Premessa: questa storia non ha alcuna intenzione di insultare o mancare di rispetto a chiunque la leggerà. L'unico scopo è quello di far ridere e sorridere i lettori in questo brutto periodo.

Con lo scoppio della pandemia Covid-19, la città di Heartland prese tutte le precauzioni possibili per limitare i contagi e i ricoveri in ospedale. Costretti a rimanere chiusi in casa e poter uscire solamente per necessità, i cittadini si diedero alla pazza gioia durante il periodo di lockdown. Ma ormai il peggio era passato grazie alla recente campagna vaccinale e le restrizioni erano diminuite.

La famiglia Tsukumo fu una delle prime a vaccinarsi ed avere il famoso green pass. Yuma si era deciso ad essere d'esempio per i più timorosi, partecipando a varie trasmissioni televisive e invitando i telespettatori a vaccinarsi.

Quella mattina sua nonna gli consegnò la lista della spesa e, munito di mascherina e guanti disinfettati, uscì di casa per dirigersi prima al supermercato e poi in farmacia.

Sulla via del ritorno, decise di prendere una strada più lunga per passeggiare un po' all'aria aperta e trovare qualche coraggioso sfidante per un duello. Risultava un po' difficile pescare le carte con i guanti e annunciare le proprie mosse con la mascherina, ma questo non fermava il giovane dal godersi il gioco di carte tanto adorato.

Passò per la piazza centrale di Heartland, incrociando un gruppo di no vax che manifestavano senza il rispetto delle misure anti Covid, e subito il campione cercò di allontanarsi il più possibile. Nelle ultime settimane, aveva ricevuto insulti e cattiverie da parte dei negazionisti del vaccino e quindi voleva evitarli il più possibile. Ma la sua presenza venne subito notata e la folla lo arcerchiò.

«Lasciatemi passare!» urlò per far sentire la sua voce attraverso la mascherina.

«Come puoi aver fatto quello che le autorità chiamano vaccino, ti hanno iniettato il 5G! Il green pass è una violazione dei diritti umani! Eri il nostro idolo e ti sei alleato con la dittatura che chiamano governo!» disse un ragazzo facendo un passo avanti verso Yuma.

«La pensiamo diversamente e prendiamo scelte diverse, ma io di certo non mi metto a tormentare la gente.»

«Ed incentivare questa mafia in TV come lo chiami?»

«Lo chiamo esporre il mio pensiero senza obbligare nessuno a concordare.»

Il campione iniziava a stancarsi dello scambio con il ragazzo sconosciuto, che stava prendendo una piega efferata che non gli apparteneva minimamente. Così, preso dal momento e dalla sua voglia di ritornare a duellare come un tempo, sfidò il suo interlocutore a duel monsters.

«Accetto volentieri la tua sfida!» urlò il ragazzo prendendo il necessario per lo scontro.

«Bene, e se vinco io mi lascerete definitivamente in pace!»

La folla di no vax intorno fece spazio per il duello e si dispose al lato del loro portavoce. Nel frattempo dal lato di Yuma si fece numerosa una folla di suoi sostenitori che, rispetto gli avversari, rispettava le normative di sicurezza.

Così l'incontro si trasformò in una sfida all'ultima carta tra i sostenitori e i contrari al vaccino.

Il campione si stava dando da fare per battere il ragazzo, che gli stava dando parecchio filo da torcere. Yuma non avrebbe mai accettato la sconfitta, sia per una questione di onore sia per non deludere la sua fazione. Ben presto arrivarono anche vari giornalisti a documentare lo scontro e la pressione per la vittoria si faceva sempre più forte nel suo cuore. Ma con una mossa astuta, vinse il duello e venne acclamato dai suoi fan con delle urla ed applausi fragorosi.

«Non posso aver perso! Non finisce qui Yuma Tsukumo, hai vinto questa battaglia e come d'accordo ti lasceremo in pace. Ma noi portatori della verità vinceremo questa guerra!» concluse il portavoce, andando via con il gruppo di no vax.

Yuma potè tirare un sospiro di sollievo, felicissimo per quella sfida emozionante e per aver ottenuto finalmente un po' di pace. Non ne poteva proprio più di tutti quegli insulti e gli sfregi ai cartelloni che lo raffiguravano. I suoi amici lo avevano avvertito quando gli era stato proposto di essere il ragazzo immagine della campagna vaccinale, ma inizialmente non si era reso conto dei lati negativi che questo comportava. Si sentiva orgoglioso ogni volta che vedeva la sua fotografia in giro per Heartland ed ora si sentiva orgoglioso per aver difeso quel che lui riteneva giusto.

«Oggi è stato proprio un giorno pieno di emozioni, non sono più abituato a queste cose.»

Con questa affermazione, riprese le buste della spesa e della farmacia, che aveva poggiato su una panchina, e ritornò a casa saltellando allegramente.