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Autore: Mikiri_Tohoshima    04/09/2009    1 recensioni
Gotham è una città oscura, una città vampiro, malata di crimine, ma la sua cura, umana e invisibile, agisce per mezzo della sua gente, salvandola dalle malvagità che la mente e il dolore possono causare...
Genere: Malinconico, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gotham city non è mai stata così oscura.

È una città oscura, tutti i muri delle sue case sono neri di smog, i suoi abitanti hanno il cuore nero, e il suo simbolo è nero, ma non lo è mai stata così. Sta decadendo, marcia nel petto, e seppellirà tutto quello che ha creato. Perfino chi non ha fatto altro che combattere per lei. Perfino chi l’ha amata, verrà divorato dalle sue macerie.

Non voglio portare iella, perché è la mia casa, il paese dove sono nata, e da dove la mia famiglia è scappata, però io vorrei che le sue strade fossero luoghi più sicuri, luoghi dove i miei figli possano correre e giocare come ho fatto io da bambina. Io e mia sorella che vive a Metropolis. ≪Vieni a Metropolis, Emma cara, qui non è pericoloso camminare per strada, non c’è da aver paura!≫.

Io non ho paura. Non ho paura di camminare per strada, non ho paura che un drogato mi derubi per continuare a farsi, non ho paura che i miei figli li prenda sotto un pazzo al volante. Forse di questo si... Ma quello di cui ho paura io è una cosa sola. Un’auto. Una macchina del governo, nera o grigia scuro, e due uomini del governo che suonano alla mia porta, e che mi dicano:≪Signora, suo marito è caduto durante una sparatoria, attacco, attentato o qualunque altra cosa.≫. Di questo ho paura.

≪Eric, diglielo tu, convinci tu mia sorella a venire ad abitare a Metropolis.≫ ≪Per ritrovarmi senza lavoro? No grazie, hanno bisogno di me, qui.≫.

Hanno bisogno di me. È questo quello che Eric risponde a chi continua a chiedergli cosa ci fa nella polizia. E non importa se sia una vecchietta, un bambino o un uomo solo. Hanno bisogno di lui, del mio Eric. Ed Eric, soprattutto, crede al simbolo di Gotham. Lui ci crede.

Gotham è nera, come il vuoto e la solitudine. Nere sono le sue vie, che nascondono i virus e il marcio. Ma tra le sue vie, si nasconde il suo vero cuore, il suo sistema immunitario, il suo unico globulo bianco, il suo vaccino. Nessuno sa da dove è arrivato, ma Eric benedice sempre il Signore per lui. Quando compare, e sei nei guai, pensi che siano peggiorati, ma poi capisci che è lì per aiutarti. Perché lui sapeva che tu avevi bisogno di lui. È violento, sanguinario, serio, ma lui è buono. Lui non ti farà mai del male, se tu non l’hai mai fatto. Perché, se tu non sei nei guai perché ci hai messo qualcun altro, allora non può altro che peggiorare. Ti fa pentire alla grande di aver messo qualcuno nei guai. E ti toglie la voglia di farlo ancora. O di provarci mai.

Io l’ho incontrato una volta sola, per mia fortuna, perché c’è un solo modo, per una donna, di incontrarlo. Essere nei guai. Io non sono un tipo che mi ci caccio spesso, e quello è stato un caso isolato. Non conoscevo neppure Eric. Era passata da poco la mezzanotte, e come Cenerentola, stavo tornando a casa dal ballo. Chissà cosa volevo fare, quando ho preso quella scorciatoia, fatto sta che mi sono trovata in un brutto guaio. E, forse, rischiavo di non uscirne viva. Poi è arrivato lui. Se ci fosse mai stata un poco di malvagità nel mio cuore, a vedere cosa faceva a quei malvagi, è scomparsa. Poi si è voltato verso di me:≪Tutto bene?≫. mi ha chiesto. Io stavo benissimo. ≪Stia attenta la prossima volta. Non vada in giro di notte da sola.≫. Ed è scomparso. Scomparso nel suo elemento, la notte. Anche se, ne sono sicura, ha continuato a proteggere il mio ritorno a casa.

Molti dicono che non esiste pericolo più grande che la notte di Gotham city. Quanti si sbagliano. La notte, qui, è pericolosa, ma non perché la notte è pericolosa, ma perché il male agisce di notte. Se il male agisse di giorno, allora si direbbe che non esiste pericolo più grande che il giorno di Gotham city. Gotham è sempre stata una bella città, antica, con un passato solido dietro le spalle. Ma la pazzia, e il male, ha trasformato tutto ciò che era bello di questo paese in orrendo. E tutto ciò che era già orrendo, non ha fatto altro che peggiorare. Si è ammalata, la mia città, e nonostante si cerchi di curarla, la malattia è sempre più forte del rimedio. Certe volte, certi giorni che sto facendo la spesa, o che vado a prendere Brian e Megan a scuola, vorrei scappare. Sento un ondata di puro terrore avvolgermi l’istinto, e scappare. Chissà se succede anche agli onesti abitanti di Gotham che formano quel trenta per cento di cittadini. Trenta per cento, gli abitanti onesti, dieci per cento, i politici di Gotham, e, il resto, la malattia. Più, uno 0,00001. La cura.

Quello che resta, la mia unica paura, spero sia infondata. Eric non è uno stupido, e sa cavarsela. Il suo prossimo è sempre esistente. È troppo buono per finire sotto la falce veloce di una pistola. Anche se... non ha mai tardato. Anche se ha il turno di notte, non è così avventato da perdersi in bar. Sa che la sua famiglia lo attende qui. Il campanello, sarà tornato?

≪Signora, siamo spiacenti di informarla...≫.

Gotham city non è mai stata così nera. Gotham city è una città vampiro, che beve il sangue dei suoi cittadini versato dal male. I bambini si troveranno bene a Metropolis? Io non lo so, ma spero. Il suo simbolo, la sua anima è buona e pulita, come una bandiera. Mentre quella di Gotham è nera come lei, un vampiro che beve il sangue di innocenti, e versa quello dei malvagi. È sotto le credenze assurde di buoni che vive e ingrassa. Le lacrime mi rigano le guancie, colandomi il mascara. Hai impedito di portare via me, eppure non hai salvato il mio Eric. Com’è alto... Farà male, al contatto? Oppure la paura bloccherà il mio cuore durante il volo? Sono pronta. ≪Che sta facendo?≫. Tu. Cosa ci fai qui? Tu che non hai impedito la morte del mio Eric? ≪Le avevo detto di non andare in giro da sola durante la notte.≫. Ti ricordi di questo? Come puoi ricordarti di questo, e non sapere perché voglio compiere un gesto disperato? ≪Se non sbaglio, ha dei figli. Cosa sta cercando di fare? Li vuole rendere orfani?≫. Vivranno con mia sorella, ho spiegato tutto a Brian... ≪Non ne vale la pena. Deve vivere per suo marito, che ha dato la sua vita per il suo ideale.≫. Non potevi darla tu la vita per lui? ≪Forse dire che sono arrivato troppo tardi non la farà che infuriare...≫. Bingo. ≪Oppure, mentirle inutilmente dicendo che ho cercato di salvarlo, o che mi ha salvato la vita sacrificandosi le darà una falsa speranza. Non voglio che viva di vendetta, né che renda orfani i suoi figli. Hanno bisogno di lei. Vada da loro.≫. Quando mi voltai, era scomparso, come la prima volta che lo incontrai.

Gotham City è una città oscura, ma non troppo. Forse, molto più di altre città, tutte con segreti e... un’anima. Io continuerò a vivere qui, perché so, adesso lo so, come agisce la sua cura.





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Angolino!

Ringrazio qui i recensori di 45825243, spero che leggiate le mie prossime storie basate sul mondo dei fumetti americani. A presto!
  
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