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Autore: pokas    21/02/2022    3 recensioni
Uno specchio per raggiungere l'ignoto, quattro improbabili eroi che lavorano per la regina del Male, un diario perduto.
Mike, Lukas, Chiara e Half, si tufferanno in un avventura colorata e mortale nel magico mondo di MLP, per trovare il primo elemento della disarmonia.
Risate, pianti, passato cupo e futuro incerto, si mescolano nella prima avventura alla ricerca del Bdiary per salvare non il mondo, ma i Mondi.
Per godere al massimo dell'avventura si consiglia di seguire anche la serie "LucasForce's Journey".
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cutie Mark Crusaders, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Trixie
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12: Prigionia e sottomissione
 

Ero sconvolto e sorpreso. Un raggio gigantesco aveva distrutto quel vortice di caos ambulante,  

-Come… Come ci sei riuscito?- chiesi a Silver 

-Come riesco a fare tutto, con le mie sole e potentissime forze… Oh ecco qui il tuo tesoro più prezioso…- disse stringendo Chiara.  

Ero furioso, furioso e disgustato, come osava toccare la mia ragazza?  

-Lasciala stare!- gli urlai 

-Altrimenti? Mi farai la bua? Non credo proprio, finché non ti toccherò la mano il controllo di questo corpo molliccio e fuori forma è mio… A proposito- disse, poi delle manette legate ad un muro completamente nero, che si confondeva con il resto di quello spazio deserto, mi comparirono sui polsi  

-Oggi è un giorno glorioso, goditi i festeggiamenti- concluse zittendosi. 

Davanti a me non restava altro che un grosso schermo, come un film in prima persona, solo che quella persona non ero io. 
 

Cercai di agitarmi, di liberarmi, ma nulla, mi restava solo una cosa da fare, guardare in silenzio come nessuno si fosse reso conto che io non ero più me stesso, nessuno… 
 

Tutti i pony portarono in festa Silver, me, per le strade distrutte della città di Ponyville, esultavano chiamandolo con il mio nome, il MIO nome. Non so perché la cosa mi facesse infuriare, ma forse mi dava fastidio che i miei amici chiamassero Lukas o amico qualcuno che non ero io. 

-Sono davvero felice che la mia macchina ti sia stata utile…- disse Half, ma Silver lo degno di un semplice 

-È stata utile perché io sono stato capace di renderla utile, a proposito, riprenditi questa accozzaglia di spazzatura- gli disse lanciandogli la macchina che aveva costruito 

-Half, non credergli, sei stato fenomenale!- provai ad urlare 

-Sta zitto che mi fai venire il mal di testa-  

-No! Non ti permetterò di offendere i miei amici!- dissi, ma la mia voce cadde nel vuoto. 
 

Dopo le urla di gioia, strattoni, strette di… Zoccolo? Credo, tutti ci riunimmo all'angolo zuccherino dove già ci aspettava una torta con più piani con su scritto "ABBIAMO VINTO, COMPLIMENTI!" , anche se dall'altro lato intravidi qualcosa tipo "SARA’ PER LA PROSSIMA". Tutti guardarono Pinkie che sorridendo distribuì le fette decorate con glassa rosa e zuccherini colorati. 
 

-Dove hai trovato il tempo per…- iniziò Chiara, ma lei aprì un armadio pieno di torte già fatte per ogni occasione, torte di ogni genere e ogni colore, per compleanni, battesimi, funerali pure. Rabbrividì, lei sorrise solo fissando nella mia direzione. 
 

Quel giorno fu uno dei pochi in cui pranzai iniziando dal dolce. Applejack per ringraziarci dell'aiuto preparò un pranzetto delizioso, peccato solo che non potei partecipare alle vive discussioni, sparare qualche battuta banale come di solito faceva Half, ero prigioniero nel mio stesso corpo, senza poter essere ciò che volevo. 
 

-Davvero delizioso Applejack- disse Silver 

-Già- rispose Chiara per poi fare un sonoro rutto, tutti risero  

-Che c'è? È il mio stomaco che dice di aver apprezzato- rispose lei imbarazzata. Era comprensibile, dopo una fetta di torta di Pinkie, un piattone di pasta alla carbonara, una tagliata di formaggio fatti dalla nonna di Applejack, qualche biscottino delle Cutie Mark Crusaiders che avevano fatto in occasione della vittoria, un buon vino offertoci dal sindaco di Ponyville e tante altre sfiziosità, il minimo che poteva fare Chiara era apprezzare e liberare il bottone del pantalone che le stringeva la pancia piena. Sorrisi, era qualcosa di lei che conoscevo così bene da sapere quando lo faceva. 
 

-Ora- bisbigliai tra me e me vedendo che si metteva una mano sulla pancia, ma non lo fece, piuttosto posò una mano sulla mia gamba, la gamba di Silver, ma va bhe. Mi venne un'idea, un'idea orribile, e quando guardai le labbra di Chiara rabbrividì.  

-Stasera si festeggia- mi disse in labiale, solo che non era a me che lo diceva 

-Huu affascinante, questa mezza calzetta potrebbe essere utile dopotutto- disse Silver. 
 

Lo avrei picchiato, lo avrei picchiato davvero se solo non avessi guardato bene Chiara, i suoi occhi, il suo modo di porsi, era strana. 
 

-Inutile che ti agiti, la tua ragazza stasera me la scopo io-  

-CHIUDI LA TUA CAZZO DI BOCCA!- gli urlai, inutilmente, lui semplicemente rise, quasi si aspettasse questa risposta, quasi la volesse. 
 

Per il resto del pomeriggio il gruppo aiutò a ripulire le strade dai detriti, ma la cosa strana era la presenza di Twilight, come se niente fosse. 

Quando la incontrammo tutti insieme lei ci ringraziò, si strinse a Silver principalmente  

-Eroe, sei davvero il nostro eroe… Grazie a tutti, ho ospitato chi potevo nel castello, ma il caos era difficile da gestire da sola… Siete stati bravissimi… Soprattutto tu Silver- disse guardando verso di lui.  

-Grazie principessa, ma quando si ha un potenziale come il mio…- disse mettendosi in posa, lei rise. Era cringe, assolutamente cringe, lui che ci provava spudoratamente e lei che rideva come un'asmatica. 

Dopo la loro discussione che fece rabbrividire me e altri, Silver decise di uscirsene con un bel  

-Senti Twilight, visto che c'è molto da sistemare, cosa ne dici se dormiamo da te stasera? Chiunque abbia creato tutto ciò potrebbe mirare ad attaccare te mentre riposi, sei l'ultima mane6 rimasta no? È nostro compito difenderti… In più non abbiamo un tetto sulla testa dopo che diverse case sono state distrutte-  

-Certo- rispose lei sorridendo.  
 

Era una pessima idea, tutti lo fissarono male, fulminandolo quasi, ma Silver si fece scivolare tutto addosso, come se non esistessero.  

Quando Twilight si allontanò Mike prese Silver e lo sbattete contro un muro  

-Ma che sei scemo? Andiamo nella casa del nemico?- 

-Già, non volete la gemma? Non volete l'occasione di fregarla? Eccovela. Le direte che avete finito l'ispezione, che avete trovato il problema e altre sciocchezze, lei abbasserà la guardia e voi… Noi potremo finalmente andarcene- disse staccandosi il ragazzo di dosso. Ero sorpreso, confuso, perché aiutarci? 
 

-Smettila di fare quella faccia, so che sembro stronzo, ma voglio quella gemma come te, non la lascerò in mano ad un oblide come lei. Il controllo della mente è una tecnica senza onore e senza gloria, dovrebbe affrontarci con solo le sue forze, senza trucchi- mi disse mentalmente ignorando gli altri che lo fissavano confusi.  
 

Non era brutto il piano, avevano in parte imparato a gestire il potere che avevano e anche se non volevo ammetterlo, Silver era più adatto di me a difenderli. 
 

Così fu, tutti ci sistemammo nel castello di Twilight, camere separate per fortuna, mi sentii sollevato nel sapere Chiara al sicuro in una stanza tutta sua… Ma a quanto pare la fortuna non era dalla mia parte. 

Chiara bussò alla porta, due volte, poi una, poi altre due. Era il nostro segnale per riconoscerci, in quel momento fu solo un lungo e disgustato brivido che mi invase. 
 

Chiara entrò, gonna nera, calzettoni lunghi, una camicia annodata, mi faceva impazzire di solito, ma in quel momento, in quel momento avrei solo voluto piangere. Chiudere gli occhi e tapparmi le orecchie, svenire, morire anche. 
 

-Allora… Ti va di festeggiare alla vecchia maniera?- chiese Chiara gattonando sul letto 

-Chiara… No… Ti prego…- iniziai a supplicare 

-Sta zitto, sono secoli che non mi diverto un po'…- il tono di Silver era disgustosamente arrapato  

-Certo gattina cara…- disse iniziando a sbottonarsi i pantaloni. 

Chiara lo fermò, gli poggiò una mano sulla gamba e gli sussurrò all'orecchio  

-Lascia fare a me… Ti divertirai- poi lo fece sdraiare. La camicia sbottonata lasciava intravedere il seno che non era mantenuto su da nulla, era perfetta, e glielo dicevo sempre. 

Lei si sedette su di lui e gli si strusciò contro, il suo bacino che si muoveva all'altezza di quello di Silver, il suo seno che si muoveva sinuoso davanti agli occhi di quel maniaco. 

Ero imbarazzato, spaventato, disgustato, ma soprattutto mi vergognavo di me. Mi piaceva, era una visione paradisiaca la mia ragazza così intraprendete, ma non potevo non togliermi dalla testa che quello non fossi io e che a lei non sembrava cambiare nulla. 
 

-Vieni qui dolcezza- disse Silver afferrandole il bacino con una stretta salda, il suo volto sprofondò nel suo seno che pur non essendo troppo grande accoglieva facilmente una testa grande quanto la mia. 
 

-Smettila!- urlai dimenandomi  

-Chiara, ti prego… Non sono io, non lo sono….-. Mi dimenavo più forte che potevo mentre le mani di quel sudicio essere le percorrevano il corpo, fino al volto. La prese e la baciò, in un modo tanto violento da farla sobbalzare quando la lingua di quel essere le entrò in bocca. 
 

-Lo asseconda? Perché? Perché glielo lascia fare, so quanto le facesse disgusto, perché non capisce che non sono io?- iniziai ad andare in paranoia, poi qualcosa di freddo si strinse attorno ai polsi di Silver.  

Lui alzò lo sguardo, Chiara lo aveva ammanettato al letto.  

-Ti piace farlo strano he?- chiese, lei si mise seduta sul suo stomaco e sorrise, sorrise come non l'avevo mai vista farlo 

-Ora ci si diverte- disse tirandogli un cazzotto in pieno volto. 

-Tu…- riuscì a dire Silver poco prima di essere colpito di nuovo. 
 

---- Tempo prima, dopo la cattura e prima della missione ---- 
 

Ero solo. Ero solo in uno spazio stretto e buio, completamente deserto. Una scatola? No, le pareti non erano tangibili, era come stare a mollo in un buio totale. 

Provai ad aprire la bocca, ad urlare, a farmi sentire. Nulla. 

Il mio ricordo più vivido era lei… Quella stronza dai capelli rossi, quella cosiddetta regina, mi aveva imprigionato, ingannato ed imprigionato.
 

Per i primi giorni la rabbia era la mia migliore amica, una rabbia capace di scaldarmi in quel buio assordante e gelido. I miei occhi non vedevano una via di fuga, non vedevano nulla di nulla. Il mio corpo era immobile in una posizione familiare, con le ginocchia strette al petto.  

Il silenzio mi circondava, all'inizio era fastidioso, insopportabile, poi è diventato stranamente rassicurante. Non sentivo più le urla di vittime innocenti, non sentivo i pianti delle persone che avevano perso un caro in battaglia, non sentivo gli ordini, non sentivo nulla se non i miei pensieri. 

-Non sei stato abbastanza- mi ripetevo costantemente  

-Non li hai protetti. Ti sei lasciato ingannare- 

-Sei debole- 

-Nessuno ti amerà mai- 

Quest'ultimo pensiero, più ricorrente e forte degli altri, mi invase la testa sovrastando tutto il resto.  
 

-Nessuno ti amerà perché sei un mostro… Potevi nasconderti dietro un'armatura luccicante, ma io so chi sei davvero…-  

Quella voce… Quella voce non era la mia, era di una donna… E non della Regina. A quel punto, per la prima volta riuscì ad aprire la bocca, a parlare. 
 

-Chi sei? Cosa sai?- 

-Tutto- 

Mi diedi tempo di processare, il suo tono neutro, la sua calma, non era furiosa, non era sconvolta, non mi giudicava 

-Liberami- le dissi dopo aver fatto un respiro profondo 

Silenzio puro, raccapricciante, era come sprofondare di nuovo in un isolamento infinito 

-No! Ti prego! Parlami… Non lasciarmi solo…- 

La mia supplica sembrò precipitare in quell'oscurità, senza fare rumore, poi d'improvviso 

-Silver- 

-Si?- 

-Hai paura?- 

Stavolta fui io a restare in silenzio 

-La paura è umana…- 

-Ma io no! Lo sai!- 

-Lo so… Ma puoi esserlo se lo desideri. Potrai avere un corpo diverso, una storia diversa, un destino diverso…- 

-A quale prezzo?- 

-Prenderai il posto di qualcun altro- 

-E l'altro?- 

-Morirà, per mano tua… Accetti?- 

-Meglio che restare qui- 

-Allora cambierò il tuo destino… Anima pezzentella. Cadrai in un sonno lungo, ti sveglierai solo quando sarà il tuo momento. Addio- 

-Aspetta! Chi sei?- 

-Angelica, ma ci rivedremo… Se seguirai la strada giusta- 

-Come farò a capire che è la strada giusta?- 

-Un essere che brucia di rabbia e di passione, ti colpirà abbastanza forte da distruggere le tue sicurezze. Lei ti guiderà nella direzione giusta per la tua libertà… Ora devo andare… Buona fortuna- 
 

Fu un discorso confuso, lungo come mai mi era capitato, ma breve in confronto al silenzio secolare che mi avvolse, una tortura che si concluse con l'impianto. 
 

In quel corpo, pieno di ansie, di paure, viveva una creatura. Un oblide, grande e potente, che si nutriva di quella solitudine che Lukas conservava nel cuore. Non sapevo se era la strada giusta, ma quel ragazzo, quel giovane uomo schiacciato dalla paura, non potevo accettarlo.  

Affrontai la bestia, potenti fendenti nel suo petto lo squarciarono in due e l'oblide cadde ai miei piedi. 

-Ultime parole?-  

-Non potrai prendere il mio posto figlio di Cristalove!- mi rispose sputando sangue sui miei piedi coperti dall'armatura argentea 

-Sono un figlio della Luna!- risposi piantando l'ultimo colto in petto 

-Non sopravvivrai senza il suo dolore… Va via di qui, non è questo il tuo destino!- mi disse reggendo la lama che lo spingeva a terra 

-Lo decido IO il mio destino- conclusi tirando la lama verso di me.  
 

L'oblide affogò nel suo stesso sangue, il mio destino aveva appena fatto una deviazione. 
 

---- Ora ---- 
 

Mi staccai dal mio ragazzo, mi infastidiva solo sentirlo che mi stringeva. Gli sorrisi, poi lasciai spazio agli altri due per complimentarsi con lui. 

-La mia idea ha funzionato!- disse Half dando il cinque a Mike che ci raggiunse quando l'allarme fu silenziato 

-Peccato che mi sia perso la tua trasformazione- disse l'amico 

-Se vuoi te lo mostro- disse Half concentrandosi, ma senza risultato. Sembrò rimanerci male, provai a posargli una mano sulla spalla ma creai per sbaglio uno scudo che lo fece cadere a terra 

-Cavolo!- dissi aiutandolo ad alzarsi  

-Sembra che ti abbia insegnato troppo bene- disse ridendo Rarity. Tutti, chi più chi meno si congratularono con Lukas, che invece di nascondere la mano destra dietro la testa e ridere imbarazzato, sembrò piuttosto mettersi in posa per le foto. Ridicolo, era davvero ridicolo, ma forse non era stupido. 
 

Mangiammo a casa di Applejack, e sinceramente non mi ricordavo un pasto sostanzioso come quello in tutta la vita, fu lì che mi venne in mente di fare un piccolo test. Lukas reagiva in modo molto particolare a certe battute, quindi provai il tutto per tutto, gli posai una mano sulla gamba e gli dissi che avremmo festeggiato quella sera. Di solito sorrideva timido e nascondeva il sorrisetto dietro la mano mentre poggiava il gomito sul tavolo, stavolta nulla, lo fissai per un po' e in effetti non era proprio lui. Ero pronta ad accettare qualche palpata preso dall'entusiasmo, ma quel atteggiamento eccessivamente sicuro di sé, sbruffone, mi sembrò la conferma più evidente che Lukas non era in sé. 
 

Prima ho detto che forse non era stupido, e in effetti il suo piano di entrare con una scusa a casa di Twilight non mi sembrò pessima, a seguito degli eventi, la cosa migliore da fare era scoprire se davvero aveva la gemma rossa e confermare che il nemico, era lei.  
 

Eravamo finalmente nel castello, era notte, Mike e Half bussarono alla mia porta armati di torce dei cellulari e tanta energia 

-Come fate ad essere così scattanti?- 

-Torta! Ne vuoi?- disse Half cacciando una fetta della torta di Pinkie dalla borsa rossa che porta sempre a tracolla, era mezza sciolta e davvero meno invitante di prima  

-No grazie- risposi 

-Meglio per me- rispose lui mordendo la fetta. 
 

-Allora, com'è il piano?- chiese Mike 

-Ci serve una mappa del castello, quindi la sala della tavola rotonda, dei troni, di quello che è. Mike, tu e Razael siete già stati qui, sapete orientarvi, portate Half nella sala. Half, tu hai una buona memoria grafica e a quanto pare con i poteri hai ereditato anche una buona capacità di disegno, ricopia la mappa e tornate qui. Non cercate di fare gli eroi, non fate sciocchezze, niente di niente, intesi?- chiesi 

-Si… E tu?- chiese Half 

-io ho Lukas di cui occuparmi…- 

-L'hai notato eh?- chiese Mike 

-Come potevo non farlo? È cambiato da così a così in una manciata di minuti- 

-Pensi di farcela da sola? Hai visto cosa è riuscito a creare con l'uragano, è davvero forte- mi rispose il mezzo drago 

-È davvero un pallone gonfiato… A proposito Half… La tua macchina era spettacolare, non immondizia- 

-Lo so… Grazie, ci vediamo dopo- disse andando con Mike. 
 

Avevo scelto bene, quei due erano un'ottima squadra insieme, con il teletrasporto di Mike e l'ingegno di Half, cosa poteva andare storto? 
 

Quando i due si allontanarono io mi chiusi in camera ed aprii il diario, BG aveva indicazioni solo per me.  
 

"Si è risvegliato un vecchio male, una minaccia dall'armatura scintillante, Silver è il suo nome, ma lo sai già. 

È il nome che ho assegnato a Lukas quando vi ho mandati in missione, ed è il nome di quella sfera che gli ho piantato in corpo, non è un pericolo se lo prendi con le maniere… Forti.  

Silver era una creatura maledetta, di un luogo che ormai è morto, ma vive con la guerra nel cuore, ha bisogno di qualcuno di forte e che possa temere e rispettare, quel qualcuno potresti essere tu.  

Mettilo in trappola e fatti valere, tieni il guinzaglio corto con lui e nessuno si farà male, finché non avrò una soluzione per assorbirne i poteri senza farlo uscire dalla sua sfera. 

Attendo aggiornamenti." 
 

Questo era il contenuto di una pagina scritta solo per me, come sempre io e Lukas non potevamo stare in pace. 

Mi preparai, nel modo più seducente che potevo, avrei fatto abbassare le difese a quell'essere, e poi l'avrei scacciato con la forza. 
 

Entrai in quella stanza, lo misi alle strette e lo imprigionai. Con la magia creai delle manette per tenerlo fermo e prima che potesse dire qualcosa lo colpii in pieno volto. 

Ero seduta sul suo addome mentre caricavo già un altro colpo con il braccio destro, quello sinistro teneva fermi i polsi sul bordo del letto. 

-Sottospecie di maniaco, dimmi che cazzo vuoi!- sferrai un colpo che però lui schivò spostando il volto  

-Per chi lavori? Sombra? Chrysalis? Qualche altro folle come Tirek?- chiesi colpendolo di nuovo, stavolta prendendolo allo zigomo sinistro 

-Ahia! Cazzo smettila!- 

-No! Parla brutto stronzo!- dissi colpendo di nuovo. Lui si scuoteva per disarcionarmi dal suo addome, ma ero abituata ai tori meccanici, non mi sarei mossa di un solo centimetro da quel letto 

-Se mi colpisci prima o poi non avrò nemmeno una faccia con cui parlare!- disse incassando un altro colpo al mento 

-Ho detto parla!- dissi caricando un ultimo colpo, mirando al sopracciglio 

-Oh cazzo! Ferma!- disse cercando di coprirsi il volto con i gomiti  

-Ti prego! Rischi di rendere cieco Lukas a furia di colpirmi- 

-Lukas? Dov'è Lukas?- chiesi scuotendolo 

-Qui, qui dentro. Lasciami andare e lo libero- 

-Lo liberi ora!- 

-Bhe non posso contrattare così…- disse chiudendo gli occhi e sospirando. 
 

Quando lui riaprì gli occhi mi sembrò diverso, lo sguardo più dolce, un sorriso imbarazzato 

-Hey…- dissi abbassando il pugno 

-Hey…- mi rispose sorridendo. 

Lo liberai dalle manette e lo feci sedere sul letto.  

Lui sospirò e quello sguardo sembrò tornare, quel maledetto sguardo. 

Lo presi per il braccio e strinsi forte. 

-Datti una calmata ragazza!- disse staccandomi con facilità 

-Partiamo dalle basi, chi sei?- 

-Silver… - 

-Quindi BG ha ragione…- 

-Ti manda lei !?- disse con sguardo preoccupato e digrignando i denti, stavolta mi prese lui per il braccio 

-Lasciami!- dissi cercando di liberarmi 

-Rispondi… Cosa vuole da me?- 

-I tuoi stupidi poteri, ne abbiamo bisogno per la missione- risposi fissandolo negli occhi  

-Solo? E dopo? Mi rimetterà nella sfera? Mi rimetterà in quella prigione di buio e gelo?! No! Non lo permetterò! Mi terrò questo corpo finché non avrò delle garanzie- 

-Ma che sei scemo? Ti sembra che vogliamo contrattare con te?- 

-Mi sembra che io abbia in ostaggio il tuo ragazzo- 

-Non era lui quando ti ho liberato… Vero?- 

-Sei stata piuttosto stupida da credere che lo avrei lasciato andare così- a quelle parole, lo colpì in faccia con la mano libera, quella sinistra.
 

Lui incassò il corpo e si tamponò il sangue che usciva dal naso con le mani  

-Brutta stronza! Il mio naso- disse lasciandomi per coprirselo. 

-È di Lukas!- 

-Non mi frega nulla! In ogni caso voglio garanzie- 

-Senti, Lukas nemmeno ti vuole nel suo corpo. Ha chiesto a BG di liberarsi di te finita la missione-  

-Bhe qui abbiamo un problema, io non tornerò nel buio, voglio essere libero- 

-E come pensi io possa renderti libero?- 

-L'incantesimo per spezzare la mia maledizione è nel suo diario speciale, mi serve solo quello…- 

-Lo stesso diario che è stato rubato, ecco perché c'è una missione in corso- 

-Cazzo!- disse tirando il cuscino contro il muro -È una situazione di merda!- 

-Benvenuto nel club..- 

-Sta zitta!-  

-Hey! Guardami bene negli occhi sottospecie di parassita. Stai parlando con me, non con una delle tue puttane, merito rispetto esattamente come lo merita Lukas, lascialo andare e sarò disposta a fare accori con te- 

-E dovrei fidarmi?- 

-Se non vuoi che chiami BG e cerchi un modo alternativo per dare i poteri a Lukas…-  

-Non oseresti…- 

-Vuoi vedere?- chiesi aprendo il wdiary e facendogli leggere l'ultima missione a me affidata. 
 

-Rischio molto a fare accordi con te, ma lo sto facendo, consideralo un passo verso la tua … Situazione- dissi  

Silver tacque, mi fissò e sospirò. 

-Va bene… Cosa vuoi che faccia?- 

-Ora si che si ragiona…- chiusi il diario -Ci aiuti, ma a modo mio- 

-Che sarebbe?- 

-Rendi Lukas capace di controllare il tuo potere- lui scoppiò a ridere, io no, lo fissai impassibile. 

Silver si riprese e mi fissò  

-Ah ma fai sul serio, okay, non posso farlo è solo un umano…- 

-Anche io sono solo umana…- dissi creando una fiammata nera -O forse no, vogliamo testarlo?- 

-Sei stata chiara… Chiara- si trattenne da una risata  

-Potrei provarci, ma non sarà facile come hai visto con l'uragano, a Lukas servirà riposo ed allenamento per gestire il mio potere- 

-Ci penserò io…- dissi seria. 
 

Silver sembrò fissarmi in modo diverso, come se fossi una sua simile? Forse mi stata considerando degna di essere ascoltata?  
 

Passammo del tempo a discutere, discutere di segnali, di tecniche, di piani, poi lui mi fece una domanda strana, dal nulla. 

-Senti… Ho una domanda che mi perseguita da un po'… Conosci Angelica?- 

-Chi?- 

-Fa nulla… È solo un sogno ricorrente… Pensavo fosse un ricordo di Lukas che si era insediato in me… Fa finta di nulla- mi disse sorridendo. Era imbarazzato, imbarazzato davvero. Sorvolai, ne avrei parlato con Lukas nel caso. 
 

Un momento di silenzio lungo e indecifrabile, poi mi sorrise  

-Quindi non ho altra scelta che fidarmi di voi?- 

-Si e non voglio che ci riprovi a prendere il controllo di Lukas- 

-Non potrei comunque… E’ una sua decisione darmi spazio o meno- 

-Quindi… Non lo hai sopraffatto tu?- 

-All'inizio, solo parlando, ma la scelta è stata sua, avevate bisogno di un eroe in fin dei conti- disse vantandosi, io gli tirai un cazzotto sulla spalla, lui si zittì  

-Okay ho capito, niente più cose simili… Mi metterò da parte a patto che…- 

-Che trovato il diario ti liberiamo prima di tornare da BG, tutto chiaro- risposi sbuffando 

-Va bene- disse chiudendo gli occhi e sospirando profondamente. Una luce potente si diffuse da dietro al collo e Lukas sembrò tornare in sé. 
 

Presi il volto del ragazzo e lo baciai alla francese, lui mi scosto e mi guardò con una smorfia  

-No, cattiva! Non si fa, è un posto privato questo, non si accede così a caso- disse pulendosi con il braccio 

-Lukas!- urlai baciandolo dolcemente. 

   
 
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