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Autore: Serin_88    05/03/2022    5 recensioni
Kagome ha tutto quello che ha sempre sognato: ha sposato Koga, il suo grande amore, ha una fratello ed una migliore amica che adora. Le manca solo diventare madre per completare questo quadro perfetto. La felicità però, viene spazzata via in un lampo: un tumore all'utero le strappa ogni sogno e alla fine, anche l'amore di Koga. L'incontro inaspettato con Inuyasha, barman dal sorriso scanzonato e la reputazione da playboy, sembra riportare Kagome alla vita. Un'amicizia improbabile che diviene molto di più, inaspettatamente, per entrambi. I fantasmi del passato di Kagome però sono duri a morire, Inuyasha sarà disposto a lottare contro di essi? Anche se significa rimetterci il cuore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Kagome ⭐
 
 
 
È passata circa una settimana dal compleanno di Inuyasha. Sette giorni, in cui io non ho fatto che pensare alle sue parole. Rimettermi in gioco? Ma davvero ne sarei capace? E soprattutto, io voglio? Il solo pensiero di sentire le mani di un altro uomo su di me, mi da un senso di nausea.
 
Sango dal canto suo, esce quasi ogni sera con Ken e sembra piacerle davvero, forse è un bene. Eppure non riesco a non stare in ansia per lei, infondo è un perfetto sconosciuto e non mi convince.
 
 “A che pensi?” Mi chiede Inuyasha, bevendo la sua birra. Si è preso una pausa.
 
“A Sango” rispondo ancora distratta e lui annuisce.
 
“Fanno sul serio?” Chiede ancora ed io faccio spallucce.
 
“Mah, escono insieme ma chi può dirlo, non so nulla di lui”.
 
“Sei preoccupata per lei” dice lui ed io annuisco.
 
“Chi è? Cosa fa nella vita? Magari è un serial killer” borbotto e lui ridacchia.
 
“Non essere melodrammatica” dice prendendo un altro sorso.
 
“C'è uno che ti sta mangiando con gli occhi” aggiunge poi, sorridendo sornione ed io, subito, mi volto. È vero. Un ragazzo dietro di me, mi sorride in maniera abbastanza eloquente ed io torno a guardare Inuyasha, sentendo le gote arrossate.
 
“Beh, perchè non vai a parlargli?” Chiede curioso.
 
“A parlargli? Per dirgli cosa?” Ribatto imbarazzata e riluttante.
 
“Ma non lo so, qualcosa. Vai su” dice ancora.
 
“Ma no. E poi così davanti a tutti” rispondo e lui sbuffa.
 
“Non ti ho detto saltagli addosso, ti ho detto vacci a parlare. Possibile che non ti venga mai la voglia di farti una bella scopata” Chiede.
 
“Primo: non sono affari tuoi se e quando ho voglia di una scopata. Secondo: non intendo parlare con lui perchè non mi interessa, chiaro?”
 
“Dai non fare la acida, io lo dico per te...le mie parole dell'altra sera le hai scordate?”Chiede ed io lo fulmino con lo sguardo.
 
“Ti ripeto: non sono affari tuoi, Inuyasha. Smettila”
 
Lui annuisce, corrugando la fronte.
 
“Va bene, rilassati” sussurra, alzandosi e tornando al bancone. Io resto da sola al tavolo, sbuffando contrariata.
 
Getto uno sguardo a Miroku .È di pessimo umore da giorni. Sango non risponde alle sue chiamate né ai suoi messaggi, come se volesse cancellarlo dalla sua vita e la cosa mi dispiace, perchè so che quel che prova non sparirà all'improvviso.
 
“Ciao...”
 
Mi volto di scatto ed il ragazzo che prima mi fissava, adesso è seduto accanto a me.
 
“Ciao” dico, per niente affabile. Lui non sembra farci caso e sorride.
 
“Sei davvero stupenda, non ho potuto fare a meno di guardarti per tutto il tempo...”dice facendosi più vicino.
 
“Sai che fissare una persona con insistenza è maleducazione? Cosa sei, un guardone?” ribatto e lui mi guarda appena interdetto, poi ride.
 
“Sei simpatica, sai?” Dice, sfiorandomi il braccio, ma io mi scosto subito e mi alzo.
 
“Senti, non mi interessa....”dico risoluta, ma lui si alza con me.
 
“Dai, parliamo un po', che male c'è” ribatte, avvicinandosi e sfiorandomi la guancia ed io mi irrigidisco, già pronta a mollargli un calcio tra le gambe, quando il tizio si ritrova con un braccio piegato dietro la schiena da Inuyasha.
 
“Ehi. Non te l'ha insegnato nessuno che quando una donna dice no, significa no?Coglione” dice irritato, mentre l'altro inizia a dimenarsi per sfuggire alle sua presa.
 
“Ti ha fatto qualcosa?” Mi chiede poi ed io nego con la testa.
 
“Sparisci, di corsa. La prossima volta il braccio te lo stacco” sibila, per poi mollarlo all'improvviso. Il tizio barcolla appena, poi se ne va.
 
“Per fortuna non c'ho parlato, altrimenti chissà che si metteva in testa” dico come a stuzzicarlo, ma lui non raccoglie la provocazione, anzi, mi si fa più vicino.
 
“Stai bene?” Chiede ed io annuisco.
 
“Si. Tutto bene. Non è il primo imbecille che ci prova in maniera insistente. Me la so cavare, ma grazie” ribatto con un sorriso sincero, che lui ricambia, poi mi fa segno di seguirlo al bancone.
 
“Chi era quello?” Chiede Miroku raggiungendoci.
 
“Un imbecille, ma l'ho sistemato” risponde Inuyasha, quasi gongolante e Miroku annuisce, dandogli una pacca sulla spalla, a mò di complimento, poi si guarda attorno.
 
“Sango?” Chiede ed io faccio spallucce.
 
“Non c'è” dico senza aggiungere altro.
 
“Ha parecchio da fare ultimamente” ribatte lui, contrariato.
 
“Per forza, esce tutte le sere con...”il mio sguardo fulminante zittisce Inuyasha all'istante, che si allontana per servire dei clienti e Miroku mi guarda.
 
“Esce con chi?” Chiede irritato.
 
“Con uno...non so nulla su di lui” dico senza aggiungere altro, ma lui mi fissa furioso.
 
“Uno? Quello dell’altra sera?” Sbraita.
 
“Ehi, calmati Miroku...”dico io preoccupata.
 
“Calmarmi un cazzo e meno male che era innamorata di me, quanto c'ha messo, tre secondi a dimenticarmi? E chi se l'aspettava che fosse così..”
 
“Così cosa?”
 
La voce di Sango ci gela ed io subito mi volto verso di lei, che invece guarda solo Miroku.
 
“Così cosa Miroku? Avanti, finisci la frase” lo intima lei.
 
Lui resta zitto, poi abbassa lo sguardo.
 
“Ci conosciamo da una vita, ho sempre saputo che eri capace di essere un vero stronzo, ma adesso, ti sei addirittura superato” sibila Sango.
 
“Ragazzi, su non esageriamo, perchè non ne parliamo con calma e...”
 
“No, non c'è nulla da dire, Kagome” conclude lei, voltandosi e andando via. Io torno a guardare Miroku, incazzata.
 
“Ma che diavolo ti prende, si può sapere? Accidenti a te” urlo e senza aspettare risposta seguo Sango, ma quando arrivo fuori, lei non c'è più.
 
Non ho la minima intenzione di vedere quel cretino di mio fratello, così decido di tornare a casa, furiosa. Provo a chiamare Sango, ma non risponde, così preoccupata le scrivo. Circa due ore dopo, il cellulare prende a squillare.
 
“Ehi” la voce di Inuyasha mi arriva alle orecchie.
 
“Ehi” rispondo.
 
“Ma che fine hai fatto? Sei sparita. Sei tornata a casa?” dice ancora lui.
 
“Si, ero infuriata con Miroku. Stupido imbecille”
 
“Non hai parlato con Sango?” S'informa.
 
“No e non risponde al cellulare, sono preoccupata per lei”
 
Cala il silenzio, poi Inuyasha parla ancora.
 
“Vuoi che venga li? Stai bene?” Mi chiede infine ed io mi ritrovo a sorridere.
 
“Si, sto bene, grazie e poi avrai di meglio da fare” dico, alludendo alle sue tante conquiste, ma lo sento sbuffare.
 
“Ma dai, smettila di pensare che ho una donna diversa ogni sera” ribatte lui ed io rido.
 
“Oh ma non lo penso, tu cogli le occasioni, giusto?” Ribatto, usando le sue stesse parole.
 
“Senti, scusa se ho insistito tanto sulla storia del ricominciare, lo so che non sono affari miei, ma...”
 
“Siamo amici” lo interrompo, certa che stesse per dire questo e lo sento sospirare.
 
“Non sono pronta, Inuyasha ” sussurro, prima che lui possa dire altro e restiamo in silenzio.
 
“Lo amerai per sempre?” Chiede lui. È la seconda volta che lo chiede e per la seconda volta. Lo amo? Si, certo che si, ma non so perchè, a lui non lo dico.
 
“Beh si è fatto tardi, Inuyasha. Buona notte” dico infine.
 
“Buona notte, Kagome” conclude lui.
 
La mattina seguente a scuola , ho modo di parlare con Sango. Adesso non è più così sorridente, anzi la vedo molto giù e detesto che sia colpa di Miroku. Sango non merita questo e se mio fratello non lo capisce, allora che vada al diavolo. Sono tremendamente arrabbiata con lui e non faccio nulla per nasconderlo, ma che diamine.
 
 Praticamente tutte le sere mi ritrovo all'Insomnia, io, che prima me ne stavo sempre tappata in casa. Ma non è solo per mia volontà. Se provo a dire ad Inuyasha che non sono dell'umore di uscire, me lo ritrovo sotto casa e non mi molla finchè non scendo. Inuyasha, strano, ma davvero è diventato mio amico. Fare jogging sta diventando una piacevole abitudine e lui mi diverte. È uno scemo, ma quando sto con lui la mia vita migliora. Non so esattamente come ci sia riuscito, ma mi sono affezionata al suo sorriso scanzonato ed al suo modo di fare spontaneo e chiacchierone. Non si è più permesso di mettere bocca su come e quando io debba ricominciare a vedere uomini, io c'ho pensato ed ho deciso che di uomini, non ne voglio più sapere.
 
Persa nei miei pensieri, mi ritrovo a guardare dei jeans che mi ha regalato Sango. Non li ho mai messi. Troppo attillati, troppo poco da me, eppure....
 
“Bah nuova vita, nuovo jeans” borbotto e lo afferro.
 
“Ehi ciao” dico a Inuyasha una volta giunta al locale. Volutamente non guardo nella direzione di mio fratello. Sono troppo incazzata con lui. Inuyasha mi guarda per qualche secondo, poi sorride.
 
“Ehi ciao” .
 
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 Inuyasha 🍸
 
 
 
“Mia sorella ti ha detto nulla?”
 
Sospiro sconsolato.
 
“Miroku, perchè non lo chiedi a lei?”
 
“Perchè non mi parla, è arrabbiata con me. Sango è arrabbiata con me. Merda, non ne faccio una giusta” si lamenta, tornando a lavoro ed io sbuffo. Che casino.
 
“Ehi ciao...”la voce di Kagome mi arriva alle orecchie e la guardo. E....la guardo ancora. Jeans nuovi? Accidenti, ma dove lo teneva nascosto quel corpo da sballo? 
 
“Ehi ciao” mi limito a dire e lei si siede.
 
E la maglia nera? Nuova anche quella? Sposto lo sguardo e le preparo un cocktail.
 
“Come va?” Chiedo dopo , porgendole il bicchiere.
 
“Bene, tu?”
 
“Tediato da tuo fratello. Parlagli per favore” la imploro e lei arriccia il naso.
 
“Non se lo merita, è uno scemo” borbotta ed io sorrido.
 
“Ha sbagliato, ok, ma non eri tu quella che diceva di non volersi immischiare?”
 
“Ma adesso è diverso, come posso non immischiarmi?”
 
“Puoi eccome. Lui è tuo fratello, non puoi rifiutarti di parlargli...”dico e lei sbuffa, mettendo il broncio, che le da un'aria da bambina.
 
“Oh e va bene, gli parlerò, forse, ma non adesso” dice poi ed io rido.
 
“Brava” sussurro, sporgendomi appena e dandole un bacio sulla guancia.
 
 La serata passa con tranquillità, mentre metà locale(ovviamente la metà composta da uomini) fissano Kagome. Oggi fa faville eh?! Non mi sento tranquillo, dopo ciò che è successo l'altra volta con quello che la guardava, mi sento quasi in dovere di controllarla, non so perchè, magari mi sento in colpa, dopotutto sono stato io a dirle di buttarsi, ma non voglio che faccia cose di cui un giorno potrebbe pentirsi e...miseria, quei jeans, ma da dove saltano fuori? Rettifico, il culo di Sango è sceso al secondo posto, senza dubbio.
 
“Ciao Inuyasha ” 
 
Una voce familiare mi chiama ed io mi volto. Nami. È una ragazza che ho conosciuto qui al locale. Siamo stati insieme, una o due volte. Sesso piacevole e senza impegni. 
 
“A che ora stacchi? Magari ci beviamo una cosa insieme” dice, sorridendo. Il volto eccessivamente truccato stranamente mi disturba. Mi volto un attimo verso Kagome e noto che mi sta guardando, ma lei subito scosta lo sguardo, così torno a guardare Nami e senza pensarci, rispondo
 
“Facciamo la prossima volta, ho un altro impegno ”.
 
Lei si mordicchia il labbro, poi annuisce e se ne va. 
 
“Spero tu non l’abbia fatto per me” dice Kagome ed io la guardo curioso.
 
“Si insomma, non devi mica accompagnarmi a casa ogni sera che sono qui” aggiunge arrossendo. È bella quando arrossisce...Ma che cazzo mi prende stasera?
 
“Tranquilla” 
 
“È molto carina e decisamente interessata. Non la cogli questa occasione?” Chiede ed io sorrido a mia volta
 
“Stasera no” ribatto senza dire altro. Non mi va di fare sesso. Strano ma vero, non ne ho voglia. Torno a guardare Kagome, che sorseggia il suo cocktail. Tiene la cannuccia tra le labbra e beve, come se fosse un frullato, guardandosi intorno, poi mi guarda.
 
“Che c'è?” Chiede prendendomi alla sprovvista.
 
“Eh? Niente...niente” rispondo, servendo uno che mi chiede due birre e che intanto mangia con gli occhi Kagome, poi se ne va.
 
“Sei strano stasera” dice lei, guardandomi.
 
“Strano? Perché?” Chiedo confuso e lei fa spallucce.
 
“Non lo so, niente battute idiote. Va tutto bene?” Chiede ed io sorrido.
 
“Ma si. Tutto bene” dico. In realtà mi sento un po' strano, ma proprio non so perchè.
 
“Kagome...”La voce di Miroku ci costringe a voltarci e lui si siede accanto alla sorella.
 
“Hai sentito Sango?” Chiede. Kagome sbuffa, arrabbiata.
 
“Ho provato a chiamarla” continua lui e lei alza un sopracciglio.
 
“Dopo che le hai dato della poco di buono che ti aspettavi?”
 
“Che cosa??No io… Ok ho sbagliato, ma...”
 
“Ma cosa? Che cosa? Ora che lei ha deciso di allontanarsi da te, improvvisamente sembra che tu non possa fare a meno di lei? Perché? Perchè ti fa comodo? Ti fa sentire importante?” Sbraita lei.
 
“Kagome...”sussurro, cercando di fermarla, prima che esageri e lei mi fissa irritata.
 
“Cosa? Sango è mia amica. Io le stavo vicino, ogni volta che vedeva questo idiota con una delle sue amichette. Io dovevo consolarla, quando puntualmente lui nemmeno si accorgeva che si era fatta bella per lui, io Inuyasha. Stai dalla sua parte? Cos'è, solidarietà maschile?”
 
“T'ho già detto che so d'aver esagerato. Sango è mia amica ed io non voglio perderla, ma se lei non mi vuole più nella sua vita allora al diavolo! Che esca con chi diavolo le pare, a me non frega un cazzo” dice Miroku, tornandosene a lavoro.
 
Kagome lo guarda con occhi infuocati, poi lo stesso sguardo terrificante lo dirige verso di me. Quando si dice uccidere con lo sguardo. Sospiro, alzando le mani.
 
“Non sto dalla sua parte...io non sto dalla parte di nessuno. Ma volevo evitarti di dire cose di cui ti saresti pentita” dico, mentre lei mi fissa per nulla amichevole. Ma perchè se la prende sempre con me, accidenti a lei ed al suo caratteraccio del cavolo.
 
“Miroku non è innamorato di lei, non puoi odiarlo per questo. È tuo fratello, quindi smettila di fare la ragazzina!”
 
Il suo sguardo, prima diviene sorpreso, poi corrucciato.
 
“Io non ce l'ho con lui perchè non è innamorato di Sango. Mi credi così immatura Inuyasha?!”Dice con tono deluso, poi si alza.
 
“Me ne vado a casa” dice infine.
 
“Maledizione Kagome, piantala. Spiegati invece di andartene, no? Perché fai sempre così?!” Dico irritato.
 
“Oh beh probabilmente perchè sono una ragazzina. O magari perchè voi uomini siete tutti fottutamente uguali....stronzi, egocentrici e imbecilli. Non è innamorato di lei? Pazienza, ma non si deve permettere a trattarla di merda, se per caso lei decide di andare avanti. Di dimenticarlo. Ma difendilo pure..”
 
“T'ho già detto che non lo stavo difendendo, cazzo. Ma perchè sei sempre sulla difensiva?”
 
La vedo guardarmi spaesata per un momento, poi abbassa lo sguardo.
 
“Ci vediamo” dice.
 
“Si certo, vai. Non sai fare altro, se non troncare la discussione quando ti fa comodo” ribatto a voce bassa, ma lei mi guarda mentre i suoi occhi diventano vagamente lucidi, poi si volta e se ne va ed io mi ritrovo a lanciare il canovaccio. Merda...ma perchè è sempre così con lei? Un momento è rilassata dolce e simpatica ed il momento dopo si barrica di nuovo dietro il suo muro. Che donna complicata, accidenti.
 
 Ayame arriva dopo circa mezz'ora ed io stacco finalmente, sbuffando incazzato. Mi ha messo di cattivo umore discutere con lei, ma cazzo, a volte sembra che mi provochi, ed io mi ritrovo a dirle cose che non vuole sentirsi dire.
 
Mi bevo una birra e i miei occhi s'incrociano con quelli di una mora, con un abitino microscopico, che sorride ammiccante. Bah...adesso mi è tornata la voglia.
 
Quando rientro a casa, Kikyo è in lacrime, seduta sul divano.
 
“Che è successo? Il tuo principe azzurro si è mostrato per quello che è?” Chiedo ironico.
 
“Vaffanculo, smettila di fare lo stronzo” dice lei, alzandosi e chiudendosi nella sua camera.
 
Sono stufo di starle dietro. È maggiorenne, che se la sbrigasse da sola...non sono dell'umore.
 
 
 
La mattina seguente, vado a fare jogging da solo, non la chiamo, non vado da lei. Mi ha fatto incazzare il suo atteggiamento, perchè è sempre lo stesso. Lei che s'incazza se le dico le cose come stanno, e poi sono io che mi devo scusare. Ma stavolta mi sono rotto le palle.
 
E così che passano tre giorni. Tre giorni senza che lei si sia fatta sentire, né vedere ed il mio umore è pessimo. Senza contare che per colpa sua, adesso fare jogging da solo mi pare strano.
 
“Una birra” mi chiede una ragazza ed io la servo senza nemmeno guardarla. Ma che cazzo mi prende? Sono furioso per il fatto che lei sia sparita? Ma che se ne vada al diavolo.
 
“Ciao Inuyasha ”.
 
Nami mi sorride ed io stavolta non ci penso su. Mollo Ayame e trascino Nami verso una stanzetta a mo’ di sgabuzzino. Una volta dentro, mi avvento sulle sue labbra, sbattendola al muro e alzandole il vestito. Lei sorride, sbottonandomi i jeans, mentre io prendo dalla tasca un preservativo , strappo l’involucro coi denti e lo indosso, poi, mi spingo dentro di lei quasi con violenza, come se volessi scaricare la mia rabbia per il comportamento di Kagome...ed il fatto che pensi a lei in questo momento mi lascia spaesato e incazzato ancora di più.
 
Prima di fare ritorno in mezzo alla folla, esco nel parcheggio e mi prendo ancora un minuto per schiarirmi le idee e poi la vedo. 
 
È poggiata ad una macchina e sembra aspettare qualcuno, poi si volta.
 
“Ciao” dice , guardandomi, io non rispondo.
 
“Sei arrabbiato vero? Non sei venuto a prendermi per la nostra corsa” dice ancora lei ed io resto ancora in silenzio.
 
“Dai Inuyasha, parlami. Per favore” conclude lei ed io sbuffo.
 
“Che devo dire? Sei sparita, certo che sono arrabbiato. Porca miseria, perchè deve sempre finire così con te?”
 
La vedo avvicinarsi, senza dire nulla.
 
“Scusa” sussurra infine, fissandomi e a vederla davanti a me, così fragile e impacciata, mi rendo conto che mi è mancata. Mi sono abituato alle nostre chiacchierate notturne, alle nostre corse ed al nostro punzecchiarci continuo. Mi è mancata lei.
 
Lei si morde il labbro inferiore e abbassa lo sguardo ed io non posso fare a meno di sorridere.
 
“Vieni qui, acida insopportabile” sbuffo e lei mi guarda prima accigliata, poi sorride, mentre alcune lacrime rimangono intrappolate nelle sue ciglia.
 
Le passo un braccio attorno alle spalle e sospiro, mentre lei si stringe a me.
 
“Questi giorni di ozio te li faccio pagare con gli interessi” dico infine e lei sbuffa seguendomi dentro.
 
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 Kagome ⭐
 
 
 
Tre giorni, sono passati tre giorni e lui non ha chiamato e non è più passato per la nostra corsa. È arrabbiato con me? Di certo. Ok, mi ha fatto incazzare col suo atteggiamento, però è vero che mi chiudo a riccio. È vero che quando lui mi muove una critica, io scatto come una molla. Non ci posso fare niente, anche se so che esagero. Mi sento col morale a terra, porca miseria.
 
 “Ehi...mi ascolti?” Mi chiede Sango ed io scuoto la testa tornando a guardarla.
 
“Si scusa...” dico e lei sospira.
 
“Mi spiace che tu e Inuyasha abbiate litigato per colpa mia e di quello stronzo” dice. Già, Miroku è ormai diventato “quello stronzo”.
 
“Non è colpa tua, è colpa mia. Non sono brava con le persone” sussurro abbattuta.
 
“Ma dai, non è vero...”dice lei prendendomi la mano.
 
“Come va con come cavolo si chiama?” e lei mi guarda sorridendo.
 
“Ken, non come cavolo si chiama e comunque non è successo nulla tra noi. Ci sentiamo qualche volta, tutto qui, ma non ci sono andata a letto”
 
Mi duole vederla giustificarsi.
 
“Anche se l’avessi fatto, non devi giustificarti, men che meno con me. E se è per quello che ha detto Miroku…”provo a dire, ma lei scuote la testa.
 
“No...non è per lui. Non credo di essere davvero pronta, forse. Ken sembra una brava persona, anche se a volte pare con la testa altrove. Non lo so. Se è una cosa che deve andare, allora andrà” ribatte ed io annuisco.
 
“Beh. Me ne vado a casa” conclude alzandosi.
 
“Chiarisci con Inuyasha si vede che ci stai male” dice prima di uscire.
 
Ci sto male? Si. Direi di si. Prendo il cellulare, ma decido che preferisco farlo di persona, così afferro la giacca ed esco.
 
 
 
 “Ciao Ayame, Inuyasha non c'è?” Chiedo un po' delusa e lei indica verso la folla di gente, scuotendo la testa con un sorrisetto che la dice lunga. È con una ragazza. Aspetto qualche minuto, ma lui non arriva.
 
“Quando torna, gli dici che sono fuori?” Le dico allora e Ayame si limita ad annuire, così io esco.
 
Mi sento di colpo stupida. Lui è chissà dove, a divertirsi con una donna ed io invece sono stata tre giorni a sentirmi in colpa, bah. Aspetto ancora qualche minuto, poi me ne vado.
 
Sento la porta aprirsi e d'istinto mi volto e lui mi fissa.
 
“Ciao” ma lui non risponde. È arrabbiato, decisamente.
 
“Sei arrabbiato vero? Non sei venuto a prendermi per la nostra corsa” dico subito dopo, desiderosa di un chiarimento, ma lui non dice nulla ancora.
 
“Dai Inuyasha...parlami, per favore” dico ancora e lui sbuffa.
 
“Che devo dire? Sei sparita, certo che sono arrabbiato. Porca miseria, perchè deve sempre finire così con te?” Dice con tono irritato ed io mi avvicino. Non mi piace saperlo arrabbiato con me, anche perchè l'espressione arrabbiata non gli sta bene.
 
“Scusa” sussurro. Non so che altro dire e sento gli occhi pizzicare. Merda, forse sono davvero una ragazzina.
 
“Vieni qui, acida insopportabile” lo sento rispondere dopo qualche minuto e d'istinto lo fisso indispettita, ma poi non posso fare a meno di sorridere. Mi è mancato averlo tra i piedi ed il suo modo di punzecchiarmi...mi è mancato il modo in cui riesce a farmi ridere, così mi lascio stringere.
 
“Questi giorni di ozio te li faccio pagare con gli interessi” lo sento dire, mentre mi tira verso il locale ed io lo seguo.
 
“Vai da lui, avanti” dice una volta arrivati al bancone ed io sbuffo, come una bambina.
 
“Su...fai la brava e vai” dice ancora lui.
 
“Si papà” ribatto e lui ride. Mi è mancata anche la sua risata. Accidenti, ma davvero mi sono affezionata ad uno come lui?Beh..si.
 
 
 
“Ehi” dico e Miroku mi guarda. Non è arrabbiato, ma fa il sostenuto. Che nervi che mi fa venire.
 
“Miroku...smettila porca miseria, se ti aspetti delle scuse...”
 
“No, non me le aspetto. Io...sto combinando un casino lo so, è che lei mi manca”
 
“Lo so, ma cerca di capirla” Rispondo e lui annuisce.
 
 
 
Passano circa tre settimane, durante le quali Sango non si è fatta né vedere né sentire con Miroku. So che lui ci sta male, lo vedo, ma comprendo lei. Durante queste tre settimane, mio fratello non sembra mio fratello. Ha sempre il telefono in mano, quando ci vediamo parla solo di Sango e, cosa sconvolgente, le ragazze ci provano r lui nemmeno le guarda. Sembra depresso. Ho un dubbio che mi vortica in testa, ovvero che sotto sotto , lui sia innamorato di Sango e che se ne sia reso conto solo adesso, ma lui non dice nulla e lei, intanto, si allontana sempre di più.
 
 
 
“Tu non lo vedi…diverso?” Chiedo ad Inuyasha, indicando mio fratello con la testa e lui fa spallucce,
 
“Ci sta male, vi conoscete da una vita, no?” Mi dice ed io annuisco.
 
“Su non fare quella faccia, vedrai che le cose si sistemeranno. Credo debbano solo capire come iniziare ad interagire di nuovo” aggiunge. Lo osservo mentre prepara da bere, così concentrato ed insieme così spontaneo in ogni gesto. Da quando abbiamo litigato, sto cercando davvero di cambiare, di essere meno stronza. Non sono certa di riuscirci, però da quando lui è nella mia vita, io sento di stare meglio e voglio che continui così, anche se il pensiero di Koga è sempre li, assieme a tutto il resto, in agguato, che mi acchiappa quando meno me lo aspetto.
 
I giorni volano veloci uno dietro l'altro...fino ad arrivare al 29 di ottobre. Il giorno più bello della mia vita, peccato che adesso lo detesti. Quest’anno capita pure di sabato. Meglio, niente scuola , niente uscite. Posso starmene tutto il giorno a piangermi addosso...cosa che mi riesce benissimo. Tutte le mie belle parole, il mio stare meglio si polverizzano all'arrivo di questo maledetto giorno. Chiudo gli occhi, cercando di distrarmi. Inutilmente. Chissà che starà facendo Koga, chissà se sta pensando a me o magari se è con qualcuna. Il solo pensarlo mi da la nausea, accidenti.
 
La foto di noi due sorridenti, mi mette rabbia, come mi mette rabbia il ricordo della sue parole. Non mi avrebbe sposata se avesse saputo...già...Il cellulare prende a squillare ed io lo ignoro, non voglio distrazioni alla mia depressione. Squilla altre quattro volte e per altre quattro volte, lo ignoro.
 
 
 
“Kagome...”
 
La voce di Inuyasha mi giunge ovattata, accompagnata dal suo bussare alla porta. Accidenti, ma perchè non posso essere lasciata in pace?
 
“Apri, lo so che ci sei, avanti” dice ancora lui e dopo una decina di minuti vado ad aprire. Lo trovo seduto per terra e quando apro, si alza.
 
“Alla buon'ora...intendevi lasciarmi fuori per tutta la vita? E perchè non rispondi al cellulare?” Chiede entrando.
 
“Inuyasha, per favore” dico in un sussurro, che lui non sembra nemmeno sentire.
 
“Hai una faccia tremenda” dice
 
“Si, grazie...per favore puoi lasciarmi sola?” Chiedo afflitta.
 
“No. Non posso” ribatte lui.
 
“Come scusa?”
 
“Ho detto di no. L’idea è di stare qui a deprimerti, perchè è il giorno del tuo ex anniversario del tuo ex matrimonio?” Chiede ed io resto ammutolita. Se lo ricorda...ma certo, è il giorno del compleanno di sua madre.
 
“Vai a farti una doccia e vestiti” dice infine lui.
 
“No, non mi va, ti prego lasciami in pace” sussurro.
 
“No, vai a farti una doccia e vestiti” insiste lui.
 
“Inuyasha...”lo imploro, ma lui mi si avvicina, prendendomi il volto tra le mani.
 
“Vai” dice dolcemente. Controvoglia lo faccio.
 
 “Bene e adesso?” Chiedo una volta vestita.
 
“Adesso usciamo” ribatte lui sorridendo.
 
“Non mi va di andare in giro” chiarisco io, ma lui sorride ancora.
 
“Non andiamo in giro, ma dai miei”
 
“Cosa?”
 
I suoi? Ma...
 
“I miei genitori, si...è il compleanno di mia madre e tu devi distrarti, quindi andiamo, su. Non costringermi a scendere con te in spalla”.
 
 Casa di Inuyasha o almeno casa dei suoi, è in quartiere residenziale, molto carino, con un bel giardino all'esterno.
 
“Inuyasha, tesoro”.
 
“Ciao mamma, auguri” dice lui baciando la guancia della donna, sulla soglia della porta.
 
“Spero non ti dispiaccia se ho portato un'amica” aggiunge lui e la madre mi guarda curiosa. Bene, adesso penserà che stiamo insieme o roba simile.
 
“Affatto, ciao cara, io sono Izayoi Tashio” dice cordiale. In effetti sembra molto dolce.
 
“Kagome , molto lieta e scusi l'improvvisata” dico inchinandomi appena, lei sorride gentile, poi entriamo.
 
“Ciao papà” dice Inuyasha, ad un uomo seduto sulla poltrona.
 
“Inuyasha..” è il laconico saluto dell'uomo. Simpatico devo dire.
 
“Papà, lei è una mia amica, Kagome...”dice ancora lui e suo padre stacca gli occhi dal giornale e mi guarda.
 
“Oh, salve” dice alzandosi, sorridendo appena.
 
“Molto lieta” rispondo io. Somiglia molto ad Inuyasha, anche se la sua espressione è decisamente meno rilassata.
 
“Beh...c'è qualcosa che non mangi? Devi scusarmi, ma non mi aspettavo...”
 
“No, stia tranquilla signora, davvero” la rincuoro io, sorridendo e lei mi guarda curiosa, poi sorride ancora.
 
“Gente...”
 
Una voce ci interrompe e subito dopo, un piccolo ciclone si abbatte su Inuyasha.
 
“Ziooooo”.
 
“Ciao ometto, vieni qui” ride Inuyasha, prendendo in braccio il nipote. Dai ride di gusto, mentre lui gli fa il solletico ed io resto ipnotizzata a fissarli.
 
“Ciao”.
 
Mi volto, trasalendo appena ed una ragazza mi sorride.
 
“Scusa, non ti volevo spaventare” dice poi ed io ricambio il sorriso.
 
“No affatto, tu devi essere Shiori”dico e lei annuisce.
 
“Tu sei?”
 
“Kagome, sono un'amica di Inuyasha..”
 
Lei mi guarda stupita, poi sposta lo sguardo sul fratello, che ha ancora in braccio suo nipote, poi torna a fissare me.
 
“Ah...beh piacere” dice con un gran sorriso.
 
Sembra una quindicenne a guardarla ed è davvero molto bella. Una leggera somiglianza con Inuyasha c'è.
 
“Daichi, vieni a salutare e lascia stare tuo zio” rimprovera dolcemente il bambino, che si avvicina timidamente.
 
“Ciao” sussurra ed io sorrido.
 
“Ciao, io sono Kagome...tanto piacere” dico, avvicinandomi a lui, che mi guarda sospettoso.
 
“Sei la fidanzata di mio zio?” Mi chiede a bruciapelo ed io, mio malgrado, arrossisco.
 
“Oh. No, sono una sua amica” rispondo e lui annuisce, ma dubbioso, anzi a dirla tutta credo che anche gli altri lo siano, accidenti, lo sapevo che non era una buona idea.
 
“Bene, se siamo tutti, allora andiamo a tavola” dice infine la signora Tashio.
 
 
 
 “Cosa fai nella vita Kagome?” Mi chiede la madre di Inuyasha.
 
“Sono una maestra” rispondo, tornando a mangiare.
 
“Beh ci vuole molta pazienza. Devono piacerti i bambini” continua lei.
 
Inuyasha mi guarda un momento ed io sorrido.
 
“Moltissimo”.
 
“Allora...a voi come va?” Chiede Inuyasha rivolto ai suoi , cambiando prontamente argomento.
 
“Benissimo tesoro” risponde la madre.
 
“E a te, invece?” S'intromette il padre, con tono austero. Inuyasha sorride.
 
“Alla grande papà, grazie” dice, addentando un pezzo di carne.
 
“Ah si? La paga da barista è sempre buona?” Chiede ancora l'uomo.
 
Vedo la madre di Inuyasha guardare il marito, apprensiva e Shiori alzare gli occhi al cielo.
 
“Si. Non preoccuparti, non sono venuto a chiederti soldi, ma solo per festeggiare la mamma” risponde Inuyasha con tono secco.
 
Il padre non cambia espressione.
 
“Certo lo so, tu fai tutto da solo...fai sempre tutto da solo. Prendi da solo le tue decisioni, anche se mandano all'aria il tuo futuro”.
 
“Non ho mandato all'aria niente papà, potremmo non parlarne adesso?” Chiede Inuyasha con fare irritato.
 
Il signor Tashio, sposta lo sguardo su di me e mi sorride.
 
“Scusami Kagome, non voglio metterti in imbarazzo...ma in quanto suo padre mi ritengo in diritto di intervenire se lo vedo gettare all'aria tutto...”
 
“Papà, per favore, piantala. Abbiamo fatto questo discorso milioni di volte. Ho fatto ciò che ritenevo giusto per me” ribatte Inuyasha, gettando il tovagliolo sul tavolo.
 
“Tesoro...calmati...”dice sua madre, agitata ma lui nemmeno la guarda.
 
“Perchè non perdi occasione di ripetermi quanto ti ho deluso, cazzo?!”
 
“Ti sei arreso e te ne sei andato via per mesi. Perchè? Perchè era la scelta più facile?” Ribatte il padre. Inuyasha sta per rispondere, ma io non riesco a rimanere zitta.
 
“Si sbaglia”.
 
Il silenzio cala di colpo. So che non sono affari miei e che non dovrei dire nulla, ma mi da fastidio l'atteggiamento di suo padre. Sembra quasi che non conosca suo figlio, altrimenti non parlerebbe così.
 
Ho tutti gli occhi puntati addosso. Inuyasha mi guarda sorpreso e suo padre leggermente irritato, probabilmente perchè una perfetta sconosciuta si è permessa di mettere bocca, ma che ci posso fare? Schiarendomi la voce continuo.
 
“Si sbaglia, mi creda. Inuyasha non è un codardo, anzi. Mollare tutto, ricominciare da zero è una delle cose più difficili al mondo, mi creda. Ha affrontato un tremendo periodo, ma lo guardi...ha sempre il sorriso sulle labbra, non si lascia abbattere da nulla. È straordinario. È una persona meravigliosa. È gentile, dolce, divertente...saggio. Non è un fallito, anzi dovrebbe essere fiero di lui. Si insomma...io lo sono” concludo in un sussurro.
 
Il silenzio, decisamente pesante, persiste ed io mi sento tremendamente a disagio.
 
“Ma non sono affari miei...scusate” dico, alzandomi da tavola. Per fortuna so già dov'è il bagno ed è li che mi fiondo. Merda! Ma che mi è saltato in mente? Adesso suo padre mi odierà e poi, Inuyasha...quelle cose che ho detto...Le penso davvero, ma magari gli ha dato fastidio essere “difeso”.
 
“Kagome...”la sua voce mi arriva da fuori la porta del bagno ed io mi asciugo le mani sudate.
 
“Ehm…si?!”Chiedo imbarazzata.
 
“Vieni fuori, dai” dice e ,seppur controvoglia, obbedisco. Non posso di certo barricarmi nel bagno di casa Tashio. Apro e me lo ritrovo davanti. Ha l'espressione seria e mi fissa ed io di riflesso abbasso lo sguardo.
 
“Scusa, non dovevo” dico in un bisbiglio, ma lui con due dita, mi costringe al alzare la testa, facendo una leggera pressione sul mento.
 
“Perchè ti scusi? È stato molto carino quello che hai fatto” dice sorridendo.
 
“Si…ma...io non dovevo, insomma tu te la sai di certo cavare da solo ed io mi sono intromessa. Magari tuo padre pensa che sono una di quelle rompicoglioni che deve sempre dire la sua”
 
“Ma tu sei così” dice lui ed io lo fulmino con lo sguardo. Lui sorride ancora.
 
“Me la so cavare da solo è vero, ma grazie. Ho molto apprezzato il tuo gesto” dice, poi si fa di nuovo serio.
 
“Lo pensi davvero quello che hai detto?” Chiede ed io annuisco, terribilmente imbarazzata. Lui non dice nulla, ma si avvicina e mi da un leggero bacio sulla fronte.
 
“Ti ringrazio” sussurra, abbracciandomi.
 
 Quando torniamo in sala da pranzo, tutti si comportano come se non fosse accaduto niente ed il pranzo continua.
 
 “Oh, Inuyasha è bellissimo” dice Izayoi scartando il regalo. Lui sorride.
 
“Sono contento che ti piaccia, ma è merito di Kagome” dice lui, guardandomi sempre sorridente e per l'ennesima volta mi ritrovo ad avvampare.
 
“Ma eravamo insieme quindi…”ribatto scostando lo sguardo e lo sento ridacchiare. Idiota.
 
“Zio, giochiamo?” Chiede Dai, raggiante, con un pallone tra le mani ed Inuyasha annuisce sorridendo.
 
Benchè sia fine ottobre, la temperatura è ancora quasi estiva e in giardino si sta benissimo, così ce ne stiamo lì e devo dire che non mi dispiace poi troppo.
 
“Lo asseconda in tutto, Dai adora su zio” dice Shiori sedendosi accanto a me, ed io sorrido.
 
“Beh…si vede” ribatto.
 
“Come vi siete conosciuti tu e mio fratello?Non voglio fare l'impicciona, ma è la prima volta che porta un'amica a casa, cioè, lui non ha amiche, non ne ha mai avute” dice perplessa.
 
“Una mattina mentre facevamo joggin... cioè lui faceva joggin, io scappavo dalle vespe” dico sorridendo.
 
“E siete davvero solo amici?” Chiede curiosa ed io annuisco.
 
“Si. Solo amici” ribatto.
 
“Ti somiglia molto tuo figlio” dico dopo un po' e lei sorride.
 
“È il mio angelo, la mia vita” risponde ed io abbasso lo sguardo. 
 
“Hai un fidanzato?” Chiede Shiori.
 
“Io...sono divorziata” sussurro. Infondo perchè mentire?
 
“Ah...e hai figli?” Chiede ancora, proprio per dare il colpo di grazia. Mi limito a negare con la testa, sentendo gli occhi leggermente umidi. Sarà sempre così? Reagirò sempre allo stesso modo?
 
“Daichi, basta adesso, su” dice Shiori alzandosi, forse notando il mio malumore.
 
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  Inuyasha 🍸
 
 
 
Dai è praticamente instancabile, ma giocare con lui mi diverte, che posso dire...a volte mi chiedo chi dei due sia il bambino.
 
La giornata si è rivelata interessante. Ero già preparato all'ennesima discussione con mio padre, ma non era preparato a Kagome. È stato inaspettato sentirla prendere le mie difese e mi ha fatto piacere sapere che pensa questo di me.
 
“Daichi, basta adesso, su” dice Shiori venendo vicino a noi, poi mi guarda.
 
“Ehi. Forse ho detto qualcosa che non va, la tua amica mi sembra triste” dice ed io guardo Kagome. Si...è triste. Posso immaginare perchè. Sempre colpa di quel coglione.
 
“È molto bella...e simpatica” dice ancora mia sorella ed io al guardo.
 
“Shiori...non farti strane idee” ribatto.
 
“Ma no figurati, però, quando mai hai portato una ragazza da mamma e papà!” Dice con tono curioso.
 
“È la mia migliore amica, volevo farla stare meglio, ecco perchè è qui” dico, poi rifletto sulle mie stesse parole. La mia migliore amica? È strano, ma mi piace. Le vado incontro e non posso non notare gli occhi lucidi.
 
“Ehi...va tutto bene?” Le chiedo sedendomi e lei annuisce.
 
“Si. Certo” dice, ma mente.
 
“Volevo distrarti, ma forse non ci sono riuscito” dico amareggiato, ma lei nega con la testa.
 
“Ti sbagli. Ho passato una bella giornata, grazie” sorride. Non un sorriso convinto, ma mi accontento, per ora.
 
“Sei bravo con i bambini” dice poco dopo.
 
“Dici? Mah...è Dai che è fantastico” ribatto e lei poggia la testa sulla mia spalla.
 
“Secondo me è anche merito tuo, ti adora” dice , sospirando appena.
 
“Stanca?” Le chiedo e lei annuisce senza spostarsi. In effetti si sta facendo tardi. Ed io lavoro.
 
“Se sei pronta iniziamo ad andare” le dico e lei annuisce ancora.
 
“Ancora auguri mamma” dico, baciandole la guancia.
 
“Papà…” dico più formale.
 
Come sempre, gli do la mano, a mo’ di saluto e lui la afferra.
 
“Signor Tashio, grazie di tutto...io...”dice Kagome appena imbarazzata, ma mio padre mi stupisce.
 
“Mi ha fatto molto piacere conoscerti Kagome ”risponde con un sorriso. Lei lo guarda ancora imbarazzata, poi annuisce.
 
“Anche a me” dice infine.
 
Salutiamo mia madre e Shiori e ovviamente Dai, che mi fa segno di abbassarmi.
 
“Zio…la fai tornare qualche volta?” Chiede riferendosi a Kagome.
 
“Se lei vorrà, si” dico e l'idea in effetti non mi dispiace troppo. Dai sorride ed annuisce, poi si avvicina a Kagome e fa anche a lei segno di abbassarsi, per poi darle un bacio sulla guancia. Lei sorride, felice. Sarebbe stata una madre meravigliosa, di certo.
 
 “Vuoi mangiare qualcosa, o...”chiedo una volta sotto casa sua.
 
“No grazie e poi farai tardi a lavoro, vai. Io resto a casa per stasera” dice, dandomi il casco e subito dopo, baciandomi sulla guancia.
 
“Grazie Inuyasha”dice infine con un dolce sorriso sulle labbra. Dovrebbe essere sempre questa la sua espressione, non le lacrime.
 
Rimetto il casco e me ne vado.
 
“Ehi, ciao” dico ad Ayame una volta arrivato a lavoro. Sabato sera, ressa di certo. Ma va bene...è stata una bella giornata, davvero bella. Mi sento rilassato, contento. Kagome ha conquistato tutti, ma che mi potevo aspettare? Sotto la corazza che si è creata c'è una donna fragile, dolce, bella.
 
“Mi dai una birra?”
 
La voce suadente di una ragazza mi fa alzare lo sguardo.
 
“Ecco a te” dico senza aggiungere altro. Stasera no...stasera non mi va di stare con nessuna.
 
Circa due ore dopo, saranno forse le 23:00, il mio cellulare prende a suonare. Quando sono a lavoro non rispondo mai, però lo prendo e vedo che è Kagome. Chissà che vorrà.
 
“Ehi” dico.
 
“Inuyasha...”la sento sussurrare, sta piangendo? Mi allarmo all'istante.
 
“Kagome cosa c'è? Che succede?”
 
“Io...scusa…sono una stupida…sto bene” dice subito dopo , ma non sta bene ed io non ci penso un attimo.
 
“Arrivo” dico.
 
 
 
Quando arrivo da lei, busso e lei mi apre, con gli occhi rossi di pianto. Le lacrime scendono indisturbate e lei non fa nulla per fermarle. Ma che è successo adesso? Stava bene prima.
 
“Kagome cosa...”
 
“L'ho visto...ho visto Koga”dice .
 
“Ma quando?” Chiedo perplesso.
 
“Mi è venuta fame e sono scesa, volevo camminare un po'...prendere una pizza...e lui...”s'interrompe, reprimendo un singhiozzo.
 
“Lui era per strada...camminava ed era al telefono. Parlava ..certamente con una donna, lui sta con un'altra. La mia vita sembra essere finita, ma lui...lui è felice senza di me...non conto più niente per lui, non pensa a me nemmeno un attimo…sono io la stupida, la stupida che..”
 
“Ssssh, calmati adesso. Calmati. Lui ti ha vista?” Chiedo e lei nega con la testa.
 
“Mi sono nascosta come una stupida e poi ...sono scappata. Sono una cretina, codarda. Sono certa che lei è bellissima, lo rende felice. Io...non sono niente. Non sono nemmeno una vera donna perchè...che se ne fa un uomo di una come me? Una donna che non sa fare la donna?Niente. E lui se n'è andato. Lui è felice....”
 
La guardo, mentre le sue labbra diventano rosse per il suo tormentarle di continuo. Gli occhi sono un mare in tempesta, la voce è rotta dal pianto ed io vorrei dirle qualcosa che la faccia ragionare, ma non so cosa.
 
“Kagome...basta, calmati. Stai dicendo un mucchio di sciocchezze, smettila” le dico serio.
 
“No…tu non capisci, non capisci...io...”.
 
La vedo passarsi una mano tra i capelli e respirare con affanno. Perché deve ridursi così per uno stronzo simile, perchè? Vorrei che non fosse mai entrato nella sua vita.
 
“Calmati. Kagome, calmati” le dico, avvicinandomi. Sta chiaramente per avere un attacco di panico. La prendo per le spalle ed i suoi occhi sono pieni di lacrime.
 
“Io...oddio...”sussurra, mordendosi il labbro con nervosismo, cercando di allontanarsi.
 
“Calmati ho detto, basta! Ma perchè gli permetti di ridurti così?”
 
Scoppia a piangere, mentre smette di divincolarsi. Non sopporto di vederla così.
 
“Sei più donna tu di qualunque altra che esista al mondo” le dico prendendole il volto tra le mani e lo penso.
 
“No...sta zitto, smettila!” Urla in lacrime, liberandosi finalmente dalla mia presa ed allontanandosi...e a me non viene altro in mente, per farle capire che sta solo dicendo assurdità. Mi avvicino ancora e la bacio. Lei resta immobile, mentre io mi approprio delle sue labbra dal sapore salato, per via delle lacrime. Sono calde e vellutate e la mia lingua, gioca con la sua. La sua bocca, al di là delle lacrime, ha un buon sapore.
 
Mi stacco da lei e la osservo. Anche lei mi guarda, spaesata, con gli occhi ancora pieni di lacrime.
 
“Visto? Non sei meno donna” le sussurro. Lei non risponde, mi guarda e basta...ed io sento la voglia improvvisa di baciarla di nuovo...cazzo se mi è piaciuto. Son diventato pazzo? Non lo so, ma le scosto la frangia dalla fronte e, come un momento prima, poggio le mie labbra sulle sue, ma stavolta lei mi allontana, poggiando una mano sul mio petto.
 
“No. No” sussurra, mordendosi il labbro. Da quando le trovo così invitanti? Da quando trovo lei così invitante? Le mie mani si muovono da sole e si posizionano sui suoi fianchi, mentre ancora una volta desidero baciarla. Lei mi scosta ancora, allentandomi appena, con meno convinzione di prima ed io sento di non riuscire a fermarmi. Le mie labbra si ritrovano sul suo collo, che bacio avidamente. La sento sussultare appena, incerta se fermarmi o meno. Non le di modo di scegliere, lei mie mani scendono fino ai suoi glutei e la prendo di peso facendola sedere sul tavolo. Torno a baciarle il collo e le tolgo la maglia.
 
“Inuyasha...aspetta che fai?!” Chiede, ma geme quando le afferro un seno giocando con il capezzolo che diviene turgido all'istante.
 
Io non rispondo, mi piace sentirla gemere e sostituisco le mani con le labbra, leccando il capezzolo. Un gemito più forte mi fa capire che le piace. Voglio che smetta di piangere. Voglio cancellare Koga dalla sua mente, almeno per stanotte. Voglio che si senta di nuovo donna...La faccio stendere sul tavolo, mi tolgo la maglia e torno a baciarle il seno, poi scendo sullo sterno, infine sul ventre. Le tolgo i pantaloni e gli slip e le allargo le gambe, toccandola intimamente.
 
“Oh...”geme sussultando ed io sorrido, poi le bacio il collo, il seno, il ventre, infine tuffo la testa tra le sue gambe e lei sussulta ancora.
 
“Cosa…stai facendo?” Chiede in un bisbiglio.
 
“Rilassati” le dico io, staccandomi da lei un solo istante per poi riprendere da dove ho lasciato. Il suo sapore è divino e i suoi gemiti mi infiammano, come non mi capitava da...merda...non mi è mai capitato. Non così. Resisto poco, poi mi stacco da lei, tolgo jeans e boxer, metto un profilattico, poi l'afferro per le braccia , facendola tornare seduta.
 
“Che stai facendo?” Chiede ancora. I suoi occhi sono annebbiati dal desiderio. L’afferro per la vita avvicinandola a me e la guardo.
 
“Lasciati andare....” le sussurro all'orecchio e subito dopo entro dentro di lei.
 
La sento irrigidirsi un momento, ma appena mi spingo ancora più in profondità in lei, si lascia scappare un gemito di piacere. La schiaccio contro di me e torno a baciarle il collo, mentre le mie spinte si fanno via via più veloci, le mie labbra tornano a ghermirle un capezzolo. Lei si aggrappa a me, premendo la bocca sulla mia spalla, per non urlare, ma io voglio che urli...dal piacere. Le afferro ancora i glutei e la spingo ancora di più contro di me, sentendo un calore ed un eccitazione mai provati prima. Urla alla fine, quando l'orgasmo arriva per entrambi ed io mi sento fottutamente appagato...ed anche lei , lo so.
 
La sento respirare affannosamente sulla mia spalla. Sono ancora dentro di lei e sento il suo corpo fremere per il sesso straordinario appena fatto...straordinario, non trovo altri appellativi.
 
Finalmente lei alza la testa e mi guarda. I suoi occhi sono...come spaesati.
 
“Oh, santo cielo. Inuyasha...no...noi non possiamo aver fatto...”dice, poggiando le mani sul mio petto ed allontanandomi.
 
“Inuyasha...perchè? No...è sbagliato, è tutto sbagliato” dice ancora, scendendo dal tavolo e recuperando gli slip.
 
“Kagome rilassati...non è nulla di grave, solo sesso” le dico, vestendomi anche io.
 
“Sesso? Ma...noi non dovevamo , io...ero sconvolta e tu...sei corso qui…ci siamo...lasciati prendere da…ma non deve più succedere” dice concitata.
 
“Bah...io dico che potrebbe anche succedere ancora. A me è piaciuto, non facevo del buon sesso da un po'..”a dire il vero, un orgasmo così non l'ho mai avuto.
 
“Siamo amici, Inuyasha.Gli amici non fanno sesso” ribatte.
 
“E chi lo dice? Gli amici si aiutano...ed io ti ho aiutato”
 
Lei mi guarda stupita, poi arrabbiata.
 
“Che cazzo vuol dire che mi hai aiutata? Ti facevo pena ed hai pensato bene di scoparmi?” Chiede incazzata.
 
Ecco, ovviamente lei capisce solo quello che vuole capire.
 
“Non volevo dire quello e lo sai. Volevo solo farti stare meglio, perchè odio vederti piangere per quel coglione, e volevo che provassi ancora certe cose, per farti capire che...”
 
“Forse è meglio se te ne vai” sussurra lei, interrompendomi, e dandomi le spalle.
 
Perchè si comporta così? Abbiamo solo fatto sesso, porca miseria...non abbiamo ucciso nessuno. Sbuffo ed annuisco, anche se lei non mi guarda.
 
“Ok. Ci vediamo” dico e senza aggiungere altro, la lascio sola.
 
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 Kagome ⭐
 
 
 
 È stata una giornata piacevole, devo dire. La famiglia di Inuyasha è molto gentile e sua madre cucina benissimo. Per quasi tutto il giorno non ho affatto pensato a Koga ed è stato bello. Mi sono sentita bene. Inuyasha è stato molto dolce e poi, non so vederlo giocare con suo nipote...sarebbe un buon padre di certo. Scuoto la testa, sorridendo. Ma che diavolo mi metto a pensare. Spengo la tv e lo stomaco prende a brontolare all'improvviso. Mi mangerei una bella pizza, ma non mi va di chiamare, così decido si uscire e prenderla io stessa, mi va di camminare un po'.
 
 Camminare a piedi è piacevole. Sospiro passeggiando verso la pizzeria, ma di colpo mi si ghiaccia il sangue nelle vene quando a un centinaio di metri da me c'è lui: Koga. Sento il cuore battere furioso nel petto e mi blocco, incapace di muovere un muscolo. Da quanto tempo non lo vedo? Vorrei correre da lui, chiamarlo a gran voce…vorrei...ma sono terrorizzata. Come una stupida, mi nascondo in un vicolo, mentre lui mi passa accanto. Sta parlando al telefono.
 
“Ma certo che si, è stupendo tesoro” lo sento dire, sorridendo, prima di vederlo sparire in mezzo a tanta altra gente. Tesoro? Tesoro?? Gli occhi mi sei riempiono di lacrime, mi sento sprofondare. Lui sta con una donna? Mi ha dimenticata? No. Non può essere vero. Lui non può avere una donna, non può....essere felice, non può essere così fottutamente felice senza di me. Ma lo è...eccome se lo è.
 
La fame ovviamente è passata, anzi ho la nausea, ho voglia di piangere, di urlare...
 
Come una pazza corro a casa, in lacrime, chiudendo la porta con eccessiva forza e accasciandomi per terra. Ma quanto sono imbecille? Certo, lui adesso ha una vita felice, una donna che può certamente dargli quello che vuole, non come me, per forza è felice. In due anni lui ha trovato la felicità ed io?Io cosa ho trovato? Quasi non me ne rendo conto, ma afferro il telefono e chiamo Inuyasha...io...ho bisogno di parlare con qualcuno...se resto da sola, faccio qualche cazzata.
 
“Ehi” risponde dopo qualche squillo.
 
“Inuyasha ...”sussurro mentre le lacrime non smettono di scendere.
 
“Kagome cosa c'è? Che succede?” Chiede con voce tesa. Che stupida che sono. Lui è a lavoro, che cosa gli dico? Cretina, ecco cosa sono, una cretina.
 
“Io...scusa, sono una stupida…sto bene” dico, cercando di calmarmi, ma lui non mi da tempo di aggiungere altro.
 
“Arrivo” dice e dentro di me, ne sono felice.
 
Mi guardo allo specchio e le lacrime tornano a scendere.
 
“Sei una stupida. Ma cosa credevi? Che ti amasse ancora? Ti ha lasciato, sei tu che non hai una vita. Tu non hai niente! Niente” dico al mio riflesso. Sono furiosa, stanca...vuota. Afferro la foto mia e di Koga il giorno del matrimonio e la scaravento per terra. La cornice ed il vetro vanno in pezzi ed io scoppio a piangere più di prima, poi sento bussare.
 
“Kagome cosa...”dice Inuyasha appena apro, ma io lo interrompo.
 
“L'ho visto… Ho visto Koga”
 
“Ma quando?” Chiede.
 
“Mi è venuta fame e sono scesa…volevo camminare un po'...prendere una pizza...e lui...”mi fermo, sentendomi così maledettamente idiota, porca miseria!
 
“Lui era per strada...camminava ed era al telefono. Parlava ...certamente con una donna, lui sta con un'altra. La mia vita sembra essere finita, ma lui...lui è felice senza di me...non conto più niente per lui, non pensa a me nemmeno un attimo…sono io la stupida, la stupida che...”
 
“Ssssh, calmati adesso. Calmati. Lui ti ha vista?” Mi dice lui, avvicinandosi ed io nego con la testa.
 
“Mi sono nascosta come una stupida e poi ...sono scappata. Sono una cretina, codarda. Sono certa che lei è bellissima, lo rende felice. Io...non sono niente. Non sono nemmeno una vera donna perché...che se ne fa un uomo di una come me? Una donna che non sa fare la donna? Niente. E lui se n'è andato. Lui è felice....” dirlo mi fa stare così male. Sento un vuoto. Che mi credevo? Lui non sarebbe mai tornato da me, mai. Eppure io avevo segretamente una speranza, ecco la verità, ma adesso, adesso so che non accadrà, perchè lui mi dimenticata, non esisto più per lui e gli c'è voluto così poco per farlo...
 
Inuyasha si fa ancora più vicino e mi prende il volto tra le mani. Dio...non voglio che mi veda così, non voglio. Perché l'ho chiamato? Stupida idiota. Sei patetica.
 
“Kagome...basta, calmati. Stai dicendo un mucchio di sciocchezze, smettila” dice lui. Certo, lui non capisce...
 
“No…tu non capisci, non capisci...io...”sono stanca...sono arrabbiata, non so nemmeno io come mi sento.
 
“Calmati. Kagome, calmati” dice di nuovo lui, prendendomi per le spalle. Ma perchè l'ho chiamato?
 
“Io...oddio...” mi ritrovo a sussurrare, senza sapere davvero cosa dire, non mi sento bene, accidenti.
 
“Calmati ho detto, basta! Ma perchè gli permetti di ridurti così?” Mi urla ed infine…accade ciò che non volevo accadesse, di nuovo, davanti a lui. Scoppio a piangere. Sto uno schifo, ma perchè devo soffrire tanto? Forse dovrei solo farla finita con tutto e smettere finalmente di sentire.
 
“Sei più donna tu di qualunque altra che esista al mondo” dice con un tono più dolce, prendendomi il volto tra le mani e quasi vorrei picchiarlo.
 
“No...sta zitto, smettila?!”Gli urlo contro, allontanandomi. Lui mi guarda, immobile. Poi lo vedo avvicinarsi. Le sue mani tornano e ghermire il mio volto e ..le sue labbra si posano sulle mie. La sua lingua veloce ed esperta, si fa largo tra le mie labbra, che io dischiudo quasi fossi sotto un incantesimo. Le sue labbra sono calde e morbide. Non so esattamente dopo quanto, ma lui si stacca da me, allontanandosi di un solo passo. Io resto ammutolita. Mi ha baciata? Ma...
 
“Visto? Non sei meno donna” sussurra dolce. Perché la sua voce sembra di colpo così...rassicurante? Con un gesto gentile, mi scosta la frangia e torna nuovamente a baciarmi ed io, finalmente, torno in me e lo allontano.
 
“No…no”.
 
Le sue mani scendono sui miei fianchi e dopo prova a baciarmi ancora ed ancora lo fermo...solo che stavolta....forse è il calore delle sue mani...oppure, che ne so…quando inizia a baciarmi il collo, non mi oppongo. Prima che possa dire o fare qualsiasi cosa, le sue mani , dai miei fianchi, scendono sui miei glutei ed io mi sento sollevare come se nulla fosse. Prima che me ne renda conto, sono seduta sul tavolo e non ho la maglietta.
 
“Inuyasha...aspetta che fai?!”Chiedo in un momento di lucidità, mentre un brivido di freddo mi coglie. La sua risposta non tarda ad arrivare, infatti afferra il mio seno e come se il mio corpo decidesse per me, mi scappa un gemito...sto provando piacere! Che si intensifica quando al posto della mano, usa la bocca. Mi ritrovo stesa sul tavolo ed in men che non si dica, lui è a petto nudo ed io nuda del tutto. Vorrei dire qualcosa, che forse stiamo sbagliando...ma non riesco a dire nulla, perchè la sua mano, calda, caldissima, inizia a toccarmi intimamente. Koga...lui non mi ha mai toccata così, cioè si, lo ha fatto…però....
 
“Oh...”un altro gemito ed io chiudo gli occhi. Sento le sue labbra sul mio corpo, poi non sento più le sue dita dentro di me...ma la sua lingua e sussulto appena.
 
“Cosa…stai facendo?” Chiedo. Questo Koga non l'ha mai fatto.
 
“Rilassati” risponde lui. Mi sento accaldata. So cosa si prova durante il sesso…ma questo…oddio, cos'è? Lo lascio fare ancora, non voglio che smetta di donarmi queste sensazioni che non credevo di poter provare ancora. Credevo che il mio corpo non fosse più in grado di provare tutto questo, di sentire tutto questo. Ma lo sento, come non l’ho mai sentito. Dopo un tempo che mi pare interminabile si stacca da me finendo di spogliarsi, poi mi afferra mettendomi seduta. Mi fissa , dritto negli occhi.
 
“Che stai facendo?” Chiedo ancora. Dovrei dirgli di smettere, ma non voglio che smetta. Mi sento strana. Lui non dice nulla, mi avvicina a se, mettendosi tra le mie gambe.
 
“Lasciati andare....”mi sussurra, poi senza dire altro, lo sento entrare in me. D'istinto chiudo gli occhi. Non sento dolore, ma mi irrigidisco, e lui, quasi per riflesso, si spinge ancora di più dentro di me, i nostri corpi combaciano ed io sento già il piacere farsi strada in me...tengo gli occhi chiusi. Le sue labbra mi baciano il collo, le sue mani mi toccano...il piacere aumenta ancora ed ancora....ho quasi voglia di urlare e premo le mie labbra contro la sua pelle, ma quando lui mi afferra, spingendomi ancora di più contro di se...quando le fitte di piacere diventano praticamente insopportabili, urlo. Urlo come non ho mai fatto. Non ho mai urlato di piacere, mai....non credevo nemmeno di poterlo provare ancora.  
 
Dopo minuti interi, alzo la testa...e lui mi guarda. Ho fatto sesso con Inuyasha
 
“Oh, santo cielo Inuyasha...no...noi non possiamo aver fatto...” sussurro, sgranando gli occhi. Lo allontano e lo sento uscire da me ed un brivido mi scuote da capo a piedi. Che abbiamo fatto? Che ho fatto?
 
“Inuyasha...perchè? No...è sbagliato, è tutto sbagliato” concludo rivestendomi.
 
“Kagome rilassati...non è nulla di grave, solo sesso” risponde lui, abbottonandosi i jeans.
 
“Sesso? Ma...noi non dovevamo , io...ero sconvolta e tu...sei corso qui. Ci siamo...lasciati prendere da…ma non deve più succedere” davvero non capisce che non avremmo dovuto?
 
“Bah...io dico che potrebbe anche succedere ancora. A me è piaciuto...non facevo del buon sesso da un po'..”
 
“Siamo amici, Inuyasha.Gli amici non fanno sesso” dico seria e lui fa spallucce.
 
“E chi lo dice? Gli amici si aiutano...ed io ti ho aiutato”
 
Mi ha aiutata? Mi ha aiutata???
 
“Che cazzo vuol dire che mi hai aiutata? Ti facevo pena ed hai pensato bene di scoparmi?”.
 
“Non volevo dire quello e lo sai. Volevo solo farti stare meglio, perchè odio vederti piangere per quel coglione e volevo che provassi ancora certe cose, per farti capire che ..”
 
“Forse è meglio se te ne vai” dico infine, senza dargli modo di continuare. Lui mi guarda perplesso, poi sbuffa.
 
“Ok, ci vediamo” dice soltanto.
 
Resto da sola e scoppio a piangere. Mi sento come se avessi tradito Koga. Non è così, ma non riesco a smettere di sentirmi una merda ed il solo pensiero di aver fatto sesso con Inuyasha...ammettere a me stessa che mi è piaciuto, mi fa stare peggio...mi fa stare peggio sapere che l'ho usato, che ho usato Inuyasha ma, la cosa che mi fa davvero sentire uno schifo, è la consapevolezza che ciò che mi ha fatto provare Inuyasha, il piacere che ho provato con lui...con Koga, non l'ho mai provato.
 
 
Note autore :
Ooooh eccoci. La svolta...un poco hot. Insomma. Inuyasha non ce la racconta giusta. Kagome ha sofferto tanto, troppo e quindi fa un passo avanti e sette indietro. Come si evolverà. Domani aggiornerò nuovamente, quindi...a domani :)  
   
 
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