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Autore: Iquos9090    13/01/2022    0 recensioni
La figlia del famigerato ex capitano Aizen Sosuke, riesce a diventare un vice-capitano della 5a brigata, la stessa compagnia in cui operava suo padre. Il suo obiettivo è quello di diventare il comandante della squadra dei Kido Corps, all'interno della Soul Society. Molto timida e riservata, prova dell'attrazione verso il suo capitano Hirako Shinji, e lui verrà a conoscenza di ciò tramite la sua cara amica Vaizard Hiyori-chan. Dopo aver affrontato numerosi ostacoli insieme, riuscirà l'amore a raccogliere i suoi frutti?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinamori Momo, Kurosaki Ichigo, Rangiku Matsumoto, Renji Abarai, Shūhei Hisagi
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Io, insieme al mio capitano e Urahara-san, entrammo all'interno di una stanza grande e molto illuminata. Non ero abituata a quella luce accecante poiché, nella Seretei, di solito per l'illuminazione, venivano utilizzate delle candele o delle lampade da trasporto e spesso quindi, le stanze si presentavano avvolte nell'oscurità. Portai una mano sulla fronte per proteggere i miei occhi e mi guardai attorno. Di fronte a me, c'era un tavolo di legno rotondo, abbastanza grande e questo era poggiato su dei piccoli piedini piuttosto bassi... Immaginai che noi tre avremmo dovuto sederci per terra, nel momento in cui gettai l'occhio su dei cuscini posti accanto ad esso, sul pavimento. I due ragazzini che poco tempo prima  salutarono il mio capitano, si trovavano seduti su di una pedana in legno, leggermente rialzata da terra. Attorno al tavolo, riuscii a riconoscere la figura di Rukia, girata di spalle:


"Rukia!" esclamai e mi avvicinai a lei. Dal suo aspetto esteriore, sembrava stare bene. Si voltò e sorrise:

"Ciao, Masa! Conosci già Kurosaki Ichigo?"

Accanto a lei, era seduto un ragazzo dalla chioma arancione e brillante. Mi emozionai nel vederlo e credetti, finalmente,di aver avuto la possibilità di parlare un po' con lui circa le sue  precedenti battaglie... Ma dal suo sguardo accigliato ed anche un po' nervoso, pensai che molto probabilmente quello non sarebbe stato il momento giusto. Assumendo anche un'espressione annoiata, sbadigliò:

"Ciao Ichigo-kun. Molto piacere" Timidamente mi feci avanti, allungando la mia mano verso di lui. Avrei voluto stringerla, in segno di rispetto:

"Ciao Masa, piacere." rispose e mi strinse la mano.

Mi sentii super emozionata. La mia curiosità si trasformò in voglia di sedermi accanto a lui, e così feci. Lui poggiò la guancia sulla sua mano destra e ruotò gli occhi verso il mio capitano:

"Allora Urahara-san, immagino che tu conosca il motivo per cui io e la mia vice siamo qui. O no??" domandò Hirako taicho e lo vidi accomodarsi su di un grande cuscino, vicino al tavolo:

"Si, Kyoraku mi ha spiegato la situazione a grandi linee ma io ho già una mia teoria. Sto ancora indagando"

"Bene, allora illuminaci con la tua teoria!" esclamò Rukia ironicamente.

Gettai lo sguardo su di un gattino nero dagli occhi dorati, che in quel momento si stava avvicinando a Urahara-san:

"Allora...mmm.... stando ai dati raccolti, qualche Espada o Arrancar potrebbe essere ancora vivo nell'Hueco Mundo"

Mi voltai verso Ichigo, la sua espressione cambiò drasticamente:

"Come faremo ad averne la certezza?" domandò il mio capitano, spostando gli occhi verso di me:

"Secondo il mio modestissimo parere, utilizzano apparecchi provenienti dal Seretei. Dico questo perchè l'ultima volta che ho collegato il mio PC per mettermi in contatto con  Kyoraku, sono riuscito a riconoscere il suono di uno degli aggeggi intercettare la nostra chiamata"

"Ok, quindi tu credi ci sia qualcuno che conosce bene il Seretei e che sta manovrando tutto questo casino da dietro le quinte" disse Rukia:

"Assolutamente si. Sto costruendo questo apparecchio qui da ieri sera... Ci servirà ad avere tutte le risposte che stiamo cercando. Eccolo qua! Che ve ne pare??"

Sorrisi e guardai l'oggetto dalle dimensioni piatte, dal quale fuoriuscivano dei fili elettrici colorati.. Sembrò abbastanza pericoloso. Ad un certo punto, Urahara-san si avvicinò a me e riaprì di nuovo il ventaglio, nascondendo il suo volto e lasciando intravedere solo gli occhi:

"Credo proprio che ci sia lo zampino del tuo papi.. eheh" mi guardò.

Mio padre? Ma come?  Mi alzai all'improvviso... provai anche un certo fastidio. Le mani cominciarono a tremare:

"Kisuke-sama, mi dispiace dirle che mio padre in questo momento si trova in prigione nella Seretei. Ed è anche sigillato per la metà inferiore del corpo, come farebbe a mettersi in contatto  con questi Es...pada? Nell'Hueco Mundo? Impossibile"

"Lo so benissimo dov'è tuo padre e in che condizioni si trova. E poi,per la comunicazione potrebbe utilizzare la telepatia. Io non la escluderei come possibilità"

Ci fu un silenzio inquietante, all'interno di quella stanza. Rukia la sentii sospirare e Ichigo aveva iniziato da poco a muovere la gamba destra ininterrottamente, mentre fissava Urahara-san pensieroso:

"Quindi mi state dicendo che ci toccherà di nuovo tornare nell'Hueco Mundo?" domandò Ichigo, stringendo forte un pugno:

"Direi di si, ma non subito. Devo prima fare le mie dovute ricerce."

I loro volti si incupirono ed io mi sentii decisamente confusa. Lo sguardo di Ichigo-kun mi sembrò perso nel vuoto, mentre si guardava le mani:

"Beneee!! Vado a finire il mio lavoro, se non vi dispiace! Nel frattempo, fate come se foste a casa vostra eheh... ma senza esagerare."

Urahara-san si congedò ed uscì dalla stanza. Quel giorno, rimasi per ore ed ore a parlare con Ichigo. Gli domandai molte cose e fui in grado di sciogliere il ghiaccio che si era andato a creare dall'inizio.

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"Questa è la tua stanza, Masa-chan! E questi sono i tuoi vestiti, le tue scarpe, la tua giacca e il tuo gigai." disse Rukia,poggiando sul letto tutto quello che aveva appena finito di elencare:

"Un Gi...che?" domandai incuriosita:

"Urahara mi ha ordinato di portarti questo, è un corpo fittizio che ti permetterà di recuperare le forze. Il tuo Reiatsu non è stabile a causa del passaggio forzato tra Sereitei e  il mondo umano. Ah! Una volta entrata nel Gigai, assicurati di indossare questi vestiti. Non uscire con un kimono vecchio di oltre 100 anni, altrimenti la gente ti prenderebbe per  matta ahah"

Rimasi con lo sguardo fisso nei suoi occhi per qualche minuto:

"Dai, sbrigati!! Stasera andremo a casa di Inoue, ci sarà da divertirsi!"

Richiuse la porta alle sue spalle e rimasi sola, seduta sul letto. Quel Gigai, era talmente tanto trasparente da riuscire facilmente a plasmarsi con il piumino posto sul mio letto. Feci come richiesto, quindi mi spogliai del tutto ed entrai all'interno di quella pseudo- protezione trasparente. Nel momento stesso in cui aderì sul mio corpo, mi sentii decisamente meglio. Feci un sorriso e mi alzai in piedi, tirai fuori i miei trucchi dalla valigia, ed improvvisamente vidi la lettera di Hisagi-san. Cavolo, non l'avevo  ancora letta! Anche se il giorno precedente Hisagi mi fece preoccupare, decisi di leggerla comunque. La aprii e, con un senso di inquietudine che bloccò il mio respiro, iniziai a leggere:


Cara Masa,
Io non so da dove proviene quello che provo per te, nè da quando tutto questo è cominciato.
Non ho problemi nel comunicarti cosa succede al mio cuore ogni volta che incrocio il tuo sguardo.
Per qualche motivo a me estraneo, mi piaci moltissimo
e questo fa sì che la notte, quando mi sveglio da solo e non riuscendo ad addormentarmi di nuovo
io inizi a sognarti.

Hisagi Shuei.


Rimasi allibita. Richiusi la lettera e la ripiegai allo stesso modo in cui l'avevo trovata. Mi alzai dal letto e mi affacciai per un attimo dalla piccola finestra posta vicino al   comodino. Il mio cuore iniziò a battere forte. Portai le mie mani sul petto come se avessi appena sentito un dolore lacerante. Assunsi un'espressione dispiaciuta, quasi ferita:

"Oh Hisagi-san, mi dispiace tantissimo, ma il mio cuore appartiene già ad un'altra persona."

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"Masa-chaaaaan! Sei pronta?"

"Si, Rukia, un minuto ed esco"

In pratica, stavo indossando un vestito bianco lungo fino al ginocchio, leggermente svasato e decorato nella parte inferiore da dei fiori blu. Le maniche del vestito mi arrivavano  fin sotto al gomito. Si stava abbastanza bene all'esterno, quindi decisi di piegare la giacca di jeans e metterla nel mio zainetto. Indossavo anche un paio di scarpe bianche, molto alte e  sportive. Avevo una paura di cadere! Legai i capelli con una coda alta e sfumai un po' di fard leggero sulle mie guance. Ero pronta, quindi aprii la porta della stanza e trovai Rukia  poggiata di schiena contro il muro, a braccia conserte:

"Perfetto, possiamo andare" disse. Io annuii. 

Arrivai nel salone, c'erano tutti meno che Urahara-san. Vidi il mio capitano.. stupendo. Era completamente vestito di nero, con un jeans leggermente strappato sulle coscie e una maglietta nera a maniche corte, un po' larga. Infine un paio di anfibi neri ed una giacca leggera, completarono la sua mise perfetta:

"Il tuo capitano è a lutto, lo sapevi Masa??" Ichigo si avvicinò a me e sorrise malizioso, sempre con quelle sopracciglia aggrottate:

"Finiscila, scorreggione pel di carota!" rispose Hirako-taicho:

"AH CHI PEL DI CAROTA, EH?"

"A te. Ma con quei capelli, riesci ad abbordare qualche ragazza? Non ti vergogni?"

Ichigo si avvicinò al suo volto, la vena sulla sua fronte si gonfiò improvvisamente:

"Qual è il tuo problema, eh? Vuoi risolvere la faccenda a modo nostro?"

"Ci puoi scommettere"

Rukia mi afferrò dal braccio e mi trascinò all'esterno:

"Andiamocene. Questi due fanno sempre così"

"Ma che problemi hanno?"

"Mah, non lo so. Sono maschi"

Sorrisi ed insieme varcammo la soglia. La serata era davvero magnifica:

"Allora, le tue impressioni su quello che sta succedendo?" mi chiese, mentre camminavamo per la strada della città. Da lontano, si sentivano le voci del capitano e di Ichigo, stavano ancora litigando:

"Beh, dubito che ci sia la presenza di mio padre. Mi sembra un'ipotesi un po' azzardata quella di Urahara-san. Credo più alla presenza di questi Espada, probabilmente saranno stati loro a mandare i Menos Grande nella Seretei. Ma mi chiedo... a che scopo?"

"Eh già, questo è quello che si stanno chiedendo un po' tutti. Speriamo non ci sia un'altra guerra" disse Rukia, abbassando lo sguardo.

"OEEEEEEIII

"Oh, ma quanto urla Ichigo!" esclamò Rukia. 

Feci spallucce e la seguii ancora per un po'. Poi arrivammo davanti la porta dell'appartamento di Inoue, sembrava esserci poca gente in giro quella sera. Senza nemmeno provare a bussare Inoue aprì all'improvviso, cogliendoci impreparati:

"Kuchiki-san!!" gridò verso Rukia e le si gettò addosso: 

"Ciao Inoue! Mi stai soffocando col tuo petto! Aiuto!"

"Mi sei mancataaaa!"

"Non stringereeeeee!"

Ci raggiunsero in quel momento anche il capitano e Ichigo, avevano entrambi i capelli in disordine e i vestiti malconci:

"Finalmente, avete finito?" domandò Rukia, visibilmente seccata. Quella ragazza, Inoue, si voltò verso di me e fece un piccolo ichino:

"Scusami, che scema che sono, sono proprio una maleducata. Il mio nome è Inoue, molto piacere"

"Non preoccuparti,il piacere è mio, mi chiamo Masa" ricambiai l'inchino. 

Dopo i vari convenevoli, entrammo. Seduta su di una sedia, vidi la figura di un'altra ragazza biondina con numerose lentiggini sul naso. In più, aveva anche un dente visibilmente  sporgente. Questa si alzò non appena ci vide e si diresse verso di noi a passo svelto:

"Aaah.. ciaoo Hiyori!! Eheh, da quanto tempo!" disse Hirako taicho, passando una mano dietro la nuca.

Lei andò dritta verso il mio capitano, senza parlare. Improvvisamente, sfoderò un pugno e lo sferrò con una violenza inaudita sul suo viso. Il mio capitano cadde a terra e portò una mano  sul suo naso. A quel punto, una molla scattò dentro di me, diventai una bestia.. Come aveva osato mancare di rispetto al mio capitano? Strinsi i pugni e mi posizionai davanti a lei. Il mio Reiatsu  stava aumentando a dismisura e i miei occhi da grigi diventarono rossi. Sentii il sangue bollire in tutti i miei vasi sanguigni: 

"Che c'è, cerchi grane? Spostati, sto parlando con Shinji"

La afferrai dal colletto della sua giacca rossa e la trascinai fuori con me, per strada. Lei con uno strattone, si liberò dalla presa e portò una mano sulla sua fronte:

"Bene, ora ti gonfio di botte, scema"

Chiusi gli occhi. Ero pronta all'attacco. Li riaprii e il mio Reiatsu fuoriuscì dal corpo.. In quel momento, un'aura rossa mi circondò completamente:

"NONO RAGAZZE!" gridò il mio capitano. Poggiò una mano sulla mia spalla e sorrise:

"Lascia stare Masa-chan. Lei fa sempre così ogni volta che mi vede. E un idiota!"

"Coglione! Ti avevo detto che se ci fosse stata l'occasione per te di venire qui nel mondo umano, avresti dovuto chiamare! Invece, l'ho saputo da Inoue. Sei proprio un testa di cazzo, Shinji"

La fissai in cagnesco, mentre i miei livelli di Reiatsu stavano pian piano scendendo. Lei fece un ghigno verso di me e rinfoderò la sua Zampakuto. Rukia mi raggiunse e mi invitò a  rientrare.

--------Poco dopo--------

Inoue quella sera,organizzò davvero una grande festa. Il tavolo del salone era pieno di cose da mangiare, c'erano bottiglie di sakè dappertutto ed avevamo appena finito di vedere un film. Avevo bevuto un po', ma ad un certo punto della serata io e Rukia perdemmo ogni senso di logica e nessuno riuscì più a fermarci. Mi sentivo bene e la sensazione di vergogna che soffrivo dentro di me ogni volta che ero con il mio capitano, sparì. Mi divertii a lanciare pop corn sulla sua testa per tutta la durata del film ed una volta finito, notai che Hiyori-chan era rimasta per quasi tutto il tempo da sola in disparte, seduta su una sedia. Mi alzai e mi avvicinai al mio capitano, mi girava la testa:

"Capitano?"

"Si, Masa-chan? Hai finito di lanciarmi i pop corn, stasera?"

Sorrisi. Poi mi avvicinai di più a lui, riuscii a sentire il suo respiro su di me:

"Ma cos'ha Hiyori-chan? Perchè è lì da sola e non parla con nessuno?"

"Forse è arrabbiata con me." disse, grattandosi la testa:

"Va bene. AH, capitano un'altra cosa. Lo sai che Hisagi-san mi ha consegnato una lettera il giorno prima di partire? L'ho letta prima di uscire e... Si è dichiarato!"

Il suo viso cambiò espressione ed ebbi i suoi grandi occhi castani su di me. Mi afferrò il polso di una mano e si avvicinò al mio orecchio:

"E tu che gli hai detto?" sussurrò dolcemente. L'alcool fuse ancor di più i miei sensi:

"Devo ancora rispondere. Ci sto pensando" dissi e sorrisi. 

Mi alzai e lui mi seguì con gli occhi. Poi mi sedetti di nuovo vicino a lui:

"Sto pensando a come dire di no, visto che il mio cuore è già impegnato"

"Sei innamorata?"

"Si, da anni ormai" risposi in tono deciso. 

"Lo conosco?" chiese lui

"Penso proprio di si"

Stavo parlando troppo, maledetto alcool. Mi alzai da terra:

"Ragazzi!" esclamò Inoue:" ho preparato dei sacchi a pelo nell'altra stanza. Stasera potete dormire qui!!"

Nel caos, il capitano mi raggiunse. Mi afferrò da un braccio, io mi voltai immediatamente:

"Ora sono curioso però. Dai, mi dici chi è?"

"Non posso, capitano. Non posso" risposi, facendo il gesto di cucire la bocca.

"Non lo dirò a nessuno.."

"Mi dispiace capitano, non posso" 

Il mio cuore scalpitava, la mia voce si affievolì. Persi totalmente il senso di vergogna, quindi portai la mia piccola mano sul suo bel volto. I suoi occhi incontrarono i miei ed io mi sentii naufragare. Rimase deluso, riuscii a leggerlo nei suoi occhi:

"Va bene, scusa se ho insistito, Masa-chan"

Forse era quello il momento giusto per dire la verità, o forse no. Nel dubbio, decisi di rimanere in silenzio. 

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