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Autore: Diana924    13/05/2022    0 recensioni
Chicago non è mai stata una delle sue città preferite ma Klaus Mikaelson è disposto a riconoscerle del fascino.
klefan ambientata ai tempi di Chicago, Ripper!Stefan
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Klaus, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Titolo: is Something Bigger than Us
Personaggi:Klaus Mikaelson, Stefan Salvatore
Rating: NC15
Note: pre Season1, slash, Ripper!Stefan
Nota2: non sapevo dove metterla, se qui o su The Originals, poi mi sono ricordata che avendola ambientata a Chicago, anni '20, poteva stare tranquillamente qui essendo pre-serie
Nota4: un po' di klefan non ha mai fatto nessuno, come dico sempre "se invece della CW se ne fosse occupata HBO avremmo avuto klefan e klelijah canon"


 

Chicago non è mai stata una delle sue città preferite ma Klaus Mikaelson è disposto a riconoscerle del fascino.

Vi era stato per la prima volta ai tempi dell’esposizione universale con i suoi fratelli, una cittadina incantevole sebbene troppo ventosa e troppo piena di irlandesi. Come tutti i creoli, e lui lo è diventato d’adozione, aveva sempre mal visto gli abitanti dell’isola di smerlando che dai tempi della carestia si erano riversati a fiotti su New Orleans. Troppo rozzi, troppo prolifici e troppo bigotti, quella gente lo aveva immensamente seccato ma era stato costretto ad accettarli, ucciderli non sarebbe servito a nulla gli aveva ricordato Elijah con filosofica rassegnazione.

Rebekah però ha insistito per andare al nord e come sempre non ha saputo negarglielo, ignora dove sia suo fratello ma è sicuro che Elijah sia sopravvissuto, Mikael lo ha sempre considerato il suo figlio preferito e non gli avrà fatto troppo male. Chicago è una città vibrante di vita, di musica, alcool, voglia di divertirsi e di lasciarsi la guerra alle spalle, come se gli americani sapessero davvero cosa sia la guerra.

Non se l’è presa troppo perché ha avuto la fortuna di incontrare Stefan Salvatore.

Certo, prima lo ha visto sua sorella ma bisogna pur imparare a dividere, no?

Sua sorella non en era stata entusiasta ma era bastato ricordarle che doveva essere grata di essere sopravvissuta a Mikael e per qualche motivo Rebekah non aveva protestato, meglio per lei. Stefan Salvatore era speciale, la gioventù della sua trasformazione era evidente, era irruento, spietato e amava la caccia più del nutrirsi ma aveva una luce negli occhi che Klaus aveva visto poche volte nella sua millenaria vita.

Stefan lo attraeva, lo rendeva ansioso di trascorrere la notte insieme, che fosse a caccia, a ballare in qualche locale e ad insegnargli altre cose divertenti, aveva così tanto da insegnare a Stefan, ricordava con divertimento la prima volta che lo aveva baciato, un gentiluomo del sud che non ha mai davvero sperimentato il peccato aveva pensato con un ghigno. Da lì in poi Stefan aveva preso coraggio, aveva capito che quelle erano solo stupide idee umane e che loro erano superiori a certe limitazioni e si era finalmente lasciato andare. E Stefan si era dimostrato irruento nel fare l’amore come lo era nella caccia, si faceva amare con la stessa furia e la stessa passione, e quel turbinio di emozioni lo inebriava. Aveva anche una vena dominante che per il momento sapeva tenere a freno ma forse… tra un anno, forse due, forse tre… chissà.

Per il momento non ci pensava nemmeno a lasciarlo dominare in camera da letto, molto meglio goderselo, anche quando fingeva di lasciargli il comando, l’altro era poco meno di un bambino e aveva così tanto da imparare.

Alzò gli occhi allo schizzo e si concentrò sul modello lasciandosi sfuggire un sospiro. Stefan era meraviglioso in quel momento, degno di un ritratto che meritava di finire in uno studio privato pensò prima di mordersi le labbra. Stava riposando senza alcun abito addosso, coperto a malapena dalla coperta scarlatta che gli arrivava a malapena ai glutei, il rosso del lenzuolo gli accarezzava il torace rendendo i suoi capelli densi di riflessi tizianeschi, se solo Klaus non avesse odiato così tanto la fotografia… che meravigliosa foto degna delle cartoline francesi avrebbe potuto produrre.

<< Il mio signore ha finito di ritrarmi? >> gli domandò Stefan facendolo sorridere, gli avrebbe tolto quell’impertinenza a suon di baci, sebbene lo divertisse l’altro doveva imparare il rispetto.

<< Finirò quando lo dirò io >> rispose prima di tracciare alcune linee sullo schizzo, godendo dell’espressione divertita di Stefan.

<< Voglio uscire. Ballare in un locale, bere whiskey di contrabbando, uccidere qualcuno… muore così tanta gente in questa città che non se ne accorgerà nessuno >> gli propose Stefan, solitamente adorava quella sete di sangue ma non poteva rischiare.

<< Tutto a suo tempo, devi imparare a controllarti, altrimenti qualcuno si accorgerà >> rispose prima di riporre carta e matita.

<< Abbiamo tutta la notte, dal tramonto all’alba, chi vuoi che se ne accorga? >> lo incalzò Stefan prima che lo raggiungesse.

<< Se ne accorgeranno, devo insegnarti così tanto >> mormorò prima di baciarlo sulla bocca, un bacio appassionato e carico di promesse che l’altro ricambiò con trasporto. Stefan gli si strinse addosso, le dita che giocavano con i bottoni della sua camicia mentre il contatto con la sua pelle nuda lo faceva fremere.

<< Vieni con me… scopami… prendimi… fammi tuo… fa l’amore con me… fai qualcosa >> lo implorò Stefan, gli occhi liquidi di desiderio e affamati.

<< Non volevi uscire? >> lo provocò lui mentre si sistemava tra le gambe di Stefan e sentiva i pantaloni farsi più stretti.

<< Abbiamo tempo, no? Dal tramonto all’alba? E possiamo rifarlo una volta fuori >> ribatté Stefan. Il pensiero di prenderlo contro un muro, ancora sporchi di sangue e con i rispettivi cuori che pulsavano impazziti lo eccitò più del necessario, Stefan era il compagno perfetto, aveva dovuto attendere quasi mille anni ma l’aveva trovato, nessuna donna e nessun uomo era mai stato in gradi di capirlo in quella maniera, nemmeno i suoi fratelli.

<< Non ti basta mai, eh? Attento bambino mio, prima o poi anche questo ti verrà a noia, speriamo solo che sia il più tardi possibile >> mormorò prima di morderlo procurandogli il primo gemito della serata, quella si che sarebbe stata una notte produttiva pensò Klaus Mikaelson mentre sentiva le mani di Stefan Salvatore abbassargli con forza i pantaloni, d’altronde avevano così tanto tempo, dal tramonto all’alba, no?

   
 
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