PROMESSA
È passato quasi un anno da quando Sara ha rinunciato a partire per la Palestina. Oggi lei e Gabriel avranno il loro primo appuntamento ufficiale, da quando si sono messi insieme.
È vero, è passato parecchio tempo, da allora, ma l’organizzazione della loro nuova vita da quando hanno deciso di rimanere insieme in Italia, li ha tenuti impegnati fino adesso. Ora hanno una casa tutta loro, un impiego, e possono davvero ricominciare. E questo è un ottimo motivo per festeggiare. Gabriel ha voluto farlo invitando Sara a trascorrere l’intera giornata assieme, in giro per il paese.
Ormai sta arrivando l’estate. Qualche giorno prima, Sara è passata nella bottega in centro per alcuni generi di prima necessità ed è rimasta colpita da un cappello a larga tesa, incorniciato da un enorme nastro azzurro, esposto in vetrina. Lo ha adorato al primo sguardo e non ha esitato un attimo ad acquistarlo. L’enorme fiocco posto nella parte inferiore è lungo abbastanza da coprirle la nuca, e nasconderle la testa.
E poi, il nastro è dello stesso colore del suo vestito. Il più bello che possiede, dopo che Davide ha fornito a tutte loro un intero baule di abiti da donna.
Non ha specificato da dove provenissero, o almeno così ha detto Giulia. Sara sospetta che lei in realtà lo sappia, ma alla fine non ha importanza.
È elettrizzata, anche se non lo ammetterebbe mai. Mentre si preparava, ha riscoprendo il desiderio di farsi bella per qualcuno.
Nella vecchia bottega ha comprato anche una borsetta nuova. È da troppo tempo che non ne ha una. Di gioielli e cosmetici neanche a parlarne, ma oggi è arrivato il momento di dare un giro di vite definitivo. Per l’occasione, ha osato acquistare qualche trucco.
Detesta il rossetto, ma ha acquistato lucidalabbra e mascara. A dire il vero, lo trova piuttosto fastidioso, ma oggi vale la pena fare qualche sacrificio. Anche se è certa che lui non farà caso a niente di tutto ciò, distratto com’è.
Gabriel è in ritardo, come al solito, e sta iniziando a fare davvero caldo. Sara butta l’occhio all’orologio. Le lancette indicano quasi mezzogiorno. Si passa una mano sulla nuca e si toglie il cappello per asciugarsi il sudore.
Almeno adesso sono libera di proteggermi dalle scottature o di stare all’ombra…
Sono libera. Un’espressione che le sembra ancora estranea, dopo quello che hanno passato. A cui non riesce ad abituarsi. È certa che anche Gabriel si senta allo stesso modo.
Finalmente lo vede arrivare, dall’altra parte della strada. Sorride, anche se la sua mente si sta già preparando a canzonarlo per bene come al solito.
Si è accorta che si è messo in tiro.
Intendiamoci, gli abiti fuori misura li ha accantonati da un pezzo anche lui, e alla fine Gabriel indossa solo jeans e camicia, ma il fiore nel taschino, e i capelli messi in ordine, suggeriscono che si è messo d’impegno, per quell’appuntamento.
Oltretutto, nasconde qualcosa dietro la schiena.
«Dove eri finito, stavolta?» gli domanda, quando lui è finalmente davanti a lei.
«Ho una sorpresa.» esordisce lui, e la sua voce tremante, spinge Sara a rizzare le antenne.
L’unica volta che ha sentito Gabriel così emozionato hanno finito per fare l’amore.
«Cioè?» Il tono le esce più duro di quanto vorrebbe, come capita sempre, quando si sente sulle spine. Gabriel è imprevedibile, è capace di fare un altro dei suoi soliti scherzi, che finisce quasi sempre in una gaffe, o fare la cosa più dolce del mondo. Che cosa ha combinato questa volta?
Lui sorride, notando la sua tensione, e quando decide che l’ha tenuta sulle spine a sufficienza, le mette davanti al naso un enorme mazzo di fiori. Crochi, girasoli e margherite.
C’è una marea di sottintesi in quel maledettissimo mazzo.
Come esprimere tutto senza fare troppa fatica…
L’espressione di Sara è un misto di incredulità e imbarazzo, anche se lei è brava a dissimulare. Per un attimo le sue mani tremano, mentre afferra l’enorme boquet.
«Megalomane come al solito, eh?»
Lui scuote la testa: «Forse, ma intanto guardaci dentro.» le dice.
«Che devo guardare?» gli domanda, con la solita praticità disincantata.
«Dai, Sara, fruga nel mazzo.» insiste il ragazzo, afferrando le sue mani, che ancora stringono il mazzo di fiori.
Il boquet torna nelle mani di Gabriel, e Sara perlustra con delicatezza l’interno.
Nascosta tra gli steli c’è una scatolina di velluto blu.
Quando Sara la apre, trova un cerchietto d’oro, in cui sono incastonate piccole pietruzze azzurre.
«Ho usato tutto quello che ho messo da parte finora.» le spiega. «Anche se non è da considerare ancora una proposta…»
Avrebbe voluto aggiungere “di matrimonio”, ma a quel punto l’emozione ha avuto il sopravvento, e gli è mancata la voce.
Come succede ogni volta, tra loro, però, dove non arrivano le parole, arrivano i gesti. Sara lo ha baciato, togliendolo d’impaccio.
«Facciamo una cosa alla volta, Gabriel. Per oggi è già troppo.» gli dice. «Per oggi hai già vinto la sfida.»