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Autore: Hop Frog    10/02/2022    2 recensioni
Rachel è un'adorabile bambina di sei anni, dai grandi occhi azzurri e con i capelli biondi legati sempre in due codini. Tutti stravedono per lei.
Del resto è un'adorabile bambina di sei anni, perché mai non dovresti amarla alla follia?
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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                                                                                RACHEL








“James, dici che la mamma si arrabbierà perché ho sporcato il vestito?”
James fece un pallido sorriso.
“No, Rachel, non preoccuparti.”
“Ma non ti ricordi quando siamo andati a mangiare il gelato e tu hai macchiato la maglietta nuova? Ti ricordi come urlava?”
“Sì, Rachel, ma stavolta non succederà, tranquilla.”
Lei lo guardò con quei suoi enormi occhioni azzurri.
“Non succederà perché si arrabbierà per altre cose, vero? Sono stata così cattiva...”
“No, sorellina, tu non sei cattiva!” James le prese la mano” sai, l’altro giorno, a catechismo, ci hanno spiegato che pure Lucifero era un angelo, poi però ha fatto arrabbiare Dio che l’ha punito e così è caduto giù all’inferno.” anche gli angeli sbagliano, pensò guardando la bimba e indugiando sul suo visetto a cuore, le sue guance rosee e i capelli biondi legati, come al solito, in due codini.
“Io non voglio cadere!”
“Non lo permetterò, sorellina.”
Rachel tirò su col naso”Non voglio andare all’inferno.”
“Non ci andrai. E se ci andassi io verrei con te.”
Lei lo fissò”Verresti davvero all’inferno con me?”
“Io farei di tutto per te.” disse James con la serietà dei suoi otto anni. Lo pensava davvero. Rachel era la sua sorellina, il suo compito era proteggerla.
“Ma cosa diremo alla mamma?”
“Non ti preoccupare, penserò a tutto io. Sai che lei guarda sempre quei telefilm con i poliziotti, no?”
“Sì, è vero.”
“Qualcosa avrò imparato.” James le fece un sorriso rassicurante.
“Ma ti insulteranno, ti diranno tante brutte parole.”
“L’importante è che non facciano nulla a te.”
Rachel fece un sorriso lacrimoso.
“Ti voglio bene, James.”
“Anche io, piccolina.”
“Credevo che ti saresti arrabbiato. Quando sono venuta in camera a dirti cos’era successo…”
“Non potrei mai arrabbiarmi con te!”
Rimasero in silenzio per qualche attimo.
“James?”
“Dimmi.”
“Pensi che la mamma mi comprerà la cucina delle Principesse Disney?”
“Sì, Rachel. Sono sicuro di sì.”


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“Allora? Come va?”
La donna sospirò e bevve una sorso di caffè.
“Me lo chiedo ogni santo giorno quando mi sveglio. Non sono mai riuscita a rispondermi.”
Christine guardò per qualche attimo Rachel, intenta a disegnare, poi si rivolse di nuovo all’amica.
“Sembra che si stia riprendendo bene.”
“Gli psicologi sono ottimisti.”
“E lui?” chiese con voce più bassa.
Nessuna replica.
“Ci vai a trovarlo, vero?”
“Sempre meno.” l’altra fece un gran sospiro ”lo so, è orribile per una madre anche solo pensare una cosa del genere, però ogni volta che lo vedo mi vengono i brividi. Se penso a ciò che è successo…”
“Non è facile, capisco. Ma non me la sento di biasimarlo: ha vendicato sua sorella per tutti gli abusi subiti da suo padre.”
“Come ho potuto non accorgermene? Come ho potuto essere così cieca?” esclamò Jessica, battendo un pugno sul tavolo.
L’amica le prese una mano.
“Mi rendo conto che è dura, ma a volte scopriamo di avere accanto dei mostri. È terribile, tuttavia succede più spesso di quanto si potrebbe pensare.”
“E lo so che lui ha voluto vendicarsi, ma quella ferocia… l’ha quasi sventrato, santo cielo! Il solo fatto che abbia potuto portare a termine una cosa tanto orribile…”
Si interruppe vedendo Rachel che entrava nella stanza.
“Mamma?”
“Dimmi, cara.”
“Posso chiederti una cosa?”
“Ma certo.
“Mi compri la cucina delle Principesse Disney?”
La donna sospirò: era da mesi che Rachel chiedeva quella cucina, ma era al di là delle loro finanze. Per quanto volesse farla felice, visto tutto quello che avevano passato, non poteva accontentarla.
“Mi dispiace, tesoro, ma costa troppo. Però ti prenderò di sicuro qualcosa di altrettanto bello.”
Per un attimo il volto di Rachel si oscurò e nei suoi occhi comparve una tale rabbia che sua madre raggelò. Ma un attimo dopo si disse che doveva solo esserselo immaginato, perché Rachel le fece un sorriso, solare e allegra come sempre. Ricordò quando era rientrata a casa e aveva trovato i suoi figli sporchi di sangue e suo marito ammazzato come un maiale, James che stringeva il coltello con tanta forza che avevano dovuto strapparglielo di mano. Ringraziò Dio che a sua figlia fosse stato risparmiato l’essere testimone dell’omicidio: aveva visto soltanto il cadavere.
“Dai, va a prendere un po’ di torta al cioccolato. Deve esserne rimasta una fetta nel frigorifero.”
La bimba obbedì.
Adorava la torta al cioccolato. E adorava anche la cucina delle Principesse Disney. Nemmeno suo padre gliel’aveva voluta comprare, aveva detto le stesse cose della mamma. Per questo gli aveva infilato un coltello in pancia.
Un coltello identico a quello che si trovava sul tavolo.
Rachel spostò lo sguardo verso il salotto e sorrise.
   
 
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