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Autore: Marlena_Libby    05/02/2022    4 recensioni
Walter scopre che il 18 aprile non è mai un giorno facile per Lance...
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lance Sterling, Walter Beckett
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Ehi, Lance! - esclamò Walter entrando nel suo ufficio. - Come butta oggi?
Ma nell'ufficio non c'era nessuno.
"Strano!" pensò Walter. "Non è mai in ritardo!"
Decise allora di andare da Joy Jenkins, il capo dell'H.T.U.V., per vedere se sapeva qualcosa.
- Buongiorno, signora Jenkins!
- Buongiorno, signor Beckett.
- Sa per caso dov'è Lance? Di solito è sempre nel mio ufficio ad aspettarmi, ma stamattina non c'è.
Joy assunse un'espressione triste.
- Ho detto qualcosa che non va?
- No, tranquillo! È solo che... il 18 aprile è un giorno molto difficile per l'agente Sterling. In questo giorno, ogni anno, prima di venire al lavoro va... al cimitero.
Walter fu molto sorpreso: Lance non gli aveva mai detto di aver perso qualcuno da quando erano diventati amici, ma sapeva per esperienza che non era mai facile parlare di certe cose.
- Ehm... Le dispiace se mi assento per un po'? Vorrei andare da lui.
- No, non c’è problema!

Quando arrivò al cimitero, Walter vide Lance inginocchiato davanti a una tomba.
- Non immagini quante cose sono cambiate negli ultimi mesi! - lo sentì dire. - Questo ragazzo, Walter Beckett, è riuscito a cambiare l'intera agenzia! Ha dimostrato a tutti che avevi ragione! Io e lui siamo anche diventati grandi amici! Quindi, per farla breve, va tutto alla grande, anche se... mi manchi, amico! Mi manchi tanto!
Lance si asciugò una lacrima e mise un garofano sulla tomba.
- Lance?
La spia si girò di scatto e fu molto sorpreso di vedere Walter.
- Walter, che ci fai qui?!
- Mi sono preoccupato perché stamattina non eri in ufficio, così sono andato dalla signora Jenkins e lei mi ha detto che ti avrei trovato qui.
Poi Walter si avvicinò alla tomba per guardarla meglio: sopra c'era la foto di un uomo con la pelle molto chiara, le lentiggini sul naso, i capelli neri, gli occhi verdi e un sorriso molto simpatico.
Sotto c'era scritto che si chiamava James Parks e che era morto proprio il 18 aprile di dieci anni prima.
- Lo conoscevi, Lance?
- Sì, lavorava anche lui all'agenzia. Era un mio caro amico e anche... il mio partner nelle missioni.
- Cosa?! - esclamò sconvolto Walter. - Pensavo che non avessi mai lavorato con nessuno prima di me!
- All'agenzia non parlano mai di Jamie: era molto amato da tutti, quindi la sua scomparsa non è stata facile per nessuno.
- Che cosa gli è successo, Lance? - gli chiese Walter inginocchiandosi accanto a lui e mettendogli una mano sulla spalla.
Lance sospirò tristemente e cominciò a raccontare: - Vedi, io e Jamie eravamo stati i migliori durante l'addestramento, quindi ci misero a lavorare insieme. Lui era sempre gentile e premuroso con tutti, quindi presto siamo diventati amici. Sai, all'epoca non ero violento con i criminali come mesi fa, ma ero comunque molto duro, invece Jamie cercava sempre di essere il più pacifico possibile. Io lo rimproveravo dicendogli che si sarebbe fatto ammazzare se non imparava a essere più duro, ma lui rispondeva sempre che non esistevano bravi ragazzi o cattivi ragazzi, ma solo persone che meritavano di essere salvate.
- Wow! Sono le stesse cose che ti ho detto io quando eravamo sulla tua nave! - esclamò Walter.
- Già! Comunque, nonostante questi disaccordi, andava tutto bene tra di noi. Poi un giorno è stato rapito da alcuni criminali che l'hanno torturato per estorcergli delle informazioni sull'agenzia! Quando l'ho trovato era in condizioni pietose! Ero talmente arrabbiato che volevo uccidere il tizio che l'aveva ridotto così, ma Jamie mi ha fermato dicendo che non era proprio il caso di sporcarmi le mani visto che era ancora vivo. Io non ero d'accordo, ma non mi andava di discutere con lui in quello stato, così decisi di accontentarlo. Poi però il bastardo è riuscito a sfilarmi la pistola e mi ha sparato... ma Jamie ha preso il colpo al posto mio! Mi è morto tra le braccia qualche minuto dopo!
A Lance vennero le lacrime agli occhi nel ricordarlo.
- E poi cos'hai fatto?
- Io... ero accecato dalla rabbia, così sono saltato addosso a quel bastardo, gli ho messo le mani al collo e ho stretto... finché non si è più mosso! Da allora sono diventato molto più violento con i criminali e non ho più voluto avere un partner!
Walter sgranò gli occhi, sconvolto.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi il ragazzo abbracciò Lance.
- Lance, mi dispiace così tanto! Capisco che cosa provi! Mi sono sentito così quando è morta mia madre!
L’uomo sorrise dolcemente e ricambiò l'abbraccio.
- Jamie era come un fratello per me! Tu me lo ricordi moltissimo! Chissà cosa avrà pensato di me vedendomi diventare così violento!
- Di sicuro non ne sarà stato molto contento, ma non avrà smesso di volerti bene! - disse Walter sciogliendo l'abbraccio. - Se è morto per proteggerti, non potrebbe mai odiarti! E adesso sarà molto fiero di te vedendo quanto sei cambiato!
Lance sorrise con gratitudine, poi si alzarono e disse: - Adesso però torniamo all'agenzia, il mondo ha bisogno di noi!
- Ben detto!
   
 
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