Quando Hanamichi rientra dalla sua corsetta, aprendo la porta fa quasi un salto indietro.
La musica è altissima.
In genere non gli dispiace troppo, anche a lui piace ascoltarla e quando è preso bene canta e balla, ma si aspettava che Kaede ancora dormisse. La domenica non capita praticamente mai che sia sveglio prima delle 12, e a lui piace preparare un ricco brunch in una giornata di generico, puro e adorabile ozio.
Inquadra invece Kaede che sta spolverando il soggiorno, muovendo i fianchi a ritmo delle ultime hit. E sta cantando. È piuttosto coinvolto e, quando si gira e lo vede, ha un moto di stupore e recupera il telecomando per abbassare un po'.
"Mmh, pensavo fossi dedito solo al rock e ai grandi gruppi degli anni '70, '80..." commenta Hanamichi distrattamente, apprezzando quella versione di Kaede casalingo, lo trova irresistibile anche con i pantaloni della tuta e un'anonima t-shirt grigia.
"Colpevole, Vostro Onore, mi piacciono anche le canzonette che danno continuamente in radio e che mi si sono incollate al cervello"
Hanamichi solleva le mani. "Lungi da me giudicare", apre il frigo e recupera del succo di frutta, versandosene un abbondante bicchiere. Poi si butta sul divano in maniera tutt'altro che elegante. "E poi non ho da lamentarmi...ti dispiace se rimango qui a godermi il resto dello show?"
Kaede rotea gli occhi al cielo, rialzando la musica ma tenendola a un volume accettabile per consentire il dialogo. Poi riprende a spolverare.
"Di che stai parlando?"
"Mh..." Hanamichi inclina la testa, ghignando, "il tuo sedere visto così è davvero intrigante..."
Kaede lo guarda fingendosi oltraggiato. "Mi stai oggettificando?"
Hanamichi annuisce senza vergogna. "Sì. E ho proprio voglia di fare la doccia. Che ne dici?"
"Prima devo finire qui..."
"Ma prego, non ho fretta. È sottinteso che vorrei farla insieme...sai, per risparmiare acqua, l'ecologia, eccetera..."
Kaede, che pur ama assicurarsi che la casa sia ben pulita e ordinata, cerca di sbrigarsi più che può.