Film > Encanto
Segui la storia  |       
Autore: Hana S    21/04/2022    0 recensioni
Per 10 anni Bruno è rimasto rinchiuso fra le mura della Casíta, doveva proteggere la nipote e l’unica soluzione fu sparire e nascondere a tutti ciò che aveva visto. Lasciò indietro la sua vita e la donna che amava: Anita. Ma lei non l’avrebbe mai dimenticato e dopo tutti quegli anni il loro amore non era svanito.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 6 – Visione

Riassunto: Bruno ha sposato la donna della sua vita, Anita. La nuova vita presenta alla donna nuove sfide, come andare d’accordo con la cognata Pepa, ma i contrasti si appianano. Una lieta notizia giunge alla Casíta: un bebè in arrivo!

Bruno prese in braccio la moglie e la portò in camera, dopo che lasciarono la cucina le due cognate si misero a piangere di gioia. Nessuno voleva che Anita si stancasse oltre, la tensione del momento aveva provocato quel mancamento, ma ora doveva riposare e non vollero sentir rimostranze dalla donna. «Bruno! Siete esagerati! Sto bene, è stato solo un piccolo malessere» protestava Anita, mentre il marito la adagiava sul letto; poi anche lui si lasciò cadere con il volto fra i cuscini; Anita rise e mettendosi su un fianco gli accarezzò i capelli. «Sei felice mí amor?» a questa domanda Bruno, la guardò con il volto che irradiava gioia «Se sono felice?» prese la moglie fra le braccia e la baciò «Con poche parole hai cancellato gli anni di buio che ho passato!».
«Oh, pensavo che il giorno che ho detto ‘lo voglio’ fosse stato il più felice per te!» lo canzonò la moglie, ma anche lei quando aveva scoperto di essere incinta, aveva provato una gioia incontenibile, quella di diventare mamma, realtà che per anni aveva considerato lontano da lei e ora si stava realizzando con l’uomo della sua vita.

Alma ricevuta la notizia, dovette sedersi “Il mio Bruno, papà?” il solo pensiero la riempiva di gioia e quando lo vide corse ad abbracciarlo «Come sta Anita?» gli chiese. «Beh mamá, la conosci, non sopporterà di essere trattata con così tanto riguardo».
«Vedrai fratellino, quando la pancia comincerà ad essere troppo pesante, ce ne sarà grata» disse Julieta senza spostare lo sguardo dalla cena, che preparava con nuovo vigore. «Bravo il nostro Bruno!» disse Félix dando una sonora pacca sulla spalla al cognato, che diventò rosso. «Sarà bello avere di nuovo dei bambini a rallegrare la nostra Casíta!» Alma si portò le mani sul cuore, pregustando il momento.

«Quali bambini?» domandò Antonio comparendo in cucina, quando gli venne detto che zia Anita gli avrebbe dato un cuginetto o una cuginetta, il bambino divenne raggiante e corse ad abbracciare lo zio Bruno «Posso andare dalla zia?» al gesto di assenso dei genitori corse via.
Anita fu sorpresa dall’allegria del bambino, era curioso di sapere quale nome avrebbero scelto, se poteva giocare con lui o lei e voleva far realizzare a Mirabel dei pupazzi a forma di animale da regalare al bebè. Seduta sul letto, Anita fissava sorridendo Antonio e la sua inaspettata esuberanza, poi il bambino corse ad abbracciarla «Quanto è grande adesso?» la zia avvicinò pollice e indice «Così, come un fagiolino!». Antonio appoggiò la testa alla zia «Non vedo l’ora che sia qui …».
Quella sera a cena anche gli altri nipoti ne furono informati, e nonostante Dolores già sapesse, ne furono tutti entusiasti. Iniziò per Anita un vero calvario, non era abituata a farsi servire, ma a lavorare sodo e vedere che tutti si preoccupavano eccessivamente per lei la indisponeva. Poi arrivarono la nausea e i capogiri, spesso Luisa la prendeva in braccio per adagiarla sul divano che Casíta faceva subito arrivare e la pancia cominciava a crescere e a farsi più pesante.


Una sera Bruno e Anita erano seduti sul letto: «Sai Bruno» disse Anita al marito, si accarezzava la pancia e sorrideva «Penso siano due». Bruno rimase scioccato, ma l’iniziale stupore si tramutò in entusiasmo fuori controllo, saltò in piedi camminando come un pazzo su e giù per la stanza, poi corse a letto e prese Anita fra le braccia «Grazie, grazie, grazie!».


«Tía qualcosa non va?» domandò Isabela guardando il viso contratto di Anita. «Nulla Isa, solo una contrazione, ma tra pochi mesi arriverà il momento di partorire, è normale sentirle … almeno così mi hanno detto» la smorfia della zia non convinse la ragazza, che la accompagnò a letto. «Zia, non devi esagerare con le faccende di casa! Riposa un po’» Isa cambiò i fiori sul tavolo e fece crescere alcuni piccoli fiorellini dal profumo delicato sulla testata del letto guardando soddisfatta il viso della zia, sapeva che i fiori di campo erano i suoi preferiti. «Sembra che abbiate tutti congiurato contro di me per costringermi a rimanere in questo letto più del dovuto!» sorrise Anita, ma presto fu colta dal dolore di nuovo “Non può essere? È troppo presto!” pensava presa dal panico. «Zia Anita, tutto bene?» Isabela era in preda all’ansia, ma Anita cercò di sembrare calma «No, Isa non ti preoccupare solo … manderesti qui tua mamma?» Isa corse a chiamare Julieta e quando la donna arrivò in camera, il travaglio era già cominciato.

Dolores che era a casa dei Guzmán con la madre e il padre, saltò in piedi «Tía Anita!» si voltò verso i genitori «Sta per avere i gemelli!» Félix e Pepa si guardarono e accomiatandosi velocemente, corsero a casa, mentre Dolores si diresse da un’altra parte.
Camilo e Alegra erano nascosti nel bosco, lei era seduta fra le sue gambe, i baci di Camilo erano sempre più intensi e spesso la lasciavano senza fiato. Quando lui allontanò il viso con quel suo sorrisetto furbo stampato sul volto, lei trasse un profondo respiro, aveva le guance in fiamme e Camilo rise a denti stretti. Alegra diede un debole pugno al petto del ragazzo «Quanto ti diverti a fare lo scemo così?!» disse imbronciata. Camilo strofinò il suo naso contro quella di Alegra, facendola ridere «Fino a che anche tu non sorridi …» le labbra di Alegra erano sempre un invito e lui non lo rifiutava.

«Hei piccioncini!» alla voce di Dolores, i due si allontanarono l’uno dall’altra velocemente. «Dolores!» Camilo guardava furente la sorella, la prese per mano portandola in disparte, parlandole ora sottovoce «Il patto era che io ti copro con Mariano e tu non ascolti me e Alegra! E non ci cerchi!» incrociò le braccia e guardò altrove rosso in viso. «Tía Anita sta partorendo» i due ragazzini si ridestarono dal loro stato e guardarono Dolores, Alegra si avvicinò ai due «Ma, è troppo presto!». Corsero poi a casa Madrigal, dove c’erano anche i genitori di Anita, in ansia.
Anita aveva il volto rosso e la fronte madida di sudore, teneva le mani di Julieta; Pepa indossò un grembiule, mentre Mirabel e Isabela entravano e uscivano velocemente portando l’occorrente. «Luisa! Tieni sempre pronta dell’acqua calda» ordinava Isa, mentre aggiungeva altre foglie di piante medicinali e preso un altro secchio correva al piano di sopra, nella stanza rimaneva in disparte con Mirabel aspettando ordini. «Dov’è Bruno?» domandava Anita fra una contrazione e l’altra «Sono andati a cercarlo e poi, non potrebbe fare molto adesso … ci pensiamo noi a te» disse dolcemente Julieta mettendo un panno bagnato di acqua fresca sulla fronte della cognata, nessuno voleva creare allarme, ma la situazione sembrava alquanto grave.


Bruno camminava verso il paese con una lastra profetica in mano, aveva gli occhi rossi e si chiedeva cosa volesse dire ciò che aveva visto, cercando un’interpretazione che si discostasse dalla peggiore delle ipotesi. «Eccoti finalmente!» Augustín fermò la sua corsa vedendo il cognato «Félix! È qui!» tornando indietro il marito di Pepa fece segno di seguirli, Augustín prese Bruno per un braccio. «Che cosa succede?» chiese Bruno, ancora immerso nell’interpretazione della sua profezia. «Anita … sta per partorire!» la lastra cadde di mano a Bruno andando in mille pezzi “NO!”.

Quella mattina …
Bruno cercò un posto isolato e iniziò il rituale «Anita non lo scoprirà … giusto?» domandò rivolto ai topolini che lo avevano seguito, questi inclinarono semplicemente la testa di lato. «Voglio solo essere sicuro che tutto andrà bene, insomma … per essere preparato!». Chiuse gli occhi e quando gli riaprì iniziarono a comparire delle figure: vide Anita raggiungere la camera insieme a Isabela e poi le donne di casa affaccendate attorno a lei, Anita soffriva, poi Julieta e Pepa con in braccio due neonati fissavano la figura di Anita inerme nel letto. Bruno interruppe la visione a questo punto, fissò la lastra che aveva in mano con la figura della moglie e Pepa e Julieta sembravano avere un’espressione triste; scoppiò a piangere. “Non può essere vero!”.


Julieta e Pepacullavano i due neonati che avevano appena smesso di piangere, poi guardarono la figura di Anita nel letto, in quel momento Bruno entrò sbattendo la porta. «Bruno …» Julieta non fece in tempo a fermarlo che lui si diresse al capezzale della moglie, inginocchiandosi davanti alla sua figura, le accarezzò il viso e poi prese fra le sue, una delle delicate mani di lei baciandola, scoppiò poi a piangere appoggiando la testa al letto. «Bruno?» Anita gli passo una mano fra i capelli «Cosa c’è mí amor?». Bruno strinse la mano della moglie e la baciò «Anita … tu stai bene!» poi cominciò a piangere come un bambino, le gli accarezzò il volto «Certo che sto bene! Ci vuole altro che un parto gemellare per mettermi al tappeto …» scherzava Anita, nonostante fosse parecchio provata. Pepa si avvicinò sorridendo «Sei stata brava Anita! E tu Bruno» si sedette sul letto e prese con una mano il volto del fratello «Devi considerare prezioso ogni giorno che questa donna sarà al tuo fianco» poi Pepa e Julieta diedero i neonati ai genitori e uscirono, per lasciare un momento alla coppia. Bruno teneva in braccio il primogenito e Anita il secondo gemello e guardava il marito con tenerezza, Bruno non nascondeva l’apprensione di avere in braccio una creatura così piccola. Aveva preso in braccio i suoi nipoti in precedenza, ma ora c’era qualcosa di diverso, un giorno loro lo avrebbero chiamato ‘Papà’.
«Grazie Anita» si voltò e baciò la moglie «Il mio cuore non è mai stato più felice».
«Bruno … mí amor … anche io sto provando qualcosa che va oltre la mia comprensione» Anita guardò il piccolo fagottino che teneva in braccio e nonostante tutto, sapeva che il dolore patito poco prima era nulla in confronto alla gioia che i due bambini avrebbero portato nelle loro vite.
«Ti devo confessare una cosa …» Bruno parlò alla moglie della visione avuta quella mattina. «Bruno, cosa ti ho detto più volte» Anita appoggiò la mano sulla guancia del marito, e questi chiuse gli occhi assaporando il tocco di quella mano. «Volevo solo essere certo che sarebbe andato tutto bene» baciò la mano della moglie «Ero terrorizzato all’idea che a te o hai bambini potesse succedere qualcosa».

«E hai ottenuto solamente di stare male» Anita sospirò «Dovrò farci l’abitudine ai vostri doni, dopotutto un giorno anche i nostri figli erediteranno il miracolo» qualcuno bussò alla porta, erano i famigliari che desideravano vedere i bambini, se ora la mamma se la sentiva. «Papà, vieni, prendilo in braccio» Anita invitò il genitore, porgendogli il piccolo. Lo stesso fece Bruno con il primogenito verso la madre.
«Allora come si chiamano?» domandò Antonio entusiasta, anche se in realtà tutti erano curiosi di saperlo. Anita e Bruno si guardarono, poi rivolta alla famiglia Anita disse, mentre Bruno le teneva la mano «Nei mesi passati ne abbiamo parlato parecchio, ma sapevamo esattamente che nomi mettergli se fossero stati due maschi … papà» l’uomo si voltò verso la figlia, cercando di contenere l’emozione che provava tenendo in braccio il nipote «Lui è Martín».
«Mamá, lui è Pedro» disse Bruno rivolto verso Alma, la quale strinse ancora di più a sé quel piccolo miracolo; mentre Martín si asciugava le lacrime dagli occhi.
 
Note di Hana:
Ciao a tutti, lettori! Finalmente un altro capitolo! Volevo essere più costante e puntuale ma, ahimè, pare impossibile! Cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Encanto / Vai alla pagina dell'autore: Hana S