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Autore: debby90    18/02/2022    1 recensioni
PROLOGO: In un’epoca futura c’è una nuova ottava brigata desiderosa di salvare il mondo dagli incendiari dove affronteranno molti pericoli e nemici misteriosi...
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ottava Brigata Speciale, Shinra Kusakabe, Sho Kusakabe
Note: Cross-over, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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FIRE FORCE  
FURY OF THE STORM

 

 

OTTAVA BRIGATA: 

 

 

NOME:  Oscar 

COGNOME:  Cyrus 

OCCHI: Rossi 

CAPELLI:  Rossi e Castani 

ETA’:  17 

ABILITA’:  Fiamma dell’olocausto, Fiamma della giustizia, Fiamma Celestiale 

CARATTERE:  Impulsivo, Solidale e Testardo 

FRASE CHE DICE SPESSO:  Non permetterò a nessuno di fare del male ai miei amici 

 

NOME:  Asuna 

COGNOME:  Yamamoto 

OCCHI:  Castani 

CAPELLI:  Biondi 

ETA’:  17 

ABILITA’:  Mani dello spirito di Fiamma, Mantello di fiamme, Bomba incendiaria 

CARATTERE: Saggio, Sicuro di sé e Orgoglioso 

FRASE CHE DICE SPESSO:  Non mi sottovalutate mai o sarà peggio per voi 

 

NOME:  Stella 

COGNOME: Osiris Lyulf 

OCCHI:  Oro 

CAPELLI:  Biondi e Neri 

ETA’: 21 

ABILITA’: Arsenale del fuoco infernale, Cerchio di fuoco, Colpo di fuoco esplosivo 

CARATTERE: Arrogante, Presuntuosa e Sfrontata 

FRASE CHE DICE SPESSO: Non osate intralciarmi o ve pentirete amaramente 

 

NOME: Tora 

COGNOME: Shimizu 

OCCHI: Celeste chiaro 

CAPELLI: Blu 

ETA’: 25 

ABILITA’: Controllo della temperatura, Soffio di Fuoco, Lava Dirompente 

AFFILIAZIONE: Capitano dell’Ottava Brigata 

SEGNI PARTICOLARI: Fumatore accanito 

CARATTERE: Leale, Intelligente e Amichevole 

FRASE CHE DICE SPESSO: Noi siamo la nuova ottava brigata e faremo qualsiasi cosa per salvare la città 

 

NOME: Okamura 

COGNOME: Ryui 

OCCHI: Rossi e gialli 

CAPELLI: Rossi e arancioni 

ETA’: 19 

ABILITA’: Drago di fuoco, Proiettili del drago di fuoco, Nebbia di fuoco 

AFFILIAZIONE: Vice capitano dell’ottava brigata 

SEGNI PARTICOLARI: Ha un tatuaggio di un drago sul braccio 

CARATTERE: Giudiziosa, Tenace e Scorbutica 

FRASE CHE DICE SPESSO: Toglietevi di mezzo inutili plebei 

 

 

CAVALIERI OSCURI: 

 

 

NOME: Kenji 

COGNOME: Sasaki 

OCCHI: Rossi 

CAPELLI: Bianchi 

ETA’: 21 

ABILITA’: Sofferenza istantanea, Inferno devastatore, Uragano di fiamme 

SEGNI PARTICOLARI: Sigillo Oscuro 

CARATTERE: Ironico, contradditorio e Glaciale 

FRASE CHE DICE SPESSO: Non importa cosa farete, io vi eliminerò a prescindere 

 

 

NOME: Ahmya  

COGNOME: Ikeda 

OCCHI: Celesti 

CAPELLI: Viola 

ETA’: 22 

ABILITA’: Oscurità dell’aldilà, Fuochi d’artificio fantasma, Onda oscura 

SEGNI PARTICOLARI: Può trasformarsi in un demone oscuro 

CARATTERE: Serio, Maturo e Freddo 

FRASE CHE DICE SPESSO: Voi pompieri siete veramente patetici e inutili 

 

 

 

NOME: Ethan 

COGNOME: Clark 

OCCHI: Celesti con le iridi bianche 

CAPELLI: Viola con qualche striatura bianca 

ETA’: 33 

ABILITA’: Distruzione oscura, Deviazione oscura, Disastro naturale 

SEGNI PARTICOLARI: Porta sempre una maschera 

CARATTERE: Maligno, Sadico e doppiogiochista  

FRASE CHE DICE SPESSO: Molto presto questo mondo cesserà di esistere. 

 

NOME: Mason 

OCCHI: Bianchi 

TIPO: Scheletro 

ETA’: 1000 anni 

ABILITA’: Gabbia dell’oscurità, Pandemia oscura, Soldati fantasma 

CARATTERE: Giocherellone, Spavaldo e Allegro 

FRASE CHE DICE SPESSO: Odio lottare ma se serve do il meglio di me 

 

PROLOGO: In un’epoca futura c’è una nuova ottava brigata desiderosa di salvare il mondo dagli incendiari dove affronteranno molti pericoli e nemici misteriosi... 

 

                                              

  Capitolo 1 “Figura Maestosa” 

 

 

Al centro di Shibuya era una giornata molto soleggiata e la nuova ottava brigata stava pattugliando la zona in caso ci fossero stati degli incendiari.   “Accidenti, che noia.  Finora non c’è stato nessun incendiario!!”   Si lamentò Oscar.   “Oscar smettila di lamentarti.”   “Il capitano Tora ha ragione, dobbiamo pazientare.”   “Grazie Stella, tu sì che sei matura al contrario di qualcuno.”   “Eh eh, grazie...”    “Uffa, non sopporto quando fai le tue moine sdolcinate!!”   “Io non faccio le moine brutto scimmione!!”  “Che cos’hai detto? Prova a ripeterlo se hai il coraggio!!”  “Ora finitela, non è il momento adatto per litigare nel bel mezzo di una missione!!”  Li sgridò Okamura.  “CI SCUSI TANTO VICE CAPITANO OKAMURA!!!”  Si scusarono entrambi. 

 

Intanto sopra a un palazzo c’erano delle persone misteriose che stavano osservando la città dall’alto.  “Mamma mia Shibuya è una città veramente gigantesca!!  E dire che nella mia vita ne ho visitate veramente tante, ma questa la batte di gran lunga.”  A parlare era stato uno scheletro.  “Piantala di fare il romantico Mason!!”  “Ah che piantagrane Ahmya, volevo solo ravvivare questo mortorio. È così noioso e decadente!!”   “Oh non preoccupatevi, ci penso io a ravvivare questo posto.”   “Che cosa vuoi fare Ethan?”  Domandò Kenji.   “Adesso lo vedrete!!” 

Ethan concentrò tutte le sue energie al massimo, fece schioccare le dita e improvvisamente apparì un gigante di fuoco.  “Caspita, è un gigante di fuoco.   Ma come hai fatto?” Mason lo guardò meravigliato.   “Sono pur sempre un manipolatore del fuoco no?  Vediamo come se la cavano quelli dell’ottava brigata con questo.”  Ethan sorrise aspramente. 

Il gigante fece un urlo gigantesco su tutta la città facendosi subito notare dalla gente che scappò terrorizzata da lui.   “AAAAAAH AIUTO!!!”   “Ma che cosa sta succedendo?”  Domandò Asuna sconvolto.  “Guardate, laggiù ce un gigante di fuoco!!”  Indicò Stella.  “Cosa? Com’è possibile? Che io sappia i giganti non esistono nella nostra epoca!!”  Dedusse Tora.  “E invece a quanto pare esiste. E sta già facendo parecchi danni... forza ottava brigata, dobbiamo fermarlo. Andiamo!!”  “SIII!!!”  Tutta l’ottava brigata corse velocemente verso il gigante.  

“Ehi tu brutto gigante, smettila di distruggere la città. Non è carino da parte tua!!”   Lo avvertì Oscar.  “Oscar è inutile che gli parli, il gigante non ti ascolta!!”  “Non perdete tempo in chiacchere e attaccatelo!!”  “VA BENE!!”   Ognuno della brigata attaccò il gigante con le loro tecniche più potenti, ma non gli fecero niente.  “Anf... è assurdo. L’abbiamo attaccato a piena potenza, ma i nostri attacchi non gli hanno assortito nessun effetto.”  “Questa volta concordo con te...”  Stella si tolse una goccia di sudore dalla fronte.  “Coraggio ragazzi, non arrendiamoci. Continuiamo ad attaccarlo!!”  “Ah ah ah guardate come cercano di abbattere il mio gigante. Poveri illusi, non ci riusciranno mai!!”   “Sono veramente in difficoltà, musica per le mie orecchie.”  Kenji osservò quel ragazzino che cercava di abbattere il gigante e pensò che anche lui era così un tempo.   “Kenji che ti prende? È da prima che stai in silenzio!!”  Gli domandò Ethan.  “No niente, sono cose personali...”  “Capisco... vuoi intervenire a dare una lezione a quei pompieri?”  “Attualmente no, mi annoiano a morte.”   “Eh eh, sei veramente un tipo interessante!!”   

“Per quale motivo?”  “Non so, mi ispiri molto interesse!!”  Kenji lo guardò male.  “Ok scusami, non dico più niente.”  “Ok basta così, non voglio vedere quegli insetti morire subito.  Lo faccio sparire... anzi, ho un’idea migliore!!  Farò apparire altri giganti dai più scarsi ai più forti, tanto per divertirmi e vedere quanto resisteranno. Ah ah ah, sì ho deciso.”   Il gigante stava per dare il colpo di grazia alla brigata quando sparì.  “Hm? Cos’è successo? Il gigante è sparito dal nulla.”   “La faccenda non mi piace per niente.”  “Perché dice così capitano?”   

Dopo un po' apparvero altri giganti di fuoco...  “No è assurdo, sono apparsi altri giganti di fuoco. Come hanno fatto?”  “Forse ho capito, ce qualcuno che li ha evocati. E probabilmente è qui vicino...”  “Dici sul serio Tora?” Le domandò Okamura.  “Purtroppo sì e se le mie supposizioni sono esatte, ci sta mettendo alla prova.”  “Hugh... maledetto. Come si permette?”  Stella strinse i pugni con rabbia.  “Non perdiamo tempo, dobbiamo attaccarli con ogni mezzo!!”  “Sì giusto, andiamo!!”   

Corsero tutti verso i giganti a lì attaccarono con tutte le loro forze: i giganti più scarsi li distrussero facilmente.  “Evviva, ne abbiamo abbattuti quattro.” Si esaltò Oscar.  “Aspetta a cantare vittoria, mancano altri quattro.”  “Tsk, eliminiamoli ragazzi!!”  Oscar si scrocchiò le mani.  “AAAAAH ADDOSSO!!!”   “Ah benissimo, hanno sconfitto i più deboli. Ok direi di finirla qui, più in là li faremmo battere dagli ultimi più forti.”  Ethan li fece scomparire.  “Per oggi ci ritiriamo, andiamocene!!”  “AGLI ORDINI!!”  I cavalieri Oscuri andarono via da Shibuya.  “Maledetti, se ne sono andati!!”  “E’ meglio così, vi avrebbero messo in enorme difficoltà. Torniamo alla nostra base.”  “OK CAPITANO!!”  Annuirono e ritornarono alla base. 

 

                    

                    Capitolo 2 “Rintocchi della Mezzanotte” 

 

 

Alla base dell’Ottava Brigata c’era un’atmosfera molto tranquilla.  Oscar e i suoi compagni stavano giocando a carte... mentre il capitano Tora se ne stava nel suo ufficio intento a osservare fuori dalla finestra,  qualcuno bussò.   “Sì avanti!!”  Okamura entrò con un vassoio di due tazze di the e alcuni biscotti.  “Ti ho portato del the coi biscotti.”   “Oh grazie Okamura...”   Glieli appoggiò sulla scrivania,  si sedettero e lo presero insieme.   “E’ da stamattina che te ne stai chiuso qui dentro, è successo qualcosa?”  “No nulla tranquilla, ma stavo ripensando ai giganti di fuoco di ieri. Mi stavo domandando che tipo di strategie usano i nemici.”   “Mh... in effetti è vero. Dobbiamo stare attenti a tutto quello che fanno!!”  “Sì, hai ragione.  Sopratutto a Oscar e company, anche se sono dei pompieri sono ancora giovani e inesperti.”   “Eh già, Oscar è molto avventato e non usa mai la testa!!”   “Ah ah, si vede... però dai è un tipo veramente in gamba!!”   “Sì concordo.  Senza di lui non ce l’avremmo fatta!!”   “Adesso quello che conta è proteggere la nostra città da questi malintenzionati.”  “Ben detto Okamura.  Grazie mi hai risollevato il morale!!”  

Cenarono chiaccherando allegramente did tutto e di più.  “Oscar scusa, ma com’è la tua famiglia?” Domandò curiosa Stella.  “Mh? Bè... mia madre fa la commercialista e mio padre è un direttore di un teatro.”  “Ah capisco, hai fratelli o sorelle?”  “Ho una sorellina di nove anni, mi vuole molto bene. Non voleva che andassi via,  ma alla fine gli ho promesso che sarei ritornato molto presto.”   “Ah che bello,  la tua famiglia ti vuole bene.”  “Sì molto. E voi siete figli unici?”  “EH SI’!!”  “Dai,  anche la vostra vi vuole bene.”   Verso le dieci e quindici andarono a dormire. Però durante il sonno Oscar fece un incubo veramente brutto che lo fece agitare tutta la notte. 

La mattina dopo si alzò e quando gli altri lo videro si spaventarono.   “Buongiorno a tutti...”   “AAAAAAH AIUTO,  C’E’ UNO ZOMBIE!!”  Gridarono i suoi compagni terrorizzati.   “Datevi una calmata,  è Oscar ragazzi. Ma che ti è successo? Perchè sei ridotto a uno straccio?”  “Ho avuto un terribile incubo capitano Tora!!”  Si sedette a fare colazione.   “Che incubo?  Su racconta!!”   “Va bene.  Bè praticamente,  io stavo facendo tranquillamente una passeggiata nella mia città.  Poi tutto a d’un tratto ebbi delle strane visioni della mia famiglia dove erano in pericolo;  e allora io corsi immediatamente verso casa e la trovai tutta morta!!”  “Oh mio dio, è terribile. Mi dispiace che tu abbia avuto questo incubo!!”   “La ringrazio capitano,  le sue parole mi rincuorano sempre.” 

Nei giorni a seguire altre persone avevano avuto molti incubi e l’ottava brigata iniziava a preoccupparsi.   “Dunque ragazzi, questa mattina vi ho convocato qui perchè in tutta Shibuya si sono verificati venti casi di incubi,  proprio come a te Oscar.”  “Dai veramente capitano?”  “Purtroppo sì,  non sappiamo cosa stia succedendo.  Ma l’importante è riuscire a fermare qualunque cosa sia per quello che sta facendo.  Su coraggio non perdiamo tempo,  andiamo a dare un’occhiata in giro.”   “AGLI ORDINI CAPITANO!!!”  

Si prepararono e uscirono velocemente dalla loro base e guardarono dappertutto, ma non trovarono nulla.  “E’ davvero strano,  non si trova da nessuna parte.”  S’indispettì Oscar.  “Stavolta ti do ragione...”  “Coraggio,  non arrendetevi.  E continuate a cercare.”  Li incoraggiò il capitano Tora.  Una strana presenza era dietro di loro e li seguiva di nascosto.   “Aspettate!!”   “Che succede Asuna?”  Domandò Okamura.  “Vi sembrerà strano,  ma ho avvertito una presenza dietro di noi!!”  “Per caso è una battuta? Perchè non sei divertente!!”  Lo derise Oscar.   “Non volevo fare una battuta,  state un attimo in silenzio e concentratevi sui rumori qui intorno!!”  “E va bene...” 

Fecero come aveva detto Asuna... e in effetti,  sentirono qualche rumore li vicino a loro.  “Detesto ammetterlo, ma è vero. Qui c’è qualcuno,  ma è  come se fosse invisibile!!”  “Ok ci penso io!!”  Stella prese un sasso, lo infuocò e lo lancio nel punto in cui c’era qualcuno... e infatti funzionò. Qualcosa spuntò dal nulla, era un essere tutto bianco con delle strisce azzurre.  “MA COSA DIAVOLO E’?”  Eclamarono sconvolti appena lo videro. 

 

                            

                           Capitolo 3 “ Materia Invisibile” 

 

 

Davanti a loro si ergeva un misterioso essere.  “Ma cos’è quell’essere?”  Oscar era terrorizzato.   “Non ne ho idea,  ma dobbiamo sconfiggerlo. Così non farà fare gli incubi a nessun’altro.”  “Giusto capitano, forza attacchiamolo!!”  “SIII!!!”  Tutta l’ottava brigata lo attaccarono con molti attacchi potenti, ma non gli fece un bel niente.  “Dannazione,  è come abbiamo combattuto con i  giganti di fuoco.”  “E’ vero... chissà magari è collegato a loro.”   “No è impossibile ragazzi, se lo fosse a quest’ora ci sarebbero stati anche loro.  Aspettate, ora provo a colpirlo con il mio attacco di lava rovente.  State indietro!!”  Si allontanarono...  “Lava Rovente!!”  Tora cosparse l’essere invisibile tutto di lava.  “Sì ha funzionato,  bravo capitano!!”  L’essere si agitò e dopo un pò si liberò della lava.  “NON E’ POSSIBILE,  SI E’ LIBERATO E NON GLI HA FATTO NIENTE!!!”  Oscar,  Stella e Asuna erano completamente allibiti.  “Datevi una calmata,  se vi fate vedere spaventati... quell’essere ne  approffiterà e vi attaccherà all’istante. Dobbiamo elaborare una strategia!!”  Dichiarò seriamente Okamura.  “E CHE STRATEGIA SAREBBE??” Vollero sapere subito gli altri.  “Ascoltatemi attentamente...”   Okamura spiegò  la sua strategia. 

 

“Ok avete capito ragazzi?”  “PERFETTAMENTE SIGNORINA OKAMURA!!!”   “Molto bene,  iniziamo!!”  Ognuno andò nella sua postazione per attaccarlo,  mentre Okamura cercò di distrarlo.   “Ehi tu brutto essere,  vieni da questa parte avanti!!”  L’essere infatti si avvicinò a Okamura.  “Su coraggio vieni, ti sto aspettando ammasso informe!!  Ragazzi, a che punto siete?”  “Sì, io e gli altri siamo pronti.”   “Molto bene, attacchiamolo insieme!!”   “SIII!!!”  L’ottava brigata lo attaccarono tutti in contemporanea e l’essere cercò di di difendersi,  ma stavolta non ci riuscì perchè dopo un pò esplose.  “EVVIVA, C’E’ L’ABBIAMO FATTA!!!”  “Bravissimi ragazzi, sono fiero di voi.”   “Grazie capitano.”  “Su torniamo a casa, sarete affamati dopo questa giornata.”   “Sì,  ho molta fame.”   “Va bene,  andiamo.”   

“Ah dannazione!!”  Ethan strinse il pugno con rabbia.  “Che succede Ethan?”  Le domandò Amhya.   “Qui mocciosi sono riusciti a sconfiggere l’essere invisibile che ho creato io!!”  “Su tranquillo,  ci saranno altre  occasioni.”  Esclamò Mason  mangiando al volo un chicco d’uva.  “Sì Mason ha ragione.  E comunque la prossima volta vorrei partecipare anche io alla battaglia,  se non è un problema!!”   “Oh Kenji finalmente ti sei deciso,  non aspettavo altro.  Però devi prepararti psicologicamente per il grande scontro.  Sei d’accordo?”  “Assolutamente sì.”   

 

                                                  

                              Capitolo 4 “Lancette Rotte” 

 

 

“Allora ragazzi,  siete pronti?”  “Mm... più o meno,  ma non capisco perchè ci ha svegliato così presto.”  Oscar sbadigliò convulsamente.  “SI’ INFATTI!!!”  Concordarono i suoi compagni.  “Ora basta,  state zitti.  Il capitano Tora deve dirvi qualcosa d’importante!!”  “Grazie Okamura.  Abbiamo una missione da svolgere.”   “Uh davvero?  Che forza...  e quale sarebbe?”  Esclamò Oscar emozionato facendo gli occhi a stella.   “Se stai zitto, v e lo dico.  Dunque,  non molto lontano da qua...  a Okinawa pare che il tempo si è fermato perchè si sono rotte le lancette dell’orologio centrale.”   “Wow, sembra interessante!!”  “Stella scusa,  perchè hai uno sguardo folle?”  “Oh no,  ti stai  sbagliando.  Eh eh eh!!”  “PIANATALA,  CI FAI PAURA!!!”  Oscar e Asuna erano terrorizzati.  “Insomma  piantatela, e preparatevi....  partiamo immediatamente!!”  “VA BENE CAPITANO!!!”   

Quindi l’ottava brigata partirono per Okinawa prendendo il treno.  “Che bello,  finalmente c’è una missione per noi!!”  “Saranno anche dei pompieri esperti,  ma sono ancora dei ragazzini e non si rendono conto dei pericolo che incontreranno nel mondo che lio circonda!!”   “Dai lasciali stare,  in fondo hanno il diritto di divertirsi un pò.”   “Tu sei sempre buona con loro,  Okamura.”   “Bè a volte lo sono,  dipende se mi fate arrabbiare...  ricordi l’ultima volta cos’era successo?”  “Sì e non è stato bello.  Per questo ora cercheremo di non farti arrabbniare,  altrimenti saresti capaca di distruggere l’universo con la tua furia!!”   “Hai detto proprio bene!!”   

Fuori dal treno c’era un soldato fantasma che aveva ascoltato tutto quello che avevano detto.  “Ebbene,  cos’hai scoperto Mason?”  Volle sapere Ethan.  “Mm...  da quello che ho capito pare che l’ottava brigata sia diretta a Okinawa per una missione speciale.”  “Capisco...”   “Che facciamo?  Li inseguiamo?”  “Attualmente no,  lasciamoli nel loro oblio noioso.”   Ethan sorrise aspramente.   

Mason ha il potere di creare dei soldati fantasma che a volte li manda in giro a raccogliere informazioni anche a un chilometro di distanza. 

“E va bene,  faccio scomparire il mio soldato.”  Il soldato infatti scomparì.  Dopo mezz’ora il Capitano Tora e la sua squadra arrivarono a Okinawa in perfetto orario.  “Bene,  siamo arrivati. Non perdiamo tempo e andiamo!!”   “SI’ CAPITANO!!”   Scesero dal treno...  e appena arrivarono al centro della città videro che era  tutto fermo.   “Cavoli,  è proprio fermo il tempo.”  “Già, guardate queste persone ferme.  Chissà da quanto stanno così...”   “Forza ragazzi,  dobbiamo salire nella torre centrale dell’orologio.”   “Scusi capitano,  ma lei è capace di aggiustare le lancette dell’orologio?”  “No,  ma tutti voi mi aiuterete.  E non azzardatevi a protestare chiaro?”   “AGLI ORDINI!!!”   

Salirono velocemente sulla torre dell’orologio mettendosi subito all’opera.  “Ok cominciamo!!”   Tora con la sua tecnica della lava rovente distrusse alcuni inceppi ridotti male dell’orologio.   “Ma cosa fa?  Così rischia di bruciare tutto!!”  “Datti una calmata Oscar,  Tora sa quello che fa.  Non sottavalutatelo mai!!”  Disse Okamura seriamente.   “Ragazzi, voi distruggete gli altri inceppi  malandati facendo attenzione a non distruggere quelli in buono stato.  Muovetevi!!”   “VA BENE!!”   Ognuno  usò la sua tecnica meno potente.  “Coraggio,  ci siamo quasi.  Resistete!!”   Distrussero gli ultimi pezzi dell’orologio.  “ABBIAMO FINITO CAPITANO!!!”  “Ben fatto ragazzi.”   A un certo punto tutta la città venne risbloccata incluse le persone.   “Guardate,  la città ora ha ripreso a muoversi.”   “E’ vero,  che bello!!”   “FINALMENTE POSSIAMO MUOVERCI!!”  Esultò la gente.   “Sì,  ma chi è stato?”   “Lassù nella torre dell’orologio ci sono alcune persone.”   Tora e gli altri scesero.   “Siete stati voi a riparare l’orologio?”  “Sì signore...”   “Oh la ringrazio tanto,  ma chi siete?”  “Noi siamo la nuova ottava brigata dei pompieri.”   “Ne ho sentito parlare sui giornali delle vostre azioni eroiche.  Sapete,  è da una vita che eravamo bloccati per colpa di quelle lancette rotte.  E ora grazie a voi  siamo salvi.  Non so come ringraziarvi!!”  Il capo del villaggio era un signore sulla quarantina con i capelli bianchi e gli occhi castani.   “Ma si figuri,  è stato un nostro dovere aiutarvi.  Ora noi vi salutiamo.  Arrivederci!!”   “Va bene, arrivederci e grazie ancora.”  Tora e il capo si strinsero le mani.  “ARRIVEDERCI RAGAZZI!!”   

Dopo aver svolto questa missione con successo ritornarono a casa, cenarono e poi andarono a letto stanchi ma felici. 

 

                                 Capitolo 5 “Sacrificio” 

 

 

A Shibuya le giornate trascorrevano molte pacatamente tra le varie missioni dell’ottava brigata e i piani malvagi dei cavalieri oscuri.  Kenji era fuori dalla sua dimora  immerso nei suoi pensieri,  poi  venne Ethan.   “Che cosa ti turba ragazzo?”  “Ethan io ho preso la mia decisione.”   “Ah sì? E riguardo a cosa?”   “Voglio diventare più forte.”   “Oh mio caro,  ma tu già lo sei.”   “Ascolta,  molto probabilmente più in là quando combatteremo con l’ottava brigata...  anche loro  saranno più forti. Quindi per quel giorno vorrei avere un potere capace di tenere testa a quei mocciosi.  Mi capisci?”  “Credo di sì,   però sai per farlo ti costerà un sacrificio.”   “Che cosa vuoi dire?”  “Vedi Kenji,  visto il tuo attuale livello di potere ho visto cosa sei capace di fare.  I tuoi poteri sono più forti e incontrastanti dei miei.  A parte questo sei sicuro di volerlo fare?”  “Sì certo.”   “Perfetto,  seguimi.” 

Uscirono e andarono nel parco sotto al palazzo.  “Cosa devo fare?”  “Facciamo finta che questo è un allenamento ok?”  “Un allenamento eh?  Sembra ieri che ero appena un ragazzino.”   “Sì,  ed eri veramente arrogante e determinato.  Adesso concentra tutto il tuo potere in un unico punto.”   “Ok...”  Kenji concentrò il suo potere.   “Bravo ben fatto. E ora sprigionalo dappertutto.”  Fece come gli aveva detto Ethan,  sprigionò le fiamme in tutto il parco che arrivarono fino al palazzo.   “Oddio che succede? C’è un incendio?”  Disse Mason agitato  uscendo fuori dal palazzo insieme a Ahmya.  “No sciocchino,  E’ Kenji che si sta allenando.”   “Ah ok,  però è diverso dal solito allenamento.”   “Sta zitto e guarda!!”   

Le fiamme di Kenji diventarono metà rosse e nere.  “Oh benissimo ragazzo,  ora il tuo potere è invincibile.”   “Sono contento...”  Le fiamme ritornarono dentro Kenji.  “Come ti senti?”   “Non sono mai stato meglio.”    “Grandioso,  prova a padroneggiare il tuo nuovo potere distruggendo qualcosa!!” Kenji non se lo fece ripetere due volte e scaraventò le fiamme contro gli alberi che li disintegrò in un attimo.   “Wooow,  che potenza strabiliante.  Complimenti Kenji!!”   Dopo un pò le sue gambe cedettero e finì in ginocchio.   “Dovevo immaginarlo,  quando usi quelle fiamme ti affatichi molto.”   “Anf... non importa,  sono disposto a sacrificare il mio corpo per battere quei nulla facenti dei pompieri!!”  “Bendetto ragazzo,  così mi piaci.  Amhya Mason, dovete prendere esempio da lui.”   “E VA BENE!!!”  

Kenji col suo nuovo potere si allenò tutti i giorni per abituarsi e perfezionarlo al meglio. 

 

                                                     

                           Capitolo 6 “Il fabbricante di illusioni” 

 

 

L’ottava brigata si stava dirigendo a Kyoto per una nuova missione.   “Ehi capitano Tora,  che missione dobbiamo svolgere questa volta?”  Domandò Oscar curioso.   “Questa missione è molto particolare,  perchè ha a che fare con un misterioso fabbricante di illusioni.”   “Caspita,  è la prima volta che sento questo nome!!”  “Ma non mi dire... sicuramente non sai nemmeno cosa significa questa parola!!”   “Vuoi scherzare? Certo che lo so...”   “Coraggio,  allora dammi una definizione.”  “Va bene, ecco fabbricante di illusioni significa che una persona crea delle cose immaginarie.”  “Ah complimenti,  ma hai sbagliato termine.  Si dice che crea delle immagini illusorie, grazie di averci provato.”   “Gr...  guarda che è la stessa cosa.”  “Non ricominciate a litigare ragazzi e concentratevi sulla missione avete capito?”  “SI’ CAPITANO!!”  Esclamarono in contemporanea Oscar e Asuna.   “Ok siamo arrivati, andiamo!!”   

Scesero dal treno e si dirigerono subito nel castello.  “Accidenti, questo castello è gigantesco. Guardate il giardino è pieno di decine di fiori diversi.”   “Oscar sei stupido o cosa?  Tutto questo è solo un’illusione.”  Lo schernì Asuna.  “Scusa,  ma mi sembrano così reali che sono fatte veramente bene.”   “In effetti...  è vero.  Non lo sembrano affatto.”  Concordò Stella. Una presenza misteriosa li stava osservando meticolosamente.  “Ma bene,  abbiamo delle visite.  Gli dedicherò una calorosa accoglienza!!”  Creò dei cavalieri medievali e li indirizzò verso gli ospiti indesiderati.   “Forza andate e distruggeteli!!!!”  I cavalieri scesero di corsa le scale e andarono nel giardino.  “E quelli chi sarebbero?”  “Non lo so, ma non promette nulla di buono. Saranno dei cavalieri che ha creato il fabbricante per eliminarci.  Non perdiamo tempo,  eliminiamoli!!”   “SIII!!!”   

Gli andarono tutti addosso e li scocnfissero con molta facilità.  “Eh eh,  è stato fin troppo facile.  Questo è stato solo un riscaldamento per noi,  siete d’accordo ottava brigata?”  “CERTAMENTE!!”   “E ora pproseguiamo verso il castello!!”  “Però,  sono stati bravi. Li ho sottovalutati...”   Salirono le scale nel castello fino al piano più alto.   “Vi faccio i miei complimenti per essere arrivati fino a qui.  Ma tanto non mi batterete!!”  “Ehi tu fabbricante di illusione,  non sottovalutare l’ottava brigata!!”  Esclamò Oscar puntandogli un dito contro.   “Ecco lo sapevo che diceva così,  tu non riesci proprio a stare zitto quando serve eh?”  “Taci Asuna,  io dico sempre quello che penso!!”   “Ah quindi voi saresti la nuova ottava brigata?  Ho sentito tanto parlare di voi e delle vostre imprese.”   “Visto che ci conosci molto bene,  puoi dirci chi sei!!”   “Visto che siete qui, ve lo concedo.  Mi chiamo Elijah  e sono il famoso Fabbricante D’illusioni!!”  Elijah è un ragazzo sulla ventina,  ha gli occhi color oro e i capelli castani con una coda lunga.   “Perchè hai creato tutto questo mondo illusorio?”   “Volete sapere perchè?  Vedete tanto tempo fa io vivevo qua insieme ai miei amici maghi,  ma purtroppo loro sono morti per una potenta forza oscura. Per salvarmi mi hanno protetto facendosi uccidere... ecco perchè ho deciso di creare questo mondo.  Posso ricrearli quando  voglio,  anche adesso.”  Schioccò le dita e apparvero immediatamente tutti i suoi amici.   “Mi dispiace contraddirti, ma stai sbagliando  in pieno facendo queste cose.”  Lo contraddì il capitano Tora.  “E per quale motivo scusa?  Tu non hai perso nessuno e non puoi capire cosa provo!!”   “No invece ho  perso dei miei cari amici molto tempo fa.  Ero veramente distrutto per la perdita,  ma non per questo si crea un mondo illusorio per far rivivere gli altri.  I tuoi amici non sarebbero d’accordo su quello che fai!!  Gli amici anche se li perdi,  li terrai sempre nel cuore.”  Mise la mano nel cuore.  Elijah riflettò a lungo su quello che gli aveva detto.  “Come ti chiami?”  “Sono Tora, il capitano dell’ottava brigata.”   “Hai fatto veramente un bel discorso molto saggio.  Mi costa ammetterlo ma hai ragione.  Questo mondo illusorio che ho creato era tutta una messinscena per far rivivere i miei amici,  ma a quanto pare non ha funzionato.”   

“Quindi cos’hai intenzione di fare?”  Schiocchò le dita un’altra volta e fece scomparire tutto.  “Ecco fatto...”  “Hai fatto una scelta giusta.  E ora dove andrai?”  “Viaggierò per il mondo e cercherò di aiutare le persone in difficoltà. Vi saluto   ottava brigata.”  Elijah camminò lentamente e li salutò con la mano dietro.  “In fondo non era male questo ragazzo.  Forza torniamo a casa.”  “D’ACCORDO CAPITANO!!!”  

Dopo aver svolto l’ennesima missione tornarono   a casa molto soddisfatti. 

 

                            

                         Capitolo 7 “La strada del chiarimento 

 

 

Questa mattina era la solita giornata tranquilla e monotona, l’ottava brigata si stava riposando.    “Ah finalmente un pò di riposo meritato.”  Disse Oscar gustandosi il suo latte coi biscotti.   “Dici sul serio?”  “Certo,  perchè tu non sei d’accordo?”   “Sì,  però sai devo contraddirti. Nelle missioni che abbiamo fatto finora il merito non è stato tuo...  ma del capitano Tora.”   “Che stai dicendo?  Io e te abbiamo sconfitto alcuni giganti di fuoco o sbaglio?”   “No non sbagli,  ma volevi fare di testa tua all’inizio... anzi tu lo vuoi fare sempre. Anzi ti dirò di più,  tu non volevi dare retta al capitano.”   “Cosa? Questo non è assolutamente vero e lo sai anche tu!!”  “Io so che tu ti dai sempre un sacco d’arie.  E inoltre,  nella missione di ieri ti sei fatto subito riconoscere.”   “E allora qual’è il problema scusa?”   “Il problema mio caro Oscar è che durante le missioni ti metti sempre in mostra vantandoti di far parte della brigata!!”   “Ma è assurdo,  io non ho mai detto queste parole!!”  “Questo è vero,  ma la tua faccia dice esattamente questo.”  

 

“Ora basta,  detesto la tua aria da sapientone.”   “Oh ma sentilo,  adesso te la prendi perchè dico la verità?”   “Basta mi hai stancato,  perchè non andiamo fuori a batterci?  Così capirai che non sono uno che si da le arie.”   “Eh eh,  non aspettavo altro.  Forza andiamo!!”   Oscar e Asuna uscirono.  “Oh no,  questa non ci voleva.  Devo avvisare il capitano Tora e il vice Okamura!!”   “Allora sei pronto a perdere Asuna?”   “Quando vuoi!!”   Attivarono tutti e due le fiamme in tutto il corpo. Stella bussò all’ufficio del capitano Tora.   “Sì avanti!!”  “Capitano Tora,  mi dispiace disturbarla nel suo giorno di riposo:  ma Oscar e Asuna hanno litigato e ora si stanno scontrando!!!”  “Oh no ancora? Ma quando la smetteranno?”   “No stavolta fanno sul serio. Presto li fermi,  prima che si facciano del male!!”  “Va bene, vieni Okamura.”  “Sì!!”  

Tora, Okamura e Stella uscirono velocemente dalla base e video proprio che si stavano per scontrare seriamente.   “ORA TI FACCIO VEDERE IO!!!”  Si stavano  per attaccare ma Tora riuscì a bloccarli per le braccia fermandoli.   “Adesso smettetela,  non tollero  queste liti nell’ottava brigata.  Chiedetevi scusa!!”  Oscar si liberò dalla presa di Tora.  “Io non chiederò mai scusa a uno come lui.  Mi ha deriso profondamente,  casomai è lui a doversi scusare!!”  “Non ci penso minimamente,  sei tu nel torto!!”  “Ah dici sul serio? Ok questo è troppo!!”  Oscar se nè andò.   “No Oscar fermo...”   “Lasciatemi in pace!!”  “Insomma Asuna,  ora per colpa tua se nè andato.  Chissà...  quando ritornerà!!”  Lo rimproverò Stella.   “Così non va affatto bene ragazzi,  in una brigata non si litiga mai!!”  Dichiarò Okamura.  “Lo dica a quel testone di pompiere,  non era mia intenzione litigare con lui.  Io ho solo espresso il mio parere, e non ha voluto ascoltarmi!!  Se si comporta in questo modo è veramente un’infantile!!”   Dette queste ultime parole Asuna ritornò dentro.   “Adesso cosa facciamo?”  “Non possiamo fare nulla,  sta a loro due capire i propri errori.  Se la devono cavare da soli!!”    

Oscar stava correndo per la rabbia fino a stancarsi, arrivò nel parco di Shhibuya.  Diede un pugno a un albero...  “Aaargh maledetto Asuna!!  Come hai osato  ridicolizzarmi in quel modo?  Non ti perdonerò mai!!!”   Prese a pugni qualsiasi cosa gli capitasse a tiro,  poi si stancò e si sedette nell’erba.  “Col cavolo che gli chiedo scusa!! Io starò qui fino a quando  non si scuserà lui!!”   

Passò mezz’ora e fino all’ora di pranzo Oscar restò seduto a terra.   “A quanto pare  non ha intenzione di ritornare da noi!!”  Esclamò Stella preoccuppata.  “Bè sai com’è...  lui è molto testardo.  E quando si mette in testa una cosa non cambia mai idea!!”  “Cari ragazzi,  questo affronto dovete superarlo da soli!! Siete grandi ormai,  non comportatevi come due bambini dell’asilo!!”   Puntualizzò Tora.  Dopo pranzo Asuna si distese nel letto a riflettere su cosa fare al riguardo; e ripensò ai momenti in cui lui e Oscar combattevano insieme e alle loro infinite liti.  Poi sospirò e decise... 

Uscì dalla camera e andò in cucina a prendere qualcosa da mangiare per Oscar.   “Io esco!!”   “Ma dove va con il cibo e l’acqua?”   “Eh eh,  penso di aver capito!!”  Tora sorrise.  “Evidentemente non gliene importa un bel niente di me!!”  “Tu dici?”  Oscar saltò dalla paura.   “Accidenti a te Asuna,  mi hai spaventato a morte!!!  Come hai fatto a trovarmi?”  “Questo è l’unico parco di Shibuya,  quindi ho dedotto che potessi essere qui.”   “Allora che cosa vuoi?”   “Intanto mangia qualcosa,  sennò morirai qui.”  “Umphf... ti  sbagli,  io non ho fame!!”  Però lo stomaco gli brontolò.   “Il tuo stomaco la pensa diversamente.”   “Gr...  ok mangio.”  

 Mangiò la ciotola di riso tutto d’un fiato e poi bevve l’acqua.  “Aaaah ora sono pieno. Grazie di avermi portato il cibo,  ma sicuramente non ti scusi con me perchè è colpa mia vero?”   “Assolutamente no,  ero io quello che aveva torto.  Vedi,  devi sapere che io in  realtà sono geloso di te.”  Asuna si sedette nel prato.   “Dici sul serio?”  “Mi costa ammetterlo ma sì...”  “No perchè dici così? Io dovunque vado combino sempre guai!!”   “Ascolta questo è vero,  ma tu ti impegni a combattere.  Sei testardo ma forte e sei un grande combattente!!”  “Scherzi o sei serio?”  “Sono serissimo e mi scuso per averti detto quelle parole.”  “Oddio grazie, accetto le tue scuse!!”  Oscar lo abbracciò piangendo.  “Ehi piano,  dai tranquillo!! Quindi siamo di nuovo amici?”  “E me lo chiedi?  Certamente!!”  “Molto bene,  qua la mano socio!!”  Si alzarono e si strinsero le mani sorridendo.   “Ritorniamo a casa?”  “Sì andiamo...”  

Oscar e Asuna fecero  la pace e ritornarono ad essere migliori amici e tutta la brigata fu felice per questo. 

 

                                                             

                             Capitolo 8 “Linea di fuoco” 

 

 

In un pomeriggio di primavera soleggiato in cui non c’erano missioni da svolgere,  Oscar aveva preso una grande decisione. Bussò nell’ufficio del capitano.   “Sì avanti!!”  Entrò.   “Scusi se la disturbo capitano,  posso entrare?”   “Ah ciao Oscar,  entra pure.”  Tora riordinò le ultime pratiche nel tavolo.   “L’ho interrotta per caso?”  “No tranquillo,  tanto volevo fare una pausa.  In  questi giorni non ci sono state le missioni...  allora dimmi tutto!!”  “Ecco io voglio allenarmi con lei!!”  Tora rimase spiazzato da quello che gli aveva detto.   “Tu vorresti che io ti allenassi?”  “Sì,  so benissimo che le sto chiedendo troppo: ma  ho pensato a lungo a questa cosa.  La prego mi aiuti!!”  Ci fu un lungo silenzio nell’attesa della risposta di Tora.  “Sai,  speravo tanto che me lo chiedevi.  E va bene ti alleno!!”  “Davvero lo farete?  Che bello,  la  ringrazio.”   “Ma ti avverto, sarò molto severo!!”  “Non m’importa,  mi impegnerò al massimo e farò tutto quello che mi dirà!!”   “Benissimo, andiamo!!”   

Uscirono dall’ufficio.  “Ascoltate,  io e Oscar staremo via per un pò.”  “Perchè  dove andate?”  “Mi dispiace,  ma non posso dirvelo.  E’  un nostro segreto,  dico bene Oscar?”  “Sì benissimo capitano.”  “Allora Okamura,  li affido a te.  Tienili d’occhio!!”  “Ma certo,  non vedevo l’ora!!”   “OK CIAO RAGAZZI!!”  Li salutarono in contemporanea e uscirono.  “Ciao ciao.  Bene, direi che  è ora di cominciare.”  “A fare cosa scusi?”  “Mi sembra ovvio,  con le pulizie di casa.”   “Se lo scordi,   io non faccio queste cose.”  “HAI QUALCOSA DA RIDIRE PER CASO?”  Okamura e Stella  lo guardarono male.   “Hugh... no,  va bene vi aiuto.  Accidenti,  voi due sembrate due sorelle.”  “Oh dici?  In effetti è vero.”  Detto ciò iniziarono a pulire,  mentre Tora e Oscar si misero in viaggio.   “Capitano Tora,  lei com’era da giovane?”  “Eh? Perchè mi fai queste domande tutto a un tratto?”   “Così per sapere,  le crea  dei problemi?”   “No tranquillo,  bè non c’è molto da dire...  eh eh,  ero uno scapestrato  litigioso.”  “Davvero?”  “Eh sì,  ma durante gli anni mi sono calmato e sono diventato un uomo serio e maturo.”  “Ah ho capito...  ed è contento di com’è diventato?”   “Sì certo...” 

“In che posto andiamo?”   “Non te lo posso dire perchè è un luogo segreto,  devi portare pazienza.”  “Va bene,  ci proverò...”   “Bravo ragazzo.”   Dopo un pò scesero dal treno,  attraversarono un paese pieno di gente e presero un sentiero che portava verso la montagna.  “Mi scusi,  ma perchè passiamo per questo sentiero?”   “E’ una scorciatoia,  non dirmi che sei già stanco!!”  “Io stanco? Ma si figuri...”  E invece era stanco anche se non lo ammetteva.  “Quanto manca capitano?”  “Quindici chilometri,  resisti dai...”   Infatti come aveva previsto Tora arrivarono nel luogo superati i quindici chilometri.  “Eccoci arrivati,  benvenuto al monte Usu: precisamente detto Il monte della fiamma.”  Oscar vide che era tutto circondato da montagne molto alte.  Camminarono  fino a una strada dove c’erano due lance di legno con la fiamma.   “Molto bene,  in questo punto inizierai il tuo allenamento.”  “Benissimo,  cosa devo fare?”  “Niente,  devi intraprendere questo sentiero fino ad arrivare alla caverna finale!!”   “Cosa? sta scherzando vero?”  “Assolutamente no,  sono serio.  Guarda che anche io ho intrapreso questo percorso e sono riuscito a farlo tutto in un giorno!!”  “Capisco,  ma a che cosa serve fare questo percorso?”  

“Serve a potenziare le tue abilità del fuoco e inoltre imparerai delle nuove tecniche!!”  “Dice sul serio?  Che bello,  allora lo farò subito.”  “Benissimo.   Ma ti avverto,  non sarà affatto facile...  perchè  sarà pieno di pericoli e trappole.”   “Non m’importa,  farò qualsiasi cosa per proteggere i miei compagni!!”  “Così mi piaci. Io purtroppo non posso venire,  ma sappi che ti aspetterò qui.  Adesso vai!!”  “D’accordo capitano,  le prometto che farò del mio meglio!!”  Dette queste ultime parole intraprese il sentiero correndo.  “Amici vedrete che riuscirò a proteggervi con le mie nuove tecniche.  Aspettate e vedrete!!”  Dalle rocce spuntarono delle lance e Oscar lo evitò con facilità.  “Eh eh,   non mi fermerete!! Tutto qui?  Io mi aspettavo molte trappole!!”   Poi da in alto vennero  tre tronchi legati con una corda.   “Oh mamma mia,  ma perchè non sto zitto?”  Uno lo evitò.   “Fiuu... per un pelo.  Accidenti,  stanno arrivando gli altri due.  Non ho scelta,  devo distruggerli!! Ah fiamma dell’olocausto!!”  Oscar impregnò il pugno di fuoco e distrusse i due alberi in un colpo solo.  “Bene, c’è l’ho fatta. Andiamo avanti!!”  Oscar continuò a proseguire il sentiero.  

Intanto alla base dell’ottava brigata Asuna era crollato sul divano dopo aver fatto le pulizie.   “Aaaah che stanchezza...”  “Voi uomi siete veramente dei smidollati!!”   “Guarda l’ottava brigata non hai mai sbrigato le faccende di casa!!  Adesso perchè le dobbiamo fare?”   “Forse perchè si è formata la polvere?  Testone che non sei altro!!”   “Ma scusa, perchè Oscar è dovuto andare via con il capitano?  Sicuramente sarà fuori a divertirsi!!”   “AAAAAAH AIUTOOOOO!!! MA PERCHE’ DIAVOLO HO ACCETTATO QUESTO ALLENAMENTO??”  Oscar stava correndo come un razzo perchè cadevano dei sassi infuocati.  “Ora basta,  mi hanno stufato!!”   Invocò tutte le fiamme creando una palla di fuoco e distrusse tutti i sassi.  “Oh bene li ho distrutti...”   L’esplosione arrivò fino a dove stava il capitano Tora.  “A quanto pare te la stai cavando.  Bravo,  continua così.”  Tora sorrise.  Oscar nonostante fosse pieno di lividi affrontò altri lunghi pericoli nel sentiero,  dopo mille peripezie arrivò alla fatidica caverna  di cui gli aveva parlato Tora.   “Ah dev’essere questa la caverna che mi ha detto il capitano.   Cavoli è gigantesca!!  Ok basta perdere tempo,   entriamo!!”   

Oscar entrò nella caverna.   “Oddio ma non finisce più questa strada?”  S’irritò Oscar.  Poi arrivò a una caverna dove c’era un’entrata e ci entrò subito.   “Mh... qui dentro non c’è un bel niente.   Lo sapevo,  il capitano Tora mi ha mentito!!”   “Eh eh,  finalmente sei arrivato!!”   “Eh?  Chi ha parlato?”   “Girati!!”  Oscar girò lentamente la testa e appena vide un mostro con le corna si spaventò moltissimo.   “AAAAAAAAH UN MOSTROOOOOO!!!!”   “Non sono un mostro qualsiasi.  Ah voi umani siete tutti uguali,   vi spaventate per tutto!!”   “Vorrei vedere te al mio posto.   Si può sapere che razza di mostro sei?”   “Non sono un mostro qualsiasi,  sono il demone del fuoco chiamato anche Bael.”   “E che cosa vuoi da me Bael? Hai intenzione di mangiarmi per caso?”  “No sciocco,  io sono il guardiano di questo posto.  Tu sei il pioniere dell’ottava brigata Oscar Cyrus vero?”  “Sì esatto,  ma come fai a saperlo?”  “Tora mi ha detto che saresti venuto qui.  Quindi,   devo dedurre che hai superato tutte le prove giusto?”   “Certo,   ne dubitavi?”  Sorrise soddisfatto.   “Assolutamente no,   lo immaginavo!!  Sei un’osso duro.”   “Sì lo so...”   “Ma visto che sei arrivato fin qui,  devi affrontare l’ultima prova!!”   “Devi sconfiggermi!!”   “Ma bene,  non aspettavo altro!!”   “Se fossi in te non ne sarei sicuro,  in tanti hanno provato a battermi...  ma alla fine si sono arresi e se ne sono andati con la coda tra le gambe!!”   

“Tsk...  io non sarò come quelli.  Ti dimostrerò la mia forza Bael!!”   “Benissimo,  fatti sotto!!”   “Come vuoi!!”  Oscar si scrocchiò le dita e impregnò tutto il suo corpo di fuoco.   “Preparati aaaaaaah!!!”  Lo colpì con molti pugni e calci ma Bael li evitò tutti.  “E’ tutta qui la tua forza pompiere della brigata?”  Lo provocò Bael.   “Anf... no affatto.  MI stavo solo riscaldando,  ma ora farò sul serio!!”   Aumentò il suo potere e gli scagliò addosso tutte le sue tecniche più potenti,  ma neanche queste lo scalfirono.   “Allora moccioso  hai finito le tue tecniche potenti?  Io mi aspettavo molto di più!!”   “Anf... taci brutto demone.  Il meglio deve ancora venire!!   l’aura del fuoco scomparì da Oscar.   “A quanto pare hai esaurito la tua energia.  Ascolta ragazzo,  ti svelo un segreto: quando esaurisci il tuo potere devi concentrarti per accumulare altra energia del fuoco,  così non rimani al secco!!”   “E va bene,  farò così!!”  Si sedette per terra a gambe incrociate e iniziò ad accumulare l’enegia del fuoco. 

“E’ un ragazzo testardo ma si impegna sempre!!”  Finì di accumulare l’energia e il suo corpo venne rivestito di un’aura celeste con le fiamme blu.   “Cos’è quest’aura?”   “E’ la tua fiamma speciale del potere nascosto dentro di te!!”   “Wow è fantastico,  mi sento potente!!”  “Eh eh,  adesso ti riconosco.  Avanti,  riprendiamo la battaglia!!”   “Con molto piacere!!”  Strinse i pugni e lo attaccò,   ma stavolta con molta  potenza.  “Complimenti,  sei migliorato con le tecniche.   Ma non riuscirai a sconfiggermi!!”   “Questo lo dici tu caro Bael!!”   Oscar aumentò il suo potere imprimendo la fiamma blu in un unico pugno e senza lasciargli il tempo di reagire,  attaccò Bael con un pugno potentissimo che lo fece finire lontano disentegrando il muro della caverna.  Bael si rialzò con molta fatica...  “Hugh...  bravo ragazzo sei riuscito a battermi!!”  “Eh eh,  hai visto? Non devi mai dubitare di me!!”   “Infatti  non l’ho mai fatto,  ho voluto provocarti apposta per spronarti ragazzo.  E direi che  ha funzionato.  Sei stato veramente eccezionale!!”  “Ti ringrazio!!”  “Per avermi battuto ti darò il mio potere!!”   “Cosa?  Veramente?”  “Sì,  coraggio avvicinati!!”  Oscar si avvicinò a Bael,  gli mi se una mano sopra la testa e gli passò il suo potere che arrivò in tutto il suo corpo...  che subì una mutazione:  i suoi occhi diventarono rossi fiammanti e nei suoi bracci apparirono due strisce del medesimo colore.   “Caspita,  ma cosa è successo?”  “E’ molto semplice,  questa è la modalità Fiamma del Demone.  Prova a colpire quella roccia laggiù.”  “D’accordo!”  

Si concentrò e diede un pugno che lo frantumò in un istante.  “Accidenti che forza!!”  “E non è tutto,  questa modalità ti permette di essere più veloce e di avvertire i nemici a un chilometro di distanza.”  “E’ UNA COSA FANTASTICA,  EVVIVA!!!”   “Ma devi stare attento a usarla,  perchè ha un limite di tempo.  Però se ti allenareai sempre in questo modo puoi utilizzarla senza correre il rischio di esaurirla!!”  “Ti ringrazio di avermi dato il tuo potere Bael.”   “Non devi ringraziarmi umano,  sono pur sempre il demone del fuoco!!  Ora sparisci!!”  “Eh eh,  va bene. Grazie ancora, ciao!!”  Oscar salutò Bael e uscì dalla caverna.   “Quel ragazzino salverà le sorti di questo mondo,  ne sono certo!!”   Oscar corse rifacendo tutto il sentiero,  ma stavolta evitò tutte le trappole con facilità e destrezza.  “Eh eh, mi sento molto forte!! Il capitano Tora rimarrà sicuramente esterrefatto!!”  Corse il più velocemente possibile grazie a questa modalità.  “A quest’ora dovrebbe aver fatto!!”  

Mezz’ora dopo Tora vide Oscar che era ritornato.  “Eccoti finalmente.  Dunque c’è l’hai fatta a sconfiggere Bael?”  “Ovvio,  aveva qualche dubbio?”  Tora notò che era diverso da prima.  “Non è possibile,  quel potere te l’ha dato...”   “Sì proroprio il demone Bael. Questa è la modalità Fiamma del demone!!  Le piace?”  “Se mi piace?  E’ veramente fantastico,  ti ha detto come funziona?”  “Mh...  sì.  In pratica,  posso essere più veloce e sentire i nemici a un chilometro di distanza.”   “Ah interessante,  ti va di metterle in pratica con me in uno scontro?”  “Certo,  non aspettavo altro.”   “Perfetto,  cominciamo!!”   Tora lo attaccò all’istante con le sue varie tecniche,  a cominciare  dalla lava dirompente.  Però la evitò velocemente e lo colpì solo con una vampata di fuoco e anche lui si spostò di lato.  “Basta così.  Fiuu... per poco non mi colpivi.”  “Allora che ne pensa? Sono migliorato?”   

“Sì moltissimo,  complimenti!!”  Però la modalità scomparì.  “Cos’è successo?”  “Ah mi ero dimenticato di dirle che ha un limite di tempo.  Ma Bael ha aggiunto che se mi alleno costantemente in questa modalità posso usarla come e quando voglio!! Lei mi aiuterà in questo?”   “Non devi neanche domandarlo ragazzo.  Sono o non sono il tuo capitano?”   “Già è vero...” Sorrise.  Lo stomaco di Oscar brontolò.  “Hai fame èh? E’ comprensibile,  è dall’ora di pranzo che non mangi!!”  “Cosa? Perchè che ore sono?”   “Devi sapere che in questo luogo il tempo passa in fretta.   Ora dovrebbero essere le cinque del pomeriggio.”   “E’ impossibile!!”  “Ah ah ah,  dai torniamo a casa.  Così ti riposi un pò...  però è meglio non dire nulla agli altri del nostro allenamento e di questo posto!!”   “Per quale motivo?  Aaaah ho capito...  vuole che sia una sorpresa per tutti vero?”   “Esatto!! Coraggio andiamo.”   “Va bene capitano.” 

Tora e Oscar ritornarono a casa  verso le sei e un quarto e tutti li riabbracciarono calorosamente.  Dopo varie chiacchiere andarono a letto pronti per affrontare un’altra giornata. 

 

                                                       

                              Capitolo 9 “Fiamme oscure” 

 

 

In un luogo sconosciuto c’era una ragazza misteriosa che stava distruggendo qualsiasi cosa che gli capitasse a tiro. Si chiama Himari Suzuki, ha i capelli neri,  gli occhi rossi e ha diciassette anni.  E’ una tipa tosta che sa sempre quello che vuole.  Sa controllare le fiamme oscure e a seconda del potere può cambiare il colore dei capelli dal nero al bianco.   “Maledetti, dovete morire tutti per quello che mi avete fatto!! Ah ah ah ah!!!”  Himari rise malignamente.   L’esplosione che aveva provocato arrivò nel punto in cui erano i cavalieri oscuri.  “Cos’è stato?”  “Non saprei,  ma presumo che ci sia stata un’esplosione qui nei dintorni.  Forza,  andiamo a vedere!!”  Ordinò Ethan spotandosi più velocemente.   “Ah uffa,  ma è proprio necessario?”   “Sì Mason,  smettila di lamentarti e sii più partecipe!!”   “Va bene...”   Dopo aver attraversato molti alberi arrivarono nel posto.   “Cavoli,  ma cos’è successo qua?  Sembra che sia passato un tornado!!”   Si spaventò Mason.   “Noi dacciamo di peggio,  caro Mason!!”   “E voi chi diavolo siete?”  Himari li guardò male dalla testa ai piedi.   “Sono Ethan,  sei stata tu a provocare questo disastro?”  “Sì,  perchè vi da fastidio?”  “Oh no.  Anzi,  devo farti i miei complimenti.”   “Ti ringrazio,  ma arriva al punto.  Che cosa vuoi da me?”   “Volevo chiederti di essere una nostra alleata!!”   Tutti restarono allibiti dalla richiesta di Ethan.   “Sei impazzito Ethan? Perchè diavolo gli hai fatto una simile richiesta?”  S’alterò Ahmya. 

“Ragionate,  se noi avremo più alleati  saremo più invincibili.  O sbaglio?”   “Mh in effetti...  guardandola bene,  non è niente male!!”  “Piantala di fare il cascamorto!!”  Ahmya gli diede una gomitata.  “Ehi Kenji tu che ne pensi di un nuovo alleato?”  “Per me va bene,  l’importante è che ci aiuti a distruggere l’ottava brigata!!”  “E io che ci guadagno scusa?”  “Tu vuoi migliorare questo mondo che ti ha deluso?”  “Oh sì,  puoi giurarci!!”  “E allora unisciti a noi,  perchè abbiamo lo stesso obiettivo!!”  Himari ci pensò un’attimo poi decise.  “Va bene mi unisco a voi. Ma se voglio eiliminare qualche persone non provate a impedirmelo!!”  “No tranquilla,  puoi fare quello che vuoi!!”  “Ottimo,  vi conviene!!”  Himari sorrise diabolicamente.   “Ehi Ahmya,  a me sinceramente mi spaventa un pò...”   “Io invece sono contenta,  così se mi fai arrabbiare mi aiuta a romperti tutte le tue restanti ossa!!”   “Ah oddio, aiuto. Mi fate paura!!”  “Allora benvenuta...”  “Sono Himari.”  “Ah ok benvenuta Himari.”  Ethan gli presentò tutti i suoi sottoposti e gli disse anche il nome del gruppo.  

Intanto altrove l’ottava brigata aveva appena svolto una missione e stavano ritornando a casa.  Oscar avvertì qualcosa...  e il capitano se ne accorse subito e lo prese allontandolo  velocemente dagli altri.   “Oscar,  hai avvertito qualcosa?”  Parlò a bassavoce per non farsi sentire.   “Purtroppo sì,   a un chilometro da qui c’è una presenza con un’aura piena di rancore e odio.”   “Ne sei sicuro?”   “Sì e non mi piace per niente.  Questa cosa teniamocela per noi!!”   “Sì infatti, te lo stavo per dire!!”  “Ehi voi,  siamo quasi arrivati  a casa.  Venite!!”  Li avvertì Asuna.   “SI’ ARRIVIAMO!!”  Appena rientrati a casa Okamura entrò nell’ufficio di Tora senza bussare.   “No ma entra pure Okamura!!”   “Smettila di fare lo spiritoso. E dimmi esattamente cos’avete fatto tu e Oscar ieri per tutto il giorno!!”   “A te non ti si può nascondere niente!!”  “Sono la vice di questa brigata,  non sono stupida!!”   “Hai ragione,  ti chiedo scusa Okamura.  Ora ti racconto per filo e per segno cos’abbiamo fatto,  ma promettimi che non lo dici a nessuno!!”   “Ok te lo prometto.   Dai spara!!”   Tora gli raccontò di tutto l’allenamento di Oscar e del luogo,  Okamura restò senza parole.   “Bè? Non dici nulla? Temo di averti sconvolta...”  “Ovvio che lo sono scusa,  non avrei mai pensato che tu mandassi oscar in quel luogo pericoloso!!”   “E’ vero,  ma alla fine è riuscito a superare tutti i pericoli e le insidie di quel posto... incluso Bael il demone del fuoco che gli ha donato il suo potere!!”   

“Questo è davvero incredibile!!”   “Sapevo che avresti detto così.”   “Quindi alla fine c’è l’ha fatta Oscar.”  “Eh sì,  te lo aspettavi?”   “Certamente.   E Stella e Asuna quando lo sapranno,  si arrabbieranno?”   “No,  tutta al più lo invidiano!!”   “Eh eh,  è vero.”    

I cavalieri oscuri ovunque andassero seminarono terrore e panico,  anche grazie alla potenza di Himari.  “Possiamo fermarci un attimo? Sono stanco morto!!”  “Ma insomma Mason,  è mai possibile che ti lamenti sempre? Eppure sei uno scheletro...  e gli scheletri non sono mai stanchi!!”   “Questo  non è vero...”   “Mi avete stufato. Vad avanti io a uccidere,  voi tornate indietro. A dopo...”  Himari non lasciò il tempo di rispondere qualcosa agli altri che andò via.   “Cavoli,  si è arrabbiata!! Ethan scusa,  ma secondo te  dobbiamo fidarci di lei?”  “Non vedo perchè no...”  “Non so,  ma stranamente ha accettato di far parte nel nostro gruppo.  Non pensi che abbia un piano per sbarazzarsi di noi?”  “Mason sei ubriaco per caso?  Non farebbe mai queste cose!!”  “Mah speriamo...”   

Dopo questa faccenda tornarono a casa,  Kenji si mise a riflettere su tutto quello che era successo finora.  

 

 

                    Capitolo 10 “La ventincinquesima ora” 

 

 

Oggi era una giornata molto movimentata perchè l’ottava brigata stava svolgendo diversi missioni in tutta la città.  “Ragazzi,  in questi giorni siete stati molto bravi ed efficienti nello svolgere le vostre mansioni!!”   GRAZIE CAPITANO!!”  Erano felici e soddisfatti.   “E sopratutto grazie anche a te Oscar, per dirci dove si trova il pericolo!!”  Gli parlò  a bassavoce.   “Ma si figuri...”  Gli fece l’occhiolino.  Improvvisamente ci fu un’esplosione lì nei dintorni dove si trovarono.   “Cosa succede?”  Domandò Stella.  “laggiù è scoppiato un’incendio!!”  “Presto muoviamoci!!”  Corsero velocemente nel posto in cui c’era l’incendio.   C’erano molte persone che scappavano teorrizzate dal palazzo.   “Oh no,   salvate il mio bambino!!”  Urlò una madre disperata con le lacrime agli occhi.  “Ragazzi sapete cosa fare!!”   “SI’ CAPITANO!!”   Entrarono dentro al palazzo affrontando le fiamme altissime che arrivarono fino alla terrazza.  “Aaaah mamma...”   “Accidenti,  dove si trova?”  Asuna  guardò in tutte le direzioni molto nervosamente.  “Asuna calmati,  non  risolvi niente agitandoti!!”   “Ma che stai dicendo?  C’è un bambino in pericolo,  nel caso te lo fossi dimenticato!!”  “Basta stai zitto,  devo concentrarmi!!”  “Ok scusami...”  Oscar attivò di nascosto la sua modalità dentro di lui. E poi si concentrò...  “E’ dentro a  quella stanza.”  “Come fai a saperlo scusa?”  “Ora non perdiamo tempo e a salviamolo!!”  “VA BENE!!”  Asuna e  Stella sfondarono la porta,  presero il bambino e uscisero in fretta dal palazzo.  “Bravi ragazzi, avete agito come una vera squadra della brigata!!”  Li complimentò Tora.   “Sì davvero bravi...”   “VI RINGRAZIAMO!!”  Oscar riportò il bambino a sua mamma.  “Mammaaaaa ho avuto molta paura!!”  “Oh tesoro eccoti,  tranquillo è tutto finito.”  Abbracciò calorosamente il figlio.  “Grazie di aver salvato mio figlio.”  “Si figuri,  è stato un dovere dell’ottava brigata!!”  Esclamò Oscar sorridendo.   

Li ringraziarono di nuovo e andarono via.  Intanto Kenji e Ethan stavano discutendo di qualcosa d’importante.  “Tra non molto ci sarà una grande battaglia e noi dobbiamo essere pronti a sconfiggere la brigata!!”  “Io sono sempre pronto,  non te lo dimenticare Ethan!!”  “Sì lo so,  ti sei allenato parecchio in questi giorni per rafforzare il tuo potere...  e pare che ti sei abituato o sbaglio?”  “No,  finalmente potrò dare una lezione a quei saccenti della brigata!!”  “Molto bene,  così mi piaci!!”  I cavalieri oscuri passarono il resto della giornata a pianificare le prossime mosse per affondare la brigata,  mentre loro si godevano la vita inconsapevoli di quello che sarebbe successo più in là. 

 

                                              

                            Capitolo 11 “Spine implacabili” 

 

 

L’ottava brigata stava ritornando a casa a pomeriggio inoltrato,  quando improvvisamente sentirono delle urla.  “Ehi,  cos’è stato?”   “Proveniva dal parco.  Andiamo a vedere,  presto!!”  Corsero immediatamente al parco e videro che c’era una gigantesca pianta con le spine.   “MA CHE DIAVOLO CI FA QUELLA PIANTA IN MEZZO AL PARCO??”  Esclamò Oscar sconvolto.   “Non ne ho idea,  ma è meglio distruggerla prima che faccia qualche danno.   Stavolta però,  vi aiuteremo anche io e Okamura. Sei d’accordo?”   “Ma certo,  anzi... non vedevo l’ora!!”  “Benissimo,  forza mettiamoci all’opera brigata!!”  “AGLI ORDINI CAPITANO!!”  La pianta iniziò ad attaccarli.  “State attenti!!”  Li avvisò Tora.  “Capitano,  come facciamo a sconfiggere la pianta?”  Volle sapere Asuna.  “Non ne ho idea,  dobbiamo studiare le sue mosse per ora.  Ma da quello che ho visto,  quelle spine mi sa che sono velenose.  Quindi,  evitate di toccarle!!”  “Va bene...  non possiamo attaccarla in contemporanea intanto?”   “Sì,  proviamo a combinare le nostre tecniche come abbiamo fatto con i giganti del fuoco!!”  “Sì giusto,  me lo ero dimenticato!!”  “Aaah Oscar,  sei il solito ignorante!!”  “Come hai detto scusa?”   “Finitela.  agite senza perdere tempo!!”  “OK CAPITANO!!”   

Si concentrarono e ognuno lanciò la sua tecnica di fuoco più potente sommergendo tutta la pianta.  “Sì,  c’è l’abbiamo fatta!!”  Ma la pianta ne uscì illesa.  “No è impossibile,  non gli ha fatto nulla!!”  “E ora?”  “Aspettate un attimo,  mi è venuta in mente una cosa!!”  “COSA?”  Dissero tutti insieme.  “Mi ricordo di averla colpita con la mia lancia di fuoco sopra a quella specie di bulbo viola con i petali.”  Ipotizzò Stella.  “Intendi quella la in alto?”  “Sì capitano...  e quando l’ho colpita in quel punto stava soffrendo.”  “Ah ora è chiaro.  Evidentemente,  quello è il suo punto debole!!”  La pianta si spazientì e li attaccò con le sue spine velenose,  che fortunatamente le evitarono tutte in un soffio.  “Adesso ho capito,  dobbiamo attaccarlo in quel punto.  Facciamolo insieme forza.”  “SIII!!!”  “Io la distraggo e voi l’attaccate!!”  L’ottava brigata attaccarono tutti insieme la pianta con molte delle loro tecniche.  E questa volta funzionò,  perchè la pianta soffrì.  “Bravi ragazzi,  continuate così.  Sta funzionando!!”  “Ora tocca a me,  state indietro!!”  Oscar senza volerlo compose una tecnica del fuoco imprimendola con la fiamma del demone.  “Fiamma demoniaca!!”  Una sfera fiammeggiante con i fulmini andò addosso alla pianta che la distrusse completamente.  “Attenti  all’onda durto!!”   

Si misero al  riparo...  “C’è l’abbiamo fatta?”  “Pare di sì...”  “EVVIVAAAAA!!!”  “Ehi Oscar,  che tecnica era quella? Perchè è chiaro che era diversa da quelle che usi regolarmente.”  Constatò Asuna.  “Eh? Di che parli?  Guarda che era la solita tecnica di fuoco.  Probabilmente dici cose senza senso per la stanchezza!!”  “Come ti permetti?  Io non sono stanco.”  “Anche questa volta hanno cooperato alla grande.”   “Eh eh,  eh sì.  Stanno maturando giorno dopo giorno.”  Oscar e Asuna stavano litigando ma Stella si mise in mezzo per fermarli,  ma alla fine risero insieme. 

Dopo questa vicenda tornarono a casa stanchi ma soddisfatti.  Kenji che passava di lì li aveva osservati di nascosto.  “Sì gioite finchè potete ottava brigata.  Molto presto sarete eliminati!!”  Sorrise aspramente e se nè andò. 

 

                                                         

                            Capitolo 12 “Bolla di confusione” 

 

 

In un pomeriggio noioso Kenji aveva deciso di fare una passeggiata per conto suo nel centro di Shibuya.   Mentre camminava pensava a che strategia adoperare per la grande battaglia contro l’ottava brigata.   Senza accorgersi arrivò al parco e notò che c’era un ragazzo misterioso con i capelli blu e gli occhi ambrati di giallo oro,  Kenji continuò a camminare... ma il ragazzo gli bloccò la strada.   “Ehi spostati,  mi stai bloccando la strada.”   “Ti capita mai di essere confuso di alcune cose che hai fatto nella vita?”   “No per niente,  io so bene quello che voglio!!”   “Dalla tua faccia non si direbbe,  ti vedo che sei confuso.”   “Evidentemente non mi conosci chiunque tu sia.”  “Oh che maleducato,  non mi sono presentato.   Mi chiamo Evan!! E tu sei?”  “Kenji,  allora che cosa vuoi Evan?”   “Voglio salvarti dalla tua confusione.”   “Stai vaneggiando,  che diavolerie stai dicendo?  Togliti di mezzo,  non ho tempo da perdere con te!!”   “Sei veramente presuntuoso per i miei gusti,  ma non mi lasci altra scelta.  Entrerò nella tua mente e scoprirò che cosa ti affligge.  Preparati!!”   Evan alzò le mani e lo bloccò.   “Hugh...  non riesco a muovermi.   Che cosa mi hai fatto?”   

“Ora te lo spiego: vedi,  io ho un potere particolare...  che mi permette di entrare nella mente delle persone,  scovare i loro ricordi per farli rivivere.  E a seconda del ricordo che sia bello o triste li faccio soffrire fino alla morte!!”   “Tu sei fuori di testa...”  “Eh eh,  sì lo so.  Me lo dicono tutti!!  Adesso entro nella tua mente.”  Evan appena entrò comparì un demone oscuro che lo cacciò.  “Aaaaah...  ma cos’era quello? Anf...”  Kenji sorrise aspramente e si liberò subito.  “Tu pensavi davvero che ti avrei lasciato entrare nella mia mente così facilmente?  Sei veramente un illuso,  tu non sai di che cosa sono capace!!”  Kenji fece uscire dal suo corpo un’aura viola con le fiamme nere.  “Chi sei in realtà tu?  Non scherziamo,  io non mi farò battere da te.  Non importa come,  ma ti fermerò!!”  Kenji e Evan si scontrarono a piena potenza ognuno con le proprie tecniche.  “Dunque,  è tutto qui quello che sai fare ragazzo delle menti?”  “No ora vedrai...”  Evan lo bloccò dentro a una bolla gigantesca.  “Oh impressionante,  mi hai bloccato qui dentro!! Che cosa vuoi fare?”  “Quella bolla ti risucchierà la tua energia.”  Evan sorrise.   Infatti la bolla iniziò a risucchiargli l’energia,   però Kenji ne aveva ancora.   “Non è possibile,  perchè hai ancora tanta energia? Da dove la prendi?”  “Ah ah ah,  il mio corpo è molto potente e possiede molta energia illimitata!!”   Si liberò della  bolla e senza dare il tempo a Evan di reagire lo prese per la gola.   “Hai perso manipolatore delle menti!!”  Sorrise diabolicamente.   “Hugh... tu non sei umano.”  “Hai ragione,  non lo sono.   Sai solitamente,  io a fine duello uccido i miei avversari.  Ma con te farò un’eccezzione e ti lascio vivere.  Ma se provi a rimettere piede in questa città e osi intralciarmi ponerò fine alla tua vita.  Hai capito?”  Kenji lo laciò andare.   “Sì ho capito...”   “Bene,  ora vattene!!”  Evan non ci pensò due volte e scappò via terrorizzato.  “Eh eh,  che codardo.  Il mio potere aumenta sempre di più!!  Muio dalla voglia di provarlo nella grande battaglia contro  quei fessi della brigata!!”  Sorrise soddisfatto e se nè andò. 

 

                                                              

                        Capitolo 13 “Bramoso desiderio” 

 

 

Un giorno Ethan e Kenji stavano andando in un posto misterioso.   “Allora ragazzo,   sei sicuro di voler ottenere un’ altro potere più di quello che hai già?”   “Sì certo,  se voglio battere a quei perdenti non ho altra scelta!!”   “Mi sembra giusto,  sono con te!!”   “Dove siamo diretti?”   “In un luogo segreto.”   “Ah interessante,   adoro i posti segreti!!”   Sorrise malignamente.  Dopo un quarto d’ora arrivarono nel posto.  “Siamo arrivati.”   “Finalmente,   sarebbe questo il posto?”   “Ebbene sì...”   Kenji vide che era un luogo desolato con dei paesaggi e le rocce.   “Si vede che è un posto completamente deserto.”   “Su seguimi...”   Proseguirono per un vicolo buio che portava in una caverna grossa.   “Cosa c’è  in questa grotta?”  “Adesso lo vedrai!!”   

Entrarono nella caverna,  dentro c’era un’aria molto umida.  “Dunque,  se non erro dovrebbe essere qua.  Sì eccola!!”  “Cos’è questa?”  Kenji vide che c’era una teca cdove dentre c’era una pergamena,   Ethan l’alzò e la tirò fuori.  “In questa pergamena sono racchiuse tutte le tecniche oscure private!!” Appena l’aprì si srotolò a terra.   “Accidenti,  è lunghissima.”  “Scusa,  da quanto la tenevi qui?”   “Fin da quando ero giovane inesperto.  Ma andiamo al sodo,  quale tecnica scegli tra le tante che ci sono?”   “Quindi se ne scelgo una qualsiasi  divento imbattibile?”   “Esatto ragazzo!!”   Ci pensò un attimo e poi deciso indicando quella più potente.   “Scelgo questa!!”  “Ah molto bene.  Devi sapere che questa tecnica  è racchiusa un sigillo in grado attivare molte altre tecniche.  Per esempio Ahmya c’è l’ha,  ma a differenza tua può trasformarsi in un demone oscuro ogni volta che vuole!!”   “Tutto ciò è davvero sorprendente,  forza mi inserisca questa tecnica.”  “Come vuoi,  ma farà un pò male e ci vorrà qualche ora.”  “Non m’importa,  comincia!!”  “Ok metti la mano sopra la pergamena.”   

Kenji fece come aveva detto,  Ethan intonò delle parole straniere e iniziò la procedura.   Il cielo diventò tutto oscuro e apparirono tuoni  lampi dappertutto.   “AAAAAAAAH!!!”   “Resisti Kenji,  siamo solo all’inizio.”   “Quanto dura questo procedimento?”    “Un quarto d’ora,   però finora stai andando bene.”   “Grazie...”   

Il procedimento della tecnica oscura andò avanti per un pò,  poi finalmente finì.   Il cielo ritornò tranquillo e soleggiato.   “Hai fatto.  Come ti senti?”   “Benissimo!!  Mi sento invicibile.”  “E’ naturale,  questa tecnica oscura ti cambia radicalmente sia dentro che fuori.”  Kenji guardò il suo corpo e notò che dal viso fino al petto aveva il sigillo oscuro.   “Sono soddisfatto,  torniamo a casa.”   “Perfetto andiamo!!”   

Tornarono alla loro base soddisfatti... 

 

 

                                                    

                             Capitolo 14 “Destino differente”  

 

 

In un giorno tranquillo Oscar era disteso a letto e si mise a pensare alla sua storia del perchè aveva deciso di diventare un pompiere dell’ottava brigata... 

 

Era una giornata soleggiiata Oscar aveva dieci anni e stava giocando con sua sorella Yumi di sei anni nel giardino di casa sua.  Yumi ha gli occhi castani e i casrtani e i capelli neri come la mamma.  “Adesso ti prendo....”   “Eh eh,  questo lo dici tu. Ora ti faccio vedere io!!”  Oscar azionò le  fiamme ai piedi e volò più veloce.   “Aaaah aiuto!!”  “Ah ah,  ora non mi scappi!!”  Yumi cercò di correre più veloce ma Oscar la raggiunse in un attimo.  Mizuki finì di preparare la cena,   quindi uscì a chiamarli. Appena vide che Oscar stava vovlando con le fiamme ai piedi si spaventò a morte.   “Che cosa stai facendo Oscar?”  “Niente mamma,  io e Yumi stavamo giocando.”   “Bè ora basta... è pronta la cena.  Venite!!”  “SI’ MAMMA!!”   

Durante la cena ci fu un silenzio glaciale,  poi Mizuki lo interromè.   “Oscar ti avevo detto di smetterla di usare il tuo potere.”   “Ma non stavo facenddo nulla di male...”   “Non m’importa,   tuo padre è morto per colpa del fuoco.  Non voglio che diventi come lui,  hai capito?”   “Ok mamma scusami...”   “Va bene,  ti perdono.   Forza mangiate!!”   “Mm...  è tutto molto buono mamma.”  Sorrise Yumi assaporando il cibo con gusto.   “Sì  concordo...”   “Oh vi ringrazio...”  Dopo cena guardarono un pò di tv insieme.   E verso le nove e dieci andarono a letto.  Però durante la notte Oscar ebbe un incubo su suo padre...  “NOOOOO PAPA’!!!”  Mizuki sentendo suo figlio urlare corse subito in camera sua.  “Tesoro calmati su...”  Oscar si svegliò di soprassalto.  “Mamma ho avuto un’incubo su mio padre...”  “Lo so tesoro, ma ora sono qui. Calmati!!”  Sua madre gli accarezzò il viso.  “Continuo sempre a sognare papà in mezzo alle  fiamme e muore lì...”   “Lo capisco,  ma adesso stai tranquillo e cerca di dormire.”   “Va bene,  ci provo.”   Gli rimboccò le coperte e gli diede la buonanotte.  Il giorno dopo Mizuki e i suoi figli andarono a fare la spesa,  quando videro delle persone che scapparono terrorizzate.   “Ehi mamma,  cosa sta succedendo? Perchè stanno scappando tutti?”  Domandò Oscar.   “Non lo so,   ma state vicino a me. Non allontanatevi!!”  “D’ACCORDO!!”   

“State attenti,  laggiù c’è un’incendio!!”  Li avvertì un uomo che correva da quelle parti.  Oscar ricordò di nuovo suo padre che per salvarli li portì fuori dalle fiamme ma perì per essere stato bruciato poco dopo.  “Forza ragazzi,  corriamo.”  Ma Oscar s’impuntò perchè era stufo di scappare.  “No mamma io non fuggirò più!!”   “Che stai dicendo tesoro?  Non possiamo rimanere qui.   Rischiamo di essere in pericolo!!”   “E’ per questo che ho deciso di diventare un pioniere dell’ottava brigata!!”   Sua madre lo schiaffeggiò...  “Non dire queste sciocchezze.  Non ti permetterò di essere come tuo padre.  Lui ha rischiato la vita pur di salvarci da quell’incendio di quattro anni fa!! Te ne rendi conto?”   “Mamma ascolta,  io ho pensato a lungo a questa decisione.  Tu non mi farei mai cambiare idea!!”  Mizuki vide che suo figlio era molto serio al riguardo.  “Oh tesoro,  hai lo stesso carattere di tuo padre.  Ma io...”   Non fionì di terminare la frase perchè dall’alto stava cadendo un grosso ammasso di detrito.   “Ah aiuto...”  Oscar non ci pensò due volte e agì azionando le fiamme sui piedi,  volò in direzione del detrito e lo spaccò con un calcio fiammante.  Poi di lì passarono vari pionieri della brigata che restarono senza parole per quello che aveva fatto quel bambino.   “Oddio tesoro ci hai salvato.  Grazie.”   “Sì grazie fratellone!!”  Lo abbracciarono calorosamente.   “Eh eh figuratevi,  è stato un piacere.”  Sorrise.  Il capitano dei pompieri si avvicinò a loro.   “Ehi ragazzo,  come ti chiami?”  “Ehm... sono oscar Cyrus capitano.”  Si mise sull’attenti.   “Ah ah,  non c’è bisogno che sei così formale.  Sai,  sei stato bravissimo a salvare la tua famiglia!!”  “Oh bè grazie...”   “Volevo proporti di entrare nella nostra brigata!!”   “Ah grazie capitano...”   “Tora.”   “Capitano Tora,  ma mia madre non è d’accordo!!”   

“No tesoro,  ora non ha più importanza.  Puoi andare!!”  “Cosa?  Dici sul serio?”   “Certo tesoro,  tu hai la stessa testardaggine di tuo padre.   E anche se te lo impedissi cento volte tu lo faresti lo stesso!!”  Sorrise.   “Ma voi ve la caverete senza di me?”  “Ovvio,  vero Yumi?”   “Sì ma tu mi mancherai fratellone!!”   “Tranquilla sorellina,  io ritornerò.  Non vi abbandonerò mai!!”   “Lo prometti?”  “Sì certo...”   Oscar li abbracciò calorasamente.  “Ti vogliamo bene tesoro.”  “Anche io!!”  “Noi saremo sempre qui ad aspettarti,  buona fortuna!!”  “Sì grazie.”   Mizuki sciolse l’abbraccio.   “Su ora vai,  prima che ti impedisca di andare via!!”  Si strusciò gli occhi togliendo alcune lacrime.  “Ok ciao mamma,  ciao sorellina.”   Oscar salutò la sua famiglia iniziando il suo percorso di addestramente di pompiere dell’ottava brigata sotto gli occhi responsabili del capitano Tora.  Oscar  fece delle missioni diverse molto difficili affrontando nemici e aiutando la gente in difficoltà. 

Col tempo ampliò le sue tecniche del fuoco poteziandole e nè creò alcune nuove stupendo gli altri suoi coetanei.  A dodici anni eseguì  la sua prima tecnica del fuoco chiamata  Fiamma dell’Olocausto.  Poi eseguì altre tecniche fortissime.  Dai tredicianni in poi  girovagò per tutto il mondo facendo amicizia con chiunque incontrasse,  fino a diventare un pioniere esperto a sedici anni. 

“Eh eh,  tutto sommato ho fatto veramente un’ottimo percorso!! Mamma sorellina,  sarete orgogliosi di me.  Chissà cosa state facendo ora?”   

 

 

                          Capitolo 15 “ L’ombra di un presagio” 

 

 

In un pomeriggio primaverile Oscar e i suoi compagni erano al parco per rilassarsi.   “Oggi è una giornata molto tranquilla. vero Okamura?”  “Eh sì,  ma chissà quanto durerà?”   “Dai,  non essere pessimista.  Non portare sfiga!!”   “Io portare sfiga? Ma ti pare?  Guarda i ragazzi come si divertono,  beata gioventù.  Al confronto noi  siamo dei vecchi!!”   “Vecchi sì,  ma pur sempre affascinanti.”  Tora gli fece l’occhiolino.   “Cos’è,  ci stai provando con me?”   “Ma no,  cosa ti salta in mente?”   “Ah... non si sa mai con te.   Sei talmente prevedibile caro mio capitano!!”    Tora guardò il cielo molto seriamente.   “C’è qualcosa che non va...”   “Cosa intendi?”   “Osserva il cielo e lo vedrai.”   Okamura notò che in cielo  c’erano delle strane sfumature di nuvole...  “In effetti,  quelle nuvole sono strane.”  “Già...  e di solito non promettono nulla di buono.”   

Improvvisamente ci fu un vento fortissimo.  “Uh...  ma che succede?”   “Aiuto c’è una tempesta!!”  Oscar e gli altri cercarono di ripararsi con un braccio.   “Salve ottava brigata!!”  Tora si girò e notò che c’era uno dei cavalieri oscuri.   “Chi diavolo sei tu?”   “Sono Ethan Clark,  il leader dei cavalieri oscuri.”   “Quindi sei stato a mandare quei giganti di fuoco?”  “Sì lo ammetto,  volevo mettervi alla prova e a quanto pare ha funzionato!!”  Sorrise aspramente.   “Che cosa vuoi da noi?”  Oscar fece divampare subito il fuoco attorno a lui.   “Calmati ragazzino,  non voglio combattere per ora.    Volevo solo avvertirvi che tra dieci giorni avverrà una grande battaglia contro di noi!!”  “Tsk...  chissà perchè ma me lo aspettavo che ci avresti detto così.”  “Ma pensa,  quindi lo sapevi caro capitano Tora.”  “Come fai a sapere come mi chiamo?”   “Oh io so molte cose che ti riguardano.”   “Davvero?  E allora perchè non ti togli quella ridicola maschera da carrnevale?”  “Sei sempre stato un essere arrogante e presuntuoso!!  Ma non importa,  ti lascerò col dubbio.  Ora vi saluto,  ci vediamo alla battaglia finale.  Venite,  sempre se avete il coraggio!!”   

Così com’era venuto Ethan se nè andò lasciando tutti sconvolti da quanto gli aveva detto.   “Capitano Tora,  e ora cosa facciamo?  Quel pazzo ci ha dichiarato una guerra!!”  Domandò Stella.  “Mi sembra ovvio no?  Ci alleneremo pesantemente per sconfiggere quei pagliacci!!”   “SIII BEN DETTO CAPITANO!!!”  Tutti esultarono.   “Forza andiamo,  non ci faremo spaventare da questo Ethan!!”   “Sì  esatto Tora!!!”   Dopo questa faccenda ritornarono a casa...  

 

 

                            Capitolo 16 “Luogo del sonno” 

 

 

 

L’ottava brigata si era alzata molto presto ed era in viaggio verso un luogo misterioso.   “Mi scusi capitano,  ma perchè dobbiamo allenarci?  Io e Asuna siamo già forti!!”   “Già è vero,  ma non abbastanza.   Dovete rafforzare le vostre tecniche come ha fatto Oscar.”   “COSA? MA NON E’ GIUSTO!! NON ARRIVEREMO MAI AL SUO LIVELLO!!”  Urlarono in contemporanea Stella e Asuna.   “Tsk,  è colpa vostra.  Dovevate allenarvi molto prima.  Ben vi sta!!”  Tutti risero... 

Intanto da un’altra parte anche i cavalieri oscuri si stavano preparando psicologicamente alla battaglia.  Ognuno si addestrava a modo suo...  Kenji si stava allenando per conto suo in un luogo appartato.  Invece Ahmya si stava allenando con Hisomi usando la sua spada.   Mason era l’unico che stava seduto a osservare.   “Bè? Tu non ti alleni?”   “Io non ne ho bisogno,  sono più forte di loro!!”  “Eh Mason,  questo lo dici tu.  Non devi sottovalutare l’ottava brigata,  bispgna sempre essere pronti a tutto!!”   “Ah... ok vado ad allenarmi insieme a Kenji.”  Sospirò Mason andando via.  “Ben detto.” 

In un luogo misterioso c’era un palazzo bianco,  dove dentro c’erano due orologi uno a destra e un’altro a sinistra.  E il cielo aveva una sfumatura nera e rossa.   Oscar stava combattendo con Asuna e Stella,  però erano in svantaggio.   “Così non va bene ragazzi,  dovete affinare il vostro potere in un unico punto.  Oscar fagli vedere il tuo nuovo potere!!”   “Subito capitano!!”  Si concentrò unendo le mani richiamando tutta la sua energia e attivò la sua modalità di Fiamma del demone.  “Ecco fatto!!”  I suoi amici lo guardarono esterrefatti per la sua strasformazione.   “ACCIDENTI,  MA COME SI CHIAMA QUESTA TRASFORMAZIONE??”  Domandarono all’unisono.  “Ve lo dico io:  questa mia trasformazione si chiama Fiamma del demone.”  Spiegò Oscar.  “Ma come l’hai ottenuta?”  “Al monte Usu chiamato  il monte di fuoco.”   “Oooh incredibile...  uffa voglio anche io quel potere!!”   “Mi dispiace ma non è possibile.  Non si può avere lo stesso potere,  dovete averne uno vostro personale!!  Ora basta chiaccherare e continuate ad allenarvi!!”  “VA BENE CAPITANO!!”   “Forza ragazzi,  provate a battermi. Sempre se ci riuscite!!”  Li provocò Oscar.    

“AH ORA VEDRAI!!”  Continuarono a combattere sotto lo sguardo orgoglioso di Tora e Okamura.  “Senti un pò,  come hai trovato questo posto?”  Domandò Okamura curiosa.  “L’ho scoperto qualche giorno fa passeggiando per caso.  E ho pensato che potesse essere adatto ai ragazzi per allenarsi.”    “Sì hai ragione,  è proprio perfetto.  Ma come si chiama?”   “E’ il santuario Toshogu,  qui molto tempo fa venivano ad allenarsi molti samurai.”   “Wow,  ne sai di cose eh?”   “Ancora ti stupisci mia cara?”   “Ma va figurati!! Ti prendevo in giro.”  Gli fece una linguaccia.   “Lo immaginavo.  Ma sbaglio o qui il tempo sembra passare veloce?”  “No non sbagli,  perchè questo palazzo il tempo scorre veloce.  E’ una prerogativa di questo posto!!”  “Che cosa?  Quindi noi invecchiamo prima?”  “No tranquilla,  il tempo passa ma noi cresceremo in un anno alla volta.”  “Oh capisco...  per un attimo mi ero immaginata di essere una vecchietta!!”   “Okamura tu fantastichi troppo.  I nostri ragazzi ci supereranno!!”   “Tu dici?”   “Sì ne sono certo... loro saranno la nuova generazione di pompieri.”   “Esattamente... 

A lungo andare Asuna sviluppò una tecnica di fuoco che gli permette di modellare il fuoco allungandolo e accorcendolo quanto voleva, mentre Stella diventava un tutt’uno col fuoco mutando il suo corpo con delle strisce fiammanti inclusi gli occhi.  “Bravi ragazzi,  ce l’avete fatta.   Sono fiero di voi!!”  “GRAZIE CAPITANO!!”   “Ora siete ufficialamente dei pompieri ufficiali e forti.  Ehi Oscar,  non ti sei accorto che sei ancora in modalità Fiamma del Demone?”   “Oh sì è vero...  a furia di allenarmi  in questo modalità il mio corpo si è abituato e adesso posso utilizzarla quando voglio!!”  Oscar sorrise soddisfatto.   “Ben fatto ragazzo.”  “Adesso non ti vantare però...”   “Io vantarmi? Ma per favore...”   Risero tutti.   “Da quando vi siete allenati qui sono passati due anni.  “Dice sul serio?  Mi sembrava strano...  ho notato che sono un pò più alto di prima.”  “OH ANCHE NOI!!”   “In questo palazzo il tempo passa veloce,  ma voi siete già cresciuti e maturati lo stesso.  Perciò non vi cambia niente dico bene?”   “SI’ OVVIO!!”  

Tora e la sua squadra terminarono l’allenamento  con risultati molto sorprendenti.  Tornarono a casa inconsapevoli che i cavalieri oscuri  si erano sottoposti ad addestramenti più duri. 

 

 

                                  Capitolo 17 “L’artefice” 

 

 

Era già passata una settimana e Oscar e Company cercarono di godersi a pieno i loro momenti  di pace e tranquillità prima della grande battaglia contro i cavalieri oscuri.  In questo momento si trovavano al monte Kita.  Oscar ando sopra a una roccia.  “NEMICI DEI MIEI STIVALI VI  ELIMINERO’ PER SEMPRE!!!”   “Oscar piantala di fare lo sbruffone e scendi di lì!!” “Non ci penso minimamente!!”  Gli fece la linguaccia.  “E va bene,  l’hai voluta tu.   Stella aiutami a prenderlo!!”  “Con molto piacere.”   “Tre,  due uno via!!”  Asuna e Stella rincorsero Oscar. “Non mi prenderete mai!!”   “QUESTO LO DICI TU!!”   “Fate piano ragazzi.”   “VA BENE CAPITANO!!”   “Che bello,  questo posto meraviglioso.”  Okamura  si sdraiò nell’erba.   “Sì concordo,  sembra di essere in paradiso.”  Tora si sedette.   “Sai,  hai avuto una splendida idea  a portarci qui.”   “Almeno qui ci possiamo rilassare prima dell’imminente battaglia!!”   “Sì,  spero che ce la facciamo a battere quei farabutti!!”   “Certo che c’è la facciamo,  dobbiamo solo avere più fiducia nelle nostre capacità.”   “Sì giusto.  E poi da quando si sono allenati  si sono molto potenziati.”   “Eh sì,  mi sembra ieri che Oscar si unì a noi da piccolo.”  Dopo un pò Asuna e Stella lo presero.   “SI’ TI ABBIAMO PRESO,  ABBIAMO VINTO!!!”  Esultarono trionfanti.  “Uffa,  non è giusto.”  Fece finta di rimanerci male e poi risero insieme.   Anche Tora e Okamura si unirono a loro... 

Invece i cavalieri oscuri si stavano preparando mentalmente.  Kenji stava fuori dal palazzo a osservare il paesaggio.  “Ei ragazzo,  cosa fai?”  “Niente di che,  osservo.”   “Tra qualche settimana c’è la battaglia.  Sei pronto?”  “Non devi neanche chiederlo,  ovvio che lo sono.  Finalmente daremo una bella lezione a quei maledetti pompieri saccenti!!”  Sorrise aspramente.   “Si vede che non vedi l’ora di eliminarli per sempre!! Ma questo vale anche per me.  Quando vedranno che siamo più forti scapperanno con lò coda tra le  gambe!!”  “Sì è vero...” 

Continuarono a parlare del più e del meno.  Oscar e gli altri  dopo aver passato tutta la giornata sul monte Kita  ritornarono a casa stanchi ma felici di aver passato una bellissima giornata di spensieratezza e tranquillità. 

 

 

                      Capitolo 18 “Maledetta ambizione” 

 

 

 

Hisomi aveva detto a Ethan e agli altri che  sarebbe uscita a fare un giro.   “Ehi Ethan scusa,  ma  dov’è andata Hisomi?” Domandò Mason.   “No non lo so,   non me l’ha voluto dire.”  “Ah capisco,  quindi devo dedurre che non sei curioso...”   “Un pò sì,  ma lasciamola fare.   Sicuramente avrà in mente qualcosa.”   “Se va bene a te...”   

Hisomi dopo aver percorso correndo più di venti miglia arrivò in un tempio buddista.  Si nascose tra i cespugli a osservarlo...  “Mm... chissà se qui troverò quello che mi serve per potenziarmi.”   

Il tempio si chiama Todaiji ed è molto grande e imponente.  E’ circondato da un giardino  con delle aiuole piene di fiori.  Hisomi non se lo fece ripetere due volte e entrò subito dentro al tempio.   “E tu chi diavolo sei?  Non puoi entrare nel nostre tempio sacro!!”  L’avvertì un monaco.  “Togliti dai piedi monaco inutile,  o ti faccio fuori all’istante!!”  “Tu osi minacciarmi? Non sai con chi hai a che fare!!”   Il monaco prese un bastone facendolo roteare.   “Oh interessante...”   Si lanciò velocemente su Hisomi,  ma lei creò una sfera con le fiamme nere e la lanciò sul monaco,   che lo colpì facendolo volare distante distruggendo metà tempio.   Morì sul colpo...  “Ops,  f orse ho esagerato.”   

“OH NO FRATELLO, COSA TI HANNO FATTO??”  I monaci si avvicinarono tutti a lui e purtroppo videro che era morto.  “Maledetta,  questa c’è la paghi!!”   “Fermi!!”  Li bloccò il leader.  “Perchè hai uccisso il mio confratello?”  “E’ colpa sua,  non mi ha lasciato scelta.  E questa è stata la sua fine.”   “Grr...  che cosa vuoi da noi?”   “So che voi monaci possedete qui dentro un potere soprannaturale in grado di battere chiunque lo possegga!!”  Il leader restò senza parole.   “Come fai a sapere queste cose?  Io non te l’ho detto...”   “Povero vecchio,  mi sono informata bene.”  Sorrise aspramente.   “In ogni caso  non te lo daremo,  tu sei troppo marcia dentro per averlo.  Non ne sei degna!!”    

“Ah dici sul serio?  Allora ucciderò tutti voi.  Anzi per riscaldarmi inizio dai  tuoi subalterni!!”   “DEVI SOLO PROVARCI,  FATTI SOTTO!!”   Gli andarono  tutti addosso e Hisomi li annientò uno per un colpo solo.  “AAAAAAAAAH!!”  Perirono ma un monaco che era ferito amorte la fermò per la gamba.  “N-non t-ti permetterò di  toccare il mio maestro...”  “Ma guarda sei ancora vivo,  sei un osso duro.   Stai tranquillo,  ora ponerò fine alle tue sofferenze!!”  Lo sollevò per il collo e glielo strinse.  “Addio monaco inutile.”  Gli storse il collo e morì.  “ma che peccato,   sono morti tutti.   E io che volevo ancora divertirmi!!”  “Hugh... che tu sia maledetta!!”  Il leader aumentò la sua energia spirituale sollevando una marea di polvere.  “Accidenti quanto vento,  allora il nonnetto non è debole come pensavo.”   “Ti farò pentire di essere venuta fin qui e di aver ucciso tutti i miei confratelli.  Aaaaaaaah!!”  

 L’attaccò in ogni punto vitale ma non gli fece un bel niente.   “Non è possibile,  solitamente questo mio colpo è infallibile.  E invece  non ti ha fatto niente...”   “Evidentemente  il tuo colpo è debole cme te!!”  Lo derise Hisomi.  “Come ti permetti? Io...”   Non lo lasciò finire di parlare perchè lo trafisse con una fiamma nera nel petto.  “Ora basta mi hai stancato vecchio,  addio vecchio!!”  Il leader morì,  Hisomi lo buttò a terra.   “E anche  questo è sistemato.  Adesso è il momento di prendere questo potere!!”   

Entrò nel tempio dove percorse un corridoio molto lungo.   “Uffa,  ma quando finisce?  Ah bene,  lì c’è una porta.”  Infatti davanti a lei c’era una porta con il lucchetto.   “Ah il vecchio aveva previsto tutto per chiuderla a chiave così.   Non c’è problema.”   Creò una sfera nera fiammante e la lanciò sulla  porta distruggendola.   “Ecco fatto.”  Appena andò dentro la stanza  vide una palla di vetro dove dentro c’era una  luce viola e nera.  La prese in mano.    “Mm interessante... e così sarebbe questo il poteere  di cui parlavano i monaci.   Vediamo cosa succede se la distruggo!!”   La  distrusse e appena lil potere si liberò andò dentro di lei.   “Ah molto bene,  ho acquisito un nuovo potere.  Gli altri rimaranno molto stupiti.  Adesso posso  ritenermi soddisfatta!!” 

Hisomi acquisì un nuovo potere oscuro molto pericocloso.  Fatto questo ritornò  a casa. 

 

 

                      

                       Capitolo 19 “Guerra Apocalittica 

 

 

 

Passò un’altra settimana e arrivò il fatidico giorno della guerra,  i cavalieri oscuri si stavano già recando in un posto desolato pieno di rocce.   Anche l’ottava  brigata si stava preparando a partire in mattinata presto.  “Ok siete pronti ragazzi?”  “CERTO CAPITANO!!”   “Benissimo,   forza andiamo.   E mettiamocela tutta per sconfiggerli!!”  “SI’!!”   Dopo che il capitano Tora aveva incoraggiato la sua squadra partirono immediatamente. 

“Capitano Tora,  a essere sincero io ho un pò di paura.”  Ammettè Asuna.  “Ti capisco benissimo Asuna,  anche io c’è l’ho.  Ma ormai la guerra è iniziata.  E poi tu e Stella vi siete allenati costantemente ogni giorni,  quindi dobbiamo sostenerci a vicenda.  Questo vale per tutti,  sono stato chiaro?”  “SI’ CAPITANO TORA!!”  “Molto bene,  questo è lo spirito giusto.  Muoviamoci!!”   

Ethan e gli altri erano arrivati già sul posto.  “A quanto pare siamo arrivati per primi.  Forse hanno avuto paura e sono scappati via!!”  Sorrise Ethan.   “Questo lo dici tu Ethan!!”  Tora e gli altri arrivarono dall’alto insieme a Oscar e company.   “Oh eccovi qua,  allora siete pronti a perdere ottava brigata?”  “Fossi in te non ne sarei così sicuro.  Ragazzi,  mostrategli il vostro potere!!”   “CON VERO PIACERE!!”  Esclamarono  sorridendo.  Oscar,  Asuna e Stella  attivarono i loro poteri.  “Ma guarda,  vi siete allenati.  Ragazzino,  il tuo potere è quello della fiamma del demone vero?”   “Esatto,   perchè lo conosci?”   “Mi sembra ovvio,  è molto famoso.  Ma non importa,   tanto non ci batterete!!  Noi ci siamo sottoposti ad allenamenti più duri dei vostri...  e Kenji ne è la prova vivente.”   “Aaaah oddio che orrore,  c’è uno scheletro vivente!!”  Si spaventò Okamura.  “Ehi tu,  io non sono solo uno scheletro.  Sono il re degli scheletri.  Abbi un pò di rispetto donna!!”   

 “Mi stai già antipatico brutto scheletro.  Basta,  voglio cocmbattere con te!!”   “Per me va bene,  su attaccami.  Sempre se ci riesci!!”   “Maledetto,  come osi provocarmi?”  Okamura  si scagliò subito su di lui, ma Mason saltellò lontano evitandola.  “Perfetto,  Mason ha già trovato il suo avversario da battere.  E ora,  veniamo a voi.  Capitano Tora,  io vorrei battermi con te.  Se non è un problema!!”   “Assolutamente no,  anzi non vedevo l’ora.  Così ti levo quella ridicola maschera da carnevale!!”  “Eh eh,  questo è da vedere.  Ahmya Hisomi,  voi bnattetevi con quei insetti.”  “D’ACCORDO!!”   “E tu Kenji ti scontrerai col moccioso della brigata.”   “Certo,  te lo stavo per dire!!”  “Perfetto,  diamo inizio alla battaglia!!”   “SIIII!!!”  

E così iniziarono subito a scontrarsi con una serie di colpi di arti marziali e molte tecniche potenti,  però la brigata attualmente era in netto svantaggio.   “Bè che ti succede Tora?  Hai già esaurito la tua energia?”  “Anf... no per niente.  MI sto solo riscaldando!!”  Sorrise Tora.   “Se lo dici tu,  ma io finora ho visto solo delle tecniche inutili!!”   “Ora vedrai!!”  Tora aumentò il suo potere e lo attaccò con tutta la sua forza,  ma Ethan si difese benissimo.   Anche Asuna e Stella attaccarono Ahmya e Hisomi  combinando i loro attacchi all’unisono,  ma loro resisttero.  “Questo sarebbe il vostro potere al massimo?  Ma non fatemi ridere.  Ora vi mostro la mia tecnica più potente!!”  Hisoma  creò una  gigantesca  sfera  densa di fiamme nere che gliela lanciò  addosso senza lasciargli il tempo di difendersi.   

 Ci fu un’esplosione assordante dappertutto.  “Oh no Asuna Stella!!”  Oscar stava per andare da loro ma Kenji lo  bloccò.  “Dove credi  di andare?  Sono io il tuo avversario!!”   “Ecco fatto,  due li ho sistemati!!”   “Ne sei sicura?”  “Cosa? E’ impossibile!!”  Hisomi vide che Asuna era cosparso di un’aura fiammante protettiva.  “Tsk, questo non te lo dirò mai.”  Gli fece una linguaccia.  “Grazie di avermi protetto Asuna.”  “Figurati,  è stato un dovere salvare una fanciulla.”    “Ora però non ti vantare...”  Asuna sorrise e la barriera di fiamme sparì.   

“Dannato moccioso!!”  “Ben fatto Asuna.”  Oscar gli fece l’occhiolino.   “Poveri illusi,  vi vantate solo perchè vi siete salvati dalla mia tecnica devastante.  Ma la prossima non riuscirete a proteggervi!!”  Hisomi sorrise malificamente.   “Su Asuna,  non perdiamo tempo e attacchiamole!!”   “Sì giusto.” 

Continuarono lo scontro fino a rotta di collo.   Anche  Oscar e Kenji avevano iniziato a combattere.  Però Kenji resiteva ai suoi attacchi più potenti.   “E’ vero che ora sei nettamente più forte per la fiamma del demone,  ma non è sufficiente a battermi.”  “Ti sbagli,  è che sto  ancora riscaldando.”   “Ah capisco,  se questi li consideri dei riscaldamenti...  sei messo veramente male moccioso.  Io sono più forte di te,  non puoi battermi con quel misero potere. Mettitelo in testa!!”   “Basta, chiudi la bocca!!”  Gli diede un pugno ma lo afferrò  facendolo volare per terra,  Però Oscar si rialzò.   “Complimenti,  sei un osso duro.  ma ora farò sul serio!!”   

Kenji attivò il suo sigillo oscuro:  il suo corpo si circondò di un’aura oscura impressa di elettricità.  Attaccò  velocemente  Oscar e stavolta finì schiantato a terra distruggendo una roccia.  “OSCAR!!”   “Ah ah eh bravo Kenji.  Come puoi vedere Tora,  adesso Kenji ha attivato il sigillo oscuro una tecnica proibita e molto potente.  Ora non lo fermerà più nessuno!!”  “Che cosa vuoi dire?”   “Devi sapere che Kenji si è sottoposto a allenamenti molto più estenuanti dei  vostri!! Ormai siete spacciati!!”   “Ne sei sicuro Ethan?”  Oscar si rialzò a fatica sorridendo.   “Hai la pellaccia dura moccioso,  ma tanto ti batterò lo stesso.  E’ solo questione di tempo!!”   “Chiudi quella bocca.  Non ti permetto di sminuirci.  Io Oscar Cyrus pompiere dell’ottava brigata ti sconfiggerò!!”   “Oh ne sei certo?”   “Ovvio,  non importa come e quando.  Ma  io e i miei compagni riporteremo la pace in questo mondo!!”     

“Hai detto che porterai la pace in questo mondo?  Ma non farmi ridere!!  Voi pompieri della brigata vi definite degli eroi ma non lo siete affatto!!”   “Che cosa vuoi dire?”   “Vi date un sacco di arie con quell’aria saccente e strafottente.   Non avete nulla che vi definisca degli eroi,  perchè avete fatto morire delle persone!!”   “Ma che cosa stai dicendo?  Noi le abbiamo sempre salvate.”   “Dici sul serio?  Siete dei bugiardi!!”   “E allora perchè tu sei un nostro nemico?  Lo fai per un tuo capriccio o per altro?”   “Non ti devo alcuna spiegazione pompiere dei miei stivali!!” 

Che cos’era successo a Kenji per aver detto quelle cattiverie nei confronti dei pompieri?  Per saperlo torniamo indietro di dieci anni fa... 

 

 

                               

                           Capitolo 20 “Gocce  di memoria”   

 

                                                      

 

 

Osaka ore: 16:00 

 

Osaka è una città tranquilla dove vive una famiglia con un ragazzo di tredici anni molto vivace e testardo.   

 

 

“Ehi Kenji,  dove vai così di fretta?”   “Esco con la mia amica Layla mamma.”  Va bene,   ma non rincasare tardi.”   “Ok mamma,  a dopo.”  Uscì di casa.   “Mm... secondo me Kenji è innamorato della sua amica.”   “Tu dici? In effetti... li vedo sempre insieme caro.  Oh che bello, mi ricorda tanto le nostre uscite!!”   “Sì e tuo padre che mi cacciava di casa con la mazza!!”   

Kenji corse il più velocemente possibile e dopo  un pò raggiunse il parco dove c’era la sua amica Layla.  Una bambina di dodici anni  con i capelli biondi e gli occhi celeste chiaro molto gentile e altruista che aiutava qualsiasi persona.   Era seduta nella solita panchina.   “Eccoti finalmente,  temevo che non arrivassi più.”   Le sorrise Layla.   “Anf...  scusami per il ritardo.”   “Tranquillo,  l’importante è che sei qui.”   “Sì è vero,  senti...  devo dirti una cosa.”  “Sì dimmi...”   “Ecco io...”   “Ehi Layla,  vieni a giocare con noi!!”   “Sì arrivo,   vieni anche tu?”   “Sì va bene...”   “Dai andiamo.”  

 Layla lo prese per mano e giocarono con tutti i bambini  fino a pomeriggio inoltrato.  Poi li salutarono...  “CIAO LAYLA!!”  “Ciao bambini. E’ stata una giornata molto divertente, non credi?”  Layla  si sedette nel punto più alto del parco  insieme a Kenji.   “Sì concordo.”   “A proposito,  cosa mi volevi dire prima?”  “Oh no,  niente di che.”   “Sei sicuro?  Guarda che non mi puoi nascondere niente.  Sono la tua migliore amica lo sai?”   Layla gli diede un buffetto sulla guancia.  “Sì lo so.  Anzi una cosa voglio dirla...  vorrei diventare un grande capitano della brigata,  così posso proteggere qualsiasi persona.  Inclusa te...”   

 “Sì fai bene,  sono sicura che c’è la farai.  Hai la stoffa per essere un vero capitano.  E io sarò al tuo fianco come tua aiutante.  Anzi no,  sarò la tua vice!!”   Kenji nel sentirgli dire quelle parole s’imbarazzò molto.  “Come mai sei arrossito?”  “T-ti sbagli,  n-non lo sono...”  Si girò dall’altra parte.   “Certo e infatti si vede...”  Risero insieme.  “Oh no sono quasi le cinque e un quarto.  I miei genitori se non mi vedono a casa mi uccidono!!  Scusami ma devo andare,  ciao Layla.”  “Va bene,  a domani Kenji.”  Si salutarono in fretta e ognuno andò a casa sua.  Kenji si scusò coi suoi genitori per aver fatto tardi,  però loro  nonostante fossero arrabbiati alla fine lo perdonano sempre.  

Il giorno dopo  visto che era una bella giornata Kenji e la sua famiglia ne approffittarono per fare una passeggiata nel centro di Osaka insieme a Layla.   “Guarda che bel paesaggio che si vede qui dal treno.”  Esclamò Kenji sorridendo.  “E’ vero,  è tutto bellissimo.  E lo sarà ancora di più  quando arriveremo al monte più alto di Osaka.”   L’annunciatore della stazione annunciò la fermata.  “Bene siamo arrivati,  scendiamo.” Scesero dal treno,  Kenji e Layla corsero subito.  “Ragazzi piano,  non correte sennò vi perdete.”  Li avvisò la mamma di Kenji.   “VA BENE!!”  Corsero in mezzo alle persone facendoli alterare.  “Ehi ragazzini state attenti...”   “Ci scusi signore, eh eh.”   Poi arrivarono nel punto centrale di Osaka.   “Ah finalmente siamo arrivati.”   “Ti sei già stancato?”   “Io stanco? Ma va...”   “Guarda che lo vedo,  sei affannato.”   “Ah uffa,  a te non ti si può nascondere niente eh?”  “No mio caro Kenji...” 

Improvvisamente ci fu una gigantesca esplosione.  “Eh? Hai sentito? Cos’è stato?”  “Non lo so,  ma non mi piace per niente!!”  I genitori corsero da loro.   “Ah eccovi qui,  presto dobbiamo andarcene!!”  “Perchè cosa succede?”  “Sono scoppiati degli incendi in tutta la città.  Forza, andiamo via.”  “Sì mamma.”  Presero Kenji e  Layla per mano e corsero il più velocemente possibile.   “Su sbrighiamoci!!”  Però le fiamme circondarono i genitori di Kenji e per evitare di mettere in pericolo Kenji e Layla li spinsero lasciando le loro mani.  “No mamma papà,  forza venite.”  “No tesoro,  anche volendo non possiamo.  Siamo circondati dalle fiamme!!  Tu e Layla dovete salvarvi.  Io e papà ti vogliamo bene!!”  Dopo avergli detto queste parole morirono atrocemente tra le fiamme.    “No mamma papà...”  “Forza Kenji,  non abbiamo scelta.  Andoiamocene!!”  Kenji annuì e  corse via con Layla.   Però anche loro furono invasi dalle fiamme.  “Accidenti,  e ora cosa facciamo?”  Layla si guardò intorno  e vide che laggiù c’era un vicolo senza le fiamme.   “Mi dispiace ma non ho scelta...”   “Che cosa vuoi fare?”  Layla lo prese per un braccio e lo fece volare dall’altra parte della strada libera senza l’incendio.   “Layla vieni anche tu, dai.”  “Lo vorrei tanto,  ma non posso!!  Devo proteggerti e tu devi vivere  per poter realizzare il tuo sogno!!”   Le fiamme la colpirono fino a farla perire.  “NOOOOOO LAYLAAAAAAAA!!!”  

Purtroppo il piccolo Kenji aveva assistito impotente la morte della  sua famiglia e la sua amica senza poter fare  nulla per aiutarli. 

 

 

                                    

                            Capitolo 21 “Bagno di sangue” 

 

 

 

Dopo un pò arrivarono molti pompieri della brigata dove si trovava Kenji.  “Oh mio dio, che disastro.  Guardate lì c’è una bambina a terra,  controllate se è viva...”  Un pompiere andò a verificare tendendo l’orecchio nel suo petto.   “Purtroppo è morta!!”   “Accidenti,  c’è un bambino.  Portiamolo in salvo presto!!”  “Ehi bambino,  viani con noi.  Così sarai al sicuro.”   Kenji era talmente sconvolto che non rispose.   “Che cosa gli succede?  Perchè non parla?”   “Non lo so,  evidentemente è sotto shock!!  Forza dobbiamo andarcene da qui,  dammi la mano su.”  Il pompiere provò a prendergli la mano ma lui la respinse con rabbia.  “Non mi toccate!!”   “Ascolta,  capisco che che sei sconvolto per l’incendio ma...”   “Basta stai zitto,  non dire una sola parola!!”  Kenji strinse i pugni con rabbia.    

“Per favore calmati!!”   “La mia famiglia e la mia amica sono morti per colpa vostra. Si può sapere dov’eravate quando eravamo in pericolo?”  Li aggredì urlando.  “Bè noi stavamo cercando di salvare le altre persone...  scusaci,  abbiamo fatto il possibile per cercare di arrivare in tempo da voi.”   “Voi avreste fatto il possibile per arrivare fin qui?  Ma non prendetemi in giro!!  Ora la pagherete!! AAAAAAAAAAH!!!”   Kenji scatenò tutta la sua rabbia,  senza rendersi conto il suo corpo assorbì tutte le fiamme dell’incendio.   “Com’è possibile?  Sta assorbendo tutto l’incendio.  Questo ragazzo sa controllare il fuoco!!  Ma come diavolo fa?”    

Kenji subì una metamorfosi:  i suoi occhi diventarono rossi fiammanti come quelli di un demone e nel suo corpo apparvero dei strani simboli neri.   Kenji non diede il tempo di reagire ai pompieri che li attaccò ferocemente uccidendoli tutti senza pietà.  Adesso Osaka era diventata una pozza enorme di sangue.  Dopo aver ucciso i pompieri della brigata raggiunse il corpo senza vita di Layla,  la guardò facendo uscire qualche lacrima.  La prese in braccio abbracciandola un’ultima volta.  “Layla ti prometto che ti vendicherò  e troverò un modo per stare insieme a te per sempre.   Dovessi anche sacrificarmi...  annienterò qualsiasi persona che sia un pompiere o uno sconosciuto.  Non avrò pietà!!”   Detto ciò alla sua amica Layla,  la lasciò lì e andò via lasciando quel posto desolato.   

Mezz’ora più tardi arrivarono un’altra brigata con il capitano Tora.   “Oh mio dio,  ma cos’è successo qua?  Chi ha ucciso questi pompieri?  Che fine orribile!!”   “Capitano Tora,  guardi.  Qui c’è una bambina morta!!”   “Maledizione,  se solo fossimo arrivati prima... a quest’ora quella bambina sarebbe ancora viva.  E’ tutta colpa mia!!”   “No capitano,  non lo dica neanche per scherzo.  Lei è un capitano fantastico!!”  Lo complimentò un ragazzo coi capelli castani.  “Ti ringrazio.  Però è davvero strano,  l’incendio è sparito... chi sarà stato?  Dobbiamo indagare su questa faccenda!!”   

Improvvisamente il corpo di Layla s’illuminò di un’aura dorata.  “E ora che succede?  Perchè si sta illuminando?”  Poi sparì fino ad andare in cielo.   “Non ci credo,  il suo corpo è sparito.  Questo non è mai successo!!”  Tora e i suoi sottoposti della brigata  erano allibiti da quanto era accaduto a Osaka.   “Forza andiamo via.  Ormai non possiamo fare più niente qui,  il nostro dovere l’abbiamo fatto.  Torniamo alla nostra base e facciamo il rapporto.”  “AGLI ORDINI CAPITANO!!”   Tora e la brigata andarono via molto scossi e tristi. 

Intanto Kenji continuava a vagare passeggiando da solo fino a che per la stanchezza si sedette vicino a un masso della roccia stanco e sfinito.   “Molto presto  ti raggiungerò Layla,  tu aspettami lassù.”  Qualcuno  gli fece ombra.    “Ciao ragazzo,  sei solo?”  Kenji vide che c’era uno strano signore con la maschera e un look medievale.  Ci pensò su  e poi gli rispose.  “Sì non ho più nessuno.  La mia famiglia e la mia amica sono morti nell’incendio per colpa dei pompieri che non li hanno salvati.”   “Ah capisco.  Mi dispiace...  senti ti propongo una cosa.  Vorresti venire via con me?” 

 

 

                                          

                         Capitolo 22 “Giustizia divina” 

 

 

 

Kenji pensò a lungo alla proposta di quell’uomo ma non sapeva cosa fare.   “Allora accetti o no?”   “Perchè dovrei accettare?  Non ti conosco nemmeno!!”   “Oh  cavoli hai ragione,  scusami che maleducato.  Mi chiamo Ethan Clark e anche io come te ho perso tutto,  amici e altro.”   “Lo immagino,   ma  cosa ci guadagno a venire via con te?”   “Vuoi vendicarti dei pompieri o sbaglio?”   “No non  sbagli...”   “E allora io ti aiuterò,   ti addestrerò a diventare un combattente forte e temerario.  Sono sicuro che insieme c’è la faremo.  Che ne pensi?”   “Va bene accetto,  ma devo diventare molto forte hai capito?”   “Certo,  te lo prometto.   Ma come ti sei procurato quei simboli neri nel tuo corpo?”   “Non ne ho idea,  sono comparsi da soli mentre scatenavo il mio potere!!”  “Oh interessante,  dai andiamo ragazzo.  Da oggi,  inizierai il tuo percorso di combattente. Come ti chiami?”   “Kenji sasaki.”   “Bene Kenji, vieni con me.” 

E fu così che Kenji partì con Ethan,  gli fece conoscere gli altri suoi sottoposti.  E gli disse che si chiamavano  I cavalieri oscuri. “Non ci credo,  avete anche uno scheletro con voi?”   “Ehi ragazzino,  io non sono uno scheletro qualunque.   Sono lo scheletro che combatte!!”   “Ma non dire assurdità Mason,  non fai altro che dormire tutto il giorno.”  Lo rimproverò Ahmya. Kenji sorrise divertito.  “Eh eh,   sapete siete molto buffi insieme.”   “COME TI PERMETTI MOCCIOSO? NOI NON SIAMO DEI PAGLIACCI,  HAI CAPITO??”  Urlarono in contemporanea Ahmya e Mason.  “Ma bene,  avete fatto già amicizia.  Comunque tornando a noi,  lui è Kenji Sasaki.  E da oggi farà parte del nostro team.  Quindi siate carini con lui.”   “E va bene,  possiamo provarci.  Senti un pò,   cosa vuoi fare da grande?”   “Voglio essere un combattente con poteri talmente forti da far tremare la terra.”   “Non ti sembra di esagerare?  Tu sei ancora troppo piccolo per dire queste cose!!”  “E’ vero sarà pure un bambino,  ma un giorno di questo potrebbe anche superarvi in tutto!!”  Ethan gli mise una mano sulla spalla  “COSA? MA QUESTO E’ IMPOSSIBILE!!”    

“Basta  con le chiacchere,  è ora di iniziare il tuo addestramento.  Sei pronto Kenji?”   “Sì certo!!”  “Ok andiamo,  venite anche voi.  E niente scuse!!”   “D’ACCORDO!!”   

I cavalieri oscuri andarono in un posto desolato.   “Bene,  qui dovrebbe andare bene.   Forza Kenji affrontami!!”   “Ne sei sicuro? Guarda che non ci andrò piano con te!!”   “Me lo aspettavo,  dai attaccami con tutta la forza che hai.”   “Come vuole lei!!”   Kenji partì subito all’attacco,  però Ethan si difese benissimo dai suoi attacchi di arti marziali e dalle tecniche di fuoco.   “Bravo stai andando bene, continua così ragazzo!!”  “Aaaaaah!!”   “Ok ammetto che quel ragazzino è veramente un portento.”  Ammise Mason.  “Sì anche io,   però ho notato una cosa.”   “Che cosa scusa?”   “Kenji attacca con molta violenza come se gli fosse successo qualcosa...”   “Ah ma dai,  non essere paranoica.  Sta solo mostrando le sue tecniche migliori e invincibili!!”   “Se lo dici tu,  sarà così...”   

A lungo andare Kenji imparò a padroneggiare il suo potere e imparò molte tecniche del fuoco.  A quattordici anni Ethan decise di portare Kenji in giro a uccidere qualuncue persona incialtrasse il loro cammino.   “Ben fatto ragazzo,  sei stato promosso a vice combattente.   Se continui così  diventerai il leader della nostra squadra!!”   “La ringrazio Ethan.”  “Smettila di darmi del lei,  ormai fai parte del team.”  “Ok Ethan grazie...”  “Figurati,  è un piacere.”   

In poco tempo Kenji fu il leader perfetto dei Cavalieri oscuri. Dai quindici anni in su   diventò un giustiziere  nel mondo,   decidendo chi doveva vivere o morire. 

 

 

                          Capitolo 23 “Stridore infernale” 

 

 

“Quindi tu fai tutto questo per puro divertimento?”   “No moccioso è errato,  io ho deciso di cambiare questo mondo pieno di persone false come voi pompieri inutili!!”  “Non siamao affatto inutili. Forse  non lo sai, ma qualunque persona di questo mondo può diventare un pompiere eroico nel mondo!!!”   “Ben detto Oscar,  così si fa!!”   “Non farmi ridere,  credi che bastino le tue parole a farmi cambiare idea?  Non puoi pretendere di cambiare il mondo con le tuo sciocche convinzioni!!”   “Basta mi hai stancato,  ora ti dimostro quanto valgo.  Aaaaaaah!!!”   Oscar  aumentò del cento per cento il suo potere e lo attaccò,  ma Kenji lo evitò facilmente.   “Tsk,  fatica sprecata.  Così finirai a secco del tuo potere.”   “Questo lo dici tu,  guarda dietro di te.”   “Cosa?”  Non fece in tempo a girarsi che una mano gigantesca di un dragho lo colpì ferocemente atterrandolo a terra.  Si rialzò con difficoltà...  “Dannato moccioso,  come hai fatto?”   “Sono stata io!!”  “Grande, grazie Okamura.”  La complimentò Oscar  “Ho approffitato della tua distrazione per colpirti.”  “Non è possibile,  allora Mason...”   

“Esatto caro  Ethan,  l’ho sconfitto!!”  Infatti Ethan giaceva al suolo ed era messo molto male.   “Come hai fatto a sconfiggerlo?”  “Bè...  ammetto che all’iniziio è stato difficile batterlo,  poichè usava delle strane tecniche oscure che non conoscevo.  Ma poi ho capito come poterlo battere,  ho usato una contromossa dell’artiglio del drago che l’ha fatto mandare subito KO!!!”   “Maledetta!!  Mason,  come hai potuto perdere contro una pivella della brigata?”  “Non eri tu che dicevi ci avresti sconfitto nel giro di un minuto? Mi pare che la situazione ti sia sfuggendo di mano.”  Sorrise compiaciuta Okamura.    

“Eh brava la mia vice,  hai fatto passi da gigante!!”  “Grazie Tora,  ho usato il mio intelletto.”   “Eh eh,   che illusi.  Evidentemente Mason si è distratto,  ma non fa niente.  Mi rimangono i miei preziosi subalterni più forti.”   Sorrise malificamente.   “Che cosa intendi?”   “Ahmya fa vedere la tua arma segreta a questi insetti!!”  “Come desideri Ethan.”   “Che vuoi fare?”  Domandò Asuna.   “Tra poco lo vedrete!!”  Ahmya unì le mani e attivò il sigillo.  Il posto fu pervaso da un tornado violento.  “Aaaaaah ma che succede?  Sembra che sta arrivando la fine del mondo!!”  “Sta zitto e concentrati sul nemico.”   

Ahmya subì una metamorfosi e si trasformò in un demone oscuro.  “AAAAAARGH!!”  Ruggì talmente forte che fece tremare tutta la terra.   “Oh mamma mia,  si è trasformata  in un mostro!!”  Asuna era terrorizzato.   “Caspita,  è la prima volta che vedo Ahmya trasformata così,  ma tutto sommato mi piace.”   “Sei impazzita per caso?  Non ti rendi conto che la tua amica si è tramutata in un demone?”  “Lascia stare Asuna,  non perdere tempo a parlare con quella lì.”   “E ora come facciamo a sconfiggerla?”   “Non lo so, ma qualcosa ci inventeremo!!”  “Molto bene,  era da un pezzo che non vedevo Ahmya trasformata nel demone.”   “Sei stato tu a conciarla in quel modo?” 

“Vuoi scherzare?  E’ stata lei a volerlo!!  E adesso  Tora continuiamo il nostro scontro!!  O ti vuoi arrendere?”  “No questo mai.”  Procedettero a combattere con varie tecniche potenti.   “Accidenti,  da quando in qua ci si trasforma in un demone?”  Ahmya iniziò ad attaccare violentemente Asuna e Stella,  ma loro erano costretti ad evitarla.  “Oh no, amici miei...”  “Non pensare a loro moccioso,  continua a combattere!! Oppure devo dedurre che hai paura?”  “Come ti permetti? Io non ho paura di niente!!”  Oscar lo attaccò all’istante,  Kenji lo evitò facilmente.  “Non sai fare altro oltre a questo novellino?”  Kenji lo provocò apposta.  “Chiudi quella boccaccia. Aaaaaaaah!!!”  Oscar aumentò il suo potere...  e stavolta cambiò forma:  il suo corpo venne ricoperto dalla forma del demone dalla testa ai piedi.   “Che cos’è questo?”   “Te lo spiego io.  E’ la seconda trasformazione del demone della fiamma.  E’ quella più potente!!”   “Wow che forza!!”  Oscar si guardò estasiato.  “Ma tanto non riuscirai a battermi nenache con questo stratagemma!!  Perchè anche io ho un asso nella manica.” 

Kenji concentrò tutta la sua energia.  Attivò il sigillo oscuro facendolo mutare: il suo corpo fu pervaso da delle gigantesche fiamme, i suoi occhi diventarono rossi fiammanti,  come il sigillo.  “Adesso  possiamo combattere a un livello di potenza pari!!  Coraggio,  attaccami pure.”  Lo sfidò Kenji.   “Ma certo, non aspettavo altro.”   

Si attaccarono a vicenda senza un attimo di tregua.  Lo stesso fecero Ethan con Tora e Asuna con Stella aiutati da Okamura contro Ahmya e Hisori.  

 

 

                       Capitolo 24 “Situazione conflittuale” 

 

 

 

La battaglia andò avanti senza esclusione di colpi.  Tora nonostante i brutti colpi subiti da Ethan si rialzò...  “Dannazione,  ma perchè continui sempre a rialzarti?  Cosa ti spinge a lottare così tanto?”  “Perchè a differenza tua,  io ho la mia brigata che crede sempre in me.  Qualsiasi cosa faccia,  loro mi sostengono sempre.  E’ il mio dovere di capitano...”   

Kenji ascoltando le parole di Tora smsise di combattere e si intromise.   “Lei farebbe tutto questo perchè è il capitano?  E’ davvero ridicolo!!  Sapete,  il mio sogno era quello di diventare un valoroso capitano della brigata.  Ma per una serie di circostanze che mi sono accadute ho dovuto rinunciare per essere quello che sono ora.”   “E per quale motivo?”   “Questo lo deve scoprire da solo.  Un capitano come lei non può conoscere i miei motivi personali,  non se lo merita!!”   

“Smettila di insultare il mio capitano!!”  Oscar gli diede un pugno ma non gli fece niente.   “Oh il moccioso si è arrabbiato, che paura.”  “Anf...  taci,  non ho ancora mostrato tutta la mia potenza.”   Intanto Ahmya stava lanciando dalla sua bocca delle sfere oscure che distruggevano tutto quello che gli  capitava a tiro.   “Accidenti,  se continua in questo modo distruggerà la terra.  Inclusi noi...”   

“Lo sappiamo benissimo Asuna,  smettila di fare il telecronista per ogni cosa che succede!!”  Lo sgridò Okamura.  “Ok scusami,  tu hai qualche idea?”  “Forse sì,  ma dovete seguire alla lettera le mie istruzioni ok?”  “VA BENE!!”  “Voi la distraete colpendola,  Asuna a destra e Stella a sinistra.  Mentre io la colpisco con la mia micidiale tecnica del drago dall’alto.  Forza andate!!”   “SI’!!”  

 Fecero come gli aveva detto la vice Okamura.  Infatti Ahmya  cercò di colpirli.   “Perfetto,  funziona.  E ora a  noi due.  Ehi bestiaccia, guarda quassù!!  Ahmya non fece in tempo a guardare che Okamura la colpì con  la tecnica del drago fiammante sconfiggendola.   “SIIII C’E’ L’ABBIAMO FATTA!!”  Esultarono tutti e tre.   

 “Maledetti,  anche Ahmya ha fallito.”  “Hai visto?  Che ti dicevo?  La mia brigata non sono poi dei novellini!!”  Ethan esplose  di rabbia e colpì Tora con un calcio.  “Taci sgorbio,  non è ancora finita!!”   “Ehi mocciosi,  ci sono ancora io.  Ve lo siete dimenticati?”  Sorrise iroicamente Hisomi.  “Ah è vero,  non fa niente.  Sconfiggeremo anche te!!”  “Questo è da vedere.”  Hisomi aumentò la sua fiamma oscura:  detro di lei apparve un’ombra oscura con gli occhi rossi.   

“Ok basta,  è il momento di concludere questa battaglia!!”  “Non so cosa aspetti moccioso,  finora mi hai solo annoiato.”   “Ah davvero?  Adesso ti faccio vedere la mia potenza al massimo!!”  Continuarono a combattere senza tregua.   “Anche quel moscerino non molla,  ma tanto Kenji lo eliminerà.   E’ solo questione di tempo.”  Sorrise Ethan.    

“Non ne sarei così sicuro sai?  Oscar si è sottoposto a un addestramento molto speciale che supera di gran lunga tutti voi!!”   “Ma per piacere,  Kenji è molto superiore.  Lui invece ha fatto molti allenamenti diversi  più duri dei vostri.  A breve sconfiggerà quel moccioso...”    

“Mm... sembra che tu conosci molto bene il tuo allievo.   Come se lo avessi cresciuto tu...”   “Oh tu dici? Cosa te lo fa pensare?”   “Sto solo intuendo dal modo in cui ne parli.  Dimmi la verità,  come l’hai conosciuto?”  “Ma come siamo curiosi caro Tora,  questi non sono affari tuoi!! Piuttosto,  preoccuppati dei tuoi allievi.  Sappi che anche loro faranno una brutta fine!!”  Okamura non ci vide più e approffittò di un momento di distrazione colpendogli la maschera con il suo artiglio del drago.   “Dannata,  come hai osato colpirmi alle spalle?” 

“Ah scusami tanto non volevo,  ma siccome hai insultato Tora e l’ottava brigata non ci ho visto più e ti ho colpito.   Ti ho fatto male?”  “Okamura sei veramente eccezzionale!!”   “Grazie Tora.”  La maschera di Ethan si disintegrò e cadde a terra.  Tora rimase sconvolto nel vedere che era proprio il suo ex compagno di brigata.   “Non è possibile,   sei proprio tu Ethan Clark?”  “Sì esatto,  ne è passato di tempo eh Tora?”    

“Ma perchè hai  fatto tutto questo?”   “Vuoi davvero saperlo? Io ti ammiravo e volevo diventare come te.  Ma i tuoi stupidi superiori mi hanno cacciato per la mia totale incopetenza.”   “Ma io non...”   “Non lo sapevi lo so.  E come se non bastasse nessuno di voi ha fatto niente per riavermi nella brigata.  Anzi,  mi guardavate male.  Per non parlare delle critiche.  E così ho deciso di vendicarmi mettendo su un team oscuro al mio servizio.”   “Aspetta fammi capire,  tu avresti creato questo team solo per vendicarti di me?”  

 “Stai scherzando spero,  io ho deciso di cambiare questo mondo infame e corrotto da voi pompieri.  Non ti frendi conto che la maggior parte di voi  ha fatto morire metà persone?”   “Questo non è assolutamente vero,  e anche se a volte non riusciamo a salvarli tutti facciamo lo stesso il nostro dovere di pompieri della brigata!! Quello che stai dicendo è un discorso senza senso,  perchè fai tutto questo per un tuo capriccio coinvolgendo altre persone nel mondo.”   “Ma sentitelo il capitano come esprimi i tuoi pensieri.  Ma ormai per me la mia vita precedente non significa più niente.  Quello che voglio è fare giustizia su questa terra!!”   

“Forse vorrai dire la tua  giustizia personale.”   “Chiamala come ti pare,  ma per voi è finita.   Anzi per evitare che usciate vivi da qui vi imprigiono qui dentro.”  “Che vuoi fare?”   “Abbi un pò di pazienza,  ora lo vedi.”   Ethan tirò fuori la pergamena con le tecniche oscure e proibite.  Si infuocò il dito e lo schiacchiò sulla tecnica chiamata Prigione di Aculei.   “Tecnica oscura:  prigione di aculei.”   

Dentro al terreno  spuntarono dei strani aculei roventi.   “RAGAZZI STATE ATTENTI,  STATE LONTANI DALLA TERRA E  TROVATEVU UN RIPARO!!”  Li avvertì Tora.  “VA BENE CAPITANO!!”  Cercarono di mettersi il più lontano possibile dalla terra.   

 

                                                         

                         Capitolo 25 “Prigione di aculei” 

 

 

Dal terreno erano apparsi dei rovi appuntiti che avevano formato una prigione gigantesca.  “Che cos’è questa roba?”  “Eh eh,  Ethan deve aver eseguito una tecnica oscura della pergamena delle tecniche proibite.”  Sorrise Kenji.  “Che roba sarebbe?”  “Una pergamena speciale con le tecniche più potenti,  e io ne ho preso una potente da lì.”   “Ah capisco.  Aspetta un attimo,  ma quindi ci ha intrappolati qui dentro?”  “Esatto.  Così non scapperete mai più.  Dunque continuamo o no?”  “Certo, aaaaaaah!!”   

“Ethan ascolta,  non puoi cambiare il mondo distruggenddolo!!” “E’ qui che ti sbagli,  io lo cambierò eccome e farò in modo che i prossimi pompieri della brigata mi assumeranno come loro capitano!!”   “Tu sei veramente un folle,  nessuno ti assumerebbe per quello che sei diventato!!”  Si infuriò Tora.  “Oh quanta rabbia,  su calmati.  Altrimenti ti sentirai male!!”   “Sta zitto, mi hai stufato!!”   

Tora lo attaccò furiosamente, Ethan lo evitò schcivando i colpi con facilità e ridendo assiduamente.  “Sei davvero ridicolo,  cosa credi di fare attaccandomi in questo modo?  Tu e la brigata perirete molto presto!!”   Kenji mentre combatteva con Oscar osservava il combattimento tra Tora e Ethan.  “Il tuo capitano è agli sgoccioli,  non manca tanto alla sua fine!!”   “Non dire idiozie,  il capitano Tora è fortissimo.  E voi non riuscirete a batterlo!!”   

“Tu dici?  Non si direbbe,  facendo parte della brigata  per proteggervi potrebbe anche morire!!”   “NON TI AZZARDARE A DIRE UN’ALTRA PAROLA!! LUI E’ UN CAPITANO DEGNO E RISPETTOSO SU TUTTI.  VOI INVECE SIETE DEI CRIMINALI SENZA SCRUPOLI!!!”   Oscar aumentò il suo potere.  “Oscar...”   Lo attaccò  con tutta la sua forza e stavolta  Kenji non riuscì a difendersi.   

“Che succede?  Da dove prende tutta questa forza?”   “Aaaaaaah,  Fiamma diabolica  del demone!!”  Dalla sua mano uscì una mano gigantesca di una zampa rosso fuoco che lo colpì nello stomaco.   Kenji sputò un pò di sangue. “Eh eh sei stupito eh?  Noto che la tua faccia è sconvolta,  è quello che volevo!!”  “Hugh... maledetto moccioso.  Come diavolo hai fatto?”  Si rialzò pulendosi la bocca.   

“Questa è la forza dell’amicizia e dell’amore della brigata.  Ma sicuramente tu non la conosci,  visto che non hai amici.”   Kenji non seppe cosa dire e ripensò alla sua famiglia e a Layla.   “A quanto pare ti sbagliavi su Oscar,  come vedi  non è un’inetto come hai detto tu!!”  Sorrise Tora.  “Accidenti Kenji,  ma cosa combini? Avresti dovuto eliminarlo fin da prima.”   Anche Asuna, Stella e Okamura erano in netta difficoltà con Hisoma.  “Allora avete esaurito le energie?  Avanti, fatemi divertire ancora un pò.”  Sorrise.  “Maledetta,  quella si sta solo divertendo con noi.”  “Concordo.  E purtroppo è molto più forte di Ahmya.”   

“Allora ti arrendi?  O vuoi che ti dia un’altra dimostrazione della amia forza?”  “Ma sentilo il ragazzino,  da quando in qua fai un discorso da adulto?”  Sorrise ironicamente.  “Da quando il mio capitano mi ha cresciuto come un figlio.  E con lui ho imparato molte cose nel mondo.  Dovresti seguire il suo esempio invece di essere un criminale come quell’Ethan!!”  “Io sarei un criminale?  Facile parlare per te,  visto che non hai vissuto  dei momenti terribili.”   “Quali momenti terribili scusa?  Se me lo dici ti aiuterò...”  “Tu vuoi aiutarmi?  Non dire idiozie.  TUTTI VOI POMPIERI SIETE DEi FALSI EROI!!!”  Kenji scatenò il suo potere facendo tremare la terra.  “Che cosa vuoi fare?”   “Pur di distruggere il vostro mondo,  sono disposto anche a sacrificare la mia vita!!”    “Cosa? No non devi farlo!!”  “Mi dispiace ma non ho altra scelta per eliminarvi completamente!!”  Sorrise beffardamente.   “NO RAGAZZO,  COSI’ MORIREMO ANCHE NOI!!”   “Scusami Ethan,  devo farlo.”   

 

                                                        

                         Capitolo 26 “Fuoco interiore” 

 

 

 

La terra tremò incessantemente.  “Bene siete pronti a lasciare questo mondo?”  “No non puoi farlo Kenji,  così morirai anche tu!!”  Lo avvertì Oscar.   In realtà non era vero che faceva esplodere il mondo,  ma voleva  usare il suo potere finale per morire e raggiungere finalmente la sua amica Layla.  “OH NOOOO MORIREMO TUTTI!!”  Si agitò Asuna correndo a destra e a sinistra.  “Maledizione,  ma allora fa sul serio?  Vuole far esplodere questo mondo per eliminarci?”  Domandò Stella.   

 “A quanto pare sì,  questa volta siamo spacciati.”   “Ethan era un tuo piano anche questo?”   “Certo che no,  non ho mai pensato di disintegrare il mondo.  Io lo farò alla fine, ma di sicuro non ora.”   “Lo immaginavo... il tuo allievo a quanto pare non è d’accordo.”   “Accidenti,  devo fare qualcosa.  Demone della fiamma ti prego,  ho bisogno di altra energia.”   

Stranamente il demone sentì la sua preghiera e lo accontentò.  “Ah grazie,  devo escogitare qualcosa.  Ma cosa?  Ah sì ho trovato,  creerò una barriera protettiva.  Forza diamoci da fare!!”  Il vento si alzò in mezzo ai detriti e Oscar racchiuse tutta la sua energia in tutto il corpo.  “Oh cavoli, siamo spacciati!!”  “BARRIERA DI FUOCO!!!”  Davanti a Oscar comparve una barriera gigantesca.  L’esplosione però sparì.    

“Oscar ci ha protetto,  grazie amico.”   “Di niente... aspettate.  Ma non è esploso niente.  “Era solo una finta,  non arriverei mai a tanto da far esplodere il pianeta.”  Sorrise beffardo Kenji.  “AH ACCIDENTI A TE,  MI HAI FATTO SPRECARE L’ENERGIA PER NIENTE!!!”  Si alterò Kenji.   

“Ma insomma Kenji,  che intenzioni hai?”  Lo sgridò Ethan.  “Ethan mi dispiace ma i piani sono cambiati.”   “Che vuoi dire? Non capisco...”   “Userò la tecnica proibita quella che mi sacrifica.”  “No non puoi farlo,  non erano questi gli accordi!!  Tu avevi detto di volerti vendicare della brigata per quello che ti aveva fatto in passato.”   

 “Ho cercato di farlo uccidendo questi pompieri,  ma non si arrendono mai.  A cosa serve vivere se non hai uno scopo nella vita?”   “Che vuoi fare Kenji?”   “Mi gioco la mia ultima carta,  è stato bello conoscerti ragazzino.”   “No non te lo permetto... io devo sapere cosa ti è successo.”   Kenji non gli rispose  e cosparse il suo corpo di fiamme fino a scomparire.  “NOOOOO KENJI!!!”  “Evidentemente non era un combattente adatto ai miei scopi.”  Oscar non ci vide più dalla rabbia e colpì violentemente Ethan in faccia.   “Non ti permetto di parlargli in quel modo.  Era pur sempre una persona...”   “Perchè lo difendi?  Era un tuo nemico o sbaglio?  Dovresti essere contento che è morto.” 

“Adesso ho capito,  tu in realtà ti sei servito di Kenji per i tuoi schifosi scopi.  Dico bene?”  “Esatto Tora bravo,  sei perspicace.  E non solo di lui ma anche degli altri.”   “E tutto questo per cosa? Per vendicarti di me,  sei un lurido verme.”  “Ah Tora che ingenuo,  sei rimasto tale e quale a prima.  Un perdente inutile!!”   “E tu una viscida serpe!! Me la pagherai!!”  Oscar ribollì di rabbia,  non gli diede il tempo di difendersi che lo malmenò dappertutto. 

 

 

                                                      

                              Capitolo 27” Spiriti sacri” 

 

 

 

Kenji si risvegliò in un posto strano dove c’era un cielo blu e viola con le stelle, ed era un bambino.  “Sono in paradiso?”  “Ciao Kenji.”  Si strusciò gli occhi per vedere se stava sognando e invece no.  “Oddio Layla sei proprio tu?”   “Sì sono io...”  Kenji corse ad abbracciarla e pianse.   “Non ci posso credere,  finalmente ti rivedo...”   “Dai tranquillo... ora sono qui.”  “Quindi questo è il paradiso?”  “Sì,  ti piace?”  “Moltissimo,  sopratutto perchè adesso starò con te per sempre.”   “Mi dispiace contraddirti ma no.”  “Cosa? E perchè?”   “E’ vero che ti sei sacrificato,  ma il tuo corpo è intrappolato in una limbo tra cielo e terra.”  “Che vuol dire?”  “Una parte di te vuole restare a terra perchè vorrebbe fare molte cose e l’altra invece vuole restare con me.”   

“Ah capisco... e quale parte vincerebbe secondo te?”  “Mi sembra ovvio,  quella a terra.”   “Ma io non voglio tornare laggiù,  non mi è rimasto più niente nel mondo.  Per questo mi sono sacrificato,  per poter stare vicino a te.”   Layla gli mise le mani sul viso.   “Ascolta Kenji,  ti ho sempre guardato da qua.  E mi sis è spezzato il cuore quando hai detto che avevi rinunciato a tuo sogno di essere un bravissimo capitano.”   “Scusami ma io...”   “Lo so,  eri sconvolto per la morte dei tuoi genitori e per me.  Ma non devi mai rinunciare ai tuoi sogni,  hai capito?”  Kenji pianse a rotta di collo.  “Sì perdonami Layla...”   

“Comunque ti devo rimproverare di una cosa.”   “Eh  che cosa?” “Non mi piace quello che sei diventato ora,  io ti ho sempre visto in questo modo: un bambino gentile e altruista.”  “Scusami,  sei arrabbiata?”   “Un pò,  ma ti perdono solo perchè sei il mio migliore amico.”   “Eh eh grazie...”   Sorrise.   “Anche io devo  confessarti un segreto.”   “Quale segreto?”  Si avvicinò a Kenji e gli sussurrò all’orecchio.  “Sapevo che eri innamorato di me e che cercavi il coraggio di dirmelo.”   

“Cosa lo sapevi?  Accidenti,  che figuraccia.”   “Ah ah dai non è vero... cambiando argomento  hai dato parecchio filo da torcere a quel ragazzo della brigata.  Com’è che si chiama?”  “Oscar sì hai detto bene.  Nonostante cercassi sempre di colpirlo lui si rialzava sempre.  Io volevo fargli sentire la mia disperazione,  dicendo perfino delle cattiverie sul suo capitano.  Ma a quanto pare non è servito a niente perchè lo ha difeso con le unghie e i denti.”  “Sì l’ho notato,  ma secondo me tu e lui siete molto simili.  Perchè entrambi siete testardi e orgogliosi!!  Guarda laggiù,  in questo momento sta combattendo con Ethan.  E poi quel tale pare che si è servito di te e dei tuoi compagni per i suoi scopi.”   “Non è possibile,  dici sul serio?”   

“Purtroppo sì e la brigata sta cercando di affrontarlo ma è in netta difficoltà,  poi Ethan quando ha visto che era contento per la tua morte lo ha preso a bastonate.”   “Per quale motivo l’ha fatto?  Io sono il suo acerrimo nemico...”   “Forse perchè in fondo non lo sei in realtà,  sei sempre stato fin da piccolo un bambino con una grande forza di volontà.  Ma tu l’hai rinnegata  continuando a essere quella persona che non sei.”   

 “Layla io dopo la tua morte e quella dei miei ero solo e disperato e vedevo tutto il mondo nero.”   “Lo immagino Kenji,  ma io so che non agivi per il male,  ma per la tua giustizia personale...  ascolta,  la brigata sa il motivo del tuo comportamento?”   “Non glielo voluto dire...”   “Hai fatto malissimo,  quel ragazzo voleva aiutarti e sapere cosa ti ha fatto soffrire.”   “Anche se l’avrebbe saputo mi avrebbe eliminato comunque...”    

“No non lo faceva,  anzi sicuramente comprendeva il motivo.”   “Ne sei certa?”  “Sì, sono la tua amica. Devi fidarti di me... e poi io ti ho nascosto una cosa.”   “Che cosa?”   “Vedi...  io ho un potere particolare che mi permette di riportare in vita le persone.”   “Quindi in pratica,  sei  il capo del paradiso?”   “Eh eh,  più o meno...”   Sorrise.   “Tu puoi farmi ritornare in vita?”   “Se lo desideri sì.”  “Io vorrei,  ma se tornassi laggiù che cosa mi resterebbe del mondo senza di te?”   

“So benissimo che hai paura di restare solo,  ma devi continuare la tua vita.  Ricordi?  Vuoi o no diventare il capitano della brigata?”   “Sì me lo ricordo,  ma ora sinceramente non riesco a...”  Layla gli prese le mani.   “Forza c’è la puoi fare,  anche se non sono con te io ti sosterrò da quassù.  Non arrenderti!!”   “Va bene ci proverò.”  “Bravo così mi piaci..”   Kenji s’imbarazzò.   “Dai,  non esagerare...  ma adesso cosa facciamo con la brigata e quel viscido di Ethan?”   “Dobbiamo aiutarli,  ho in mente qualcosa.  Mi aiuterai Kenji?”   “Certo,  farei qualunque cosa per te.”   “Molto bene,  ora ti dico il mio piano.”   

Mentre Kenji e Layla stavano adattando un piano,  la brigata continuava interperrita a lottare contro Ethan con estrema difficoltà. 

 

 

                                                         

                    Capitolo 28 “La lacerazione del mondo” 

 

 

 

“Adesso basta,  vi eliminerò per sempre insieme al resto di questo mondo maledetta brigata!!”   S’infuriò Ethan.  “Cavoli,  quello è davvero un osso duro.”  Sorrise Oscar.   “Già... abbiamo cercato di colpirlo con le nostre tecniche più potenti.  Ma nessuna di loro ha avuto effetto su di lui!!”  Disse seriamente Tora.  “E ora cosa facciamo capitano?”   “Non ne ho idea,  ma dobbiamo farci venire in mente qualcosa.  O quello lì ci disintegra!!”   “Sì ma cosa?  Le abbiamo provate tutte!!”   Oscar stava ripensando a quello che gli aveva detto Kenji.  “Sapete,  io penso che Kenji non era veramente cattivo.  Sicuramente agiva in quel modo perchè dev’essergli successo qualcosa in passato che lo ha sconvolto.  Ma per una ragione specifica non c’è la voluto dire... evidentemente  non c’è la faceva!!”   

“Non c’è faceva  a fare niente perchè era un codardo come il resto di voi!!”  “Chiudi la bocca maledetto delinquente,  non hai il diritto di dire queste cattiverie nei confronti di una persona che non c’è più.  E’ irrispettoso nei suoi riguardi!!”  Oscar aumentò le sue fiamme.  “Non dovresti difenderlo tanto,  ti sei dimenticato che ha cercato di eliminarti?”   “Sarà anche così,  ma lui non era uno che usa gli altri per i suoi schifosi scopi!!”  “Brutto moccioso insolente,  ora mi hai fatto arrabbiare sul serio.  Tutti voi morirete!!  E stavolta per l’eternità.” 

Ethan richiamò il gigante di fuoco più potente,  che era quello con le corna e gli occhi rossi.   “Oh no,  di nuovo quel gigante!!”  “Stavolta sarà diverso!!”  “Che vuoi dire?”   Ethan salì sulle spalle del gigante e gli applicò sopra Il sigillo del controllo.  “Che hai intenzione di fare?”   “Uccidervi grazie al mio gigante.  Su coraggio,  toglili di mezzo una volta per tutte!!”  Il gigante gli ubbidì subito e cominciò ad attaccare la brigata distruggendo qualsiasi cosa che gli capitasse vicino.   “Dannazione ci mancava solo questa,  state attenti.  Spostatevi!!”  Li avvertì Tora.  Quando il gigante si avvicinò a loro Oscar e gli altri lo evitarono spostandosi.  Purtroppo nell’impatto Hisoma venne colpita mortalmente.   “Ah ah ah,  sì continua così.  Distruggi tutto!!”   Ethan rise sguaiatamente.  

“Capitano Tora,  non possiamo continuare a evitarlo!! Dobbiamo  fermarlo.”   “E come pensi di farlo scusa?  Non siamo abbastanza forti da fermare quel gigante.”   “Questo è vero ma se provassimo ad adattare una strategia  forse noi...”   “Non funzionerebbe lo stesso.”   “E allora a cosa sono serviti gli allenamenti che abbiamo fatto con lei?  Io e i miei amici per essere dei valorosi pompieri  dobbiamo cercare di sconfiggere io nostri avversari.  Noi siamo il futuro della brigata non se lo dimentichi!!”   

“SI’ OSCAR HA RAGIONE,  DIAMO UNA BELLA LEZIONE A QUEL CRIMINALE DA STRAPAZZO!!”  Urlarono a pieni polmoni Asuna e Stella.   “Io che sono la vice sono d’accordo con loro.”  “Avete ragione ragazzi,  sì proviamoci.  Forza attacchiamolo!!”  “SIIII!!!”  “Inizio io,  fiamma rovente del drago!!”  OKamura  creò un drago di fuoco che prese in pieno il gigante.  “E’ inutile,  è tutta fatica sprecata.”   Sorrise Ethan.   “EHI BRUTTO BABBEO,  CI SIAMO ANCHE NOI!!”  “Cosa?”   

Lo attaccarono in contemporanea con varie tecniche.  “Maledetti mocciosi!!”  Il gigante stava per cadere ma si rialzò.  “Tsk che illusi,  non bastano certo le vostre tecniche inutili a far cadere il mio gigante.”   “Cavoli,  eravamo quasi riusciti ad affossarlo...”  Si irritò Oscar.   “Hai detto bene, quasi.”  Li derise Ethan.  “Se pensi che ci arrendiamo te lo puoi scordare!!”    

“Potete lottare quanto volete,  ma prima o poi morirete!!”  “No tu perirai Ethan. Perchè controllare un gigante per far fare tutto a lui è davvero da vigliacchi!!”  Lo provocò Oscar.   “Ho capito la tua tattica,  vuoi provocarmi apposta  per spingermi ad attaccarvi vero?”   “Eh eh,  sì può essere...”   Stella gli diede un cazzotto in testa.   “Ahia,  perchè mi hai picchiato?”   

 “Ma dico, ti sembra questo il momento di scherzare in un momento come questo?”   “Io non sto affatto scherzando,  sto cercando di distrarlo per cercare di capire dove ha messo il sigillo per controllare il gigante.”  Parlò sottovoce per non farsi sentire da Ethan.  “Ah ho capito...  e non potevi dirmelo prima?”   “Perchè diavolo state bisbigliando?”  Li interrompè Ethan.   “NOI CHE BISBIGLIAMO? MA FIGURATI!!”  “Se state macchinando qualche cosa non funzionerà!!  Attaccali!!”  

Il gigante riprese ad attaccarli  e loro lo evitarono di nuovo.  “Maledetto  gigante!!”  “E’ inutile che scappate,  tanto vi eliminerà.  Stava per colpirli  quando una fiammata enorme arrivò dal cielo che fece cadere il gigante insieme a Ethan. “Cosa? Chi è stato?” 

 

 

                                                        

                        Capitolo 29 “Arrivano i rinforzi” 

 

 

 

A un chilomentro dal posto arrivarono molti pompieri della brigata insieme al capitano Shinra e suo fratello Sho.   “Non è possibile,  ma quelli sono la vecchia generazione della brigata con Shinra e tutta la brigata!!”  Si emozionò Oscar.   “Salve nuova brigataa e scusate il ritardo. Lei dev’essere il nuovo capitano della brigata Tora giusto?”  “Oh sì,  è un vero piacere conoscerla Shinra.”   “Dammi del tu,  sennò mi farà sentire vecchio.  Ho solo trent’anni.”  “Va bene Shinra... ma come avete saputo che era in corso questa guerra?”  “I miei superiori mi hanno informato e così siamo venuti insieme ad altri pompieri.  Spero che non sia un problema.”  

“Assolutamente no.  Anzi grazie.”   “E’ un piacere.  Ah lui è mio fratello Sho ed è un tenente.”   “Ciao!!”  Gli sorrise Sho.   Il fratello di Sho ha venticinque anni.   Shinra si avvicinò a Oscar.  “Tu devi essere il nuovo pompiere della brigata vero?”  “Sì signore,  sono Oscar Cyrus.  Io la stimo molto...”   “Oh grazie,  ho sentito tanto parlare di te.  Sei il nuovo eroe.”  “Eh eh grazie...” Anche Asuna e Stella li guardarono con ammirazione. Ethan e il gigante si rialzarono.   “Ma che bella rimpatriata,  voi sareste la vecchia generazione eh?  Bè non importa... perchè farò fuori anche voi!!”  “Mai dire mai Ethan...”   

Oscar cercò di aumentare il suo potere ma dopo un pò si spense.  “Oh no,  ho esaurito la modalità del demone della fiamma.”  “Quindi hai combattuto contro il demone della fiamma?”  “Eh sì l’ho mandato sul monte della fiamma,  addestrandolo per bene.”   “Come al solito hai voluto fare lo sbruffone con il tuo potere finendo di esaurire la tua enrgia.”  Lo rimbeccò Stella.   “Ah ah cavoli,  mi ricordate troppo me alla  vostra età.  Anche io ero come voi,  che nostalgia...”   “Fratello, ti vorrei ricordare che siamo nel pieno di una guerra!!” 

“Oh è vero,  mi sono distratto scusatemi!! Allora voi...”   “Sono Asuna  e Stella e io sono la vice della brigata Okamura.”   “Molto bene,  ci potete aiutare a battere quell’energumeno?”  “MOLTO VOLENTIERI!!!”  Esultarono.   “Ehi un momento, e io?”  “Tu devi cercaredi recuperare le forze e ricaricarti di energia!! Tora puoi stare con lui?”  “Sì va bene...”   “Forza ragazzi muoviamoci!!”  “D’ACCORDO!!”  Andarono all’attacco di Ethan  e del gigante.  “Su forza venite pure,  tanto non mi batterete.”   

“Ah uffa non è giusto che io devo rimanere qui!!”   “Dai abbi pazienza e approffitta ora per ricaricarti!!”   “Ok...”    

Shinra e tutta la brigata attaccarono a intermittenza un pò Ethan e un pò il  gigante, ma loro si difesero benissimo.  Alcuni li scanzò a terra.  “AAAAAAH!!!”  “Accidenti,  se  solo potessi aiutarli.  Ma purtroppo sono senza energia...”   “Non possiamo fare altro per ora!!”   “Allora devo sbrigarmi ad accumulare l’energia!!”  Oscar unì le mani e si concentrò al massimo:  il suo corpo iniziò a emettere un’aura rossa.   Altri pompieri finirono a terra sbalzati da Ethan e dal gigante.   “Siete veramente dei perdenti brigata vecchia e nuova.  Mi state davvero deludendo!!  E voi sareste quelli potenti? Ma non fatemi ridere,  con voi non mi devo neanche impegnare per sconffigervi del tutto!!”   

“Su coraggio non arrendetevi.  Continuate a lottare!!”  Li incoraggiò Shinra.  “SI’ CAPITANO!!”  Sho fermò il tempo e colpì il gigante.  “Aaargh...”  Il gigante si agitò per la ferita inferta da Sho.   “Dannazione, ma chi è stato?”   “Io,  perchè c’è qualche problema?”  “Come hai fatto a ferirlo?”   “Sono in grado di fermare il tempo,  è una mia abilità innata.”   “Bravo il mio fratello.”   “Abilità innata eh? Interessante... ma non riuscirai a salvarti con questa. Ci vuole ben altro... ora basta.  Vi eliminierò tutti!!  FIAMMA DEMONIACA!!!”  Ethan creò una gigantesca sfera con le fiamme e la lanciò velocemente.  “Addio brigata!!” 

“OH NO, PER NOI E’ LA FINE!!” Gridarono terrorizzati a morte.  Ma a un certo punto vennero tutti trasportati in una dimensione.   

 

 

                                                        

                            Capitolo 30 “La barriera del tempo” 

 

 

 

Appena riaprirono gli occhi videro che ognuno di loro erano dentro una bolla galleggiante.  “Ma capitano Tora, siamo morti?”  “No non credo...”   “E allora,  dove siamo finiti?”  “Penso in una specie di dimensione parallela.”  Vicino a loro apparvero dei ricordi confusi.   “Chi è quel bambino con i genitori e quella bambina?  Aspetta un attimo,  quello dev’essere Kenji da piccolo insieme alla sua famiglia e alla sua amica.”  Realizzò Oscar.   “A quanto pare sì.  In pratica qui ci mostra i ricordi di Kenji,  caspita...  era davvero felice allora.”  “SI’ E’ VERO!!”  Confermarono Asuna e Stella.    

“Scusate ma chi è questo Kenji?” Domandò Shinra.  “Faceva parte dei nemici chiamati cavalieri oscuri.  Era davvero un tipo forte e astuto, pare che c’è l’aveva a morte con tutti i pompieri.  Io e lui ci siamo battuti fino al limite,  fincè non ha deciso di sacrificarsi per motivi oscuri.”   “Ah ho capito...”  Quando oscar vide che Kenji aveva assistito senza fare nulla alla morte dei soi genitori e della sua amica si sentì male.  “Certo ora capisco perchè ci ha detto quelle cose,  la sua famiglia e della sua amica l’ha traumatizzato a tal punto dal farlo diventare cattivo.”  “Quindi quella bambina bionda era la sua amica giusto?”   

“Sì e per vendicarli ha ucciso tutti i pompieri della brigata...”  “Dunque era stato lui  a fare quella carneficina... ma loro non c’entravano niente con quello che gli era successo!!”   “Lo so capitano,  ma era accecato dalla rabbia e così ha agito d’impulso.”   “Oddio povero Kenji...”  A Stella gli scese qualche lacrima...  Oscar vide che Kenji era tutto pieno di sangue e andò dal corpo della sua amica guardandola disperato.   

“Ragazzi, se non gli succedeva questa traagedia a quest’ora potevamo diventare subito amici.”  S’intristì Oscar.  Tora era molto silenzioso...  “Capitano, c’è qualcosa che non va?”  “Non doveva uccidere quei pompieri innocenti.  Loro volevano soltanto portarlo in salvo da quel posto e lui li ha uccisi senza pensarci due volte.”   “Capitano ascolti,  so benissimo che lei ha del risentimento verso Kenji.  Ma adesso sappiamo che lui in realtà non era un cattivo come pensevamo perchè si è sacrificato per poter stare insieme alla sua amica.  Sicuramente se capitava anche ad altre persone avrebbero fatto la stessa cosa.  Ora Kenji vivrà per sempre felice con la sua amica ed è questo quello che conta...”  “Sì forse hai ragione.”  Anche gli altri concordarono.  “Hai fatto veramente un bel discorso Oscar Cyrus.”  “Eh?  Chi  ha parlato?”   

 

 

 

                             Capitolo 31 “Armi di luce” 

 

 

 

La dimensione in cui erano li trascinò in un’altra.  “Oh mamma, e adesso dove siamo?”  Asuna  si guardò intorno.  “Mi sa in un’altro posto sconosciuto...”  Ipotizzò Okamura.  Davanti a loro c’era un cielo vastissimo pieno di stelle,  davanti a loro videro che c’erano due bambini.  “CIAO RAGAZZI BENVENUTI!!!”  Dissero in sintonia Kenji e Layla.  “Oh mio dio,  Kenji sei proprio tu?”  Oscar si avvicinò a lui.  “Così pare...”   “Ma perchè sei diventato un bambino?”   “Perchè a Layla non gli piace la persona che sono diventato e lei mi preferisce così.”  Sorrise a Layla che ricambiò.  

 “Ah, tu sei la famosa amica di Kenji?”   “Sì,  ciao a tutti.”  “CIAO LAYLA!!”  La salutarono tutti.   “Quindi avete visto tutti la storia di Kenji?”   “Sì, ora immagino quanto tu  debba aver sofferto da piccolo per la tua  famiglia e per Layla.  Ci dispiace...”  “No sono io che vi chiedo scusa per quello che vi ho fatto,  non avevo il  diritto di prendervela con voi che non c’entravate niente.  In particolare a lei capitano Tora,  ero disperato e arrabbiato.  Quindi se mi vuole eliminare può farlo ora!!”    

Tora si avvicinò a Kenji mettendogli le mane sulle spalle.   “No non potrò mai eliminarti.  Anzi,  ti comprendo...  non eri veramente cattivo ma un ragazzo a cui gli è avvenuta una tragedia per colpa del destino!!”   “Allora mi perdonate?”  “Certamente,  dammi la mano...”  Tora e Kenji si strinsero le mani e tutti piansero di gioia.  “Molto bene.  E ora veniamo al dunque:  io ho dei poteri speciali che mi permette di riportare in vita le persone,  in questo caso Kenji.”   “Allora puoi riportare anche dei nostri colleghi della brigata?”  Domandò Shinra.   “Sì tranquillo...”  

“Ah che bello...”  Sorrise.   “E la seconda,  sono in grado di passarvi dei poteri speciali.”   “OOOOOH VERAMENTE?”  Si esaltarono i pompieri.   “Sì,  consegno a ciascuno un’arma fatta di luce e a seconda della vostra energia diventa molto forte.”   “Ah interessante...”  “La darai anche a me?”   “Ovvio Kenji.  Quando attiverete la vostra arma,  il vostro corpo emanerà un’aura dorata che se la unite allle vostre fiamme vi proteggerà dagli attacchi e allo stesso tempo vi renderà invicinbili e fortissimi!!”   “Urrà che bello!! Oh scusate,  mi sono esaltato troppo.”   “Forza non perdiamo tempo,  avvicinatevi!!”   

“D’ACCORDO!!”  I pompieri della brigata andarono vicino a Layla e lei procedette a dargli un’arma bianca diversa:  una lancia,  una spada e tante altre armi.   “Ora provate ad attivare il vostro potere.”   “Ehm Layla... io non posso.  Sono rimasto a secco purtroppo.”   “No ti sbagli,  perchè  con le armi che vi ho dato la tua energia è ritornata.”   

“Ah ottimo,  vediamo...”  Oscar attivò la modalità di fiamma del demone e venne subito ricoperto di un’aura dorata con le fiamme.  Lo stesso fecero gli altri.  Tutti restarono sorpresi e contenti.  “Ora possiamo sconfiggere quel criminale da strapazzo!!”  Oscar strinse i pugni sorridendo.   “Molto bene,  ora vi rimando nella terra.  Vi farò ritornare in vita...  e poi riporterò tutti in vita.”  “Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto e perdonami se non sono arrivato in tempo per salvarti nell’incendio di dieci anni fa.”   

“Non ti preoccuppare Tora,  ora sta a voi salvare il mondo!!  Siete pronti?”  “SI’!!!”   “Ok ciao ragazzi.”  “Ciao Layla...”  Layla schioccò le dita facendoli scomparire uno per uno.  “Tu pensi che c’è la faranno a battere Ethan?”  “Puoi scommetterci... anf”  “Come mai hai il fiatone?”   “Vedi, nel dare il potere a tutta la brigata mi ha fatto esaurire un pò del mio tempo.”  “In che senso scusa?”   “Sai,  ho dovuto darfre anche un pò del mio potere... atrimenti non c’è l’avrebbero fatta a potenziarsi.  E quindi adesso il mio tempo è limitato!! Scusami se non te l’ho detto prima...”   

“No tranquilla.”   “Ora vediamo come se la cava la brigata!!” 

Ethan stava per colpire gli ultimi pompieri quando uno scudo prottetivo glielo impedì salvandoli.   “Ma che diavolo succede?” 

 

 

                             

                      Capitolo 32 “Bagliore sovrannaturale” 

 

 

 

“Ah ah ah ah siete finiti inutile brigata!!!”  Rise sguaitamente Ethan.   Stava per colpirli quando uno strano bagliore oro li proteggè.  “Ma cosa? Non ci credo,  sono il capitano Shinra e tutta la brigata.”  Esclamò un pompiere.  “Pensavo di avervi sconfitto con la mia ultima tecnica,  come vi siete salvati e sopratutto... cosa sarebbe quella specia di scudo prottettivo?”  “Eh eh,  non te lo diremo mai!!”  Oscar gli fece una linguaccia.  “Non importa,  vi sconfiggerò di nuovo!!”  “Questo lo dici tu Ethan.  Forza ragazzi, attaccatelo!!”  “SIIII!!!”  

I pompieri gli andarono tutti addosso:  prima colpirono il gigante che cadde a terra.  “Oh no, ma come hanno fatto?  Chi vi ha dato quel potere?”  “Visto che tu non ci dicevi nulla delle tue cose,  noi non te lo diciamo!!”  “Ugh... maledetti!!”  “ABBATTIAMO IL GIGANTE!!”  Impugnarono le loro armi su di lui,  dove sprigionarono delle fiammate violente che lo distrussero.   “SIIII C’E L’ABBIAMO FATTA!!!”  Esultarono i pompieri.   “Bravi ragazzi.  Molto bene,  ora ci rimane solo tu caro Ethan.”  “Tsk,  non vi montate la testa.  Solo perchè avete distrutto il mio gigante pensate di battermi?  Ci vuole ben altro per spaventarmi.  Su forza fatevi sotto!!”  “Come vuoi tu,  andiamo ragazzi!!”  

Il capitano Tora gli andò addosso seguito dal suo team e dagli altri colleghi.  Lo attaccarono in tanti,  all’inizio than si difese ma dopo un pò  fece molta fatica.  Qualche pompiere lo colpì  con delle tecniche micidiali unite al potere extra di Layla che lo mise al tappeto.  Ma lui si rialzò togliendo un pò di sangue dal labbro...  “Ethan ti conviene arrenderti per il tuo bene o ne uscirai sconfitto!!”  “ Chi ti credi di essere tu per parlarmi in quel modo? Non sei il mio capitano!!”    

“Questo è vero,  ma se tu una volta mi ammiravi perchè sei arrivato fino a questo punto?”   “E me lo chiedi pure?  Io ero disperato,  ti stavo cercando dappertutto.  Però tu non c’eri,  perchè eri talmente impegnato a compiacere gli altri per essere diventato un capitano che ti sei dimenticato completamente di me.  E così mi hanno cacciato...  e tu quando l’hai saputo non hai fatto un bel niente!!”    

“Mi dispiace,  ma non lo sapevo.  Ero fuori in missione e...”   “Ora basta,  stai zitto.  Non voglio ascoltarti un minuto di più!!  Anzi,  sai cosa?  Eliminerò per sempre i miei ricordi del passato inclusa la nostra amicizia.  Eliminerò sia te che i tuoi stupidi amici,  così la mia vita sarà migliore.”   “No non puoi dire sul serio...  non sei in te.”  “E invece sono serissimo,  se ti elimino dalla mia vita il mondo sarà migliore!!”   “Sei veramente un criminale fuori di testa che non sa quello che vuole!!”   

 “Ma Oscar...”   “Io sarò solo un ragazzino inutiule per te,  non conosco la tua storia.  Ma di certo non elimino i miei ricordi del passato.  Tu e il capitano siete stati amici e tu in realtà gli vuoi bene,  ma ti rifiuti di ammetterlo!!”  “Chiudi quella boccaccia moccioso.  Parli come se sapessi tutto,  non sai un be niente di come sono andate realmente le cose tra di noi!!  Sono stato umiliato da tutta la brigata quando mi hanno cacciato.  Ormai è troppo tardi per ritornare indietro.  Basta perdere tempo in chiacchere... ora vedrete di cosa sono capace!!”   

Ethan mise una mano  a terra e si concentrò al massimo.  “Energia suprema,  vieni a me!!”  Da ogni parte venne fuori delle strisce di energia e anche dai corpi dei suoi compagni.  “E’ impossibile,  sta assorbendo l’energia della terra e dai suoi ex compagni morti.”   Si spaventò Tora.   “Accidenti,  siamo a punto da capo.”   “E ora cosa facciamo fratello?”  “Non lo so,  questa faccenda non mi piace.”   Tutta l’energia entrò dentro Ethan che lo fece mutare:  gli occhi diventarono rossi,  il corpo si gonfiò su misura facendogli crescere i muscoli.  I suoi capelli diventarono grigi e infine gli comparvero dei strani segni rossi sul viso e sul corpo.   “AH AH AH AH ADESSO SONO IMBATTIBILE,  PROVATE ADESSO A BATTERMI!!! HO ASSORBITO TUTTA L’ENERGIA DI QUEI TRADITORI DEI MIEI COMPAGNI!!!”  “Dannazione e adesso?” 

 

 

                                                     

                              Capitolo 33 “Giro di vite” 

 

 

 

“Oh no,  questa non ci voleva.”   “Che succede Layla?”  “Ethan si è potenziato assorbendo l’energia della terra e degli ex compagni!!”  “E quindi,  Tora e gli altri rischiano di essere battuti da quel farabutto?”   “Temo di sì,  ma non dimenticarti che abbiamo l’ultimo asso della manica.”   “Eh? Chi sarebbe?”  “Tu sciocchino!!”  Layla lo colpì leggermente sulla fronte.  “Ahi... oh sì è vero.  Ma prima che tu mi faccia ritornare in vita  ho paura che mi dimenticherò di te.”   “Kenji la smetti di dire delle idiozie?  Ascolta,  tu non ti dimenticherai mai di me e lo stesso vale per me.”  “Ma scusa,  se avrò un problema da risolvere come faccio?”   Gli mise una mano sulla guancia. 

“Ascolta,  devi credere sempre in te stesso.  C’è la farai lo stesso,  sai che io ti sostengo sempre da quassù vero?”   “Sì grazie,  volevo solo una tua conferma.”  Si sorrisero.   “Non vuoi approfittare di questo momento?”  “Per cosa?”   “Avanti lo sai...”   “Oh giusto... ecco io,  ti voglio bene!!”   Layla lo baciò sulla guancia.   “Anche io...”  Kenji rimase di sasso.   “Insomma dì qualcosa...”  “Scusami non so cosa dire,  perchè sono contento e allo stesso tempo commosso.”    

“Oh che dolce...”   “Dai basta,  mi metti in imbarazzo...”    “Eh eh,  ora sì che ti riconosco.  Accidenti,  quel criminale  sta mettendo in difficoltà tutta la brigata!!”   “Sì lo vedo purtroppo,  maledetto Ethan!!”  “Senti,  prima di riportarti in vita  ti donerò un potere più forte e resistente degli altri.  Ma lo puoi usare solo una volta, hai capito?”  “Sì va bene,  ma che potere è?”  “E’ il potere dell’amicizia,  amore e pace.”  “Dici sul serio?”   “Sì,  non mi credi?”  “Sì,  è solo che mi sembra strano...”  “Vedi questo potere ti permette di concentrare moltissima energia che puoi unire facilmente a quella degli altri,  permettendovi di creare una sfera gigantesca con tutte le vostre tecniche. Mi sono spiegata bene?”  

“Sì più o meno.  Che bella notizia che mi hai dato!!”   “Sono contenta,  ora dammi le mani che ti passo il potere e poi ti riporto in vita insieme agli altri pompieri morti.”   “Va bene...”  Gli diede le mani,  Layla si concentrò al massimo delle sue forze e gli passò tutta l’energia.  Kenji emise un’aura arancione con le fiamme blu.  “Accidenti,  mi sento potente.”  “Ci credo,  questo potere supera di gran lunga quelli della  brigata.  Ne ha fatti fuori metà quel mostro.  Forza devo sbrigarti a farti ritornare in vita.  Sei pronto?”  “Sì, ti vorrò sempre bene Layla. Grazie di tutto...”  “Lo so,  anche io.  Ciao Kenji...”  “Addio Layla...” 

Si abbracciarono un’ultima volta,  poi Layla fece ritornare in vita Kenji.  “Adesso vi eliminerò per sempre brigata inutile!!”  Mandò una lancia di fuoco ma qualcuno la fermò.   “Io non credo proprio Ethan.”  “Non è possibile,  tu sei...” 

 

 

                                                          

                        Capitolo 34 “Un’alleanza strategica” 

 

 

 

“Oddio Kenji sei prorprio tu!!  Finalmente sei arrivato.” Esclamò Oscar sorridendo.   “E’ incredibile,  sono di nuovo in vita.”   “Scusate per il ritardo,  ma Layla mi ha donato un potere immenso che purtroppo posso usare solo una volta!!   ha riportato in vita tutti voi.”   “Ah molto bene grazie...”   “Non ci posso credere,  ma tu non eri morto?”  “Ma guarda sei sorpreso eh?  E’ stata la mia amica Layla:  lei è in grado di riportare in vita le persone e anche di donare dei poteri.”    

“E’ impossibile riportare in vita le persone!!”   “E invece lei può.  E sappi che quando ero nell’altra dimensione insieme a Layla ho sentito tutto quello che hai detto.  Ci hai usato per i tuoi maledetti scopi,  come hai potuto?”  “Tsk ma sentitelo il ragazzo,  tu osi fare la morale a me?  Sei un vile traditore,  come ti sei permesso di unirti a quelli della brigata?”    

“Mi dispiace contraddirti ma  sono delle persone migliori in confronto a te,  loro non usano le persone come degli oggetti  quando ti pare e piace.”   “Maledetto moccioso ingrato,  dopo tutto quello che ho fatto per te  vuoi tradirmi con quella inutile brigata?”  “Ah sì? E cos’avresti fatto per me?  Dieci anni fa hai visto un bambino solo e abbandonato a se stesso,  e sicuramente hai pensato che ti potevo essere utile per i tuoi obiettivi o sbaglio?”   

“Questo non è assolutamente vero...”  “Non tentare di farmi cambiare idea,  tu hai approfittato  di me e mi hai addestrato al solo scopo per i tuoi schifosi interessi della tua falza giustizia!!”  Ethan rimase senza parole.  “Eh eh se non parli deduco che tutto quello che ho detto è la verità.  Ora ti dimostro il mio nuovo potere!!”   Kenji impregnò la mano di fuoco e attaccò velocemente Ethan.  Il pugno era talmente potente che lo scagliò molto lontano.  Ethan si rialzò un pò dolorante...  “Che tu sia maledetto Kenji... bene, visto che ti sei schierato dalla parte di quei perdenti sarò costretto ad  eliminarti!!”  “Fai pure,  tanto non vincerai.  SIamo in mille contro di te,  non hai speranze.” 

“Sì ben detto Kenji.”  “Ascolta Oscar,  mi serve l’aiuto di tutti voi.”  “Certo,  dimmi pure.”  “Ho in mente una tecnica grandiosa in grado di spazzare via per sempre Ethan.”  “AH MAGNIFICO, CHE TECNICA E’?”  Domandarono all’unisono Asuna e Stella.  “Io devo concentrarmi per riuscire a crearla. Voi  dovete cercare di distrarlo,  c’è la farete?”  “Ma certo, conta pure su di noi.  E’ tutto chiaro ragazzi?”  “SI’ COMANDANTE TORA!!!”  “Qualsiasi cosa state per fare non funzionerà.  Ormai ho assorbito tutta l’energia dei miei compagni.  Se tu eri morto Kenji,  mi prendevo anche la tua.”  Kenji lo ignorò.  “FORZA ATTACCATELO E NON FERMATEVI FINO A QUANDO NON VI DO IL SEGNALE!!!”  “D’ACCORDO!!”  Andarono tutti addosso a Ethan attaccandolo in contemporanea.   “Ah ah, cosa sperate di fare moscerini? Io sono più forte di voi messi insieme.”   

Kenji invece si concentrò con l’energia al cento per cento: iniziò a creare in una sola mano una sfera fatta interamente di fiamma con dei fulmini viola.  “Bene ci sto  riuscendo...”  “Ora basta,  toglietevi di mezzo brutti idioti!!”  Ethan li sbalzò con una vampata di fuoco.  “AAAAAAAH!!!”   “Oh no ragazzi,  forza resistete!!”  “Ehi tu mascalzone,  ci sono anche io!!  Fiamma demoniaca.”  Lanciò una serie di fiamme esplosive ma Ethan si difese con una barriera.  “Hai sprecato la tua energia moccioso!!”  “Eh eh,  ti sbagli!!  Asuna Stella,  tocca a voi!!”  “ARRIVIAMO!! TECNICA DELLO SPIRITO DI FIAMMA ARDENTE!!”   

Asuna e Stella lo attaccarono combinando il fuoco insieme  con una freccia gigantesca di fuoco.  La freccia andò velocemente da Ethan ferendolo su una spalla.  “Mi avete solo  ferito leggermente,  ci vuole ben altro.”   “ADESSO TOCCA A NOI,  ANDIAMO SHO!!”  “SI!”  Shinra e suo fratello lo attaccarono insieme.  Sho fermò  il tempo mentre Shinra  lo colpì con tutte le sue tecniche del fuoco.  “Hugh... come vi siete permessi?”  “Non devi mai sottovalutare l’ottava brigata!!”  Sorrise soddisfatto Shinra.   

Kenji aveva finito.  “Ok brigata ho  finito!!”  “Molto bene,  lo lasciamo a te.”  Sorrise Tora.  “Cosa sarebbe quella roba?”  Ethan notò che Kenji aveva una sfera gigantesca.   “Quindi loro mi stavano attaccando per distrarmi vero?”   “Hai indovinato,  perchè il colpo di grazia volevo dartelo io per tutto il male che hai fatto!!”  “Brutto bastardo,  non ci riuscirai.  Tu e la brigata morirete!!”  “No mio caro,  quello che farò una brutta fine sarai tu e basta!!”  “No te lo puoi scordare,  sono invicibile.  Non puoi sconfiggermi!!”  “Questo lo pensi tu.  Su venite tutti dietro di me!!”  “VA BENE!!”   Tora e la brigata  corsero immediatamente dietro a Kenji.  “Non puoi farmi questo Kenji,  io ti ho cresciuto come un padre.”   

“Io c’è l’avevo  una famiglia ed erano  dei genitori meravigliosi che non mi facevano mai mancare niente.  Tu sei una serpe velenosa che ha soltanto avvelenato questo mondo.  Addio Ethan!!”  Kenji lanciò la sfera infuocata, tentò di fermarla ma non ci  riuscì.  Ed esplose subito...  “STATE ATTENTI ALL’ESPLOSIONE!!!”  La terra tremò incessantemente,  poi Ethan cadde a terra ferito mortalmente.  “C’è l’abbiamo fatta? E’ finita sul serio stavolta?”   

“Sì è  finita...”   I poteri della brigata scomparvero.   “Ehi,  i nostri poteri sono spariti.”  “Bè non mi sorpende... Layla aveva detto che insieme ai nostri poteri aveva anche messo un pò d ella sua energia.  Altrimenti non avrebbe funzionato...”  Spiegò seriamente Kenji.   “Tutto questo è meritò di Layla.”   “E’ vero,  ma è anche merito tuo.  Grazie per averci aiutato!!”   “Figuratevi...  non ho fatto nulla di che.  Volevo solo vendicarmi di quel criminale da strapazzo.”  “Oh andiamo, non fare il duro.”  Oscar gli diede una gomitata.  “la vuoi smettere?”  “Ti ringrazio a nome di tutti i pompieri.”  Tora gli diede la mano stringendogliela.   

 “Grazie Tora...”   Imprpvvisamente apparve un bagliore sulla terra.  “Quindi c’è l’avete fatta a battere Ethan?”  “Layla... sì lo abbiamo battuto.”  “Bravi, sapevo di poter contare si di voi.  Ora posso riposare in pace,  ho compiuto il mio dovere.”   “Non ti  rivedremo più?”  Le domandò Okamura.  “Purtroppo no,  il mio tempo è scaduto e ho usato quest’ultima mezz’ora per venire a salutarvi sulla terra.  Ragazzi,  promettetemi di prendervi cura di Kenji se mai lo doveste incontrare.”   “Va bene,  lo faremo...”   “Vi ringrazio,  adesso vi saluto.  Addio ragazzi, un giorno ci rivedremo nell’aldilà.”  “CIAO LAYLA!!”  

Layla sorrise e ritornò in cielo.  “Capitano Tora,  Ethan è morto?”  Gli domandò Oscar.   “Non saprei, andiamo a vedere.” Tora e la sua brigata andarono  vicino a lui,  che era disteso a terra ferito mortalmente.  “Tora  finiscimi per favore...”   “Perchè mai  dovrei farlo?”    

“Ho perso,  merito  di morire per questo.”   “Nonostante  tutto il male che hai fatto  non ti colpirò,  non sono un assassino come te...”  “Eh eh... a quanto pare non sei cambiato per niente.  Sei rimasto sempre un capitano autoritario.”  “Già... e tu un folle assassino.   alla fine hai perso!!”  “Sì e probabilmente me lo merito,  volevo cambiare questo mondo  ma ho fallito...”  “E’ vero. E mentre  pensavi al tuo piano di conquista,  non hai considerato  che facendo così avresti potuto far del male a te stesso e non a questo mondo.”   “Devo ammettere che dici la verità... coff.”  Ethan sputò un pò di sangue.  “Bene,  è giunta la mia ora.  Immagino che tu sarai contento.”  “No non lo sono, perchè in fin dei conti  sei stato un caro amico per me.  Anche se tu non mi consideravi tale...”   “Ah mi fa piacere,  non devo dire altro.  Grazie di essere stato mio amico nonostante tutto, addio Tora...”  “Addio Ethan...”  Ethan chiuse gli occhi per sempre e morì sorridendo.   “Sarai sempre il mio migliore amico.”  Tora salutò per l’ultima volta Ethan e poi andò via con la brigata. 

 

 

                                                     

 

 

                       Capitolo 35 “Il richiamo del viaggio” 

 

 

 

 

Finalmente la guerra era conclusa,  Tora e la brigata ringraziarono a dovere Shinra e suo fratello Sho per averli aiutati,  Oscar promise a Shinra che sarebbe diventato un futuro capitano della brigata come lui.  “Ehi moccioso vacci piano,  diventerò io il capitano.  D’altronde l’ho promesso a Layla.”  Kenji gli diede un buffetto sulla testa.  “No ti sbagli,  lo diventerò io...”  “Sì certo, continua a sognare.”  “Ok non litigate,  l’importate è riuscirci nell’intento.  Come ho fatto io molto tempo fa.  Ora vi saluto futuri capitani...”  “CIAO SHINRA E SHO!!!”  I due fratelli ripartirono con tutti i pompieri della brigata.  “Ah cavoli, che capitano esemplare.  E’ un mito!!”  “SI’ E’ VERO!!”  Esclamarono in coro Asuna e Stella.  “E’ inutile,  restaranno sempre dei bambini.” 

Dopo questo fatto Tora invitò Kenji a cena da loro.  “Mm... è tutto squisito.  Complimenti,  chi ha cucinato?”  “Modestamente io.”  Okamura gli fece l’occhiolino.  “E’ davvero strano,  di solito cucini male...”   “COME TI PERMETTI MOCCIOSO? IO CUCINO BENISSIMO, HAI CAPITO?”  “Eccola,  l’avete fatta arrabbiare per l’ennesima volta!!”  dI RASSEGNò Tora.   “Ma loro fanno sempre così?”  “Eh sì,  ti ci abituerai vedrai.  Senti,  visto che non hai un posto dove andare puoi dormire da noi.  Tanto abbiamo posto,  voi siete d’accordo?”   “SI NON C’E’ PROBLEMA!!”   “Oh non vorrei distrurbare...”  “Ma quale disturbo,  figurati.  Sei il benvenuto.”  “Grazie... sapete domani mattina ho deciso di partire.”  “Per fare cosa?  Io pensavo che volessi stare con noi.”   

“Oscar ti ringrazio, ma sai io ho bisogno di viaggiare per migliorare come pompiere e diventare il capitano.”  “Oh capisco...”  “Dai non essere triste,  di tanto in tanto verrò a trovarvi.”  “Ah bene, ti conviene.”  “Eh eh...”  Dopo cena andarono tutti a letto.  Il giorno dopo Kenji si alzò presto  e si preparò a partire accompagnato da Tora e gli altri alla stazione di Shibuya.  “Allora buona fortuna per tutto.”  “Grazie Tora... anche a voi.”  “CIAO KENJI,  BUON VIAGGIO!!”  “Grazie brigata ciao!!”  Kenji li salutò e andò via. 

Nei giorni a seguire Oscar, Asuna e Stella approffittarono dei giorni liberi per andare a trovare le loro famiglie.  Dopo di che continuarono a svolgere il loro lavoro con impegno e devozione per un nuovo e prosperoso futuro. 

   
 
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