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Autore: Pandora13    22/01/2022    2 recensioni
Ci sono tanti tipi di amore: l'amore romantico, l'amore fraterno, l'amore passionale.
Ci sono amori adolescenziali, amori maturi, amori effimeri e passeggeri ed altri eterni.
A volte c'è bisogno di lasciar andare il passato e guardarsi intorno, ma soprattutto a volte c'è bisogno di essere coraggiosi ed esporsi, per ottenere la possibilità di vivere un amore più maturo...
Sequel di "Amore Egoista".
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
- Questa storia fa parte della serie 'Love x Life x Sex'
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NdA: Quella che segue è un'altra song-fic che fa parte della serie "Love x Live x Sex", una raccolta di song-fic multi-sgip e multi-fandom a cui sto lavorando. Si tratta nello specifico del sequel di "Amore Egoista".
So che avevo detto che forse sarebbe stata una serie di tre OS e lo spero ancora (fortunatamente sono autoconclusive, così non rischio il linciaggio), ma questa è l'unica di cui ero davvero certa e che ho pronta al momento quindi ve la posto.
Molto probabilmente, se riuscirò a trovare l'ispirazione e la canzone, rimarrò sull'idea iniziale e seguirò l'esempio di Junju e scriverò una serie di "Amore".
Per il momento a "Egoista" è seguito "Adulto", questo perché non è l'amore spensierato di prime volte e scoperte, è "solo" amore... un amore timoroso e agli albori, ma maturo, nato dalla consapevolezza e dalle esperienze pregresse.

Come sempre i personaggi non sono miei e sono tutti adulti e consenzienti.
La canzone è "Lettera" di Laura Pausini di cui vi lascio il link: https://youtu.be/HSrhQPGGENw

 

In quell'ultimo anno la loro amicizia era mutata radicalmente.
Se ai tempi della scuola le loro interazioni erano sempre passate attraverso Rin e Haru, all'università avevano iniziato a frequentarsi per studiare: dal momento che seguivano gli stessi corsi la cosa era sembrata scontata e naturale.
Nonostante ciò il loro rapporto era rimasto sempre ad uno stadio superficiale, come se fosse filtrato dalla presenza degli altri due.
Quel giorno al caffè era cambiato tutto.
Si erano guardati e avevano riconosciuto ognuno negli occhi dell'altro la stessa consapevolezza e lo stesso dolore che sapevano adornare il proprio volto.
Lasciar andare Haru non era stato semplice.
Anche se non lo amava più, anche se sapeva di non poter ferire dei sentimenti inesistenti, anche se sapeva che la loro amicizia sarebbe rimasta immutata, aveva fatto male.
Lasciar andare Rin, era stato altrettanto difficile.
Quell'esperienza li aveva avvicinati, ma da quel momento in poi erano stati i loro caratteri complementari e le giornate condivise a cementare quell'amicizia.

Volevo dirti quello che

Non son riuscita a dire mai

Ed ho tenuto chiuso in me

Da troppo tempo ormai

Ma c'è un amore che non so

Più nascondere perché

Adesso ha bisogno anche di te

 

Non aveva idea di come dirglielo, Makoto, di essersi innamorato di lui.
Non sapeva quando, durante quell'anno, i suoi sentimenti si fossero trasformati in amore, quello che sapeva era che non avrebbe potuto resistere ancora a lungo senza rendere partecipe dei propri sentimenti colui che ne era il destinatario, ma allo stesso tempo non sapeva come dirglielo: il timore di rovinare quella neonata e profonda amicizia era troppo radicato in lui.
Avrebbe potuto perderlo in quel senso e questo lo atterriva, ma non quanto il pensiero che potesse fraintenderlo, che potesse credere di essere solo un rimpiazzo per lui.
Non era così.
Quello che aveva provato per Haru era stato un amore puro e adolescenziale prima e un amore falso ed egoista poi.
Quello che provava per lui era un amore adulto, consapevole, vero e profondo, che aveva bisogno di Sousuke per sopravvivere.

 

Volevo dirti solo che

Sei sempre tu la mia allegria

Che quando parli insieme a lei

Diventa folle gelosia

Per tutto quello che mi dai

Anche quando non lo sai

Questo io volevo dire a te
 

Non capiva come fosse successo, Sousuke.
Come una persona che per anni era rimasta solo un mero conoscente fosse diventata in così poco tempo la fonte di ogni sua risata.
E non voleva dirglielo, spaventato che potesse credere di essere ai suoi occhi solo un mezzo per far ingelosire Rin, ma non avrebbe potuto rimandare ancora a lungo, visto le reazioni che aveva quando si trovavano tutti e quattro assieme.
Se da ragazzino la sua "minaccia" a Nanase lo aveva fatto apparire geloso di Rin, quello era niente in confronto a come si sentiva ogni volta che vedeva il bellissimo sorriso di Makoto rivolgersi a lui.
Sapeva che erano semplicemente rimasti amici, così come era accaduto tra lui e Rin.
Era inevitabile, una naturale evoluzione degli eventi, ma la gelosia gli ruggiva nel petto, rendendolo intrattabile e più silenzioso del solito.
Avrebbe voluto dirglielo, in quel momento, al loro tavolo, nel loro caffè.
Avrebbe voluto dirgli quelle parole che nonostante tutto non aveva mai detto a nessuno, perché quell'amore passato, che lo aveva fatto gioire e soffrire così tanto, non era neanche lontanamente paragonabile a quello.

 

Di come quando non ci sei

Io mi perdo sempre un po'

E poi mi accorgo che non so

Più divertirmi senza te

Invece quando stai con me

Anche il grigio intorno a noi

Si colora della vita che gli dai

 

Si sentiva un po' perso Makoto, quando Sousuke non c'era.
Non riusciva a ricordare di essersi mai sentito così prima, come se senza di lui fosse impossibile divertirsi.
Forse era colpa del suo sorriso, così raro e per questo così prezioso.
Come se con lui il mondo ritrovasse i propri colori.
Forse era perché nessuno si sarebbe precluso la vista dei colori di fronte ai suoi occhi, rischiando di perdere la bellezza di quelle iridi cristalline.
Forse era sempre stato troppo romantico, ma gli sembrava che il mondo riprendesse vita solo quando erano insieme e tutto questo lo spaventava così tanto.

 

Com'è difficile

Dire tutto questo a te

Che d'amore non parli mai

Non ne parli mai con me

Forse perché

Hai paura come me

Di una risposta che

Ancora tu non sai qual è
 

Sousuke avrebbe voluto davvero confessare i suoi sentimenti, ma era così difficile parlare d'amore con chi non lo nominava neanche più.
Sapeva che Makoto era spaventato, come lui.
In passato quello che credevano amore li aveva delusi e consumati e ora... ora le risposte erano rese incerte dai timori.
I muri innalzati a protezione sembravano invalicabili e aprirsi e parlare era così maledettamente difficile, cazzo!

 

Volevo dirti quello che

Non son riuscita a dire mai

Ed ho tenuto chiuso dentro me

Ma c'è un amore che non so

Più nascondere perché

Adesso ha bisogno anche di te

 

Un bacio dolce e passionale al tempo stesso, che aveva lasciato per un istante Makoto stordito e Sousuke sconvolto dalle proprie azioni.
Alla fine le parole non erano servite, quell'amore sbocciato quasi per caso era esploso, pretendendo di essere espresso e condiviso, al di là delle paure, al di là delle gelosie.
Non era stato più possibile imbrigliarlo e farlo tacere.
«Per stasera Haru...» Makoto aveva iniziato a dire chissà cosa, su una qualche stupida proposta di Nanase e lui aveva semplicemente deciso che non ne poteva più di sentire quel nome e gli aveva chiuso la bocca con la propria.

«Ti amo.» aveva detto appena ripresosi dallo shock delle proprie azioni.

Il sorriso stupito e radioso che aveva ricevuto in risposta era valso il rischio.

«Ti amo anche io.». 


 
   
 
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