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Autore: lmpaoli94    09/05/2022    1 recensioni
Roma, Estate 1944
Lontano da quell’affetto che credevo potesse non finire mai più.
I bombardamenti notturni mi facevano riflettere in quel presente che ormai credevo potesse essere incancellabile e immutabile.
Eppure io mi ricordavo di te, Kate.
I tuoi occhi e il tuo sorriso prima di partire e salire su quel pullman lontano da te e verso quel dovere che la guerra mi stava chiamando.
Le tue lacrime offuscavano il tuo sorriso e i tuoi dolci baci che emanavano quel profumo di libertà che sembravo aver perso per sempre.
Ma io voglio ricordarti così: felice, sorridente e spensierata.
Perché non posso vivere solo di ricordi.
Voglio vivere insieme a te, in un futuro scritto su carta indelebile in cui nemmeno la morte potrebbe mai cancellare.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Javier Esposito, Kate Beckett, Kevin Ryan, Richard Castle, Roy Montgomery | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Le urla di dolore rimbombavano ancora nella mia mente anche dopo quel silenzio surreale rotto solo dal fuco che ardeva dinanzi ai miei occhi.
Non avevo mai visto tale distruzione e la percezione dell’inferno che mi girava d’intorno, era troppo doloroso.
Sembravo immerso in una gabbia di fuoco in attesa di venire bruciato dentro e asfissiato dal fumo nero che oscurava anche il cielo.
Alzandomi da terra per cercare di guardarmi attorno, la distruzione era palpabile anche nella mia mente.
Non riuscivo a vedere il mio futuro in mezzo a quella distruzione, ma soprattutto non riuscivo a vedere nessuno dei miei compagni.
Gridavo con la voce strozzata cercando di farmi sentire da qualcuno, ma le mie richieste d’aiuto era inutili.
L’ardore di quella distruzione mi stava facendo capire che ormai ero stato abbandonato a me stesso e ch la mia fine sarebbe giunta com’era successo ai miei poveri compagni.
Non riuscivo a mettermi in contatto nemmeno con Ryan ed Esposito.
L’ultimo, coraggiosamente, aveva cercato di cacciare malamente e con le residue forze quei dannati giapponesi che avevano distrutto la nostra base.
la voglia di rivalsa era molta, ma dovevo stare molto attento a cercare di sopravvivere.
ma come avei potuto fare?
Cercavo in mezzo a quella macerie sperando di trovare qualcuno ancora vivo, ma le carcasse di morti in mezzo a quel nulla e a quella moria diventata ormai una realtà insormontabile, mi aveva spinto a chiudermi nella più totale disperazione.
Ma con la coda dell’occhio e la mia vista offuscata ancora da quella realtà, intravidi il povero Esposito riversato a terra in mezzo ad una pozza di sangue.
< Esposito! Esposito! >
cercavo di chiamarlo con tutte le mie forze, ma fu tutto inutile.
Il mio amico non rispondeva e il suo corpo non accennava a muoversi.
Ma ad un certo punto, sputando un po’ di quel sangue che aveva ancora dentro di sé, cercò di chiamarmi con voce flebile cercando di farmi capire che fosse ancora vivo.
ma dalle sue disperate condizioni, avevo capito che sarebbe stato impossibile che fosse sopravvissuto.
< Castle… sei tu, amico mio? >
< Sì, Esposito > mormorai con voce piena di speranza < Stai tranquillo. Tra poco i soccorsi saranno qui. >
Ma guardandomi ancora intorno, non riuscivo a vedere nessuno che avrebbe davvero voluto trovarci.
Forse la richiesta d’aiuto non era ancora partita oppure i nostri superiori pensavano ormai che nessuno sarebbe sopravvissuto a quell’attacco, ma in fondo volevo essere speranzoso.
Volevo credere che anche nelle situazioni più disperate, si poteva davvero vedere un futuro molto diverso da questo dannato presente.
Le mie memorie mi dovevano aiutare a superare questa aspettativa, ma nel mio presente attuale, dovevo solo salvare il mio amico.
< Castle, devi promettermi una cosa. >
< Tutto quello che vuoi, amico mio. Ma tu cerca di resistere. >
< Ormai non mi rimane molto tempo… I nostri nemici ci hanno preso alla sprovvista e il mio coraggio è stata la mia morte… Promettimi che quando te ne andrai da qui, raggiungerai la mia fidanzata a Philadelphia dicendomi che io… >
< No, Esposito. Non puoi dirmi questo. Tu non morirai! >
Essere il portatore di brutte notizie come questa mi faceva ribollire il sangue.
Esposito non poteva lasciarmi adesso, non dopo che aveva combattuto così valorosamente.
< Esposito, ti prego… >
< Castel, è l’unica cosa che ti chiedo. Non mi rimane molto tempo. Voglio solo addormentarmi pensando al suo volto. Nient’altro… In cielo, voglio avere la consapevolezza che tu riuscirai a vincere questa guerra e che ti riconcilierai con la tua amata Kate. Perché te lo meriti, amico mio. Ognuno di noi si meriterebbe di avere accanto una persona fidata che può davvero cambiarti la vita… Io non te l’ho mai detto, ma colei che era riuscita a cambiare la mia vita era Lanie. Quindi ti scongiuro, Richard. Tu gli dirai che il mio ultimo pensiero è stato per lei. Che io l’amerà sempre e che gli rimarrò accanto in tutti i momenti più difficoltosi della sua vita come questo. Me lo devi giurare, Castle. Io non ti chiedo altro. >
Come potevo dirgli di no?
Come potevo non promettere quelle parole sul punto di morte ad un amico che mi era rimasto accanto in tutti quei momenti duri lontano dai nostri amori?
Non avrei mai pensato che Esposito avesse avuto una donna che amava alla follia e vedere quella coppia ormai spezzata per sempre, mi rendeva irascibile e arrabbiato con il mondo.
Non doveva finire così. Non potevo sopportarlo.
Ma nel mentre stringeva la mia mano per sentire quel calore che gli stava cominciando a mancare, ecco Ryan con altri soldati in procinto di riuscire a salvare le poche vite rimaste su questa annata base militare ormai distrutta.
< Castle, dobbiamo andare. Non possiamo rimanere qui. >
< Ryan, Esposito… >
Guadando il suo compagno con occhi pieni di dolore, aveva subito capito che per lui non c’era più nessuna speranza.
< Mi dispiace Richard, ma dobbiamo andare. >
< Dagli ascolto, Richard. E ricordati le mie parole. >
Nel veder chiudere quegli occhi e non risvegliarsi mai più, le mie lacrime cominciarono ad uscire senza che potessero realmente fermarsi.
E mentre gridavo di dolore e di disperazione, Ryan e gli altri miei compagni mi trascinavano via lontano da lui e da quella distruzione, non potendo mai dimenticare quel che restava di quel giorno pieno di disperazione nel vedere qualcuno strappato alla vita.
Un amico che non avrei mai potuto dimenticare, in attesa di confrontarmi con colei che davvero era riuscito a farlo sentire una persona migliore, ricordandomi che dovevo rimanere in vita per vincere questa guerra per lui e per la mia Kate, sperando che la sua vita non potesse essere messa a dura prova com’era successo a me.


“Kate, mi manchi moltissimo” pensai prima di addormentarmi su quella nave mentre mi trascinava via lontano da quella base “Ho bisogno di rivederti, di risentirti e di credere che tu sia al sicuro in questo mondo pieno di morire, in attesa che le nostre vite, la nostra felicità e il nostro amore possa essere riunito.”

   
 
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