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Autore: Baudelaire    03/03/2022    4 recensioni
Una poesia che ha molto, forse troppo, di personale, scritta di notte, quando i Mostri sembrano così reali da lasciare vivide tracce, solchi disumani, nell'anima.
Bilbo non poteva mancare di unirsi al mio canto di disperazione.
Rosa e blu, B&B, una volta di più.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Subir il Ripudio
Della fine il Preludio
Parenti serpenti
Il coltello tra i denti.

 
Denti spezzati
coltelli spuntati
il volto emaciato, stravolto sconvolto. 

 
Amore spezzato
Dapprima promesso
E poi rinnegato
Il cuore sconnesso.

 
Presenza e Mancanza
non è forse questa 
di vita l'essenza? 

 
Mesi d'angoscia, d'alti tradimenti
Di affanni, di pene, di gran cedimenti.

 
Ci sfianca l'angoscia
ci sbianca e ci ammoscia
non far che ti tocchi: 
prosciutto sugli occhi. 

 
Eppure qui siamo
E ancor non cediamo
Soccomber non voglio
Straccerò il foglio
Sul quale io scrissi di gioie perdute
Sul quale incollai solo foglie cadute.

 
Quei fogli di parole son sublimi
del mio misero cuor furon mangimi
ti prego non lasciare che in un attimo
muoia per sempre del tuo cuore il battito. 

 
Amico, rimani
Non te ne andare.
Gelide mani
Ho qui da scaldare.
Il cuore trafitto
Spietata agonia
Per chi ha promesso
E poi è andato via.
 
 
Voglio cercare
per farti consolare
una stazione piena di viaggi
un museo con tanti miraggi, 
farmi artista per costruirti
una culla di legno profumato, 
farmi donna per offrirti
un utero materno
rifugio dall'inverno. 

 
Io cerco un riparo
Attizza la fiamma
Ei fu un baro
Come la mamma.

 
   
 
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