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Autore: Marc25    07/05/2022    2 recensioni
Anton, un ragazzo orfano di madre e trascurato dal padre, ha oggi 21 anni, cerca di andare avanti come può, ci riuscirà?
Luis, un poliziotto di 33 anni, è sempre stato sfortunato nelle sue relazioni, ma ha appena ricevuto una promozione nel lavoro.
L'incontro casuale tra i due cambierà completamente la loro vita, entrambi riusciranno a capire quanto legati ad un nebbioso passato e quanto pronti a lasciarselo alle spalle e a guardare verso il futuro. Ma ci sarà un futuro? E sarà insieme?
Il tutto condito da un misterioso caso sullo sfondo.
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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~~Capitolo 6 – Omicidio

Luis – 5 Luglio 2016 – 8:00
Quando Luis Gaillard era entrato nel bar dove sapeva lavorava Anton aveva pensato che sperava fosse di turno e che non si fosse già fatto licenziare, quando Anton lo vide sembrava molto contento e a Luis era sembrato addirittura per un attimo che gli occhi di Anton si erano illuminati quando lo aveva visto ma levò dalla testa subito quel pensiero, già altre volte aveva interpretato dei segnali per quello che non erano da parte di altri ragazzi in quelle che non sempre si erano trasformate in relazioni a quelle che lo avevano fatto non erano poi durate molto.

Luis poi si era avvicinato al bancone e aveva chiesto un caffè, aveva scherzato con Anton, ma ad un certo punto aveva preso il coraggio a due mani e aveva deciso di chiedere ad Anton se lui volesse uscire una sera.. come amici ovviamente ma prima fu interrotto da una ragazza e poi proprio mentre stava per rispondere alla domanda di Anton: << Cosa mi volevi chiedere? >>
Proprio in quell’istante fu interrotto da una chiamata che si rivelò tristemente importante: << Ispettore Gaillard >> rispose Luis
Dall’altro capo di un inesistente filo c’era l’ispettore capo Lafont: << Luis, vieni subito alla Rue Ernest Michel numero 15. Terzo piano. C’è stato un omicidio. >>
<< Cosa? Dove? >>
<< Glie l’ho detto dove, si svegli Gaillard >>
<< Arrivo subito >>

Arrivò il più velocemente possibile a Rue Ernest Michel, al terzo piano vide già Ricky parlare con una donna che stava piangendo, probabilmente chi aveva trovato la vittima, ben presto entrato nella cucina vide Claude Lafont, l’ispettore capo, un tipo che sentiva la minaccia dei suoi vice, così era stato per i suoi predecessori, sarebbe stato anche per loro così? Sperava di no.

Poi lo sguardo cadde sulla vittima. Il battito accelerato che lo aveva accompagnato per tutto il percorso si calmò ma non perché si era calmato ma perché si era raggelato, non era la prima volta che vedeva una persona morta ma una delle prime dal vivo e sarebbe stata la prima volta a cui avrebbe partecipato alle indagini, Lafont permettendo.
La vittima era una ragazza di 28 anni, il corpo era supino, ciò che saltava all’occhio era sicuramente il fatto che fossero abbassate sia la gonna che le mutande, forse vittima di stupro e poi uccisa in qualche modo.
Luis notò subito un particolare bizzarro, la ragazza aveva una boccetta di pillole in mano, Luis chiese subito al medico legale che tipo di pillole fossero.
<< Il Colnox, è un forte sonnifero >>
<<  È possibile che ne abbia assunto qualcuno? >>
<< Senza autopsia per quanto mi riguarda può essersi pure strozzata da sola >>
<< Secondo lei è morta per asfissia? >>
<< Se lei parlasse col suo collega saprebbe tutto quello che ho da dire, ora mi spiace ma mi è venuto un po’ di appetito, vado a fare merenda >>.

Luis era sorpreso dallo stomaco del medico legale, lui avrebbe a stento mangiato quel giorno.
Luis chiese a Ricky le informazioni che aveva ottenuto essendo arrivato prima sulla scena del crimine.
Ricky riassunse tutto con maestria: << La vittima è stata strangolata, prima è stata spogliata ma non sappiamo se sia stata violentata o meno, probabilmente ha lottato ma non è riuscita a graffiare il suo assassino, non paiono ci siano tracce sotto le unghie, ah e probabilmente l’assassino o è mingherlino o era particolarmente debole oppure è più probabile che sia una donna >>
<< Interessante >>
<< Ma questo è niente rispetto alle rivelazioni che mi ha dato chi ha ritrovato il corpo, sua sorella. >>
<< Ti ascolto >>
<< Pare che un uomo sulla cinquantina con una barba abbastanza lunga, gli occhi un po’ scavati e poco curati la stesse perseguitando da una settimana >>
<< Ma queste caratteristiche sono quelle di Steady >>
<< Già, pensavo fosse una coincidenza ma noi da giorni giriamo con foto di Steady e lei lo ha riconosciuto quando glie le ho mostrate, seppur più anziano, è lui. Da qualche giorno il nostro caro Steven Okdy si trovava più spesso nelle zone frequentate dalla vittima che si chiamava Amelie Joules, andava al lavoro, lui era vicino alla macchina, era vicino a casa sua, una volta pare abbia fatto vedere il suo pene volgarmente alla ragazza è una volta è quasi entrato in casa; per questo motivo la sorella Veronica Joules accompagnava la ragazza negli ultimi due giorni ma purtroppo oggi la troviamo così, un momento di  distrazione, magari è uscita di casa un attimo e Steady è entrato e la ha uccisa, ammesso che sia lui l’assassino. >>
Lafont intervenne prima che Luis facesse le sue considerazioni: << Mi pare chiaro che sia stato l’uomo che stiamo cercando, tutto torna, i tempi, le modalità, c’è un probabile stupro e poi lo strangolamento, proprio quello che ha fatto 13 anni fa e voi lo sapete meglio di chiunque >>
Luis parlò: << Già ed è stato sempre qui, non è neanche scappato in un’altra città ma ha minacciato e ucciso un’altra persona >>
Lafont cercò di stemperare gli animi: << Non erano mosse facili da prevedere e comunque con i sé e con i ma non si conclude niente >>
<< Però ho un dubbio >> disse Luis
<< E quale sarebbe? >> chiese stizzito l’ispettore capo
<< Perché la ragazza aveva in mano un sonnifero così potente? Dubito che l’abbia perso lei per difendersi da Steady >>
Ricky intervenne: << Pensi che sia stato l’assassino a metterglielo in mano? In realtà da quello che ci ha raccontato la sorella non ti ho ancora detto che lei ha tentato il suicidio due anni fa, nel 2014, ha cercato di togliersi la vita con dei sonniferi perché non riusciva a togliersi di dosso la vergogna di essere stata violentata dal suo ex ragazzo, un certo Raoul Doubry, che è ancora in galera. Tutto questo me lo ha detto la sorella >>.
<< Confermo >> disse all’improvviso il consulente psicologo che aiutava nei casi la polizia, il Dr Moore, inglese che viveva da 20 anni in Francia. Era anche lo psicologo di Luis.
<< In che senso? >> chiese Lafont
<< Avevo in cura Amelie, si era da poco ripresa dal fattaccio del suo ex e ora.., io l’ho aiutata come ho potuto ma è stato sicuramente merito suo se ce l’ha fatta >>
<< Magari Steady sapeva qualcosa o ha trovato vicino questa boccetta e l’ha messa in mano alla vittima inscenando un improbabile suicidio o semplicemente un nuovo vezzo di Steady, motivo in più per non perder tempo in chiacchiere e fermarlo >>
Luis non prestò molta attenzione a Lafont e chiese al dottor Moore: << Quante possibilità ci sono che questo mettere una boccetta di sonniferi nella mano della vittima sia un vezzo di uno stupratore seriale con qualche problema mentale? >>
Lafont: << Gaillard! >>
Ma Moore rispose: << Sono poche ma non escludo che questo possa essere uno dei casi >>
Luis rimase sorpreso dalla risposta di Moore, notò il sorriso accennato di Lafont, ma lui non si scoraggiò e indico un’altra cosa che non quadrava: << Il medico legale ha detto che la stretta al collo che ha portato la vittima alla morte non era molto forte ed è più probabile che sia stata una donna od un mingherlino a strangolarla >>
<< Luis, sai quanto ti apprezzo, non farmi pentire di aver messo una buona parola per te riguardo la tua promozione >> disse Lafont che aggiunse: << Steven Okdy è mingherlino, non era Ercole prima e dopo 13 anni di galera era dimagrito molto anche e soprattutto di braccia, non tutti diventano forzuti in galera e comunque l’assassino doveva essere abbastanza forte da uccidere una donna per soffocamento, certo non poteva essere troppo debole.
Ora sgomberiamo l’area, Luis, Ricky, fatevi dare i video di sorveglianza da negozi e qualunque punto abbia potuto riprendere Steven e poi esaminateli in ufficio alla centrale, potrebbero esserci degli elementi importanti. Troviamolo al più presto, non può essere andato lontano, confido nella vostra piena partecipazione ispettori, una volta che avremmo assicurato Steady alla giustizia, potrai scrivere tutti i gialli che vuoi  Gaillard >>
Una volta che Lafont fu abbastanza lontano Luis emise un sonoro: << Che stronzo >>
Ricky si limitò a dire: << Eh, già.. ma secondo te davvero ha messo una buona parola per la tua promozione? >>
Luis sorrise: << Secondo te, una primadonna come Lafont? Ci vede come altre minacce >>
Ricky sospirò: << Quasi quasi rimpiango il pattugliamento >>
Luis rise: << Non esageriamo >>
E si mossero ad eseguire gli ordine dell’ispettore capo Lafont.

Si fece sera, fecero come aveva detto Lafont, ma adesso ci sarebbe voluto un sacco di tempo per analizzare tutte le immagini, i video, normalmente lo avrebbero fatto i loro sottoposti ma Lafont aveva preteso lo facessero loro, però forse questo poteva effettivamente dimostrare le tesi di Luis e smontare quella di Lafont ma comunque ci volevano giorni e Luis voleva indagare a suo modo e nello stesso tempo comunque rimettere le mani su Steady.

Ricky lo destò dai suoi pensieri: << Oggi è meglio che andiamo a riposare, non credi? >>
Luis: << Ho delle carte da sistemare, tu vai pure. >> Effettivamente Luis si alzò e iniziò a mettere mani a delle carte, Ricky ancora seduto sulla sedia girevole accanto alla sua scrivania disse improvvisamente: << Come va l’amore? >>
A Luis venne spontaneo un sorriso mentre era girato di spalle ma Ricky colse la novità: << Oh, allora ci sono delle novità, non hai sbuffato come tuo solito a questa domanda >>
Luis si girò verso Ricky e andò a sedersi dicendo nel frattempo all’amico: << Non c’è nessuno >>
Ricky: << Dai, dimmi, come si chiama ? >>
Luis: << Uff, si chiama Anton.. ma non dovrei neanche minimamente pensarci, innanzitutto è un teppista, pensa che lo stavo arrestando per rissa >>
Ricky: << Wow, lo stavi? >>
Luis non badò troppo alla risposta di Ricky e aggiunse: << E poi ha 21 anni, ti rendi conto? Quando avevo 18 anni, lui ne aveva 6! >>
<< Dai, ma quando mai l’età è stata un problema per le coppie omosessuali, ci manca solo questa >>
<< La tua argomentazione è assurda, è un problema oggettivo per ogni tipo di  coppia >>
<< Si, è vero, ma è un problema che se ci sarà è meglio affrontarlo dopo, no? Chiedigli di uscire, vedi come la prende e poi vedi come va, vivi la vita come viene , ci pensano i casi a stressarci >>
Luis non voleva dare ragione a Ricky ma doveva ammettere che lui si fasciava la testa sempre prima di rompenserla da qualche anno a quella parte, forse per  le troppe volte che se la era rotta per questione di cuore negli ultimi anni, sospiro ammettendo: << Hai ragione >>
<< Che giorno è oggi? No perché lo devo segnare sul calendario che mi hai dato ragione >>
Luis rise, poi però a proposito di Anton c’era un'altra cosa che gli dava da pensare: << Ricky, io però penso di averlo giò visto prima di qualche giorno fa, i suoi occhi sono unici >>
<< Dai, dimmi il nome che indago nel suo passato, magari ti ricordi dove lo hai visto >>
<< Non dire e non fare sciocchezze chiaro? >>
<< Eh va bene.. >>
Ricky si alzò per uscire dall’ufficio e dall’edificio
<< Ricky >> disse Luis mentre Ricky era già sulla porta, il collega si girò, lui si limito a dirgli: << Grazie >>
Ricky sorrise, annuì grato e lo saluto con la mano.
Ora Luis sapeva cosa fare.


Note dell’Autore: Avviso i lettori che per tirocinio iniziato da 800 ore, più recitazione e studio ho finito i capitoli che avevo già scritto e dovevo solo trascrivere e correggere, per cui dico ai carissimi lettori di questa storia di attendere un po’ di più del solito, visto i miei tanti impegni, spero non troppo. Lo stesso dico a chi legge anche “ il ragazzo che mangiava i fiori ” (non so quanti lettori di entrambe le storie passino da qua, se ci sono), ho in mente due capitoli, una per questa e l’altra per la storia sopra citata a cui tengo molto e nella mia mente dovrebbero essere tra i migliori, ma probabilmente non sarò contento del risultato, ma chi conta che sia contento siete più voi lettori che me autore.
Vi si vuole bene.
Marc25  

   
 
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