banda Occhi di Gatto- fece il proprietario della galleria-

Le ragazze , sorprese, si coprirono istintivamente il volto. anche se si trovavano in una zona di penombra

-Come mai non avete avvertito la polizia, signor Okamoto?- fece Rui- Pensate di poterci fermare da solo?-

Hitomi, che nel frattempo aveva estratto una delle sue carte da usare come arma, aggiunse- Non desideriamo farle del male signore,ma dobbiamo prendere quel quadro-

- In effetti, ho notato che rubate sempre i quadri di Michael Heinz- rispose l'interpellato, e dopo qualche istante aggiunse- Siete le sue figlie , giusto?-

Le ragazze trasecolarono a quella risposta, e sudori freddi imperlarono la loro fronte

-Conoscevo vostro, padre- proseguì Okamoto- era un uomo davvero gentile; State tranquille, non intendo rivelare il vostro segreto- aggiunse, suscitando un respiro di sollievo nelle giovani, tuttavia subito dopo proseguì- comunque, devo chiedervi di non prendere quel quadro, per favore-

A quel punto anche Ai aprì bocca.- Col dovuto rispetto, pensa di poterci fermare da solo?- disse, con l'irriverenza tipica dell'adolescenza-

-Non sono solo- fece il proprietario della mostra, girandosi di spalle

Subito dopo armeggiò con un telecomando e l'intera sala si illuminò

-Con me ci sono loro- aggiunse

Le gatte si guardarono intorno e videro cosa era appeso ai pannelli ed alle pareti della sala

Foto di bambini

Da tutto il mondo

E non foto qualsiasi

 

Bambini affamati da diversi paesi africani, alcuni con la pancia gonfia che indicava la presenza di vermi intestinali, altri talmente magri da sembrare dei piccoli scheletri, sdraiati sui loro lettini od in  braccio alla madri disperate( le didascalie sotto le foto dicevano che almeno 2 di loro erano morti poco dopo le foto)

 

Bambini ammalati , nelle zone più povere del pianeta, di malattie che altrove erano praticamente debellate o che comunque potevano essere curate facilmente, ma che da loro , causa la scarsità di mezzi della sanità locale, imperversavano e compivano stragi, specie nella popolazione infantile

 

Bambini costretti a lavorare nelle discariche di rifiuti cittadini in cerca di materiale che possa essere riciclato e venduto, in India, col rischio di malattie ed incidenti

 

Bambini storpiati alle gambe dai propri genitori in tenera età, per poter sopravvivere chiedendo l'elemosina

 

Bambine costrette a prostituirsi  anche in età inferiore ai 7 anni

 

Bambini che vivevano praticamente in mezzo alla strada, sostentandosi  con lavoretti saltuari e piccoli crimini, nel terzo mondo, col risultato, a volte di esser uccisi da "squadre della morte assoldate dai mercanti locali

 

Bambini-soldato di ambo i sessi, armati con fucili automatici che sembravano più grandi di loro.........

 

 

-Per mettere insieme la mia mostra itinerante- proseguì, dopo un poco, mister Okamoto-mi sono affidato a donazioni volontarie da parte di collezionisti, proprietari di altre mostre, pittori, tutti spinti dal desiderio di contribuire ad aiutare bambini come loro, il contributo   di vostro padre fu questo quadro, che Heinz  donò diversi anni prima della sua misteriosa scomparsa-

 Dopo una attimo di pausa, proseguì:

-  Se porterete via il quadro; quale che sia il motivo per cui lo volete , sarà come rubare a quei bambini; Davvero è più importante di loro e delle loro necessità? Decidete voi-

 

Le tre ragazze si guardavano intorno, senza riuscire a proferire parola, gli occhi  inumiditi

Avevano l'impressione che gli occhi di tutti quei bambini, fissi sull'obiettivo, fossero puntati su di loro; occhi su cui si riflettevano angoscia, fame, disperazione,assenza di speranza peril domani, ...

Occhi......Occhi.........Occhi.........Occhi.......

 

 

Hitomi  fu la prima a girarsi ed andarsene, seguita subito dopo da Ai

 

Rui , la più determinata delle 3, mosse qualche passo in direzione del quadro, cercando di sostituire nella sua mente l'immagine di suo padre ai volti ed agli occhi di quei bambini, ripetendosi che lei e le sorelle avevano fatto un patto, che un quadro in più o in meno non avrebbe fatto così tanta differenza......

 

Ma  aveva l'impressione, pur forzandosi di non guardarli, che quegli sguardi le bruciassero la pelle

Ad un certo punto non potè proseguire

Per un attimo tremò tutta, ad occhi chiusi

Poi, mormorando sottovoce-Perdonami, papà- si girò a sua volta e se ne andò, quasi fuggendo

 

Atsutane Okamoto, sorrise tra sè  e mormorò:- Grazie, Cat's Eye

 

 

 La Porsche proseguiva spedita verso casa

Le 3 ragazze a bordo stavano in silenzio, immerse nei loro pensieri, senza osare proferire parola

Fu la giovane Ai, una volta arrivate a casa, che ruppe il silenzio

-Sapete- disse-è strano. non abbiamo fatto questo colpo, ma mi sento come se avessi vinto qualcosa di importante-

Le sue sorelle annuirono, sorridendo lievemente

(2) non ricordo il nome del quadro