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Autore: sallythecountess    13/01/2022    1 recensioni
Julie è una ragazza madre di vent'anni, ingenua e piena di sogni, che un giorno per caso ha notato un ragazzo bellissimo che abita di fronte a casa sua. Riuscirà a far innamorare di lei lo schivo e tenebroso 4ld3r4n, hacker nemico numero uno delle maggiori potenze mondiali?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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  Capitolo: radici
“Non l’hai persa, non è quella la soluzione più logica secondo me…” gli sussurrò piano, accarezzandogli i capelli e Rami la fissò con enormi occhi pieni di lacrime, ma confuso.
“Il problema principale di questa donna, non sei tu secondo me e onestamente temo che togliendole il suo unico supporto, potresti soltanto farle peggio…” spiegò seria, allarmando Rami non poco.
“Tu potresti pagarle una terapia?” aggiunse, sicura ma anche dolce e lui annuì soltanto.
“Beh, allora credo che la prima cosa sia mettersi in contatto con un dottore, spiegare la cosa e chiedere consiglio. Io personalmente le direi che se vuole continuare a sentirti deve fare le sedute con il medico, secondo me accetterebbe e questo potrebbe aiutarla a ricostruirsi. Se poi il medico dovesse decidere che è giusto separarvi, ok, ma almeno un po’ l’avrai aiutata…”
Aveva decisamente molto senso il discorso di Julie, ma mentre Rami si chiedeva cosa fare e chi contattare, lei gli prese la mano e sussurrò “…ma chiamala, adesso. Perché questa poverina è disperata e crede di non poter sentire mai più l’unica persona importante per lei e di aver perso l’unica cosa che ha costruito in questo mondo, e starà male da morire. Davvero non è giusto…”
Rami le sorrise con gratitudine, fissandola con due occhi languidi bellissimi. Era confuso, ma anche sollevato. Era la prima volta che qualcuno lo consolava, che capiva esattamente cosa dire per calmare la sua ansia, quel demone che prendeva possesso del suo corpo esattamente tutte le volte che voleva, e questo era davvero strano. Per la prima volta nella sua vita, Rami sentiva di avere una possibilità per diventare una persona più equilibrata, ed era stranissimo.
“Vai…” ripetè Julie, stregata dallo sguardo di lui, che la fissava come se fosse la cosa più dolce al mondo.
Rami ovviamente ascoltò il suo consiglio. Scrisse un messaggio alla povera Thalia disperata, che stava piangendo tutte le sue lacrime. Le spiegò che non sarebbe scomparso, se lei avesse fatto la terapia, e lei ovviamente accettò. Si occupò di cercare un dottore per lei, ma era completamente distratto. Si chiedeva come sarebbe stata la sua vita, ora che l’unica cosa bella che gli fosse mai capitata sarebbe andata via, così decise di abbandonare la ricerca del medico, per quel giorno, e dedicarsi al suo ultimo giorno con lei, che aveva il cuore pesante proprio per lo stesso motivo.
Julie cucinava con Lory, e cercava di sorridere, ma qualcosa che non aveva ben identificato la rendeva stranamente malinconica. Non era stato bello sentire le parole di Thalia per Rami, e Julie era stata molto gelosa all’inizio, e per qualche minuto aveva messo in dubbio tutto quello che lui le aveva detto. Poi, però, aveva realizzato che non le aveva detto nulla, e questo l’aveva stranamente fatta sentire triste.
Quando Rami la raggiunse, fece finta di nulla e lo convinse a cucinare insieme per un po’ e Rami si divertì un sacco a cercare di cucinare. Si accorse, però, che era pensierosa, così provò in mille modi a farla sorridere, persino con la collaborazione di Lory che aveva sempre il potere di rendere felice sua madre, ma non ci riuscì molto bene. Realizzò che forse anche lei era un po’ malinconica per la fine di quel loro tempo insieme, così fece una cosa che le fece saltare letteralmente il cuore in gola: mentre Julie era di spalle, la strinse forte e sussurrò pianissimo “com’è possibile che dopo due giorni con te a casa, io adesso non abbia più voglia di stare solo qui?”
Julie rabbrividì e per qualche minuto non seppe assolutamente cosa dire, ma fissandolo negli occhi si accorse che era sincero, oltre che estremamente tenero. Le stava mostrando la sua parte vulnerabile, e Julie sorrise con molta dolcezza.
“…e sono uno che odia la gente e ama stare da solo. Quindi…è incredibile!” concluse, cercando di farla ridere e ci riuscì. Julie lo travolse letteralmente in un abbraccio, e accarezzandogli la testa sussurrò piano “…per fortuna ti basterà soltanto attraversare la strada, ogni volta che mi vorrai…” facendolo soltanto sospirare.
“Per quanto tempo ancora?” si chiese, ma non lo disse, e la strinse ancora, impedendole di cucinare. Rimasero a lungo in quell’abbraccio, ma quando poi si sciolsero, tornarono a cucinare e fecero finta di nulla.
Solo dopo qualche ora Julie tirò fuori una cosa a cui stava pensando da un po’. Erano insieme sul divano, molto vicini a scambiarsi carezze e anche qualche bacio distratto, quando lei chiese “Posso farti una domanda scomoda?” facendolo rabbrividire. Rami annuì soltanto, ma ovviamente la sua ansia reagì sentendo quella frase.
“…possibile che tu possa scoprire tutto sul mio stalker, ma non riesca a scoprire nulla sui tuoi genitori?” paralizzandolo per un istante.
“Non mi interessa…” rispose molto rigido, con la mascella serrata. Quello era un grosso nodo della sua esistenza, una delle mille ferite aperte che aveva e non voleva assolutamente parlarne, ma Julie non aveva capito esattamente quello che gli stava facendo con le sue parole.
“Ma com’è possibile? Non sei neanche un po’ curioso di sapere chi sei e quali sono le tue radici? Non vuoi scoprire se hai fratelli o sorelle?” aggiunse, senza rendersi conto dell’espressione seria di lui, che ormai era tesissimo.
Li aveva cercati, in realtà. Un giorno, quando era ragazzino aveva deciso di voler scoprire almeno i loro nomi, e ci aveva messo molto poco. Aveva un dossier che conservava tra i pochi documenti importanti della sua vita, ma non aveva mai avuto il coraggio di leggerlo, perché temeva che lo avessero dato via perché semplicemente non lo volevano. Non disse nulla, la fissò soltanto, ma con sguardo molto addolorato, che colpì Julie. Era evidentemente un nervo scoperto della sua vita, e lei si pentì di aver aperto quella ferita, ma si chiedeva davvero che tipo di persona fosse Rami, e forse iniziava a capire che la cosa che più di tutte al mondo gli faceva paura era provare dei sentimenti.
Per quello, probabilmente aveva allontanato la sua amica, per il senso di colpa e l’affetto che provava per lei. Per quello allontanava lei, perché temeva di legarsi e probabilmente, si diceva Julie, per quello non aveva cercato i suoi genitori, per non provare dolore.
Rami rimase in silenzio, non disse nulla, ma abbassò lo sguardo e si allontanò un po’ da lei, quando Julie aggiunse “…e davvero secondo te vale la pena di vivere così? Proteggendosi da qualsiasi sentimento, positivo o negativo che sia?”
“Non mi sembra che mi stia proteggendo così tanto considerato quello che ti ho detto…” le rispose, estremamente risentito e duro, senza guardarla e lei scosse solo la testa e sussurrò piano “non si può giocare sempre in difesa, a volte bisogna rischiare…” facendolo sospirare. Per un attimo si fissarono soltanto, ma poi le lacrime di Lory li interruppe e Julie scomparve in camera da letto per un po’, lasciandolo da solo con i suoi pensieri.
Nota:
Ciao a tutti! Scusate per l'assenza. Allora spero tutti voi stiate bene e che vi sia piaciuto questo capitolo pieno di emozioni e sentimenti. Vi anticipo che il prossimo è un tantino più emotivo. Fatemi sapere, un abbraccio
   
 
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