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Autore: eddiefrancesco    01/03/2022    0 recensioni
L'umore di Christopher Marchnet è cupo come le nuvole nere che sovrastano la sua residenza.
Eppure quando un lampo illumina una damigella in difficoltà, lui si comporta da gentiluomo.
Per Kit comincia così un eccitante avventura insieme alla misteriosa Hero Ingram, alla ricerca di un libro scomparso da oltre un secolo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Hero lo guardò incredula. «Che cosa state dicendo?» «Il mio cocchiere ha sostituito la ruota, ma non c'è alcun dubbio che quella vecchia è stata manomessa con una sega.» Kit era talmente avvezzo a parlare con Syd che solo all'ultimo momento si rese conto che non tutte le giovani donne di buona famiglia avrebbero preso bene una notizia come quella, e si preparò ad affrontare come minimo uno svenimento o un attacco isterico. Invece Miss Ingram dimostrò una volta ancora di essere un esemplare atipico del suo sesso. Senza traccia di spavento o di orrore, lo guardò con aria solenne. «Perché qualcuno dovrebbe desiderare un simile incidente?» «Per la stessa ragione per cui siete qui» le rispose Kit. «Forse hanno sentito parlare dell'interesse di vostro zio per il Mallory e ritengono che voi potreste rintracciarlo, oppure che siate al corrente di qualcosa che li porterebbe dritti al libro, come il frammento di lettera che mi avete appena mostrato.» Miss Ingram si rabbuio'. «Non vedo come qualcuno potrebbe esserne a conoscenza, se è stato nascosto per tanti anni.» Kit si strinse nelle spalle. «Forse vostro zio ne ha accennato a qualche amico, oppure ne avrà parlato il precedente proprietario del libro nel quale era stata infilata questa lettera.» «Mr. Marchant, Raven non rivela facilmente i suoi... segreti» puntualizzo' Miss Ingram. La leggera esitazione nel suo discorso fece riflettere Kit, anche perché lei si rifiutò di incontrare il suo sguardo penetrante. Augustus Raven era di sicuro un uomo misterioso, ma, come tutti i collezionisti, doveva essersi vantato della propria collezione. Una vanteria caduta nelle orecchie sbagliate, concluse Kit. «Resta il fatto che qualcuno si sta dando molto da fare per fermarvi, e se non foste stata in prossimità di Oakfield, avreste potuto ritrovarvi in poco piacevole compagnia.» Quelle parole ebbero il potere di farla sbiancare e Kit ne approfitto' per rincarare la dose. «Miss Ingram, per esperienza personale posso affermare che la gente che cerca questo libro non è disposta ad accettare un insuccesso. Se ritiene che voi abbiate quello che cerca, vi ucciderà pur di impadronirsene.» Adesso Miss Ingram era pallida da far paura, ma non cedette. «Mi sembra alquanto esagerato, persino per dei bibliomani.» «Vi riaccompagnero' io stesso a Ravenna Hill. Voglio essere sicuro che arriviate a casa sana e salva.» La giovane piegò un poco la testa, come se stesse valutando la sua sincerità. «È molto gentile da parte vostra, ma, se qualcuno è davvero alla ricerca della lettera o del libro che vi è menzionato, non sarà contento finché non se ne sarà impadronito.» Senza ombra di dubbio. «Una volta tornata a Raven Hill, sarete al sicuro» le garantì Kit, nonostante non ne fosse del tutto convinto. La sua tenuta era stata invasa, sua sorella aggredita. Che altro avrebbe potuto fare, e poi per una donna che non era neppure sua parente? In ogni caso, Augustus Raven era molto più ricco e influente di lui e la sua famosa casa era quasi una fortezza. Miss Ingram scosse la testa. «Se queste persone sono pericolose come dite, abbiamo una sola possibilità.» Si chino' in avanti, gli occhi color caramello scintillanti mentre lo fissava con espressione intenta. «Dobbiamo trovare l'ultima copia esistente. Una volta che sarà nelle mani di Raven, nessuno avrà più motivo di prendersela con me.» Quell'affermazione, unita alla risolutezza della giovane donna, lo lasciò senza parole. In pratica, Miss Ingram gli stava proponendo una folle avventura del genere che lui, Syd e Barto avrebbero potuto concepire da ragazzi. Tuttavia, non era affatto ciò che due adulti responsabili, oltre che perfetti estranei, avrebbero dovuto mettere in pratica. Kit non era mai stato particolarmente rispettoso delle regole di comportamento approvate dalla società, però attraversare il paese con una giovane donna che non era sua parente, sia pure accompagnati dalla sonnacchiosa Mrs. Renshaw, sarebbe stata un'iniziativa tutt'altro che accettabile. «Non credo che vostro zio sarebbe d'accordo» dichiarò. Un argomento decisamente insufficiente per l'energica Miss Ingram. Infatti lei raddrizzo' la schiena e lo guardò dritto negli occhi. «Raven giustifica qualsiasi mezzo, basta che gli permetta di ottenere quello che vuole.» La sfida che le scintillava negli occhi lo fece esitare. Invece di restare nascosto, immerso nel suo tormento personale, avrebbe finalmente fatto qualcosa; meglio ancora, avrebbe dato la caccia a dei delinquenti in qualche modo legati ai pazzi criminali che avevano assassinato suo padre e minacciato sua sorella e che ora perseguitavano Miss Ingram. Una bella tentazione, Kit sapeva tuttavia che non sarebbe stato in grado di rintracciare e affrontare dei probabili assassini e contemporaneamente proteggere la sua ospite. E non si sarebbe neppure abbassato a usare una donna come esca per farli uscire allo scoperto. «Non ci vorrà molto» disse lei. «Cheswick è nei pressi di Raven Hill.» «Cheswick?» le fece eco Kit, debolmente. La dimora dei potenti conti? «Si, come avete detto voi.» «Io l'ho detto?» Kit era abituato ad ascoltare i ragionamenti contorti di Sydony, ma doveva riconoscere che Miss Ingram aveva sviluppato all'estremo il talento della sorella. «Avete suggerito voi di cercare il Mallory presso il destinatario della lettera.» Kit gemette. Ecco un altro esempio di logica stringente. «Intendevo dire semplicemente che la seconda copia del libro non era più qui, che era stata spedita altrove. Non potete precipitarvi a Cheswick sulla base del frammento di una lettera indirizzata oltre un secolo fa a un antenato del conte, morto da chissà quanti decenni.» «Perché no? Da dove dovremmo partire, secondo voi?» Gli domandò lei, seria e compunta come una brava bambina. Kit la fissò allibito. «Avete idea di quante volte potrebbe aver cambiato proprietario da allora?» «Se fosse successo, la voce si sarebbe sparsa tra i collezionisti» insistette lei. Kit scosse la testa. «Il destinatario della lettera potrebbe averlo nascosto o mandato da qualche altra parte. Se poi avesse avuto un briciolo di buonsenso, gli avrebbe dato fuoco. Oppure potrebbe essere stato sequestrato e distrutto come le altre copie.» Miss Ingram stava riflettendo. «Può darsi. O forse no. L'unico modo per scoprirlo è cercare il libro.» Di nuovo Kit provò un fremito di eccitazione per la sfida che gli si prospettava: l'opportunità di lottare contro la fosca minaccia che incombeva sulla sua casa. Ciononostante, non riusciva a capire in quale modo bussare di punto in bianco alla porta del Conte di Cheswick avrebbe potuto risolvere la faccenda. Forse, una volta affidata Miss Ingram alla protezione dello zio, avrebbe potuto chiedere a Barto di presentarlo al conte. Il vecchio amico, che aveva ereditato il titolo di Visconte Hawthorne, frequentava l'alta società e magari conosceva di persona Cheswick. Avrebbero fatto qualche ricerca, con molta discrezione, anche se Kit dubitava che il libro sarebbe mai saltato fuori. Lui ne sarebbe stato felicissimo. Scosse la testa. «Io sono solo un agricoltore gentiluomo, non uno di quei bibliomani fuori di testa che mi avete descritto, pazzi per i libri.» O peggio ancora. «Riguardo al Mallory, siete la persona che ne sa di più» protesto' Miss Ingram. «Non so neppure che aspetto abbia, perché non l'ho mai visto... Nessuno di noi l'ha visto» puntualizzo' Kit. «Quindi, cercare questo libro sarebbe un'impresa inutile, oltre che pericolosa. Potreste provare a ricostruire la storia della lettera attraverso i canali convenzionali, se lo desiderate, una volta che sarete a casa vostra, dove vostro zio potrà custodire con ogni cura la lettera... e proteggere voi.» Nonostante fino ad allora Miss Ingram avesse sostenuto con vibrante passione la tattica che avrebbe preferito, ora parve accettare serenamente la sua decisione. Gli rivolse un lento cenno di rassegnazione e Kit fu felice di vedere che alla fine aveva ceduto.
   
 
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