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Autore: pokas    14/01/2022    3 recensioni
Uno specchio per raggiungere l'ignoto, quattro improbabili eroi che lavorano per la regina del Male, un diario perduto.
Mike, Lukas, Chiara e Half, si tufferanno in un avventura colorata e mortale nel magico mondo di MLP, per trovare il primo elemento della disarmonia.
Risate, pianti, passato cupo e futuro incerto, si mescolano nella prima avventura alla ricerca del Bdiary per salvare non il mondo, ma i Mondi.
Per godere al massimo dell'avventura si consiglia di seguire anche la serie "LucasForce's Journey".
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cutie Mark Crusaders, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Trixie
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: Una NOrmale giornata ad Equestria

 

Eravamo tutti pronti, io e la mia magia, Lukas con la sua determinazione, Half che si divertiva a mutare da umano a mezzo drago, Mike con il suo occhio rosso che mi fissava.


-Cosa ci sarà oltre? Un mondo di mostri? Demoni mangia carne?- pensai stringendo la mano a Lukas. Lui ricambiò ed attraversammo il portale.

 

La luce mi accecò, lo spazio sembrò distorcersi e stringendo la mano del mio ragazzo mi lasciai trascinare in un tunnel lungo e articolato. Curve decise, luci stroboscopiche, un trip senza assumere nessuna droga.


Quando finalmente mi sembrò che tutto si fosse calmato, aprii occhi.


Davanti a me delle case color pastello, sul giallastro e tetti di paglia. Riconobbi il posto, i miei occhi si spalancarono


-È molto peggio dei mostri- pensai vedendo un cartellone gigante di un pony giallo salutarmi -Siamo a Ponyville!- urlai dall'orrore.



 

Mi precipitai a guardarmi, a cercare una pozza di acqua dove specchiarmi.


-Bocca, naso, mani, tutto okay, per fortuna- sospirai rassicurata, mi girai verso i miei compagni e sorrisi con il pollice all'insù.

 

-Il nostro primo regno è Equestria, interessante, non esattamente il luogo di una grande avventura di lotta e gloriosa vittoria, ma almeno conosciamo il posto- dissi, poi presi il diario e cercai aggiornamenti, per fortuna c'erano.

 

Giunti in un regno a voi familiare, a passo di trotto vi dovete separare. Svelti trovate le sei guardiane, se volete l'avventura continuare. Riunite in una stanza di puro cristallo, sveleranno il loro potenziale, ma ricordate che qui giungete, per rapire l'oscura signora, quindi non indugiate

 

-Suppongo che ci tocchi dividerci… Chi si sceglie chi?- chiesi dopo aver letto le parole scritte sulla pagina


-A questo punto… Bhe Half possiede le ali, gli sarà più facile trovare le due pegaso- disse Mike


-Tu potresti cercare le due unicorno…- gli rispose l'amico


-A noi lasciate Pinkie ed Applejack?- chiesi


-Vi dispiace?- domandò ironico Mike


-No, era per sapere- risposi io -Mettiamoci in marcia, mando a tutti la foto della pagina del diario, incontriamoci qui quando le avremo trovate- dissi mandando la foto sul gruppo che avevamo in comune.

 

-----

 

Scelti gli obbiettivi ci dividemmo, io mi avviai verso la boutique di Rarity, c'erano molte possibilità che fosse lì. Mi avvicinai alla porta, era aperta e le luci dentro erano accese.


-Permesso?- chiesi entrando.


Davanti a me si parò una piccola pony


-Ciao- mi disse sorridendo Sweetie Belle


-Hey ciao, dov'è tua sorella?-


-Al momento deve fare una consegna speciale, ma potrei aiutarti io. Devi ritirare un lavoro? Nome?- disse girandosi verso uno schedario


-Mike, ma non sono qui per ritirare qualcosa-


-Allora sei un suo amico?- mi chiese fissandomi negli occhi


-Che carina, potremmo portarcela a casa-


-Ma che…- intervenni. Una voce simile alla mia ma distorta mi aveva invaso la mente


-Non preoccuparti, sono io, non la rapirei davvero… A meno che non lo voglia anche tu-


-Non se ne parla, resta concentrato- gli risposi.

Il tutto avvenne in qualche secondo che per Sweetie Belle deve essere stato un silenzio molto imbarazzante, per non parlare del mio aspetto e del mio occhio rosso che va per conto suo.

 

-Scusa, mi ero perso nei miei pensieri. Sono suo amico, vengo da molto lontano e volevo farle una sopresa, ma a quanto pare dovrò passare più tardi. Spero di non averti spaventata- dissi sorridendo.

La pony ricambiò con una risatina e chiuse la porta.



 

-Corri amico, corri, secondo me chiama gli sbirri- disse Razael


-No, certo che no. È un mondo dove tutti sono amici di tutti, godiamoci l'aria fresca-


-A me sembra proprio puzza di sterco, detesto la campagna- mi disse Razael muovendosi al di fuori del mio occhio


-Dobbiamo evitare di farci notare, non attirare l'attenzione su di noi! Torna dentro e sta buono- gli dissi, lui ubbidì sbuffando.



 

Non avendo trovato Rarity pensai di cercare Twilight e quale posto migliore del suo grande e grosso castello?
 

-Guardalo com'è grande, servirà a compensare qualche altra cosa?-


-Che battuta del cazzo…-


-È una battuta sul cazzo-


-Razael… Shh- gli dissi bussando alla porta, al portone vorrei dire.



 

I miei colpi rimbombarono all'interno, ma di risposta nemmeno la traccia. Ci riprovai e la porta si aprì all'improvviso


-Huuu inquietante, mi piace-


-Non è inquietante, è solo un grosso castello- risposi.


Mi avviai nell'androne e d'improvviso la porta si chiuse di colpo. Il rimbombo venne accompagnato da passi veloci e vicini. Un'ombra mi passò avanti agli occhi scappando verso un lungo corridoio.


-Okay, ora è un pochetto inquietante- dissi continuando a camminare nella stessa direzione dell'ombra.

 

----

 

Mike si avviò verso la boutique di Rarity, Half spiccò il volo nella sua forma di metà drago e noi ci avviammo verso il Giardino Dolci Mele, non perché mi piacesse Applejack, no no, era ovviamente strategia, più territorio di ricerca ricoperto… Okay no, tra tutto quel insignificante color pastello Applejack era l'unica cosa interessante.
 

-Andiamo prima da Applejack-


-Ma… Pinkie è più vicina, probabilmente è all'angolo zuccherino…-


-E vuoi riempirti il cervello con il suo bla bla bla?- chiesi innervosendomi


-Chiara! Che cosa ti prende? Da quando siamo arrivati sembri…-


-Nervosa? Forse non mi piace l'idea che siamo qui-


-Perché?-


-Perché è stupido! Questo posto è stupido, le sue ideologie pacifiste e tutte le cazzate sull'amicizia. Non voglio restare in un posto dove mi riempiranno di sdolcinatezza sull'essere buoni, gentili e coccolosi. Non riesco a credere che questo sia un luogo dove la gente viene a rifugiarsi, in una grossa bugia per bambine-


-Stai esagerando-


-No, ma non è il momento di discutere di ciò e non qui, ne riparliamo a casa dopo che avrò preso a calci qualche culo con la coda colorata. Se non vuoi seguirmi, va pure da Pinkie, io vado a prendere la contadinella, l'unica piuttosto realistica qui in mezzo- risposi andandomene via.



 

Erano domande stupide, stupide come quel posto, stupide come tutto ciò che mi circondava.


-Dannato portale! Avrei affrontato pure l'Idra se serviva, ma mi trovo bloccata in questo squallido posto di hyppie con le code!- dissi tirando un calcio ad una pietra.


Sentì un forte dolore e urlai


-Cazzo! Il mio piede!-


-Bhe forse non dovresti prendere a calci i sassi- mi rispose una voce femminile divertita.


Mi girai di scatto presa dalla furia, poi la vidi, Applejack mi fissava ridendo. Mi fissava alla mia altezza, con grossi occhi verdi mentre una salopette di jeans le cadeva da una spalla. Una camicia a quadri verde e degli stivali marroni completavano il look.

 

-Tu sei… Umana- le dissi sopresa, neanche ciao o hey sono Chiara e tu? Oppure un semplice chiama il 118.


Lei mi fissò e rise di nuovo, non mi ero accorta che lo faceva in modo molto rumoroso, quando guardavo lo show.


-Si, sono umana, alcuni potrebbero preferire la forma pony, ma noi sei prediligiamo questa forma quando abbiamo ospiti umani, rende più facile l'interazione-



 

Dietro di sé portava un carretto pieno di mele, bello pieno.


-Serve una mano?- chiesi


-Non preoccuparti, queste sono fatte di polistirolo, peso più io che questo carretto- disse trascinandoselo via


-Allora perché lo porti in giro?- le chiesi accodandomi


-Per la scena…-


-?-


-Tu non sei la mia nuova scenografa?-


-No… Ma sono molto confusa-


-Quindi sei un'umana normale, che peccato, devo averti rovinato la magia dello show- disse andando verso il fienile


-Magia dello show?- chiesi sbirciando nel fienile.



 

Mi venne quasi un colpo, quel posto era pieno di luci e sagome, ora anche di mele portate da Applejack stessa.


-Posso avere una spiegazione?- chiesi fisandola


-Ecco… Noi siamo attrici, intratteniamo il pubblico in televisione, giriamo le puntate e poi ci godiamo la nostra vita di tutti i giorni-


-Quindi tutte quelle avventure sono…-


-Vere. Tutto ciò che raccontano le puntate è accaduto, ma come potete immaginare che tutto venga ripreso dal vivo? Non siamo nel Truman show-


disse aprendo un frigo bar per prendere due bottiglie di succo di mela


-Quindi… Tutto ciò che ho visto in televisione è reale?-


-A modo suo… Togliendo il finale in cui siamo anziane che è modificato… Non vorrei sembrare sgarbata, ma quanti anni hai? Il nostro contratto dice che recitiamo per un pubblico più… Giovane-


-Non avete idea di quanta gente per niente giovane vi adori- risposi mostrandole una foto o due dei classici comicon a tema mlp che vengono fatti.



 

Applajack mi sembrò tremare
 

-Addirittura, non sono nemmeno le foto peggiori- dissi sopresa


-Non è quello a sorprendermi… Tu possiedi una scatola magica?- disse prendendo il telefono ed iniziando a scrollare su e giù, a destra e sinistra.


-Si chiama telefono, non ne avevate uno nel mondo della Canterlot High?- a quelle parole Applejack mi zittì


-Shhh non devi parlare dello specchio, ne ora ne mai. Qui non siamo molto… Aperti a questa cosa-


-Il motivo?- chiesi spostando la sua mano dalla mia faccia


-Succedono cose brutte a chi gioca con lo specchio, cose molto brutte…- disse avendo un tick all'occhio


-Okaay, fai un bel respiro dolcezza- le dissi tenendola per le spalle


-Tu non capisci… Non devi parlare dello specchio, è vietato- disse guardandosi attorno.

 

Mentre parlava un rumore simil ronzio la distrasse e lei si staccò da me

-Yeehaw zuccherino, certo che so dove sono le mele più succose di Ponyville, le coltivo io- disse sorridendomi con un certo nervosismo, quasi mi volesse supplicare di assecondarla

 

-Hem… Grazie Applejack, tu si che sei una vera amica, non vedo l'ora di assaggiare le prelibatezze che la tua famiglia sa preparare- dissi imitando un accento country.



 

Il ronzio si allontanò.
 

-Non farlo mai più ragazza, non ti si addice prorpio-


-Suppongo che se facessi ulteriori domande…-


-Ti metterai solo nei guai, ti ho detto anche troppo, devi solo stare lontana dallo specchio…- disse zittendosi, io uscì stranita dal fienile.


Mi resi conto che forse non era il caso di calcare oltre la mano, avrei dovuto riferire alla mia squadra le novità. Mi toccai la tasca e non trovavo il telefono


-Ah vero, Applejack il mio cellulare per favore- dissi rientrando nel fienile.


Di lei, nessuna traccia, ma dentro di me c'era una forte sensazione di pericolo.

 

----

 

Spiccai il volo, in modo assolutamente sgraziato.  Dall'alto vidi i miei amici allontanarsi, pensai di andare a cercare Fluttershy per prima, che sicuramente era più probabile che la trovassi al cottage, ma d'improvviso la mia attenzione venne rapita. In lontananza, una grossa e maestosa esplosione di colori si disperse nel cielo senza nuvole
 

-Rainbow Dash…- sussurrai sbattendo più forte possibile le ali.


Volare non era roba da poco, avere due arti in più da coordinare era difficile, il ritmo, la velocità, le correnti d'aria, tutto da calcolare mentre si evita di cadere.


Nonostante sbattessi le ali con tutte le mie forze, mi sembrava di non andare molto più veloce di prima, ma non potevo arrendermi, dovevo parlarle, vedere da vicino la sua scia arcobaleno.

 

Con grande pazienza riuscì ad arrivare alla zona di addestramento di Rainbow Dash, era lì nei cieli, a fare piroette nei cerchi e tra le nuvole.

Quando finì la sua coreografia non potei che applaudirle. Lei si bloccò in aria, guardò i suoi compagni di squadra e poi gli fece cenno di andarsene.


Loro non dissero nulla e si allontanarono guardano confusi nella mia direzione.



 

-Ciao straniero, che ci fai agli allenamenti privati dei Wonderbolts?-


-Sono un tuo grande fan-


-Chi non lo è- disse iniziando a scendere a terra, quando poggiò gli zoccoli sul terreno una luce la avvolse e uno strano riflesso violaceo colpì i miei occhi.
Quando li riaprì Rainbow Dash era nella sua forma umana con indosso la tutina aderente degli Wonderbolts.


-Allora, vuoi un autografo? Una foto?-


-Bhe se possiamo farci un selfie…- risposi cacciando il telefono, lei sorrise e si mise in posa accanto a me. Scattai la foto e la guardai soddisfatto


-Posso vederla?- mi chiese


-Certo- le dissi passandole il telefono, lei lo prese, guardò la foto e poi fece una smorfia


-Che brutto sfondo, e le luci, non va bene, saliamo un po' di quota che qui a terra gli alberi mi fanno ombra sulla mia bellissima chioma- disse spiccando il volo con un gesto simil salto.


Io mi misi in posizione e provai a fare lo stesso, ma dopo essermi staccato dal terreno ricaddi come un sacco di patate.


-Che stai facendo laggiù?- mi chiese


-Nulla ti raggiungo subito…- le dissi imbarazzato.

 

-Allora… Ali belle aperte, uno squat saldo e vola!- pensai saltando e battendo le ali allo stesso tempo. Per fortuna riuscì a non cadere, e a furia di agitarmi riuscì anche a raggiungerla. La vidi fissarmi e poi scoppiare a ridere


-Per essere dotato di ali sembra che non le hai mai avute- mi disse dandomi una pacca sulla spalla. Io mi agitai un po', ma riuscì a rimanere in volo


-È una forma che non assumo molto spesso- le dissi sorridendo


-Capisco, bhe ti insegnerei a volare, ma sono piuttosto impegnata, prova a chiedere a Fluttershy, ha affrontato un problema come il tuo da puledrina, e sicuramente ha più tempo da… Impiegare- disse volando via e salutandomi con un gesto della mano.



 

La guardai allontanarsi e mille domande iniziarono a sorgere in me, domande che dall'emozione non ho processato


-Perchè ha cambiato forma?- era la principale che mi martellava la testa, ovviamente seguita da -Come ha cambiato forma?-.


Immerso nei miei dubbi e volando sgraziatamente, mi avvicinai alla casa di Fluttershy, ma invece che lei mi trovai davanti Rarity che bussava insistente alla porta


-Andiamo, apri! Ho altre consegne io, sai?- urlava presa dal nervosismo.

 

-Posso aiutarti?- le chiesi, lei si girò di scatto, poi non appena mi guardò in volto cambiò espressione. Si spostò i capelli da davanti gli occhi e sorrise aggiustandosi la gonna. Anche lei era stranamente umana, ma diversa da ciò che lo show ci aveva presentato.


-Ciao bel ragazzo, sto cercando di fare il mio lavoro, ma a quanto pare la mia amica non è in casa. Tu che puoi volare potresti posarle questo sul davanzale della finestra al primo piano? Così che gli animali non rovinano le mie belle creazioni su misura- mi disse.


Come potevo rifiutarmi di aiutarla.


Presi il pacco e lo posai sul davanzale, ma prima sbirciai un po' dentro, ero curioso di vedere una creazione di Rarity soprattutto se lei ci teneva così tanto. Quando sbirciai, dentro cerano solo piccoli maglioni, troppo piccoli per un pony o un puledro.



 

Scesi e mi avvicinai a Rarity, lei nel frattempo guardava il suo carretto trainato da una bici e contava i pacchi che aveva a bordo


-Non credevo ti occupassi tu della distribuzione- le dissi prendendo un pacco e mettendolo sul carretto


-Da quando Derpy è scomparsa tocca fare tutto da sola… Mi sembri un tipo molto forte, ti andrebbe di aiutarmi per quest'ultima commissione?- mi chiese con grossi occhioni blu


-Certo, perché no? Dove si va?-


-Un po' lontanuccio, nel Regno dei Draghi- disse indicando un punto non definito della zona


-Scusa, abitudini da ripresa, come potrebbe la telecamera non amarmi?- disse aggiustandosi i capelli.


-Il Regno dei Draghi non è un po' lontano da raggiungere con una bici?-


-Non è così distante quanto sembra, e poi il trenino che fa il giro dei set non si muove più da un po', ci tocca la vecchia e cara strada battuta- disse salendo sul carretto


-Forza pedala caro, che altrimenti facciamo tardi- concluse mettendosi poi degli occhiali da sole.



 

L'idea di visitare un regno di tutti draghi mi entusiasmò molto e il mio nuovo corpo ibrido mi permetteva di usare molta più forza di quanta ne avessi mai avuta.


-Ti prego, cerca di non prendere così tante buche, c'è un carico molto prezioso e fragile qui dietro… E poi ci sono anche i pacchi da consegnare, ma va bhe-


-Simpatica la battuta- risposi ridendo


-Quale battuta?- rispose seria


-Come non detto… Allora, come ti va la vita?-


-Come la vita di tutti quelli che come me devono fare due lavori, ma vengono pagati per uno solo. Quando ho accettato di vivere in questo Padiglione di Fantasia (fantàsia) non credevo di dover cucire, cantare, ballare, recitare e truccare tutti quelli di scena, è davvero sfiancante. Ti rendi conto che hanno persino deciso che la mia voce non piaceva? Devo impegnarmi a cambiarla quando registriamo gli episodi- disse.
 

Io frenai di colpo


-Registrare gli episodi?- chiesi


-Attento a fermarti di colpo! Certo che registriamo gli episodi, perché tutti sono convinti che sia tutto reale? Cavolo, viviamo a Fantasia, non dovrebbe essere già un indizio della finzione che vi propiniamo?-


-Sono molto ignorante sull'argomento... -


-Lo immagino, è normale, gli umani non dovrebbero sapere dell'esistenza di Fantasia. Twilight mi ha detto più volte di non rivelare questi dettagli agli umani, ma non capisco perché non dire la verità. Cioè, a tutti va bene che ci vedano in televisione, ma non possiamo rassicurarli che se sono tristi o soli possono restare qui a Fantasia con noi? Avere una vita nuova rinunciando alla propria esistenza becera-
 

-Un motivo lo avrà per farlo…-


-Si, ma ora il passaggio agli umani è tenuto strettamente d'occhio. Non ci può dire cosa dobbiamo fare, o che succederà ora che le registrazioni sono finite... Scusa caro, forse non dovrei riempirti con le mie ansie, sei qui per goderti il nostro mondo, pedala pure-
 

-Va bene, ma se vuoi un consiglio, dovresti dire anche alle altre cosa ti turba, siete tutti sulla stessa barca in fin dei conti-



 

Ripresi a pedalare, la fatica non mi sembro tanta, nonostante avessi pedalato per chilometri e chilometri, non appena arrivammo alle porte del regno, Rarity mi fece fermare.


-Lascia qui il carretto, da qui si deve proseguire a piedi- poi mi fisso


-Puoi trasformarti in umano o è questa la tua forma?-


-Posso tornare umano, se pensi sia meglio-


-I draghi sono territoriali e se ti individuassero come un drago di un altro territorio sarebbe molto difficile da gestire-.


Non dissi altro, mi limita a trasformarmi e a prendere qualche pacco.



 

La consegna avvenne senza problemi, per fortuna non hanno sospettato di me, la transazione è avvenuta con successo, in fin dei conti la signora dei draghi era Ember.
 

Non so perché lo feci, ma una parte di me sentiva il bisogno di imparare. Se volevo essere capace di aiutare i miei amici, avevo bisogno di imparare ad essere un drago.


-Principessa…- Iniziai a dire mentre posai l'ennesimo scatolo di gemme


-Ember, solo Ember… dimmi ragazzo…-


-Half, mi chiamo half-


-Ah, nome bizzarro... Cosa posso fare per te?-


-Io... Io avrei bisogno di discuterne in privato…-


Lei mi squadrò, mi fissò per un po' poi aprì bocca


-Sei un mezzo drago... È questo il problema?-


-Ember shhh! Lo sai che non tutti sono ben disposti all'idea di un drago estraneo in queste terre-


-Lo so Rarity, lo so bene, il processo di evoluzione è davvero lungo, ma da i suoi frutti... Dimmi ragazzo qual'è il tuo problema?-


-Io... Non so essere un drago…-

Lei mi fissò e poi rise


-Non devi saper essere, devi esserlo e basta. La tua anima da drago farà la sua comparsa quando sarà il momento giusto, descrivimi la tua razza, potrei darti dei consigli sulla tecnica di fiammata o altro-


Più o meno le descrissi al meglio il mio drago, grosso, bianco, dagli occhi color smeraldo e un'aura quasi di distorsione che si riflette dalle scaglie.



 

Ember rimase perplessa a riflettere, c'era qualcosa di anormale nel mio drago? Non poteva aiutarmi?


Ero davvero preoccupato, poi lei parlò sorridendo


-Il tuo drago è molto particolare, potrei aiutarti, ma non qui... Se rimani per qualche giorno nei paraggi, potremmo studiare insieme la tua specie, sono certa che avrai tante domande, anche perché il tuo è un drago capace di manipolare l'energia, un esemplare molto raro di cui ho sentito parlare soltanto-


-Signora!-
 

-Mi chiamano, devo proprio scappare. Se vorrai incontrarmi ancora manda un messaggio tramite Spike e ci organizziamo- disse


-Ciao!- risposi poi lei volò via.

Era straordinario come fosse rispettata nonostante fosse più piccola degli altri draghi, ed ero molto sollevato che un mio "simile" potesse insegnarmi di più sul mio conto. In quel momento pensai che forse ne avrei dovuto parlare anche ai miei amici e a Twilight, per via del suo amore verso la conoscenza.



 

Con Rarity tornai verso il cottage di Fluttershy e per fortuna era lì, così mi sarei tolto una mane6 dalla lista. Anche lei era nella forma umana e smanettava con delle chiavi e il pacco che le avevo portato.


-Ciao Fluttershy, finalmente torni a casa-


-Ciao Rarity, ho avuto molto da fare con la raccolta fondi per i trovatelli…- poi mi vide, io le sorrisi, lei abbassò la testa


-C... Ciao anche a te amico di Rarity-


-Io sono Half, piacere di conoscerti Fluttershy-


-C.. Conosci il mio nome?-


-Certo, l'ho sentito spesso oggi- dissi sorridendo verso Rarity


-Per fortuna, ogni volta che mi presento è sempre imbarazzante, devo ripetere il mio nome troppe volte- rispose calmandosi e sorridendo


-Mi fa piacere vederti così tranquilla ora-.



 

-Sentite, vi cercavo perché non sono l'unico umano qui in giro, ci sono anche alcuni miei amici e vorrei che ci incontrassimo tutti da Twilight, è importante che ci siate tutte-


-Oh caro, non me lo hai detto prima, perché?-


-Avevamo un lavoro da svolgere, ma ora che abbiamo finito potremmo incontrarci tutti per un aperitivo o simili-


-Certo... Guarda un po' lassù, credo che uno dei tuoi amici abbia trovato Pinkie Pie- disse Rarity indicando un palloncino, Fluttershy spiccò il volo, molto lentamente, e andò a prendere i palloncini. In effetti erano due inviti per una festa di benvenuto, il piano andava a gonfie vele.

 

----

 

Ero lì, in quel castello deserto, la mia immagine che si rifletteva nelle pareti di cristallo, mentre ogni passo risuonava nel silenzio. L'ombra scattava, da una parete ad un'altra, scomparendo in ogni zona buia, dietro ogni angolo.


Giravo, scattavo, ma ero sempre un passo indietro.


-Lo sai che potresti... Usare i tuoi poteri?-


-Che utilità avrebbe se non ho idea in che punto di buio dovrei teletrasportarmi?-


-Potresti sempre sgominare le ombre allora, non amo l'idea della luce, ma potresti usare la torcia del cellulare e manipolare le ombre che si creano-


-È un uso improbabile del mio potere-


-È un uso efficiente-


-Facciamo a modo tuo…-


-Bravo ragazzo…-



 

Accesi la torcia del telefono e intravidi meglio l'ombra correre. Due gambe, non quattro zoccoli, una risatina sonora e, a dire di molti, anche inquietante.

Iniziai a sperimentare il mio potere, a teletrasportarmi tra un'ombra di una porta e quella di una tenda, tra ogni angolo e ogni fessura.

Quando fui finalmente vicino la vidi. Una schiena coperta da capelli rosa e ricci e un'ombra a portata di magia.


Mi concentrai e usando la sua stessa ombra, bloccai il fuggitivo.

 

Gli saltai addosso e con una strana soddisfazione lo girai.


-Pikie?!-


-Sorpresa!- disse lei colpendomi il naso con una trombetta allungabile.


Confuso la lasciai andare, non sapevo se essere sorpreso dal fatto che fosse umana, dal fatto che fosse una gran bella umana o dal fatto che corresse in maniera spaventosa nel castello.




-Che ci fai qui da sola?-


-Che ci fai tu qui prima che abbia finito i preparativi per la festa?-


-Hem... Quale festa?-


-La vostra festa, ogni nuovo amico merita una festa!- rispose sorridendo.


Io non potei controbattere, l'aiutai ad alzarsi e sistemarsi.


-Ti serve una mano?-


-In effetti…- poi cacciò un metro, mi alzò il braccio e mi misuro dai piedi alla punta della mano.


-Si, sei abbastanza alto, mi serve qualcuno che appenda dei festoni-


-certo, assolutamente- rispsosi seguendola nella sala della mappa magica.



 

Le sedute erano decorate, il tavolo della mappa imbandito con dolci, stuzzichini e bibite di ogni gusto. Aiutai Pinkie a mettere i festoni e luci agli angoli della stanza.


Con il mio aiuto io e Pinkie mettemmo una grossa console da DJ al lato della stanza, collegata a grosse casse che mettemmo sui lati.

 

Era tutto pronto, mi restava solo dire ai ragazzi che avevo trovato almeno Pinkie. Iniziai a leggere i messaggi, e l'ultimo mi rabbrividì


-Ho trovato Twilight e Pinkie all'angolo zuccherino- scrisse Lukas.

 

Mi girai di scatto, la faccia sorridente di Pinkie iniziò a sorridere troppo, le guance si alzarono fin sotto gli occhi, il volto stesso iniziò a capovolgersi su quel bel faccino umano


-Peccato che tu l'abbia scoperto così…- disse con voce distorta


-Ma non temere, ci rivedremo… Razael- concluse sciogliendosi e saltandomi addosso. Io iniziai ad agitarmi e lei scappò scomparendo in ogni direzione.
 

Non credo di aver corso mai così velocemente, spalancai la porta del castello e mi precipitai all'angolo zuccherino.

Quando vidi Lukas lo abbracciai molto forte, tanto che il ragazzo sembrò chiedere pietà per respirare.

 

-----

 

Quando vidi Chiara andarsene non insistetti troppo, se aveva qualcosa di cui discutere me lo avrebbe fatto notare stesso la sera, prima di dormire, solo per tenermi sveglio a discutere con lei. Ignorai la mia fidanzata e mi avviai all'angolo zuccherino.
 

Bussai, entrai e come mi aspettavo mi ritrovai dinnanzi Pinkie Pie, ma non era un pony come mi aspettavo, era umana, con una maglietta a mezze maniche bianca e una gonna a più strati rosa che le arrivava sopra al ginocchio.

Indossava un grembiule e un cappello da cuoco un po' storto. Sorrisi vedendola e lei fece lo stesso agitando una mano energicamente.

 

-Ciaaao, io sono Pikie, e tu? Da dove vieni? Che ci fai qui? Sei un umano?-


-Pinkie, una domanda alla volta, ti prego, altrimenti non posso rispondere- le dissi ridendo


-Scusa è che sono così felice di vedere una nuova persona nei paraggi, soprattutto dopo che gli umani hanno iniziato a scarseggiare… Ma tornando a noi, come ti chiami?-


-Lu… Silver, mi chiamo Silver-


-Ah, che nome strano, ma come posso giudicarti? Ho il cognome che significa torta e una delle mie migliori amiche ha un detersivo nel suo nome- poi scoppiò a ridere


-A parte gli scherzi, cosa ti porta qui da noi? Lo show è finito da un pezzo…-


-Conosci lo show?-


-Bhe sono una delle protagoniste, se non lo sapessi sarebbe bizzarro. Immagina essere in un opera visiva o scritta e non sapere di esserci, sarebbe davvero strano non credi?- Mi chiese sorridendo. Io mi zittì, non sapevo come risponderle.



 

-Allora Silver… Cosa ti porta qui?-


-Sarebbe bizzarro se dicessi che è stato uno specchio?- chiesi ridendo. Il suo sguardo cambiò per un attimo


-Meglio non dirlo così apertamente… Ultimamente abbiamo un problema con… Queste cose, ma ne parliamo meglio in un altro momento- poi guardò alle mie spalle


-Hey Twilight, ciao, hai ciò che ti ho chiesto?-


-Libri sui dolci con alcuni fiori tipici della Everfree Forest, cosa ci devi fare?-


-Tra non molto è il compleanno di Zecora… Volevo farle un regalo gradito- disse mettendo i libri in uno scomparto con altri ricettari.

 

Twilight si girò verso di me, era alta meno di me, ma nonostante ciò la sua forma umana le dava una certa regalità, soprattutto con la corona in testa che portava


-Ciao, tu sei?-


-Silver-


-Piacere… Silver- mi disse squadrandomi, poi prese un pacchetto di dolci e fece per uscire


-Hey Twilight, non è che ti andrebbe di partecipare ad una festa di benvenuto?-


-Certo, sbrigo delle faccende e vi raggiungo- disse sorridendo, Pikie le passò un invito scritto a mano e lei lo mise nella busta dei dolci. Salutò con un cenno della mano e poi se ne andò.



 

-Bizzarra…- bisbigliai


-Già…- mi rispose Pinkie con un tono di disprezzo.

Presi il cellulare e confuso mandai un messaggio agli altri, ma nessuno mi parve rispondere.


Passarono i minuti ma nulla allora decisi di avviarmi al punto di incontro e li aspettai, nel frattempo Pinkie lanciò dei palloncini in aria.


Chiara arrivò per prima, seguita subito da Mike che sembrava aver visto un fantasma, poi dopo un bel po' arrivò anche Half accompagnato da Rarity e Fluttershy.



 

-Si può sapere perché non rispondete al cellulare?- chiesi arrabbiato


-Aspetta che controllo se ho la suoneria bassa- rispose Half cercando il telefono in tasca, ma nulla


-Non… Non lo trovo…- disse fissandomi e scavando più affondo nelle tasche


-Il mio mi è stato rubato!- protestò Chiara


-E per giunta dalla ragazza più onesta che conosco- continuò rattristita


-Rainbow Dash! Volevamo fare una foto e deve essersi tenuta il telefono!- esclamò pensieroso Half -A meno che… Non lo abbia perso nel viaggio verso il Regno dei Draghi… Che disdetta!-


-Calmati dolcezza, se perdevi un aggeggio così interessante l'avrei preso io- lo cercò di rassicurare Rarity, inutilmente.


Girai lo sguardo verso Mike


-Tu invece?-


-Io… Io…- rimase a balbettare


-Lui è stato aggredito da una versione molto inquietante di quella puledra laggiù- disse Razael facendo capolino dal suo occhio e puntando a Pinkie.


-AAAHH- sentì Fluttershy urlare e quasi svenire


-Delicata la ragazza..- disse Razael uscendo ancora di più dal corpo di Mike


-In effetti è inquietante, non potresti uscire dalla mano o dalla spalla?- dissi impressionato


-Mi tratti come Venom… Mi piace, anche perché ho parecchia fame al momento…- disse sorridendo per poi rientrare ed uscire dalla spalla di Mike.



 

Io lo fissai, in effetti era meglio così che come occhio


-Ora va meglio- dissi -Racconta-


-Siamo entrati nel castello…- iniziò, già da quello Rarity e Fluttershy fecero un suono preoccupato, Razael le fissò male, poi riprese il racconto


-Siamo entrati, era tutto buio e senza un motivo specifico c'era sta Pinkie che correva in giro ridendo. Quando ha raccontato di voler fare una festa di benvenuto ho pensato fosse normale, secondo le conoscenze di Mike a riguardo era normale per Pinkie fare feste a sorpresa a casissimo- disse


-Ma non è normale sciogliersi come un budino al sole!- esclamò il ragazzo riprendendosi dallo shock.



 

Io rimasi un attimo a pensare, poi mi venne in mente qualcosa che collegava tutti gli eventi.


-Il tuo cellulare?- chiesi a Mike


-Dovrebbe essere… Non c'è… Non c'è! Le mie bellissime foto! I miei sticker… I miei meme!- iniziò a disperarsi imitando la drammaticità di Rarity


-Sono stato bravo?- chiese poi alla ragazza, lei si limitò a fare un okay con le dita.

 

Pinkie si avvicinò a noi sospirando


-Certo che dovete essere molto interessanti, non aveva mai rubato il cellulare a più persone dello stesso gruppo… A proposito Silver, ho io il tuo cellulare- disse mostrandomelo. Io la fissai perplesso, lei si limitò a coprirsi il volto con una mascherina e a lanciarci una polvere in faccia.

 

Gli occhi si fecero pesanti, il corpo pure, senza rendermene conto crollai in un sonno profondo.

   
 
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