Anime & Manga > Tokyo Revengers
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Autore: lainil    19/04/2022    0 recensioni
"Under the moonlight" è una raccolta di fanfiction su varie ship, collegate unicamente dal tema dell'angst, che raramente arrivano alle mille parole, scritte senza pretese, in poco tempo, per puro allenamento e passatempo.
Sono tutte tentativi di storie che potrei approfondire, ma che, per ora, tengo in questa raccolta per non perderle, condividendole con voi perché amo l'angst, amo le ship e, purtroppo, pochi sono i rapporti con un bel finale in Tokyo Revengers.
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#1: Ran x Mitsuya: [I ciliegi non fioriscono su Marte]
#2: Draken x Mikey: [Eravamo tanto felici]
#3: Kazutora x Chifuyu: [Le notti ti sognavo]
#4: Koko x Inui [Sotto lune pallide]
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Leggete gli avvertimenti all'inizio dei capitoli
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Haitani Ran, Haruchiyo Sanzu, Ken Ryuguji (Draken), Manjirou Sano
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Titolo: Eravamo tanto felici;
Genere: malinconico, triste;
Rating: verde;
Personaggi: Manjiro Sano, Ken Ryuguji
Emma Sano (citata)
Parole: 497.
Avvisi: /
Prompt:“Even when you’re next to me,
it feels like you’re miles away.”


 

Eravamo tanto felici [Draken x Mikey]


Quando Emma gli aveva detto che Ken le piaceva, Mikey non aveva provato nulla. L’aveva guardata e le aveva detto che era okay.

Eppure di “okay” non c’era niente.

Ken era suo.

Suo e di nessun altro.

Faticava già a dividerlo con Mitsuya, ma lo doveva accettare.

Ma dividerlo con sua sorella? Non esisteva.

Così aveva iniziato a stargli più appiccicato, ad arrampicarsi sulla sua schiena, ad addormentarsi su di lui, a giocare con i suoi capelli e mani, fino a quando Draken, stanco, non gli aveva chiesto di smetterla:

“Piaci a Emma.”

Gli aveva detto senza mezzi termini, in braccio a lui, con il viso premuto nel suo collo, evitando il suo sguardo:

“Anche lei mi piace.”

“Ken-chin, ti vuole tutto per lei.”

“Ti infastidisce?”

“Sì.”

“Mikey.” Lo aveva obbligato a guardarlo: “Io sono il tuo cuore, ricordi? Rimarrò sempre con te.”

“Perché ti piacciono le donne?”

“Perché non lo decido io. Andiamo.”

E gli aveva baciato la guancia, obbligandolo ad alzarsi e guardandolo anticiparlo, allontanandosi da lui, come stava succedendo.

 

 

 

“Lasciala.”

Lo aveva implorato, prendendogli la mano, distogliendo lo sguardo quando Ken l’aveva abbassato:

“Mikey, cosa c’è che non ti va bene?”

“Lei non è adatta a te.”

“E chi lo sarebbe?”

Ken era esausto di quella gelosia ingiustificata: lui era felice con Emma e Mikey, da migliore amico, l’avrebbe dovuto semplicemente supportare, no?

Invece sembrava continuamente cercare di sabotarli:

“Non lei.”

“Dammi un’alternativa.”

“Lasciala.”

“Intendo un no-”

“Lasciala e stai con me!”

Aveva alzato poco la voce, facendo sospirare Draken:

“Mikey, te l’ho già spiegato, io sono sempre con te, sono il tuo cu-”

“Lo so che sei il mio cuore, però anche se sei qua con me sembri sempre distante chilometri.”

Lo aveva fissato con il cuore, il suo, in gola, sperando che Ken recepisse il messaggio e cancellasse la convinzione che solo le donne potessero piacergli.

Odiava l’ambiente in cui Draken era cresciuto, che gli aveva impedito ogni pensiero di interesse verso gli uomini.

Se non fosse successo, forse ora Ken avrebbe occhi per lui e, forse, sarebbe a tutti gli effetti il suo cuore e non solo un qualcosa di simbolico:

“Mikey, mi spiace, ma non sono io che decido.”

“Non ti metti mai in dubbio?”

“I maschi non mi piacciono. Non c’è nulla da mettere in dubbio.”

“Per favore Ken-chin…”

“Basta Mikey.” Lo aveva fermato Draken, quando Mikey gli aveva afferrato la giacca, per trattenerlo ancora un po’: “Mi dispiace tanto, ma a me piace tua sorella e non posso far del male a lei solo per rendere felice te. Devi… Dobbiamo crescere. Un giorno mi ringrazierai per non averti illuso e aver chiarito le cose. Non oggi, non domani, ma lo farai.”

E lo aveva lasciato lì quando Emma lo aveva chiamato e Mikey non aveva potuto far altro che allungare la mano verso di lui.

Era incredibile come si stessero allontanando, come ogni giorno, più cercava di tenerselo stretto, più Draken andava un po’ più via da lui.

   
 
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