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Autore: paiton    08/01/2022    2 recensioni
In una valle pacifica, Illigar è una città gestita da un governo di Nani e Stregoni. Re Garring, detto anche il Nobile, è benvoluto dai cittadini in quanto è sempre riuscito a mantenere la pace. La città sorge in una valle: a sud abbiamo il Mar Cristallo mentre a nord si ergono le montagne di Drekoik. Urum Voldran è un altra città della valle, famosa per il suo palio, governata da uno dei tanti cugini del Nobile Garring mentre Fordan è più lontana e separate dagli altri centri abitati da una foresta insidiosa e pericolosa. Tale foresta ha reso gli scambi commerciali fra le città sempre più difficoltosi tanto che negli ultimi anni i mercanti si sono limitati a scambiare solo beni molto rari e introvabili, quali erbe medicinali, oggetti magici e pietre preziose. L'avanzata della foresta e delle bestie selvatiche rende rischioso avventurarsi fino a Fordan e i cittadini, preferiscono di gran lunga vivere al sicuro nel proprio regno.
Il racconto continua nella sezione Fantasy "Il ritorno di Dhaitus parte II" e nella sezione Fantascienza "Alla ricerca di Dhaitus"
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Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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Cerco di aprire le palpebre ma c'è buio profondo, mi fa male la testa, non capisco dove sono e non riesco proprio a vedere nulla. Mi sento davvero un gran dolore come se degli spilli si conficcassero continuamente dentro alle mie tempie... provo a muovermi... c'è qualcosa che mi blocca la gamba. Con la mano vado a toccare nel punto in cui sento la morsa: ferro o un altro metallo, un anellone che avvolge la caviglia.

"Chi c'è?" sento una voce nell'oscurità

"Ehi... sono io..." un sussurro arriva da una decina di metri

"Allora ci saranno anche gli altri due immagino!" Urla Darean.

"Parla piano... non sappiamo dove siamo e mi sono accorto di essere incatenato..." risponde Bran Latewind.

La vista annebbiata lentamente sta tornando: la sagoma di un corvo ci sta scrutando furtivo dall'unica finestrella della stanza. Stavo seduto sulla roccia pochi secondi fa, adesso sono in piedi e cerco di vedere quanta libertà di movimento mi hanno lasciato. Mi hanno tolto la spada e tutti i miei averi. Provo ad avvicinarmi alla finestra e il corvo scappa gracchiando. Fuori dalle sbarre posso vedere il colore del cielo sfumato di rosso e rosa tipico del tramonto, con qualche nuvola minacciosa in avvicinamento.
 
Sono sveglio ormai da una decina di minuti e sento le forze tornare in me: con tutta l'energia che tengo in corpo provo a staccare la catena ancorata al muro. Il risultato finale è che adesso il polso mi fa molto male.
Siamo in cinque nella stanza, anche Ringoon si sta svegliando, lo vedo chiaramente. E' attaccato per un polso a Thormec Frittun, che invece giace a terra come un salame.


“Qual è l'ultimo ricordo che avete?”

“Stavamo alla locanda, ho ordinato quattro birre da portarvi e abbiamo iniziato a bere!” Afferma Bran, lui ha sempre buona memoria “mi scappa da morire… non ce la faccio più” si sbottona i pantaloni e piscia contro il muro.
 
La sua gittata finisce però sulla gamba del malcapitato svenuto.
“Thormec non si è ancora ripreso, inizio a preoccuparmi, prova a vedere se è ancora vivo”

“Sono legata per le braccia accidenti!” Impreca Darean “Ma sono collegata con lui!” e inizia a muovere il braccio destro in alto e in basso cosicché anche il braccio di Frittun si muove prima in basso e poi in alto.

“Siamo tutti imprigionati qui dentro... perché?! Ricordate di aver fatto torto a qualcuno? Darean! Sveglia Frittun!”

Tutti quelli con i sensi ancora addosso scuotono la testa mentre tentano di pensare.

“Sarà stata colpa di quel ladro di Ringoon” Urla Darean per farlo svegliare.

“Non urlare maledetto… Non sappiamo nemmeno dove siamo…” Sussurra Latewind

“Ci troviamo vicini al mare e il Sole sta tramontando” afferma beffarda Darean che si è già sporta per vedere fuori dalla finestrella.
Dopo qualche minuto di silenzio si sentono dei mugolii...

“Ma che diavolo è successo alla mia testa, gira tutto” mugugna Draco Ringoon.

“Sei legato ad una caviglia e sei dentro ad una prigione, ti ricordi di aver rubato qualcosa di grosso a qualcuno davvero ricco? Ma soprattutto ti ricordi cos'è successo alla locanda di Giuseppe?”

Il draconide cerca di capire da che parte arriva quella voce e socchiudendo gli occhi sottolinea: “Mi sono bevuto solamente una pinta quando voi eravate già alla seconda, poi non ricordo più nulla, eravamo tutti insieme al bar Collo Ma Non Mollo. Anche a voi gira la testa?”

“Si si tra poco ti passa tutto, l'unico è Frittun che non dà ancora segni di vita... che cosa vedi dalla tua posizione? Io scorgo una debolissima luce che proviene proprio dalla parete di fronte a te.”

Si sporge per capire meglio; la catena trascinata stride sul pavimento.

“C'è una candela appoggiata su un tavolo e sembra che ci sia una sedia. Ho una gran fame e... cos'è questa puzza?”

Latewind inizia a grattugiare sulla parete rocciosa la parte usurata della catena che lo attanaglia mentre Darean tira dei colpetti all'infuori con il braccio per vedere se riesce almeno a staccare la listarella di metallo dal muro.
Il corvo torna a posarsi indisturbato sulla finestrella in alto, appena sopra Latewind, si intrufola fra le sbarre forse in cerca di un luogo meno sferzato dal vento e gracchia una sola volta.

“Ragazzi fermi, silenzio! Mi è sembrato di sentire dei passi!”

Tutti smettono di provare a liberarsi e restano in ascolto.
I passi si avvicinano alla loro stanza : “Vedo una persona bassa che si avvicina, ha una folta barba e dei lunghi capelli” sussurra Draco.

“Forse è tua sorella” scherza Darean

“A me sembra tua madre” sbotta lui

“Hei! silenzio in cella!” ordina una voce simpatica in termini di rimprovero

“Cos'è tutto questo baccano!” Una corta figura sta in piedi davanti alla grata chiusa

“Come ti chiami Nano?” chiede il draconide

“Sono Grullo, ufficiale del Nobile Garring, e tu ladro, vuoi dirmi il tuo nemo?”

“Ci avete messo in galera e non sapete nemmeno i nostri nomi?”

“Non sei nalle posizione di... fare domande draghetto, soprattutto dopo aver rubato... la spada di Garring, diteme dove sta e l'andremo a cercare, se la... troveremo avrete salvo la vita” risponde minacciosamente Grullo il Nano, gli gira le spalle e va a sedersi sulla sedia cigolante di legno.

“E adesso che facciamo? Sei stato tu Draco a rubare quella spada? Voi avete mai visto un Nano con la spada poi? Io no.” Ragiona Latewind spremendosi le meningi.

“Smettila di darmi del ladro, pezzo di cretino! So quello che rubo e con le spade di certo non riesci a farti un capitale!” Urla Draco, poi fa un respiro profondo per dissipare l'incazzatura e sottovoce “Quello li mi sembra tutto scemo, il Grullo dico, non mi sembra un chilo, non sa nemmeno fare a parlare”

“Non sarà un chilo ma sta dall'altra parte delle sbarre, e l'Ascia di Pratt potrebbe avere un ottimo prezzo di scambio, appartiene alla famiglia reale da generazioni”

“Ohi ohi ohi... la mia testa” si lamenta Frittun

“E' vivo! Incredibile!” Darean inizia a muovere le braccia per farlo rinvenire più velocemente…
   
 
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