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Autore: Rohhh    22/01/2022    2 recensioni
Ashley ha 21 anni, vive con gli zii da quando ne ha 8 perchè ha perso i genitori in un incidente e lavora nel ristorante dello zio in attesa di trovare la sua strada. la sua vita adesso è tranquilla e lei crede di essere diventata immune ai cambiamenti dopo la tragedia che ha vissuto. Un giorno, però, a casa arriva un nuovo inquilino, Matt, che le dimostrerà che ci si può ancora sconvolgere positivamente per qualcosa che cambia.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao a tutte care lettrici.

Capitolo in tempi record, non ci credo nemmeno io!

In realta`questo e`un capitolo immaginato da tempo quindi ho impiegato meno tempo e sforzi per scriverlo.

E`un capitolo che forse lascia un po` l’amaro in bocca ma era necessario. Dal prossimo la storia entrera` nel vivo e non aggiungo altro…

Spero vi piaccia e grazie ancora a chi segue i miei vaneggiamenti!

 

CAPITOLO 13 - DOVE ARRIVERÒ


La mamma di Ellie bussa piano alla porta della camera di sua figlia poi si affaccia sull'uscio, facendo capolino con un bel sorriso sulle labbra.

"Posso, ragazze? Ecco qua, Ashley, ti ho portato il tuo cuscino!" Dice cordiale, facendo ingresso timidamente nella stanza.

"Entra pure, mamma! Stavamo finendo di sistemare il tutto! Dovrebbe andare bene così" esclama Ellie, mettendosi le mani sui fianchi soddisfatta e osservando fiera l'insieme di cuscini sparsi su un telo per terra con cui ha tentato insieme ad Ashley di creare un letto di fortuna.

"Ma sì, certo! E grazie Matilde! -  le conferma sicura Ashley mentre si rivolge alla mamma di Ellie e prende il cuscino che lei le sta porgendo - e comunque da piccole non ci saremmo fatte tutti questi problemi!" 

"Oh puoi dirlo forte! Da piccole avremmo dormito pure sul pavimento gelido pur di rimanere una notte insieme! Quanto ci siamo divertite, sembra passata una vita" ricorda Ellie con aria nostalgica mentre afferra dall'armadio delle lenzuola.

"Già - le fa eco Ashley, abbassando per un attimo gli occhi che si sono fatti vagamente malinconici, poi si china per sistemare il cuscino - in pratica oggi sarà come fare un viaggio indietro nel tempo!" 

"Ti pare che potevo farti partire senza un ultimo pigiama party d'addio?" aggiunge Ellie, fingendo un tono minaccioso che nasconde una sfumatura di tristezza, Ashley non può fare a meno di sorridere.

È uscita con Thomas e tutti i loro amici quella sera per salutarli prima della partenza e poi Ellie l'ha praticamente obbligata a rimanere a dormire a casa sua come facevano da ragazzine, così che potessero riservarsi del tempo da passare insieme loro due da sole.

La serata è trascorsa serena e spensierata tra risate e vecchi, a volte imbarazzanti, aneddoti ed Ashley si è davvero divertita.

Per un po' è riuscita a non pensare a quello che la aspetta e persino Tom ha smesso di parlare solo di lavoro e di impegni e si è lasciato andare a una leggerezza che da tempo lo ha abbandonato.

Sembravano la stessa coppia di tre anni prima, affiatata e innamorata, o forse è stata solo un'illusione dettata dal clima di ricordi e allegria che li ha circondati.

"E così tra tre giorni partirai, Ashley. È quasi difficile crederlo" mormora la mamma di Ellie, la sua mano le sfiora una guancia con un gesto di immensa tenerezza e gli occhi le diventano tristi, come se fosse sua figlia a dover partire.

È affezionata ad Ashley, quella ragazza allegra e assennata che spesso ha riportato sulla retta via la sua Ellie, un po' scapestrata e ribelle, come fosse il suo angelo custode.

Si sono sempre sostenute a vicenda loro, unite nonostante le differenze, proprio come due sorelle.

"E invece è tutto vero…mi sta abbandonando!" piagnucola Ellie mentre si piega per sistemare il lenzuolo su quel materasso posticcio - sú, almeno renditi utile finché sei qui e tira questo dall'altra parte" la prende in giro poi, porgendole il lembo opposto della coperta.

Ashley sospira e alza gli occhi al soffitto.

"E dai, Ellie non fare la melodrammatica! Non parto mica per la guerra!" obietta la rossa aiutandola col lenzuolo, pur con un leggero magone che comincia a crescere.

"Tesoro, Ashley deve pensare al suo futuro. Thomas ha trovato un buon lavoro e lei avrà sicuramente molte più opportunità in una grande città piuttosto che in questo paesino di mare che d'inverno è un mortorio! - le fa notare sua madre, cercando di incoraggiare Ashley - anzi, dovresti cominciare anche tu a prendere esempio da lei e mettere la testa a posto!" la punzecchia mentre Ellie la fulmina con lo sguardo.

"Mamma, ti prego non farmi la ramanzina stasera!" sbotta in maniera così buffa e offesa che Ashley scoppia a ridere.

Sta bene circondata da tutto quel calore familiare.

"Ashley, non avrai freddo con solo quel lenzuolo? Siamo ad ottobre e le temperature si sono abbassate, potresti prenderti un malanno!" le raccomanda la signora Matilde con fare materno, molto diverso dai modi poco convenzionali di sua zia Katya che lei adora ma che somigliano spesso più a quelli di un'amica che di una madre.

"Grazie, signora ma abbiamo già preso una coperta e credo mi basterà" la rassicura, sorridendo con un nodo alla gola, per un attimo le balena in mente il ricordo ormai sfocato di sua madre.

Si chiede che aspetto avrebbe avuto adesso e cosa penserebbe di lei e delle sue scelte.

Chissà se avrebbe approvato la sua decisione di andare a vivere con Thomas così lontano e così giovane!

"Staremo bene mamma e poi questo letto è più una formalità, l'idea è di stare sveglie tutta la notte a parlare e mangiare schifezze!" mette in chiaro Ellie per poi accendere la TV.

"Va bene allora adesso vi lascio alla vostra serata. Buona notte ragazze!" si congeda Matilde, non prima di aver schioccato un bacio a ciascuna di loro due e avere spento la luce della stanza, lasciandole in una penombra rilassante e confortevole.

Ellie annoda i lunghi capelli in una coda alta, poi si butta sul letto accanto alla sua amica, che già sgranocchia delle patatine mentre guarda distratta la TV.

La castana afferra il telecomando e comincia a fare zapping.

"Guarda, ricordi questo cartone? - esclama a un certo punto, indicando lo schermo - Oddio, lo facevano d'estate quando avevamo tipo quanto? Sette anni? Forse anche meno!" continua, strattonandole un braccio tutta elettrica, Ashley annuisce.

"È vero! Beh, sembra proprio che oggi ci sia un complotto mondiale per farci piangere come due fontane ricordando i vecchi tempi!" commenta Ashley, poggiando la testa sul cuscino e socchiudendo gli occhi.

"Non ci posso credere che te ne vai! Mi ero quasi illusa che questo giorno non sarebbe arrivato e che alla fine qualcosa o qualcuno ti avrebbe fatto desistere dal partire con quel rompipalle di Tom!" ammette sincera Ellie ed Ashley ha un sussulto.

La sua amica non ci è andata poi così lontano.

Forse qualcuno ci era davvero quasi riuscito.

"Ormai ho deciso Ellie, te l'ho detto è qualcosa che devo fare...e poi, come diceva tua madre, in città avrò molte più opportunità di capire che strada prendere per il mio futuro. È ora che lo faccia" afferma con aria sicura, sembra davvero risoluta e a quel punto  persino Ellie si arrende e sospira.

"Lo so, ma...sei sicura di sopravvivere? Thomas starà via per lavoro tutto il giorno e tu...ti ritroverai di colpo sola in un posto che non conosci e senza nessuna persona cara accanto" le confessa preoccupata, accucciandosi a lei mentre la TV le illumina coi suoi bagliori intermittenti.

Ashley rimane un attimo in silenzio, torturandosi le mani.

Ha già pensato milioni di volte a come potranno andare quei primi giorni di ambientamento.

Sa che è dura ma in fondo anche quello vuol dire crescere e maturare.

È la prima volta che si allontana da casa e che dovrà badare a tutto da sola.

"Immagino che non sarà facile i primi tempi ma... è normale, credo. Ci vorrà un po' per ambientarci e poi potrò cercare un lavoretto come cameriera, dopotutto ho vari anni di esperienza in quel settore...e inoltre vorrei informarmi per vedere se esiste qualche corso interessante per approfondire la mia passione per l'arredamento e il design" dichiara cercando di non fare trapelare il suo nervosismo e le insicurezze che la divorano.

Le cose nuove spaventano, soprattutto se condivise con quello che credeva fosse l'amore della vita ma che invece da un po' di tempo si è tramutato in una presenza sfocata e a tratti ingombrante.

"Hai ragione e ti auguro di trovare presto la tua strada, Ashley. Te lo meriti e poi sai che puoi chiamarmi quando vuoi, passaremo ore e ore al telefono se necessario - sussurra dolcemente la sua migliore amica, confortandola e abbracciandola, le due sorridono, poi  Ellie  si fa più rigida e prende un lungo respiro - e comunque c'è una cosa che devo dirti prima che tu parta" dichiara infine, facendo voltare di scatto la sua amica.

Ashley guarda il viso di Ellie, sembra impaziente ed emozionato e la cosa la  incuriosisce.

Non capita spesso di vederla così impacciata.

"Ehi, che succede? Dai, non farmi stare in ansia" ribatte, sollevandosi un po' dal letto e mettendosi a sedere.

"Beh, non è una cosa brutta, anzi...il fatto è che...io e Derek...abbiamo deciso di stare insieme, ufficialmente intendo...come una vera coppia" rivela Ellie, abbassando lo sguardo e stringendo la mano di Ashley per riflesso.

La rossa spalanca gli occhi e poi un sorriso sincero si apre sul suo viso.

"Ma Ellie è... è meraviglioso! Vi siete decisi finalmente voi due testoni! Ecco perché stasera sembravate così...non so, diversi"

"Diversi come?" chiede Ellie, aggrottando gli occhi.

"Eravate più...non so come dire...intimi...due piccioncini!" scherza prendendola in giro ed Ellie si copre il viso con le mani.

"Oh mio Dio! Uccidimi se dovessi diventare come una di quelle fidanzate tutte cuoricini e arcobaleni!" le raccomanda mentre però non può fare a meno di sorridere dalla felicità.

"Contaci! A parte gli scherzi sono strafelice per voi! - esclama Ashley, abbracciando forte l'amica -  Anche se mi hai stupita! Pensavo che sarebbe successo al mio ritorno visto che fino a poche settimane fa ti ostinavi a fare quella che non voleva vincoli o che aveva paura di rovinare un'amicizia che comunque era già compromessa dalla vostra relazione" le fa notare sorpresa e in effetti Ellie si stringe nelle spalle, un po' in imbarazzo e pensierosa.

"Non so, la tua partenza mi ha fatto riflettere molto ultimamente...tutto il discorso sul provarci, sul non avere rimpianti...e soprattutto mi sono resa conto di essere ormai innamorata pazza di Derek, senza rimedio. Io...l'ho già comunque perso come amico...il nostro rapporto si è trasformato in qualcos'altro e, anche se facevo finta che non stessimo insieme, questo non cambiava la realtà. - le spiega con una leggera emozione nella voce mentre i suoi occhi brillano di una luce nuova - allora mi sono detta che valeva la pena buttarsi e se non andrà bene avremo comunque vissuto a pieno il nostro amore! Non voglio rimpianti, non voglio ritrovarmi in futuro con l'orrenda sensazione di non averci provato affatto!" le confida ed Ashley prova un tuffo al cuore.

Le parole dell'amica le rimbalzano in testa, le sente tanto, troppo vicine alla sua situazione attuale.

I rimpianti, i cosa sarebbe successo se…

Quei pensieri cominciano a tormentarla e non riesce più a capire cosa sia giusto fare.

Perché deve essere tutto così difficile?

Si rabbuia e per un attimo il mondo attorno a lei scompare per essere sostituito da una fitta nebbia di insicurezze.

"Ehi, Ashley! Ma mi stai ascoltando? Tutto bene?" 

La mano di Ellie scuote con forza la sua spalla e lei ripiomba nella realtà, in quella camera con la sua migliore amica.

"Ehm, si! Certo! Beh, finalmente una bella notizia! Meglio tardi che mai e sono contenta che la mia partenza abbia portato almeno una cosa positiva! Vi auguro tutto il meglio!" dice con sincerità anche se il suo sguardo, adesso più spento, tradisce le sue emozioni reali.

"Grazie mille, cara! Però...tu non è che me la racconti tanto giusta!" Insinua mentre si avvicina al viso dell'amica e lo squadra pericolosamente.

Ashley sobbalza, Ellie la conosce troppo bene a ha paura che se ne accorga.

Non si sente ancora pronta di parlarne con qualcuno, ciò che prova è talmente confusionario e caotico che vuole prima cercare di capire da sola dove andrà a parare.

"Ma che diavolo dici? Sono solo un po' nervosa per la partenza!" taglia corto.

Ellie la osserva ancora un po', alzando un sopracciglio con sospetto.

"E Matt che farà? Rimarrà ancora da voi?" Chiede con naturalezza, facendo finta che quel nome sia uscito in maniera casuale.

"Tra pochi giorni dovrebbe sapere se è stato ammesso all'università, cosa che sono sicura succederà perché è bravissimo e ha studiato tanto" le racconta, sforzandosi di non fare tornare quei sentimenti scomodi.

"Già è vero e poi ha praticamente passato le ultime settimane tra casa e lavoro...non si è più visto fuori!" ricorda Ellie.

Ashley fa cenno di si col capo.

Dopo quella rocambolesca mattinata al mare si sono incrociati poco anche a casa, ciascuno impegnato con il proprio futuro.

C'è una sorta di rassegnazione che li pervade ma va bene così.

"Una volta avuta la sicurezza di essere entrato, tornerà per alcune settimane da sua madre per poi partire per trasferirsi nella città sede dell' università che lo avrà ammesso" dice a voce bassa, quasi come non volesse davvero ammettere ciò che succederà.

"Capisco. Ti mancherà?" domanda a bruciapelo Ellie ed Ashley si sente come trafitta da una spada.

Deglutisce e fissa lo sguardo sulle sue mani, per paura che la sua amica possa vedere quanto quella semplice domanda non la lasci per nulla indifferente.

"Un po' - ammette - siamo stati bene insieme quest'estate...è stato un buon...amico" dice soltanto, voltandosi a guardare Ellie con un sorriso sulle labbra che tanto vorrebbe esprimere.

Ellie non domanda nient'altro, non infierisce su quel cuore già così tormentato.

"Sono stanca, si è fatto tardissimo...come vola il tempo quando si sta bene!" osserva mentre la coglie uno sbadiglio.

"Si, ho sonno anche io" fa Ashley, mettendosi più comoda sul letto.

"Allora buonanotte, amica mia" 

"Notte Ellie, a domani!" 

Rimangono a dormire l'una accanto all'altra mentre il letto che avevano preparato prima con tanta cura rimane vuoto, esattamente come avevano previsto.


"Anche questa è fatta!" esclama Ashley tra sé e sé, poi sospira per la fatica e si passa una mano sulla fronte.

Poggia lo sguardo sull' ennesimo bagaglio che adesso giace pronto insieme agli altri.

Tra due giorni partirà e le cose da fare sono talmente tante che le sembra di stare sprecando gli ultimi istanti da trascorrere in famiglia a fare pacchi e riempire valigie e borse.

Il suono del campanello la distrae, è pomeriggio presto e i suoi zii sono usciti.

C'è solo Matt in casa, chiuso nella sua camera.

Scende e apre, è il postino che le lascia una lettera.

Ha il logo di una universitá stampato sopra ed è indirizzata a Matt.

Spalanca gli occhi e si precipita sulle scale.

Deve essere il responso sull'ammissione del ragazzo e subito la invade un'ansia spaventosa.

Spera solo che ce l'abbia fatta, che le cose vadano come ha sempre desiderato.

Arrivata in cima, quasi davanti alla porta della mansarda, non ha neanche bisogno di bussare, ha corso così tanto su quelle rumorose scale da aver provocato un fracasso esagerato e Matt, allarmato, ha già aperto.

Se lo ritrova davanti mentre trafelata e in preda all' agitazione cerca di trovare un poco di fiato per parlare.

"Ashley che succede?" chiede lui, osservandola stranito.

Lei non riesce ancora a parlare, ha il cuore che le sta per scoppiare, gli porge la lettera e solleva il viso.

"È arrivata" riesce a dire infine, affannata.

Matt all'inizio contrae la fronte dubbioso ma poi sbarra gli occhi e gli basta un secondo per capire a cosa si stia riferendo Ashley.

Prende la lettera e la guarda cercando di mantenere la calma.

Tutti i suoi sogni e tutte le promesse fatte a suo padre si condensano su quel pezzo di carta che sembra così anonimo e inutile.

La rigira qualche volta, come volesse accertarsi che sia vera o forse solo prendersi del tempo e godersi gli ultimi istanti che lo separano da un verdetto che potrebbe essere deludente o al contrario cambiargli la vita.

Ashley rimane in silenzio davanti a lui, consapevole di quel momento solenne, ma quando Matt solleva lo sguardo e lo fa incrociare col suo, si sente improvvisamente fuori luogo.

È un momento troppo personale e lei non ha nessun diritto di esservi presente.

"Scusa ti lascio da solo" farfuglia impacciata per poi fare un passo indietro ma Matt la blocca, prendendole una mano.

"No...resta, ti prego" sussurra, avvicinandola a sé, come avesse bisogno di sentirla vicina.

Lei si avvicina con discrezione, rimane a fissarlo col fiato corto e la bocca arida per la tensione.

Le dita affusolate di Matt cominciano a strappare la carta, lei le fissa come ipnotizzata mentre ondeggia sui piedi per il nervosismo.

Il biondo finalmente estrae un foglietto ripiegato, apre con una leggera incertezza la lettera e legge in mente senza dire nulla.

Ashley cerca in ogni modo di carpire un segnale dal suo sguardo o da qualche impercettibile movimento di uno qualsiasi dei suoi muscoli facciali, ma Matt sembra una statua di ghiaccio.

Quando solleva i suoi occhi azzurri e taglienti Ashley perde un battito.

Vorrebbe chiedergli che cavolo ci sia scritto su quella dannata lettera ma rimane in religioso silenzio e in attesa.

Matt non parla ma le porge la busta.

"Leggila tu" le dice soltanto.

Vuole farla morire di infarto di sicuro quello stronzo, pensa Ashley ormai allo stremo della sua pazienza.

Afferra la busta con le mani tremanti poi la apre di botto, i suoi occhi si muovono frenetici alla ricerca delle uniche parole che possono mettere fine a quell'attesa interminabile e finalmente le trova.

AMMESSO.

una sensazione di rilassamento e felicità la travolge in pieno, non riesce più a contenersi e gli salta addosso, gettandogli le braccia intorno al collo senza preoccuparsi di cosa sia opportuno e cosa no.

Matt la stringe forte e si lascia andare a un sorriso liberatorio.

Ce l'ha fatta dopo tanta attesa e il suo pensiero corre anche a suo padre, che per poco non è riuscito a provare quella soddisfazione.

"Sapevo che sarebbe andata così! Ne ero certa!" esclama Ashley, ancora stretta a lui poi allenta l'abbraccio per poterlo guardare in viso, sereno e appagato.

È così bello, con quell'espressione di felicità sul volto che racchiude tutti gli sforzi e i sacrifici fatti, che in quel momento crede davvero di essersi perdutamente innamorata di lui.

"Non riesco a crederci" mormora lui, ancora scosso, riprendendo a respirare.

"Ah, ma smettila di fare il finto modesto! Lo sapevamo tutti che saresti passato! Sei un tale secchione!" Lo prende in giro la rossa adesso che la tensione si è allentata ed è esplosa al suo posto una gioia incontenibile.

"Allora perché tremavi prima?"

Ashley si fa seria poi dischiude le labbra.

"Perché sapevo che per te era importante e...volevo a tutti i costi che fossi felice" confessa, lasciandolo senza parole.

La guarda e vorrebbe solo che tutto ciò che si frappone tra loro potesse scomparire per sempre.

"Non hai letto tutto, però" aggiunge con tono misterioso, Ashley aggrotta le sopracciglia e Matt con un cenno del viso la invita a leggere meglio.

È stata così precipitosa che ha saltato parecchi dettagli.

Ripercorre con calma tutto il contenuto della lettera, poi si blocca di colpo e solleva lentamente lo sguardo, diventa pallida come se avesse visto un fantasma.

"Sei stato ammesso nell'università della città in cui andrò a vivere" dice lentamente, centinaia di pensieri le affollano la mente.

Come farà a voltare pagina con la consapevolezza che l'oggetto del caos che alberga bel suo cuore andrà ad abitare nello stesso posto in cui lei sta per iniziare la convivenza col suo ragazzo??

Non sa come prenderla, quella notizia l'ha sconvolta.

Da un lato prova una certa irrazionale felicità nel saperlo vicino a lei, dall'altra non poteva andarle peggio.

"Già" conferma lui, fissandola in maniera troppo intensa al punto che Ashley crede di odiarlo perché non può continuare a sconvolgere il suo equilibrio precario in quel modo crudele.

"Siamo arrivati! Ragazzi ci siete?"

La voce di Katya interrompe quello strano momento tra loro.

"Si, siamo qui sopra" risponde vagamente, distogliendo lo sguardo da Matt.

È calato il gelo tra loro e nessuno dei due sa se sia un buon segno.

"Scusami ma adesso vado a telefonare a mia madre" la informa il biondo, indietreggiando di qualche passo.

"Ma certo" balbetta Ashley poi gli ridà la lettera e scende le scale, stavolta molto più lentamente di quando le aveva salite, carica di quel nuovo peso sulle spalle.


"Dobbiamo per forza brindare con del buon vino stasera! - strilla Katya per poi beccarsi un'occhiata allarmata da suo marito - voi ovviamente, io non posso bere è chiaro - precisa, borbottando, ricordandosi della sua cura ormonale - comunque dicevo, dobbiamo festeggiare un sacco di stupendi eventi!" Continua, passando una bottiglia a John e riempiendo il suo bicchiere di innocua aranciata.

"Sono d'accordo" si accoda Thomas, circondando con un braccio le spalle di Ashley, che seduta accanto a lui vorrebbe solo sprofondare.

John fa saltare il tappo della bottiglia poi versa il liquido rossastro nei calici di ciascuno degli occupanti la tavola.

"Bene allora, brindiamo! Ad Ashley e al suo meraviglioso fidanzato per l'inizio della loro vita insieme, a Thomas e al suo brillante lavoro e a Matt che oggi ha scoperto di essere ammesso all'università dei suoi sogni!" dice solennemente, alzando in aria il suo bicchiere, seguita a ruota dagli altri.

Ashley prende a stento il suo, è ancora così turbata da non avere la minima voglia di festeggiare.

"È un giorno di importanti e bellissimo traguardi per la nostra famiglia, e quando dico famiglia includo anche te, Matt...da parte nostra posso dire con certezza e affetto che ti consideriamo ormai come uno di noi!" dichiara sicuro, rivolgendosi al biondo che sorride.

"Ti ringrazio John, il sentimento è reciproco. Sono stato bene con voi, mi avete accolto come un figlio e fatto sentire sempre il benvenuto. E poi è solo grazie all'opportunità di lavoro che mi avete dato se potrò affrontare questo percorso senza pesare troppo su mia madre quindi...vi devo tantissimo!" ricambia pieno di gratitudine, le sue parole sono così sincere che toccano il cuore di Ashley in un serata in cui continua a essere travolta da tante emozioni diverse.

"Non ci devi niente, Matt! È stato un piacere averti con noi in questi mesi" 

Ashley ha parlato quasi senza rendersene conto, dimenticando per un attimo ogni imbarazzo.

I due, seduti l'uno di fronte all'altra, si fissano per qualche secondo, nessuno se ne accorge ma  in quegli sguardi ci sono tante parole non dette che solo loro conoscono.

"Ashley ha ragione! - si intromette Katya, spezzando quella sintonia - anzi, se per caso la prossima estate volessi tornare le porte di casa nostra sono sempre aperte!" gli propone senza dubbi.

"In effetti mi piacerebbe tornare se per voi va bene e se avrete ancora bisogno di un aiuto al locale, chiaramente" ammette e John gli dà una calorosa pacca sulla spalla.

"C'è sempre bisogno, d'estate quel locale diventa un inferno e tu sei stato un ottimo aiutante quindi ti aspettiamo anche l'anno prossimo se lo vorrai" lo rassicura e Matt annuisce.

"E poi che coincidenza che sei stato ammesso proprio nella stessa città in cui si trasferiranno Ashley e Tom! Non è assurdo?" continua Katya, rivolgendosi a sua nipote.

"Sì, è pazzesco" commenta la rossa con tono piatto, sollevando gli occhi e puntandoli su Matt, che ricambia quello sguardo stavolta carico di timori.

"È fantastico! Così se qualcuno di voi avrà bisogno di una mano potrete sempre aiutarvi a vicenda!" Infierisce Katya ed Ashley trema.

L'unico aiuto che potrebbe ricevere da Matt sarebbe quello di  contribuire ad aumentare la sua confusione  e spingerla a finire tra le sue braccia.

"Già" mormora a denti stretti, sforzandosi di sorridere mentre Matt sospira senza farsi notare.

"Allora complimenti, Matt, certo hai ancora tanta strada da fare prima di raggiungere un successo come il mio ma l'importante è cominciare!" esclama Thomas, tutto preso da se stesso e nel tentativo patetico di sminuire Matt, Ashley gli lancia un'occhiataccia, vorrebbe tirargli un pugno e lo odia quando è così borioso.

Ma da quando si è trasformato in quell'essere antipatico e arrogante?

"Sono sicura che Matt non avrà difficoltà ad avere le sue soddisfazioni professionali" ribatte in difesa del biondo, ma curandosi bene dal non  guardarlo.

Se lo avesse fatto non avrebbe potuto fare a meno di nascondere il turbamento che la scuote dentro.

"Bene ragazzi, allora vi auguro un futuro luminoso e felice! Vi voglio un mondo di bene e sono felicissima di avervi nella mia vita! Non potevo chiedere di meglio!" conclude Katya, è emozionata e gli occhi le diventano lucidi.

Ashley si ricorda di ciò che le ha detto sulla loro scelta in merito alle cure per concepire e non riesce ad arrabbiarsi con lei nonostante avesse preferito essere rapita dagli alieni quella sera piuttosto che sorbirsi quelle attenzioni esagerate.

Sorride ai suoi zii e si gode il resto della cena. 

Ha ancora un giorno da trascorrere a casa e non vuole pensare a niente altro.


Il cielo si è imbrunito e una nuova sera fa il suo ingresso.

Per centinaia di persone in quel paese è una sera anonima come tutte le altre ma per Ashley non è così.

La tanto temuta ultima notte da trascorrere nella sua stanza sta per arrivare e non può più rimandarla.

Il momento è giunto, inesorabile.

Una marea di emozioni la scuote e qualche ora prima, sigillata nella sua camera, si è lasciata andare da sola a un pianto liberatorio mentre preparava le ultime cose da portare via.

Osserva il suo letto ben rifatto, l'armadio rimasto praticamente quasi vuoto, la tenda del suo balcone che ondeggia mossa dal vento come ha sempre fatto e i pupazzi di quando era bambina, ancora perfettamente sistemati sulle mensole.

Gli occhi si riempiono di nuovo di lacrime.

Sta finendo un periodo che, nonostante la tragedia che l'ha colpita anni prima, ricorda come spensierato e sereno ed è troppo triste da sopportare.

Non si rassegna al cambiamento, proprio non ce la fa.

Il giorno dopo dormirà in un nuovo letto col suo ragazzo e ciò che le fa più male e che la prospettiva non la alletta per niente.

Deve darsi del tempo, ne è sicura e poi andrà tutto bene.

E se così non fosse potrà sempre scappare e tornare nel suo porto sicuro.

Ha solo 21 anni e mezzo e tutto il tempo per cambiare direzione se quella presa si rivelasse sbagliata.

Quel pensiero le dà un minimo di coraggio e riesce a farsi forza.

Prende un lungo respiro poi rimane ferma a fissare le pareti.

C'è ancora una cosa che deve fare.

Col cuore che comincia ad accelerare e le mani pallide e fredde, si avvia decisa fuori dalla stanza.

Il corridoio è immerso nel buio e c'è così silenzio che può sentire il chiacchiericcio di John e Katya dal piano di sotto.

Solleva gli occhi e intravede il bagliore della luce della mansarda che penetra dalla sottile fessura della porta di Matt.

Deve salutarlo e vuole farlo quella sera.

L'indomani mattina la sua casa si trasformerà in un via vai di gente che passerà per salutarla, John e Katya che scorazzeranno su e giù per caricare i bagagli, Thomas che impaziente le farà fretta per partire in perfetto orario e lei non ha intenzione di dirgli addio in mezzo al trambusto, come fosse uno qualunque.

Vuole farlo con calma, nella pace che ancora si respira intorno a loro.

Almeno questo glielo deve dopo che lui le ha regalato quei mesi così belli e spensierati. 

Si avvia, le mani giunte sul petto quasi a voler trattenere quel cuore che esplode.

Bussa alla porta, talmente piano che all'inizio lui non la sente.

Riprova e finalmente la voce di Matt la invita ad aprire.

Ashley abbassa la maniglia, lo trova seduto alla scrivania con la luce soffusa che gli illumina il viso solo quanto basta, in un gioco di ombre e luci che lo fa apparire ancora più affascinante e più grande della sua età.

"Ashley" fa lui, allontanandosi subito dalla scrivania.

"Ti disturbo, Matt? Ero solo passata a salutarti prima di...prima della partenza" dice a fatica, ha come un masso che le preme sul petto.

Lui si avvicina e le sorride, alleviando di colpo quel peso.

"Non volevo disturbarti ma ci speravo, sai, che tu venissi…" le fa sapere a bassa voce, con dolcezza, mentre lei si accomoda sul suo letto, come innumerevoli volte ha fatto nel corso di quei mesi.

Non vuole interferire con la sua vita e ha deciso di lasciare a lei la decisione sul come regolare il loro rapporto, anche se questo lo fa soffrire.

"Vedo che anche tu ti prepari per partire" comincia lei, notando le valigie aperte e mezze riempite di vestiti e altra roba, e cercando di fare una normale conversazione.

Matt fa di si con la testa e si guarda intorno.

"Tra pochi giorni tornerò da mia madre e mio fratello per stare un po' con loro, mi mancano tanto e voglio rivederli prima di trasferirmi" la informa, con aria pensierosa.

L'aria è densa di strane sensazioni e di una elettricità che aspetta solo il momento giusto per scatenare una scintilla.

"Se dovessi avere bisogno di qualcosa nella nuova città sai che noi siamo disponibili a darti una mano, insomma…" prova a dire Ashley ma si sente stupida, è una forzatura e lo sanno benissimo entrambi.

Si devono evitare a tutti i costi e non ci sono altre alternative.

"Ashley, l'idea di poterti vedere ancora mi attrae non poco ma...volevo solo dirti che, anche se ci troveremo nella stesso posto, non interferirò in nessun modo con la tua nuova vita, puoi stare tranquilla se è questo che ieri ti preoccupava tanto. Hai bisogno di più serenità possibile per capire cosa vuoi e non sarò di certo io a sconvolgerti. Non ti cercherò e ...forse tu non dovresti cercare me" ammette col dolore nel cuore mentre osserva gli occhi di Ashley diventare immensamente tristi.

Non avrebbe senso rivedersi per tornare sempre in quell'insensato punto di partenza.

Ashley ha necessità di ritrovare se stessa e deve farlo senza condizionamenti esterni.

"Ti ringrazio - mormora lei, rotta dalla tristezza - è giusto così...però sappi, Matt, che...mi mancherai, che questi mesi insieme sono stati inaspettati per me e...che avrei tanto voluto non trovarmi in questa situazione, avrei voluto che le cose andassero diversamente" gli confessa, aprendo il suo cuore e mostrandogli quanto rammarico prova nel non aver potuto donargli interamente se stessa, come il suo istinto la spingerebbe a fare.

"Lo avrei voluto anche io" concorda lui amaramente, i capelli biondi, illuminati da quella poca luce, gli coprono la fronte e oscurano in parte il suo sguardo, impedendo ad Ashley di cogliere del tutto le sfumature che lo colorano.

Sembra tutto così ingiusto eppure è reale.

Una lacrima scivola giù sulla guancia di Ashley lei se la asciuga di fretta ma Matt se ne accorge.

"Ti prego, non rendiamo tutto più difficile...non voglio vederti soffrire. Ti auguro solo di essere felice con Thomas - inizia anche se gli costa tanto ammetterlo - mi mancherai Ashley, spero solo che tu sia serena come quando nuotavi e non c'era niente e nessuno a fermarti" 

Ashley annuisce, si alza in piedi.

Trattenersi più a lungo non avrebbe alcun senso, ormai.

Quello che dovevano dirsi l'hanno detto e va bene così.

Ha il viso più disteso e una nuova consapevolezza in corpo.

"Volevo solo salutarti, Matt. Buona fortuna per tutto" conclude più rilassata, di fronte a lui.

"A te" ricambia lui, si sofferma a guardarla, senza muovere un passo.

Ashley sa che dovrebbe andare via ma qualcosa che non riesce a controllare le tiene i piedi fermi come inchiodati al pavimento.

È un attimo e in un soffio scoppia il corto circuito che si sono sforzati tanto di evitare.

Come spinti da una scarica elettrica si fiondano l'una sulle labbra dell'altro, contemporaneamente.

All'inizio è un vero e proprio scontro che fa male, disperato e urgente, le loro bocche si cercano, si baciano disordinatamente e freneticamente.

Poi pian piano le mani accarezzano i rispettivi corpi con movimenti dolci, Matt stringe i fianchi di Ashley lei si abbandona sul suo petto.

Rallentano e così i baci si approfondiscono, diventano dolci, languidi, le lingue si sfiorano più e più volte, senza che niente possa impedirlo.

Si assaggiano in quella che a loro sembra un'eternità ma l'azione si svolge nell'arco di un paio di minuti al massimo.

Ashley comincia a realizzare quello che si sta appena consumando solo qualche secondo dopo, quando i loro movimenti si coordinano e diventano naturali, perfetti insieme.

Sente il sapore di Matt sulla sua lingua, la consistenza delle sue labbra, gli infila le mani dentro i capelli e lo tira a sé, preme il bacino contro il suo, si infiamma mentre lui, dopo quel contatto, inizia un nuovo bacio più profondo ed eccitante.

Quante volte ha desiderato poterlo fare e ha pensato che non sarebbe mai successo.

I loro respiri si affannano, riescono a prendere fiato solo tra un bacio e l'altro, l'aria è piena solo del rumore dei loro ansimi e del fruscio delle mani che scivolano sui vestiti e poi anche sotto, per cercare il contatto diretto con la pelle nuda.

Si spingono l'uno verso l'altra, cercano di rimanere in equilibrio in preda a quell'attrazione sbagliata e incontenibile che è esplosa in un istante, per dimostrare loro che non si può reprimere per sempre un sentimento che spinge per uscire allo scoperto.

In quei baci umidi, sempre più sensuali, è racchiusa tutta la voglia che hanno sempre soffocato e che è straripata tutta in una volta, lasciandoli incapaci di opporsi.

Ashley avverte un enorme calore travolgerla, non ricorda più quand'è stata l'ultima volta che baciare qualcuno le ha fatto provare un piacere così potente, forse non le è mai successo se ci pensa bene.

Sa che se non si ferma il prossimo passo sarà portarselo a letto e dare finalmente sfogo a quel mucchio di sentimenti disordinato che si sono accumulati.

Sente che sta cedendo, che vorrebbe solo abbandonarsi, togliersi i vestiti e averlo dentro di lei.

Non si sente così appagata da secoli.

Non capisce bene chi dei due lo faccia per primo, ma di colpo, prima che accada l'irreparabile, si staccano e rimangono a fissarsi, increduli.

La magia si è spezzata.

Hanno il respiro affannato e lo sguardo sconvolto.

Nessuno dei due osa parlare ma Ashley è quella che comincia per prima a realizzare ciò che è successo.

Si sente libera e oppressa allo stesso tempo.

Senza dire niente scappa.

Nessun ciao, nessun arrivederci.

Matt la vede correre via senza poter fare niente, distrutto al pensiero di quanto quei pochi e meravigliosi minuti la potranno fare soffrire nei giorni seguenti.

Come ha fatto a cedere così, proprio alla fine?

Sospira e si stropiccia la faccia, maledicendosi mentre si appoggia al muro del balcone e si accende subito una sigaretta per smaltire la tensione.

La avvicina alle labbra, le stesse che Ashley ha baciato prima e a quel punto non può comunque trattenere un sorriso colpevole.


"Non saluti Matt prima di andare?"

La domanda innocente di Katya riaccende in Ashley delle sensazioni colpevoli che ha provato a cancellare durante tutta quella notte insonne.

Come si può passare dal paradiso al sentirsi la peggiore delle peccatrici?

"No, ci siamo già salutati ieri" dice soltanto, cercando di sorridere mentre trascina a fatica il suo bagaglio.

Certo, salutati.

Salutati con una lunga serie di baci eccitanti e sensuali che l'hanno portata sull'orlo del baratto.

Lui non si è fatto vedere ed Ashley gli è profondamente grata.

Non avrebbe retto il suo sguardo quella mattina.

"Ok, allora siamo pronti per andare" fa Thomas impaziente, guardando l'orologio al suo polso per la millesima volta.

Non vede l'ora di portare la sua amata via con lui e cominciare la loro vita di coppia.

Lei invece sembra stia andando al patibolo.

Prima di uscire si sofferma a guardare la sua immagine riflessa sullo specchio dell'ingresso e ha un flashback del giorno prima, quando dopo essere fuggita dalla camera di Matt, si è rinchiusa in bagno e si è vista, con le labbra ancora rosse e stravolte per quell' intensa sessione imprevista di baci bollenti.

Si è passata le dita sulla bocca per togliere via le tracce recenti di quei baci e si è sciacquata la faccia ma è stato tutto inutile.

Non riesce a togliere la sensazione del sapore di Matt su di lei.

È come indelebile e le fa male.

Che razza di stronza e diventata?

Come si può definire una che, il giorno prima di andare a vivere col fidanzato, bacia appassionatamente un altro?

Se solo lo sapesse Ellie le direbbe che forse per qualche strano incantesimo si sono invertite i ruoli.

Lei non è mai stata così irrazionale!

Sbuffa e osserva i suoi occhi gonfi per le lacrime e il sonno perso.

"Amore ma che hai? Sembri sconvolta! Non essere triste, da ora in poi ci penserò io a renderti felice!" Le promette dolcemente prima di darle un bacio a fior di labbra che la fa sentire ancora di più una schifezza.

Ha la nausea e si sente tremendamente in colpa.

Che disastro!

Abbraccia forte i suoi zii, nel disperato tentativo di nutrirsi dell'ultimo briciolo di conforto che può ancora trovare, poi accenna un sorriso prima di infilarsi in macchina con Tom.

Si sorregge il viso con una mano mentre lui mette in moto.

Non ha nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia.

Non è andata a letto con Matt, anche se avrebbe tanto voluto farlo, si sono solo baciati, in fondo.

È tradimento anche quello?

Può trovare tutte le scusanti di questo mondo ma sa già quale sia la riposta.

Ha tradito Thomas e forse non solo per colpa di quei baci.

Forse lo ha tradito molto prima, quando ha finto di amarlo invece di ammettere che i suoi sentimenti erano cambiati.

Come si ripara quell'enorme casino?

Non può buttare all'aria tutto proprio mentre si incamminano verso la loro nuova casa.

Si volta a guardarlo e lo scorge intento alla guida.

L'immagine del viso di Matt si sovrappone alla sua e lo oscura mentre il ricordo delle sue labbra ritorna.

Scuote la testa e si rimette a fissare il panorama, la strada che scorre sotto di lei la porta sempre più lontano.

Forse lontano è la parola chiave che le serve.

Solo lontano da tutti potrà schiarirsi finalmente le idee, o almeno lo spera.

Si sfiora per l'ultima volta le labbra, c'è un dolce ricordo sopra che chissà quando andrà via.

Sorride.

"Se sei stanca puoi dormire un po', ci aspetta un lungo viaggio" la avverte Thomas con fare premuroso e lei non può che concordare.

Chiude gli occhi e si abbandona al sonno.

È esausta e crolla subito.

A volte è proprio sprofondando che si trova la forza per risalire e trovare tutte le risposte.

Non sa di preciso dove la condurrà alla fine la sua strada.

Lontano, per adesso solo lontano.

 
  
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