È la cuccia del cane Melampo, il mondo.
Paglia intrecciata di raggiri, le notti nel pollaio.
Ma è il giaciglio intessuto di attese e riposi del fedele Argo, la mia mano.
Che oggi ti culla, con l'indice a sfiorarti il cuore, minuscolo rullante, poggiato al giorno, che desta ogni alba.
Ogni respiro è tramontana chiara, a rasserenare cieli e menti.
E le stelle tutte restano invisibili.
Impigliate per gioco alle nubi imperlate.
Desiderano specchiarsi, vanesie, nell'oceano dei tuoi occhi, quando ovunque è buio.
Ti cinge il peso di una piuma e lo spirito di gemma rara.
Una mandorla d'agata piena, è coltre come vesti leggere, in questo quarzo di luna.