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Autore: Andrea Micky    11/03/2022    1 recensioni
[https://it.wikipedia.org/wiki/Editoriale_Metro]
Un tocco di sci-fi caratterizza questa storia, incentrata sulla rivalità fra Braccio di Ferro e Bruto/Timoteo.
POPEYE and relative characters created by E. C. SEGAR
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il più forte di Spinacia
by Andrea Micky

Mentre ritornava a casa, Braccio di Ferro s’incamminò lungo una strada gremita di persone, che si misero ad elogiarlo.
“Evviva Braccio di Ferro, il più forte della città” esultò uno dei presenti. 
“Evviva! Evviva!” esultarono molti altri.
“Grazie a tutti. Cercherò di essere sempre degno della vostra fiducia” disse il marinaio, lusingato da tanta ammirazione.

Da lontano, stando ben attenti a non farsi scoprire, Timoteo e la Strega Bacheca stavano spiando i movimenti del loro nemico giurato. 
“Grrr! Quel tanghero di Braccio di Ferro é ammirato da tutti” brontolò Timoteo. 
“Non preoccuparti: ho appena avuto un’idea, che cambierà l’opinione della gente a tuo favore” gli disse Bacheca. 
“Realizziamola subito, allora” incitò Timoteo. 

Qualche giorno dopo, Braccio di Ferro stava andando a comprare il giornale, quando s’imbatté in una vecchietta dall’aspetto fragile. 
“Mi scusi, giovanotto, non potrebbe aiutarmi ad attraversare la strada?” domandò gentilmente l’anziana. 
“Ma certo” rispose il marinaio, porgendo galantemente il braccio. 
Così, la vecchietta poté attraversare la strada senza problemi e una volta giunta sull’altro lato della carreggiata, l’anziana volle premiare Braccio di Ferro per la sua gentilezza. 

“Spero che voglia accettare questo mio piccolo segno di riconoscenza” disse l’anziana, mentre estraeva dalla borsa un sacchetto di biscotti. 
“Sembrano molto buoni. A che gusto sono?” volle sapere Braccio di Ferro. 
“Agli spinaci, che sono il mio cibo preferito” rispose la vecchietta, mentre porgeva il sacchetto al marinaio. 
“Anche il mio” disse Braccio di Ferro, prendendo il sacchetto. 
Ma una volta che il marinaio si fu allontanato, la vecchietta si tolse il suo travestimento, rivelando di essere la Strega Bacheca. 
“E adesso, passiamo alla seconda parte del piano” ghignò la perfida megera.

Braccio di Ferro stava chiacchierando con i clienti dell’edicola, quando sopraggiunse un robot dall’aspetto minaccioso. 
“Devo distruggere tutto” disse minacciosamente l’automa. 
“Ci penserò io a fermare quella lattina troppo cresciuta” disse Braccio di Ferro, mentre ingoiava alcuni dei biscotti ricevuti in dono. 
Ma subito dopo, il marinaio provò un’improvvisa sonnolenza, mentre gli occhi gli si chiudevano. 
Approfittando della situazione, il robot passò all’attaccò e si sbarazzò di Braccio di Ferro, spedendolo a diversi metri di distanza con un sonoro pugno. 
“Avete visto? Braccio di Ferro é stato battuto” disse uno dei presenti. 
“Poveri noi. Chi ci salverà adesso?” domandò preoccupata una donna. 

“Non temete cittadini: ci sono qua io” disse Timoteo, piazzandosi davanti al robot. 
Quest’ultimo tentò di colpire l’umano con un pugno, ma Timoteo schivò il colpo, per poi attaccare a sua volta. 
Per prima cosa, Timoteo sbilanciò il robot con un colpo alle gambe, facendolo cadere a terra, per poi saltare ripetutamente sul petto dell’automa, aprendo così un grosso buco, dal quale schizzarono fuori numerosi ingranaggi. 
“Spegnimento in corso” disse il robot, prima di disattivarsi. 
“Signori, il nemico é sconfitto” annunciò Timoteo. 
Immediatamente, una nutrita folla si strinse intorno a Timoteo, per complimentarsi con lui dell’impresa appena compiuta. 
E nessuno badò al povero Braccio di Ferro, che si allontanò sconsolato.
 
Mentre percorreva la via di casa, perso nei suoi pensieri, Braccio di Ferro non si accorse che il sacchetto coi biscotti drogati gli era caduto per terra. 
“Hey, tu! Cos’hai fatto al mio cane?” gli domandò improvvisamente un passante dietro di lui.
Sorpreso, il marinaio si voltò, vedendo così un uomo ai cui piedi dormiva un grosso cane, che aveva infilato il muso nel sacchetto dei biscotti.
“Perché dovrei sapere cosa é successo al vostro cane?” domandò Braccio di Ferro.
“Perché si é addormentato dopo aver mangiato i biscotti che ti sono caduti” gli rispose il proprietario dell’animale. 
Udendo quelle parole, il marinaio si ricordò di aver mangiato alcuni biscotti prima del suo sfortunato combattimento, provando poi un’improvvisa quanto inspiegabile sonnolenza. 
“Fulminacci! Altro che biscotti agli spinaci: quelli erano biscotti al sonnifero” capì Braccio di Ferro. 
E volendo far luce su quella strana faccenda, il marinaio corse via, per rintracciare la vecchietta che lo aveva raggirato. 
Invece, il proprietario del cane non poté fare altro che caricarsi l’animale sulle spalle e recarsi a piedi dal veterinario.

Nel frattempo, sul luogo dello scontro, era arrivata una troupe televisiva, a cui Timoteo concesse un’intervista, che sarebbe stata trasmessa in diretta nazionale.
“Come avete fatto a sconfiggere un nemico del genere, che ha messo ko perfino il famoso Braccio di Ferro?” gli domandò l’intervistatore, indicando il robot disattivato. 
“Perché io sono più forte di quel marinaio guercio, che ha sempre avuto dalla sua parte solamente una fortuna sfacciata” rispose Timoteo, gonfiando orgogliosamente il petto. 
E fra sé e sé, il furfante pensò “Parte del merito é anche di mia madre, che ha rifilato a quel tanghero mangia spinaci dei biscotti col sonnifero e programmato quel robot per farsi sconfiggere facilmente da me”. 
“Quindi, voi vi ritenete indubbiamente l’uomo più forte ella città” concluse l’intervistatore. 
“Non solo della città, ma del mondo intero -precisò  Timoteo- E sarà necessario, lo dimostrerò a tutti”. 
In quel momento nell’aria risuonò il rumore di uno scoppio e subito dopo, un gigantesco disco volante di colore grigio comparve in cielo. 

I cittadini di Spinacia stavano osservando increduli il disco volante, quando un portellone sulla sua superficie si aprì e dal veicolo uscì un robot umanoide di colore violaceo, grande quanto una casa, con un grosso occhio al posto della testa e due ali da pipistrello sulla schiena, che l’automa usò per planare a terra. 
E una volta toccato il suolo terrestre, il robot disse “Io sono Kanina e viaggio per lo spazio in cerca di avversari da affrontare. Poco fa, ho intercettato la vostra trasmissione e sono venuto qui per combattere colui che chiamate Timoteo”. 
“Io sono qui, pronto alla lotta” disse Timoteo, facendosi avanti, convinto che quella fosse una nuova trovata della madre.
Per tutta risposta, Kanina sparò un raggio laser dal suo occhio, che ridusse Timoteo ad una patatina fritta.
“Quec! Mamma Bacheca ha esagerato stavolta” disse sottovoce Timoteo. 
E proprio in quel momento, il furfante scorse la madre, che, stando attenta a non tradirsi, gli gridò “Attento, Timoteo. Quel robot ha un’origine diversa rispetto all’altro”. 
Capendo la situazione, Timoteo emise un verso strozzato, che si trasformò in un verso di dolore, quando Kanina lo scagliò fuori città con una semplice ditata.
“Visto che il vostro campione mi ha deluso, distruggerò la città” sentenziò spietatamente il robot invasore. 

Una volta tornato sul luogo dell’incontro con la finta vecchietta, Braccio di Ferro trovò il travestimento usato dall’imbrogliona abbandonato in un bidone dei rifiuti. 
“Avevo visto giusto. E se ho ragionato in maniera corretta, credo di sapere chi fosse in realtà quella falsa vecchietta” rifletté il marinaio. 
Casualmente, in quel momento, Timoteo sfrecciò nel cielo, mentre la madre lo inseguiva a cavallo della sua scopa volante. 
“Ehp! Qualcuno ha già punito quei due manigoldi al posto mio” constatò piacevolmente sorpreso Braccio di Ferro. 
Ma poi, alcune esplosioni poco distanti fecero capire al marinaio che stava accadendo qualcosa di grave.

I cittadini di Spinacia fuggirono terrorizzati, mentre Kanina distruggeva tutto ciò che aveva intorno con il suo raggio laser.
“Smettila subito. Altrimenti, te la vedrai con me, grosso prepotente” intimò Braccio di Ferro, arrivando di corsa. 
Infastidito, il robot alieno usò le sue ali per generare una raffica di vento, che fece volare via il marinaio. 
Ma quest’ultimo si aggrappò ad un lampione e lasciandosi scivolare giù, Braccio di Ferro atterrò nel cassone di un camion carico di casse di spinaci. 
“Una bella fortuna, questa” disse il marinaio, mentre iniziava a mangiare. 

Dopo aver fatto il pieno, Braccio di Ferro si lanciò all’attacco. 
“Mi stai seccando, umano” brontolò Kanina, prima di sparare una raffica di raggi laser contro il marinaio. 
Ma Braccio di Ferro incassò senza problemi tutti i colpi, costringendo il robot ad usare un’altra arma, consistente in una grossa lama circolare sparata dal petto. 
Ma l’oggetto, normalmente letale, si frantumò a contatto con  la pelle di Braccio di Ferro, che contrattaccò con una micidiale raffica di colpi di karaté, che, nel giro di pochi secondi, ridussero Kanina in un ammasso di rottami. 
“Impossibile. Io sono fatto di granito spaziale, il materiale più duro dell’universo” disse il robot.
“Evidentemente, non é così” replicò Braccio di Ferro, mentre appallottolava i resti del suo avversario. 
E a lavoro compiuto, il marinaio sferrò un poderoso calcio alla palla di rottami, spedendola a bordo dell’ufo, che sfrecciò via a velocità supersonica. 
“Mi ci vorranno mesi per auto-ripararmi” si lamentò Kanina, mentre il suo veicolo spaziale lasciava la Terra.

Accertatosi che il pericolo fosse definitivamente passato, Braccio di Ferro se ne tornò a casa sua, dove trovò l’intera cittadinanza ad attenderlo.
“Grazie per averci salvato, Braccio di Ferro” disse il sindaco in persona.
“Già. Ci dispiace averti messo da parte alla tua prima sconfitta” si scusò uno dei presenti. 
“Non fa nulla. L’importante é che crediate di nuovo in me” rispose il marinaio, sorridendo. 
Colpiti dalla magnanimità di Braccio di Ferro, tutti i presenti lo celebrarono con un fragoroso applauso, che durò parecchi minuti.
***

Dopo aver raggiunto il figlio, bruscamente atterrato fuori città, Bacheca lo portò in ospedale, da dove Timoteo uscì bendato come una mummia.
“Sob! Dovrò passare i prossimi due mesi ridotto così” sospirò lui. “Nel frattempo, mi farò venire in mente un nuovo piano per eliminare Braccio di Ferro” disse la strega.
FINE
   
 
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