[8/11/2004]
Altro reperto archeologico.
In questa fic, descrivo i pensieri che assediano la mente di Kaioh, mentre sta morendo.
Ad ora, trovo quella parte melensa e stucchevole, ma a diciotto anni il mio pensiero era diverso.
A voi.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiou, Kaioh
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
E'
finita. Questa lunga, atroce battaglia tra Hokuto Shinken e Hokuto
Ryuken è finita...
Il
vulcano tace, malgrado l'imminente eruzione. Quasi a volermi
ricordare che la mia vita è stata un fallimento... Una
sconfitta....
Io
sono stato sconfitto...
Sono
stato sconfitto da Kenshiro, il successore alla Divina Scuola di
Hokuto, una scuola che io ritenevo più debole rispetto
all'Hokuto RyuKen...
Eppure...
Eppure questa sconfitta non mi procura rabbia o dolore...
No...
In
fondo, sono stato io a prepararmi il terreno per la mia sconfitta...
Io...
Io sono la causa della mia sconfitta... Kenshiro... Kenshiro ne è
stato solo l'esecutore...
Io...
Io non ho saputo guardare al di là del mare e delle pareti
rocciose di questa isola di basalto...
Ed
è stato questo che mi ha portato alla sconfitta... L'aver
creduto che la mia tecnica fosse perfetta... L'aver creduto che la
mia tecnica non avesse bisogno di migliorarsi ulteriormente....
Al
contrario del mio avversario... Lui ha affrontato molti guerrieri
forti come e più di lui e da loro ha saputo trarre
insegnamenti preziosi, che gli hanno permesso di diventare un
guerriero fortissimo e un uomo generoso...
Ma
non è solo questa la mia sconfitta... No...
Sorrido.
Amaramente, ma sorrido....
Ho
scoperto che nel mio cuore, che io credevo di ghiaccio, refrattario
all'amore, alberga ancora quel sentimento chiamato amore, che io
avevo pensato di avere scacciato, a costo di procurarmi ferite sul
mio corpo....
Io
sono stato sconfitto... Sono stato sconfitto proprio da quel
sentimento che credevo di avere scacciato e che invece....
Invece
alberga in me e che si è risvegliato.....
L'amore.....
Sono
stato sconfitto due volte... Da Kenshiro e dall'amore...
E
ora... Ora esso mi ha aperto gli occhi... Ora vedo con certezza
quante persone sono morte a causa della mia sete di potere....
Vedo
il loro sangue macchiarmi le mani e sento i loro gemiti rimbombarmi
nelle orecchie...
Specialmente
il suo...
Mia
sorella....
La
bella e dolce Lady Saiyaka....
A
causa di questa smisurata sete di potere, non ho esitato a strapparla
da questa terra, malgrado le sue lacrime di dolore e stupore dinanzi
alla malvagità di suo fratello...
Pur
di trasformare Hyo, suo fidanzato e mio compagno di addestramento, in
un essere spregevole come me, non ho esitato a spezzare le sue
immacolate ali d'angelo...
Volevo
che Kenshiro fosse ritenuto da Hyo colpevole della morte di Saiyaka e
che i due discendenti della famiglia di Hokuto si distruggessero in
un combattimento mortale...
Tanto...
Tanto malvagio mi aveva reso l'ambizione e la sete di potere...
Non
ho esitato a strappare da questa terra un fiore delicato come te,
sorella...
Non
ho avuto scrupoli a frantumare tra le mie dita l'unica perla di
questa isola maledetta...
E
ora... Ora ne pago le conseguenze...
E
le accetto, senza oppormi.
Aspetto
che le anime delle mie vittime abbiano la loro vendetta e conducano
la mia anima nel più profondo degli Inferi...
Solo
così potranno trovare la pace...
Cosa
succede?
Sento
dei rumori in lontananza... Sembrano cavalli...
Volgo
lo sguardo. La mia vista è oramai annebbiata dalla morte, ma
ugualmente riesco a distinguere dei cavalli che si avvicinano.
Sembra
un esercito. Porta una bandiera come vessillo. E' lo stemma della
Divina Scuola di Hokuto. ossia l'orsa Maggiore....
Tra
gli animali spicca, per bellezza e portamento, uno splendido cavallo
nero....
Sopra
di esso vi sono due giovani.
Uno
è un ragazzo di diciotto anni, alto, con una folta
capigliatura rossa, dal portamento fiero...
L'altro
ha i capelli neri, ricci ed ha il torace fasciato...
E'
evidente che è debole, forse a causa di una ferita....
No...
Non può essere... Hyo...
Colui
che un tempo era definito il Secondo Demonio....
Cosa
fai qui?
Che
sciocco sono... Evidentemente devi avere riacquistato la memoria
durante il combattimento contro Kenshiro e devi avere capito che non
è stato tuo fratello ad uccidere la donna che amavi, la bella
Lady Saiyaka, ma sono stato proprio io, Kaioh, suo fratello di
sangue...
A
che punto mi aveva portato l'ambizione... Ero talmente accecato dal
desiderio di estendere il dominio delle tenebre che non ho esitato a
uccidere mia sorella, così da eliminare l'ostacolo principale
a questo mio progetto, rappresentato da te e Kenshiro, gli ultimi
discendenti della divina scuola di Hokuto....
Ti
vedo... Sei sopra di me e mi stai fissando... Che aspetti? Ora hai
dinanzi l'assassino di colei che tanto hai amato... Hai la
possibilità di vendicare Saiyaka, che io ho ingiustamente
privato della vita e i morti che chiedono vendetta per il sangue
innocentemente versato dalle mie mani assassine....
Cosa
aspetti Hyo? Uccidimi... E' la cosa più giusta che tu possa
fare...
Eppure
è strano... Nei tuoi occhi non vedo la luce sinistra
dell'odio... No... Nei tuoi occhi vedo solo una grande tristezza...
Una tristezza senza fine, immensa come l'eternità.....
Improvvisamente
un pugno attraversa l'aria... Chiudo gli occhi, attendendo la mia
morte per mano tua.
In
fondo, mi sono meritato questo destino. Ti ho provocato tante
sofferenze e ti ho costretto a diventare un demonio come me, anche se
il tuo animo era rimasto gentile e generoso, pur avendo raggiunto un
notevole grado di perfezione nelle arti demoniache dell'Hokuto
Ryuken, che hanno portato invece me a diventare sacerdote di
Satana...
Sento
il tuo pugno sfiorare di poco la mia guancia. Si pianta nella terra
pietrosa, provocando un piccolo cratere.
Hyo...
Perchè non mi hai ucciso? Perchè non ti sei voluto
vendicare....
Cosa....
Hai
posato la tua testa sul mio petto, come un bimbo posa la testa sul
petto della madre alla ricerca di protezione.
Ti
stringo con più forza, facendo attenzione a non provocarti
dolore... E tu ti lasci andare...
La
tua voce in questo momento è debole... Debole come una melodia
che muore...Tuttavia... Tuttavia riesco a percepire chiaramente le
tue parole... Parole spezzate dalle lacrime che sento chiaramente
scorrere dai tuoi occhi e posarsi sul mio torace...
-Kaioh...
Perdonami...-
Cosa?
No... Non ci credo... Tu... Tu mi stai chiedendo perdono? Tu mi stai
chiedendo di perdonarti Hyo? E di cosa? Io... Io non ho assolutamente
nulla da perdonarti... Anzi, sono io a doverti chiedere perdono per
il dolore e le sofferenze a cui ti ho condannato...
-Se
solo....Se solo non fossi stato così debole... Tu non avresti
dovuto soffrire... E non saresti diventato colui che sei
diventato...-
No...
Non è vero... Tu... Tu ritieni di essere colpevole della mia
sofferenza? No, ti sbagli Hyo... E per due motivi... L'unica tua
debolezza era il tuo carattere... Un carattere troppo gentile e
sincero, assolutamente inadatto a vivere in un'isola come questa, che
richiede ogni anno tributi senza fine di vite umane, sangue e
morte...
E
poi... Poi non sei stato tu a procurarmi la sofferenza che ha
contribuito a farmi diventare sacerdote di Satana... Tu sei stato
solo una pedina... Una pedina nelle mani di un fato capriccioso e
volubile...
-No
Hyo... Sono io a doverti chiedere perdono...-
Sorridi...
Un lieve sorriso... Triste... Stanco e dolce...
No...
Non è possibile... Non ora....
La
tua testa in questo momento si abbandona sul mio petto, con un moto
di stanchezza,di abbandono.
No!!
No!! Non ora!!
Ti
stringo con più forza al mio corpo. Sento chiaramente un
freddo di tenebra, di morte...
No...Perchè?
Perchè
la morte, di solito così precisa nell'eseguire i suoi compiti,
proprio in questo momento ha sbagliato...
Non
doveva prendere te! No! Doveva prendere la mia anima, oramai
imprigionata in una soffocante cappa di sangue, e trascinarla
all'inferno!!
Non
è giusto... Non è giusto...
Sento
in questo momento un dolore immenso che mi trafigge l'anima...
E
le lacrime... Per la prima volta non posso fare a meno di piangere...
Le
sento. Lentamente scivolano sulle mie guance e concludono il loro
percorso sulla mia bocca... Sono aspre... Amare... Amare come
veleno.....
Queste
lacrime... sono le lacrime del diavolo... Le lacrime del sacerdote
più fedele di Satana....
Lascio
che esse scorrano, senza avere la forza e la voglia di fermarle...
Smetto
di piangere. Sento il vulcano che sta per eruttare.
Un
sorriso malinconico distende le mie labbra. So cosa devo fare...
-Da
tempo avevo scelto oramai la mia ultima dimora...-
Mi
rialzo, anche se con fatica, prendendoti tra le mie braccia con
delicatezza. Ho quasi paura di farti male. Ma che sciocco. Un morto
non prova dolore...
A
fatica, ma con decisione, mi avvio verso il vulcano. Esso rimbomba
come un tuono e lancia una pioggia di fuoco e lava nel cielo, quasi a
volermi dissuadere dall'avvicinarmi...
Non
mi fermo. Quella, ho deciso, sarà la mia ultima dimora, la
nostra ultima dimora...
Mi
fermo, sempre reggendoti tra le mie braccia sul ciglio del vulcano.
Avverto chiaramente il calore dell'imminente eruzione...
Improvvisamente
sento la lava impadronirsi del mio corpo. E' violenta, forte,
mortale... Ma non importa....
Guardo
un'ultima volta questa isola ,di cui un tempo ero sovrano... Le sue
rocce basaltiche, le sue scogliere a picco sul mare... Nulla ora è
altro sovrano se non di se stesso...
Ma
non mi importa. Non mi interessa...
Ora...
Ora potrò osservare quest'isola eternamente, insieme a te...
Hyo...
Così
sarà...
Per
sempre...