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Autore: PistachioPills    07/05/2022    0 recensioni
La romantica storia tra il lettore e Iulo, riuniti sotto al rovente sole mattutino in un unica ed indimenticabile conversazione, Oneshot dedicata al giovane figlio di Enea, personaggi della nobile Eneide.
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La calda luce del rovente sole filtrava dalla finestra, interrompendo il tuo sonno tranquillo, apristi gli occhi per l'indesiderata presenza e ti alzasti indossando la tua frivola toga, era molto chiara e ben riconoscibile, come la tua canida pelle, che, nonostante tutto il tempo che passavi all'esterno tra svariate attività, rimaneva sempre pallida e graziosa; uscisti e osservando l'alba in cielo, ammirasti l'ardente astro che gli Dei donarono a voi abitanti del mondo terreno, ardeva proprio come l'amore che quel giorno sarebbe sbocciato. Tra i tanti soldati di Enea, tu eri la persona più efficiente e forte, che aiutava la bella Lavinia e portava i grandi pesi delle donne del villaggio, ricevendo l'amore e le lusinghe di tutti, molti perchè consideravano la tua presenza piacevole e adorabile, altri invece poiché volevano spingersi anche oltre desiderando la tua mano. Non solo era nota la tua bellezza, ma anche la tua intelligenza e scaltrezza in campo, difatto tra tutti Enea preferiva te; donne e uomini da tutto il mediterraneo sparlavano su quest'unico fascino e venivano per averti, ma tu rifiutavi, rifiutavi tutti loro, nessuno era riuscito con successo a farti cadere tra le proprie braccia, tranne Iulo. Mentre passeggiavi in tutta tranquillità per le povere strade della Poleis, salutando qua e là le donne alle porte dei Ginecei e gli uomini alle prese con scaltri affari al mercato, vedevi, non molto distante da te, un qualcuno di famigliare, che si riposava tranquillo vicino alla fontana, che, non appena vide la tua possente presenza avvicinarsi, si ricompose velocemente, sistemando i capelli e specchiandosi nella limpida acqua lì presente, cercando ovviamente di apparir più che perfetto per te; ricevendo il tuo caldo saluto replicò con un caloroso "buondì a te, oggi la tua bellezza è abbagliante, cioè lo è sempre e sempre lo sarà, ma questa mattina è ancor più radiosa del solito, mi richiama e attira, proprio come i fiori vengono persuasi dalla possente luce estiva, oh, a proposito di fiori..." mentre parlava afferrò dal piccolo cesto posato vicino ai suoi piedi uno stupendo mazzo di bianchi papaveri che, tu, felicemente accettasti, Iulo arrosì, notando come scostavi con la mano la ciocca di capelli che cadde sul tuo volto mentre chinavi il capo per annusare quello splendido buche. Scambiavate tra voi sguardi sognanti, proprio come una moglie guardava il proprio marito ritornare dai colorati campi coltivati, dopo una lunga giornata di lavoro o come un bambino gustava con gli occhi la ricompensa ricevuta per essersi comportato bene durante le lezioni col suo maestro privato, era ovvio e palese, in molti a corte lo avevano ormai inoltre capito, Iulo era follemente innamorato di te, suo padre lo incoraggiò spesso a dichiararsi e finalmente confessare il suo primo e unico amore, ma lui non ci riusciva, non aveva abbastanza coraggio, pensava di esser assai inferiore a te e credeva che tu, coi tuoi infiniti pregi, meritassi assai meglio. Tu, da persona empatica, capivi che qualcosa stava tormentando il suo docile e puro animo, e stringendogli la mano, con ancora il buche in braccio, gli domandasti cosa lo affligeva, rispose con volto rosso, sentendo il tuo soffice respiro sul suo collo "eh che...beh, c'è una persona che mi piace molto, abile e perfetta in tutto, che ha l'amore e la stima di tutti, inclusa la mia...ho paura di non esser alla sua altezza" spiegò balbettando, la tua risposta lo confuse "dovresti invitare questa persona a vedere l'apertura e le preliminari dei giochi olimpici, lo adorerà, proprio come adora te" ribattè "cosa sai?" piantandogli un bacio sulla guancia, lanciando le sue amate fantasie fin sopra le stelle, concludesti la conversazione con "dal tronde sono io questa persona e so bene di amarti"
   
 
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