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Autore: Frankie_ Echelon    06/02/2022    0 recensioni
[OffGun]
Gun Atthaphan è al compleanno di Jennie, una sua amica, ma non riesce a divertirsi senza Off
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gun riguardò con rabbia il suo cellulare, stava scrivendo ormai da minuti, forse sarebbe meglio dire che stava litigando. Digitò velocemente un altro messaggio, questa volta senza ricevere risposta. “Non ci credo, ha visualizzato e non ha risposto” pensò stringendo con forza il cellulare.
Buttò giù un altro bicchiere tutto d’un sorso.
《Gun! Gun, vieni a ballare dai 》lo chiamò a gran voce la festeggiata. Alzò lo sguardo e le sorrise 《 Passo 》 disse soltanto tornando a guardare il suo cellulare.
Sfogliò la chat mentre continuava a sorseggiare il suo drink. Non era da lui ammutolirsi così, specialmente ad una festa della sua amica, eppure in quel momento non aveva voglia né forza di divertirsi.
Posò il telefono e sospirò cercando di calmarsi. “Non ha senso arrabbiarsi così,  calmati Gun" si disse mentalmente per cercare di sbollentare un po’, con scarsi risultati.
Poggiò le mani sotto il mento mentre guardava Jennie divertirsi; era il suo compleanno, un giorno importante per lei, e lui, essendo uno dei suoi più cari amici, avrebbe voluto divertirsi con lei… ma proprio non ci riusciva perché l’unica persona che avrebbe voluto lì in quel momento non c’era.
Gun sapeva bene che l’assenza del suo ragazzo era dovuta ad una valida motivazione ma in ogni caso nulla riusciva a calmarlo. Quel giorno non l’aveva visto per niente, si erano scambiati qualche messaggio ma nulla di più.  Off non l’aveva neanche chiamato come era suo solito fare e non gli aveva fatto vedere il suo nuovo look. Anzi, scoprì che il suo ragazzo si era tagliato i capelli tramite una storia di Instagram.
Il cellulare vibrò e subito Gun prese a leggere il messaggio.
[Te l’avevo detto che sarei andato a casa di Nong Krist per il compleanno di Arm. Lo sai che non mi piacciono le feste vistose. Ho già chiesto scusa a te e a P'Jennie. Non capisco perché stai facendo tutte queste storie]
Il messaggio che Gun ricevette era chiaro, Off si stava alterando.
Avrebbe voluto scrivergli che era arrabbiato perché in realtà gli era mancato durante tutto l’arco della giornata,  avrebbe voluto scrivergli che il non averlo accanto lo faceva star male. Ed, invece, scrisse solo [va bene P'Off. Chiudiamo il discorso così].
Off visualizzò ma non rispose.
Se avesse potuto, Gun, avrebbe sicuramente pianto. Si sentiva uno stupido per aver preteso che il suo ragazzo fosse lì con lui. Anche se con restrizioni, anche se non potevano mostrarsi come avrebbe voluto, desiderava solo che Off fosse lì.
Jennie si girò in cerca di Gun e il sorriso che aveva in volto si affievolì leggermente. Capì all'istante che il suo Nong non stava tanto bene. Era triste e ogni persona presente lo poteva percepire.
Si avvicinò a lui e gli tolse il bicchiere dalle mani, prima che il piccolo ne bevesse il contenuto, facendolo lamentare.
《Non starai bevendo un po’ troppo?》 gli chiese guardandolo con circospezione.
Gun la guardò e mugugnò qualcosa di incomprensibile che a Jennie sembrò come un “non sono ubriaco"  ma che di certo non poteva esserne sicura.
Gli chiese cosa avesse, aveva intuito che qualcosa disturbava i pensieri di Gun e vederlo in quelle condizioni la faceva male.
《Nulla Phi, non è nulla》rispose continuando a guardare il cellulare.
Erano passati parecchi minuti dall'ultimo messaggio che aveva inviato a Off eppure il più grande non aveva risposto.
《È sempre così Phi! Quando discutiamo prende e se ne va oppure non risponde al cellulare. Lo so che P’Off è orgoglioso e non vuole darlo a vedere quando è arrabbiato ma questo mi infastidisce! E mi infastidisce perché anch’io sono orgoglioso e so essere stronzo quando mi arrabbio… ma è il mio Papii e non so cosa farei senza di lui》 disse tutto d’un fiato a Jennie che lo guardava sconvolta per il repentino cambio di umore. Continuò a raccontarle tutto quello che era successo, si fermava solo per riprendere fiato. Guardava P'Jennie mentre parlava e gli occhi iniziarono a diventargli lucidi.
Gli scivolò qualche lacrima sul viso poi si bloccò,  come se non trovasse più le parole.
《Mi manca, oggi non l’ho sentito praticamente nulla se non per discutere. Phi… e se non mi amasse più?》
《Alla faccia che non era niente》 affermò tappandosi subito la mano con la bocca, conscia del fatto che non avrebbe dovuto dirlo.
Jennie sospirò e prese le mani di Gun, lo guardò dritto negli occhi e cercò di tranquillizzarlo.
Gun annuì più sollevato, si era tolto un grosso peso dal petto parlando con Jennie.
Cercò di allungare il braccio verso il bicchiere ma una mano lo bloccò.
Quando alzò lo sguardo perse un battito.
Off era lì davanti a lui e lo guardava serio, 《basta bere. Andiamo a casa》.
Il timbro serio della voce di Off fece vibrare il corpo del più piccolo.
《Te ne occupi tu?》 Chiese Jennie, ottenendo una risposta positiva dal più grande.
Gun, si lasciò prendere la mano da Off, avrebbe voluto dirgli che stava bene e che poteva rientrare da solo ma quel contatto gli piaceva quindi preferì non dire nulla e, anzi, strinse maggiormente la mano del più grande.

Off guidò in silenzio, ogni tanto gettava uno sguardo verso il più piccolo notando che appena vedeva che lo stava guardando girava subito la testa.
“A che gioco stai giocando. Gun? Perché sei così bello anche mentre dei arrabbiato?” si chiese sorridendo.
《Perché hai sorriso?》 chiese Gun aggrottando le sopracciglia.
《Nulla. Ho solo pensato ad una cosa》rispose serio continuando a guardare la strada.
è ancora arrabbiato” pensò Gun accovaciandosi al sedile, sentendosi terribilmente triste.
Il traffico nelle strade di Bangkok era intenso, così Off ne approfittò per guardare nuovamente Gun notando che si era addormentato. Prese una giacca dal sedile posteriore e lo coprì per evitare che prendesse freddo.
Arrivarono poco dopo all’appartamento di Off.
Il più grande parcheggiò e guardò il suo ragazzo  che dormiva beatamente,  stretto alla sua giacca. Era bellissimo ai suoi occhi e più lo guardava più pensava a quanto fosse fortunato nel poter stare con lui.
Lo svegliò piano, cercando di non farlo spaventare.
Gun aprì gli occhi lentamente e, stiracchiandosi si guardò intorno.
《Perché siamo qui?》
《Di certo non potevo portarti a casa tua in queste condizioni》 rispose bruscamente.
Gun si sentì ferito da quelle parole. Percepì dal suo tono che Off era ancora arrabbiato e questo gli faceva tremendamente male.
《Andiamo dai》concluse Off  questa volta con un tono più dolce.
Off portò Gun nel letto notando come il più piccolo non aveva le forze per reggersi in piedi.
Si alzò per coprirlo ma Gun lo trattenne prendendogli il polso. Lo guardò con occhi imploranti facendo sciogliere il più grande.
Si sdraiò accanto a lui e Gun ne approfittò per accocolarsi, posando la testa sul petto del più grande.
《Scusami P'Off per come mi sono comportato. Ho esagerato e ne sono cosciente, ma avrei voluto stare con te oggi》
Off lo guardò e sorrise dolcemente. Prese ad accarezzargli i capelli mentre il piccolo chiuse gli occhi beandosi quel tocco.
《Non sono arrabbiato. In realtà non lo sono da quando sono arrivato alla festa》
Gun alzò lo sguardo incrociando lo sguardo di Off 《ma allora perché eri così serio poco fa?》.
《Per fartela pagare un po’. Oggi non ho avuto il tempo di sentirti. Volevo farti una sorpresa venendo a prenderti alla festa con il mio nuovo taglio di capelli… ma tu ti sei arrabbiato e ho finito per arrabbiarmi pure io. Ma appena ti ho visto mi è passato tutto》concluse sorridendo.
Gun abbassò lo sguardo sorridendo; si sentì sollevato da quelle parole e imbarazzato per essersela presa così con Off.
《Ah, Gun..》
Gun lo guardò nuovamente aspettando che continuasse a parlare.
《… non dire mai più che potrei non amarti》
Un enorme sorriso comparì sul viso del più piccolo facendogli uscire le fossette.
Off perse un battito a quella visione.
《Ti amo anch’io, Papii 》rispose per poi unite le loro labbra in un dolce bacio.

   
 
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