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Autore: SilkyeAnders    02/03/2022    0 recensioni
"Have you ever seen the rain
comin' down a sunny day?"
Juvia perde la memoria dopo aver annusato uno strano fiore nella foresta, è Natsu a trovarla senza sensi nei pressi di casa sua ed è lui a portarla alla gilda.
Porlyusica informa tutti che esiste un antidoto per la situazione di Juvia ma farlo richiede tempo.
Durante l'attesa Natsu e Juvia si avvicinano molto scatenando la gelosia di Lucy e Gray.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Passo dopo passo Pioggia di ricordi Capitolo 3: Passo dopo passo.

https://www.youtube.com/watch?v=HT3daPhTRoo

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"Se hai paura di vivere, sei già vinto".

La casa di Lucy non era molto grande, anzi, era decisamente piccola rispetto al gigantesco edificio che le avevano mostrato qualche ora prima.
Juvia era immensamente grata del poco spazio che c'era in quell'appartamento, era così rassicurante trovarsi in un luogo contenuto finalmente.
-So che non è molto spazioso ma ti assicuro che è confortevole- spiegò Lucy.
Juvia scosse leggermente il capo :-E' perfetto, un posto così piccolo è proprio quello che ci voleva... Mi fa sentire al sicuro-.
Lo sguardo di Lucy si intenerì immediatamente, immaginava dovesse essere traumatico per Juvia il fatto di aver perso la memoria... Lucy aveva già sperimentato cosa significasse essere dimenticata e anche lei si era spesso scordata alcune cose ma, doveva ammetterlo, il pensiero di avere la mente completamente vuota la lasciava senza fiato.
-Juvia, ti spiacerebbe se mi annotassi ciò che ti è accaduto? Mi piacerebbe utilizzare l'idea per un libro- chiese la maga degli spiriti stellari.
-Scrivi?- chiese l'altra di rimando.
-Sì, non bene come vorrei...- mormorò Lucy.
Juvia le sorrise caldamente :-Ti presto la mia storia solo se poi mi fai leggere il libro-.
Lucy non ne era sicura, solamente Levy aveva il permesso di leggere i suoi lavori (anche se Natsu e Happy se ne fregavano spesso e volentieri continuando imperterriti a leggere tutto ciò che scriveva).
-Immagino di dovertelo- rispose poi con un sorriso.
In fondo era più che lecita come richiesta e, se un giorno voleva diventare famosa come scrittrice, le serviva sicuramente più di un parere.
-Puoi posare tutte le tue cose dentro a quel cassetto, è vuoto-.
Juvia guardò nel punto in cui indicava Lucy, effettivamente c'era un cassetto aperto e Juvia non aveva molte cose da riporvi quindi sarebbe stato più che sufficiente.
-Gajeel è stato carino a ritirare tutte le tue cose per te dal dormitorio, considerando che ha dovuto affrontare Erza per passare- osservò Lucy sedendosi sul letto.
Juvia alzò gli occhi al cielo nel tentativo di ricordare chi fossero Erza e Gajeel, tirò fuori il quaderno che Lucy le aveva realizzato e trovò quasi subito i loro nomi. Si ricordava che erano parte del gruppetto che venne a visitarla il giorno precedente in infermeria; si soffermò sul grado di confidenza rimarcato da Lucy: massimo per Gajeel e buono per Erza.
-E' strano avere il massimo grado di confidenza con qualcuno senza nemmeno ricordarsi chi sia- mormorò la maga dell'acqua.
-Ci arriverai piano piano, in fondo è passo dopo passo che si guarisce da queste cose- osservò Lucy.
-E se non dovessi mai ricordarmi di nulla? Se fossi condannata a rimanere un guscio vuoto per sempre?- esclamò nervosa Juvia.
Lucy sgranò gli occhi, non aveva mai sentito la sua amica gridare né tantomeno l'aveva mai vista spazientirsi, immaginava fosse logico dato che non erano in così stretti rapporti ma vederla così di cattivo umore l'aveva a dir poco allarmata.
-Non essere sciocca, hai sentito che cosa hanno detto il Master e Porlyusica: esiste un antidoto- le ricordò Lucy.
Juvia annuì distrattamente :-Che tarderà un mese... Non lo so, Lucy tu come faresti al mio posto?-.
-Aspetterei, non penso si possa fare molto altro, non credi?-.
Juvia sospirò iniziando a riporre i suoi vestiti nel cassetto.
-Vedrai che andrà tutto bene, ho fiducia nel fatto che sia così- aggiunse la maga degli spiriti stellari rivolgendo alla sua compagna un caloroso sorriso.
Lucy si alzò e andò verso di lei a passo tranquillo, non voleva spaventarla arrivandole alle spalle. Iniziò ad aiutarla a sistemare i suoi effetti personali, entrambe rimasero in religioso silenzio per il resto del tempo.
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Natsu stava passeggiando con Gray lungo le strade di Magnolia, sapeva che il suo amico era piuttosto scosso dal fatto che Juvia non ricordasse nulla di lui e gli aveva proposto di fare un giro sperando si chiarirgli la mente.
-Questa situazione mi preoccupa- mormorò Gray.
Natsu tirò un sospiro, e lui che avrebbe preferito non parlarne...
-Non c'è nulla di cui preoccuparsi- rispose secco.
Il mago del ghiaccio lo squadrò da capo a piedi roteando gli occhi :-Ah no? Non so se l'hai notato ma non si ricorda nulla-.
-E? Cosa possiamo farci? Deve solo attendere un mese e poi le daranno l'antidoto, non è una tragedia- sbuffò il Dragon Slayer.
-Sai cosa non capisco?- chiese Gray.
Natsu scosse il capo.
-Come mai ti sei mostrato così disponibile con Juvia? Di solito non ci parli molto e, anzi, pensavo la considerassi una seccatura-.
Natsu sgranò gli occhi, una seccatura? Lui non avrebbe mai pensato nulla del genere di nessuno che facesse parte della gilda, si sentiva quasi offeso dal pensiero di Gray.
-Non ci ho mai parlato molto perché non ne ho mai avuto l'occasione, non perché non volessi farlo- rispose il mago del fuoco.
Gray sollevò un sopracciglio :-Come hai fatto a non averne modo?-.
-L'hai notato che ti sta continuamente addosso, vero? Come fai a parlare con una persona che nemmeno ti ascolta?- puntualizzò Natsu.
Gray sembrò ragionarci su per un breve istante, effettivamente ciò che il Dragon Slayer stava dicendo aveva perfettamente senso: Juvia si era attaccata a lui perché era una base sicura e non si era avventurata troppo al di fuori di ciò che conosceva, per gli altri era quasi impossibile avvicinarla non sapendo assolutamente nulla di lei.
-Immagino che non sia facile avvicinarsi a una persona come lei- mormorò il mago del ghiaccio.
-Sembra una persona piacevole da avere intorno- aggiunse Natsu.
Gray annuì :-Diciamo che quando non c'è te ne accorgi-.
Il Dragon Slayer iniziò a riflettere, probabilmente Gray teneva a Juvia più di quanto non fosse disposto ad ammettere ma non riusciva a capire perché non volesse ammetterlo, non c'era nulla di male nel volere bene a qualcuno né c'era nulla di male nell'amare qualcuno eppure, per quanto fosse normale, Gray sembrava non voler vedere una simile realtà.
-Sarebbe tutto più semplice se le dicessi che ti piace- suggerì Natsu.
-Piacermi? N-non è mica così- balbettò Gray.
Natsu sospirò :-Certo, certo... Senti, secondo me quando sarà tornata normale dovresti spronarla a mantenere le nuove amicizie che sono sicuro si farà in questi giorni-.
-Mh? Perché pensi che farà nuove amicizie?-.
-Mi pare ovvio, non si ricorda nulla quindi sarà più facile per lei approcciare persone nuove- osservò Natsu.
-Non lo so, Juvia è piuttosto timida in realtà...- borbottò il mago del ghiaccio.
Natsu avrebbe attribuito a Juvia qualsiasi aggettivo ma "timida" non era fra questi.
L'aveva sempre vista come una ragazza forte e determinata, riconosceva in lei lo stesso fuoco che si accendeva in lui quando decideva di non mollare. Sapeva che era una persona che avrebbe potuto dare molto più di ciò che mostrava a tutti quanti.
-Staremo a vedere... Senti, mi sembri piuttosto preoccupato- disse Natsu :-Vuoi passare da Lucy a controllare che sia tutto in ordine?-.
-Se non ti dispiace... M-ma non è perché sono preoccupato eh. E' solo perché... Bè, qualcuno deve assicurarsi che quelle due non combinino pasticci-.
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Lucy aveva appena finito di preparare la vasca da bagno per Juvia quando sentì bussare alla porta del suo appartamento.
-Vai pure, ci penso io- disse sorridendo alla maga dell'acqua.
Juvia annuì e si recò verso il bagno, non fece nemmeno in tempo ad entrare nella vasca da bagno che sentì Lucy inveire contro qualcuno.
La maga decise di non soffermarsi troppo sul trambusto che sentiva, aveva bisogno di un bagno caldo e rilassante e non avrebbe permesso a nessuno di rovinarglielo. Si immerse nell'acqua crogiolandosi nella sensazione di familiarità e ristoro che le provocava, ogni centimetro della sua pelle sembrava appartenere a quell'elemento, riconoscerlo quasi come un animale smarrito ritrova la via di casa.
Il suo corpo iniziò ad emanare calore, era come se si fosse ricongiunta a una parte di sé anche se non ricordava perché si sentisse così in primo luogo... Le avevano spiegato a grandi linee come funzionava la sua magia ma, anche se ciò che dicevano le risultava familiare, non riusciva a ricordare come usarla.
Nel tranquillo stupore che l'acqua le aveva causato, Juvia non si era resa conto che le voci fuori dalla porta del bagno avevano smesso di urlare.
Uscì dalla vasca nonostante fosse il luogo dove si era sentita più a casa ultimamente, avvolse un asciugamano attorno al corpo e aprì la porta del bagno senza nemmeno pensare.
Lucy si lasciò sfuggire un gridolino e corse di fronte a lei a braccia tese a ciascun lato del suo corpo come a volerla coprire, Juvia alzò lo sguardo e notò la presenza di Natsu e Gray immobili di fronte alle due.
-Bè? La smettete di fissarla così? Pervertiti!- esclamò Lucy.
Natsu distolse immediatamente lo sguardo, non che avesse visto molto rispetto a quel pomeriggio e non poté non notare che Gray fece altrettanto, entrambi avevano il volto rosso dalla vergogna.
-Siamo solo passati a controllare che tu stessi bene- bofonchiò Gray.
Juvia sorrise :-Sto bene, grazie... Datemi solo un secondo-.
La ragazza scomparve nuovamente in bagno e ne riemerse poco dopo indossando un pigiama di Lucy.
Natsu non riusciva a guardarla, ogni volta che i suoi occhi si posavano su di lei tutto ciò che riusciva a vedere erano le sue gambe e doveva ammettere di non andarne molto fiero.
-Vi ringrazio per la briga che vi prendete nei miei confronti, immagino abbiate di meglio da fare che preoccuparvi per me- mormorò Juvia.
Natsu tornò a posare il suo sguardo su di lei, non riusciva proprio a tollerare questo suo modo di svalutarsi che, purtroppo, era rimasto nonstante la perdita di memoria.
-Lo facciamo perché ci fa piacere, nessuno ci obbliga e tu sei nostra amica- spiegò in tono deciso il Dragon Slayer.
-Sì, Juvia faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per aiutarti perché, anche se ora non lo ricordi, tu faresti esattamente lo stesso per noi- aggiunse Lucy.
-Ci arriveremo tutti insieme, passo dopo passo... Come una vera famiglia- incalzò Natsu.
Juvia spostò la sua attenzione su Gray, se ne stava lì impalato senza dire una parola e quel tipo di atteggiamento la incuriosiva e infastidiva al medesimo istante.
-Tu non dici nulla?- chiese.
Gray scosse il capo :-Hanno già detto tutto loro mi pare-.
Juvia inarcò un sopracciglio :-Sei stato tu a dirmi che siamo molto amici, mi aspettavo di sentire un incoraggiamento anche da parte tua-.
Lucy sgranò gli occhi dalla sorpresa, Juvia solitamente non richiamava Gray all'ordine quando lui aveva comportamenti strani nei suoi confronti e sentirla prendere posizione con tanta determinazione l'aveva sconvolta.
-Non ti ho detto nulla solo perché non penso tu ne abbia bisogno, sei tosta e sicuramente riuscirai a cavartela anche in una situazione bizzarra come questa- rispose Gray.
Natsu fu stupito nel constatare che non c'era nemmeno una briciola di sarcasmo nelle sue parole, era sincero. Per la prima volta aveva detto a Juvia ciò che pensava di lei, senza filtri né maschere per nascondersi.
Juvia arrossì lievemente, il suo cuore batteva fortissimo ed erano bastate le parole di quel ragazzo per farla sentire così. Iniziava a pensare che forse c'era qualcosa fra loro anche se davvero, per quanto tentasse e si sforzasse, non riusciva ad immaginare di avere una relazione con un tipo del genere.
-Gray è così, sembra freddo e distaccato ma è vero che ci tiene a te- disse Lucy con un sorriso.
Il mago del ghiaccio arrossì :-Come dice lei- borbottò.
Sicuramente le azioni e le parole di Gray non combaciavano ma Juvia non ne sapeva abbastanza su di lui per ora, non le rimaneva altra scelta che confidare nelle parole di Lucy che, fino a quel momento, era risultata quella più attenta e comprensiva rispetto alla situazione.
-Bene ragazze, penso sia il momento di togliere il disturbo. Vi lasciamo riposare tranquille- disse Natsu sfregando le mani ra loro.
-Grazie per essere passati- dissero le due in coro.
Non appena Gray e Natsu furono fuori dall'appartamento di Lucy, Juvia tirò un sospiro.
-Tutto bene?- chiese la maga degli spiriti stellari.
-Sì, è solo un po' di stanchezza... La magia di Wendy ha fatto miracoli per il mal di testa ma mi sento ancora scombussolata- esordì la maga dell'acqua.
-Immagino sia normale, riposati e vedrai che domattina starai molto meglio- suggerì Lucy.
Juvia si guardò attorno, smarrita per un breve attimo.
-Ah già... Spero non ti dispiaccia condividere il letto, purtroppo non ho nemmeno un futon da prestarti- mormorò Lucy.
Juvia annuì :-Non preoccuparti, sei stata fin troppo gentile ad ospitarmi. Non pretendo nulla. Il letto andrà bene-.
-Ti raggiungo fra un attimo allora, vado a lavarmi-.
Juvia non se lo fece ripetere due volte e balzò all'interno del soffice letto di Lucy, le coperte erano così calde e morbide... Sembrava di volare in mezzo alle nuvole durante una giornata di sole primaverile.
La giovane maga non si rese nemmeno conto di aver già chiuso gli occhi e di essere ormai diretta verso il mondo dei sogni.



   
 
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