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Autore: Fata_Morgana 78    08/04/2022    1 recensioni
Questa storia l'ha scritta mia figlia, è una 2010, ed è un compito che ha svolto per Italiano.
Doveva scrivere un tema con protagonista, o antagonista, un lupo.
Dopo aver pensato a lungo, ha scelto di ispirarsi alle molte leggende degli Indiani d'America.
I nomi li abbiamo presi online, il resto è uscito dalla sua "isola della fantasia"
Buona lettura ^_^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un’antica leggenda degli Indiani d’America, narra che Sunkmanitu lo Spirito del Lupo, un giorno camminò sulla Terra in forma animale per osservare più da vicino gli esseri umani.
 
Facendo attenzione a non essere visto, una mattina Sunkmaitu si avvicinò al villaggio degli Indiani Lakota che vedeva sempre da lontano e si guardò intorno curioso: le donne impegnate nei loro compiti giornalieri, i cacciatori sembravano pronti per una spedizione e, e ai margini del villaggio, notò un gruppo di bambini che stava giocando.
- Io sono il grande Tatanka! (spirito del bisonte) - parlò il più grosso del gruppo, spintonando quello dall’aria più fragile fino a farlo cadere a terra.                      
Lo spirito lupo, attirato dalle voci e dalle risate, si avvicino e li guardò interagire, fino a quando il più piccolo restò a terra ferito. Nessuno dei presenti si chinò per aiutarlo e, guidati dal bambino indiano più grande, iniziarono a deriderlo:                                                       
- Frignone, FRIGNONE! – ripetevano puntandogli il dito contro, facendolo piangere ancora di più.
 
Sunkmanitu, attese con pazienza che il bambino si ribellasse e stanco di sentirlo piangere e di assistere a quello stupido gioco, si fece avanti e si posiziono davanti al bimbo ringhiando minaccioso, con l’intenzione di difenderlo.
Gli altri bambini, spaventati dal grosso animale, raggiunsero i tepee delle madri urlando dicendo che uno dei figli del Grande Spirito stava per attaccare il villaggio.
Mentre le donne rimproveravano i figli per le bugie che stavano dicendo, il piccolo si rese conto di essere rimasto solo ed alzò lo sguardo preoccupato. I suoi occhi scuri incontrarono quelli gialli del lupo e lui indietreggiò impaurito singhiozzando:
- T-ti prego… non farmi del male!
Lo spirito scosse la grossa testa, sbuffò pensando “Che bambino ingrato”, poi si sdraiò a terra per annusarlo con calma e vederlo da più vicino.
Il piccolo Indiano fece un sorriso timido a quella strana creatura che non sembrava intenzionata a fargli del male e, facendosi coraggio, strisciò verso di lui per poterlo osservare meglio. Quando il bambino si fu calmato, abbracciando le sue ginocchia ferite, si girò ad osservare l’orizzonte iniziando a raccontare alcune leggende del suo popolo, cullando lo Spirito del Lupo con la sua voce carezzevole.
Mentre Sunkmanitu ascoltava con attenzione i racconti del bambino, decise di diventare la sua guida, sentiva che quel bambino avrebbe compiuto grandi cose se guidato dalla persona, spirito, giusto.
 
Trascorsero così molti anni, Sunkmanitu mantenne la sua parola ed accompagnò il bambino in ogni fase della sua crescita, rendendolo un capo tribù giusto e saggio.
Lo Spirito Lupo era diventato il protettore del villaggio Lakota, dove amava trascorrere il suo tempo in forma animale, tutti lo trattavano con rispetto, aspettavano le sue benedizioni come si aspetta la pioggia dopo la siccità e la Saggia sapeva come nutrire il suo ego raccontando bellissime storie su di lui e gli altri Spiriti Protettori.
 
Un giorno, mentre Sunkmanitu era lontano, il villaggio venne attaccato da una tribù rivale che era guidata da Mica, lo Spirito Coyote. 
La guerra tra i villaggi fu cruenta, i guerrieri di Mica stavano per prendere il sopravvento; ma, l’arrivo di Sunkmaitu nella sua forma di spirito, ribaltò l’esito della battaglia.
 
Il capo tribù, gravemente ferito, non riuscì a salvarsi e Sunkmanitu ululò il suo dolore alla Luna piena attirando verso di sé l’attenzione del Grande Spirito, padre di tutti loro. 
- Figlio lupo, cosa ti rende triste? – parlò il Grande Spirito poggiando lo sguardo sul figlio.
- Padre… Grande spirito… - uggiolò il lupo triste - Per colpa delle bugie di Mica ho perso un caro amico.
Il Grande Spirito che tutto sapeva, annuì e, dopo aver promesso a Sunkmanitu che avrebbe punito Mica per le sue bugie, cercò di consolarlo concedendogli un dono: un compagno per sorvegliare la Terra ed aiutare le persone in difficoltà.
 
Sunkmanitu, con il cuore pesante per il dolore, ringraziò e salutò Grande Spirito certo che nessun compagno o nuovo amico avrebbe potuto aiutarlo a sentirsi meno triste e solo.
Perso nei propri penseri raggiunse la sua roccia preferita dove, ad aspettarlo, trovò il suo amico Lakota sottoforma di spirito di giovane guerriero.
Il cuore dello Spirito Lupo esplose di gioia, tutta la rabbia e tutto il dolore si dissolsero come nebbia al sole non appena i due poterono stringersi in un abbraccio.
Le lacrime di gioia di Sunkmanitu si mescolarono a quelle del Giovane Guerriero che, abbracciati, rivolsero una preghiera al Grande Spirito grati di poter stare insieme.
 
Ancora oggi si dice che, chi subisce un torto e crede fermamente negli Spiriti Protettori, può vedere accorrere in suo aiuto Sunkmaitu e il suo amico Ashkii Honiaka (giovane ragazzo lupo).
  
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