AVVISO: contiene spoiler! se non volete sapere, non leggete!   


 

La luce del tramonto stava colorando di rossiccio le acque calme della Senna, mentre sul ponte la figura del ragazzo con la sua inseparabile chitarra alla spalla si fermava a rimirarle i giochi di luce riflessi sul fiume.

Luka Couffaine era ancora visibilmente pensieroso per tutta quella giornata così inaspettata.

Non solo aveva finalmente avuto l’ardire di dire chiaramente quello che voleva fare, perché oltre a suonare il suo più grande sogno era quello di poter costruire gli strumenti con le sue stesse mani, ma aveva anche dovuto combattere contro un akumizzato che poteva esaudire i desideri che si nascondevano in fondo al lato bambino di ogni persona che colpiva. Quel giorno aveva fatto anche la scoperta più sconcertante di tutta la sua vita.

Sotto la maschera di Chat Noir si nascondeva il volto famoso di Adrien Agreste.

Avrebbe addirittura dovuto rendersi conto che il comportamento di Chat Noir era esattamente come quello di Adrien, sempre pronto a mettere in gioco tutto di se stesso per far felici le persone che lo circondano (o nel caso dell’eroe gatto, far felice la sua lady). E con tutte le buone qualità che aveva, oltre al grandissimo cuore d’oro che si ritrovava, quel ragazzo biondo si meritava davvero di possedere quel miraculous, visto anche lo stile di vita a cui il padre lo costringeva, sempre recluso in quella enorme villa tutto solo, scortato a vista in quelle poche volte che gli era concesso uscire solamente per partecipare a qualche servizio fotografico o per qualche evento pubblicitario. Ma sempre affrontando tutto con il sorriso sulle labbra e gli occhi brillanti di vita.

Sì, Adrien Agreste aveva lo spirito giusto per poter domare facilmente quel kwami combina guai di Plagg.

O almeno questa era la versione che Sass gli raccontava in merito al gattino della distruzione ogni volta che gli veniva affidato il miraculous del serpente da parte di Ladybug...

Ladybug...

Luka si ritrovò a sospirare sconsolato, sempre più consapevole del fatto che Marinette ormai per lui era ancora più irraggiungibile. La stessa ragazza che si era rivelata essere sotto la maschera a pallini neri.

Quella stessa ragazza di cui si era follemente innamorato, e ed ora che ne conosceva l’identità segreta, capiva cosa avesse visto Chat Noir nell’eroina più amata di tutta Parigi.

Perché oltre ad avere una forma sinuosa e aggraziata quando si lanciava tra i palazzi della città con il suo yo-yo, la corvina aveva più volte dimostrato di essere una persona risoluta e sicura di sé oltre a sfoderare un coraggio invidiabile, tranne quando si trovava davanti al suo amore segreto.

Il chitarrista si passò nervoso una mano tra i capelli, ripensando a quante volte aveva visto Ladybug comportarsi esattamente come Marinette davanti al ragazzo biondo, balbettando cose sconclusionate e parole buttate a caso, o rischiando di finire addosso a qualche ostacolo perché l’attenzione dell’eroina era rivolta da tutt’altra parte.

Rivelandosi sempre di più “una ragazza straordinaria, limpida come una nota musicale e sincera come una melodia. Sei la musica che suona nella mia testa dal primo giorno che ti ho incontrata”.

Erano quelle le esatte parole che aveva usato quando l’aveva guardata negli occhi blu e si era dichiarato, ricordando ancora come le si erano imporporate le guance, facendola sembrare ancora più adorabile di quanto fosse già di natura.

Così come quando erano usciti insieme in quel breve periodo che si erano frequentati, e il rossore era riapparso sul bel volto di Marinette quando stava per baciarla quella prima volta al cinema, facendo quasi avverare quello che era stato uno suo desiderio profondo e tanto sperato, anche se sapeva benissimo che la piccola e dolce Marinette era innamorata ancora di Adrien.

Ma poi c’era stato quel segreto che lei gli teneva nascosto durante le sue sparizioni improvvise, ed ora che Luka sapeva la verità sulle identità segrete dei due eroi più amati di tutta Parigi, dentro di se stava prendendo sempre più consapevolezza che mai avrebbe potuto conquistare il cuore di quella ragazza così solare e piena di vita.

In fondo, chi mai avrebbe potuto mai competere con l’eroico ragazzo biondo dal cuore d’oro?

Di certo non lui!

Luka emise l’ennesimo sospiro sconsolato, passando di nuovo la mano tra le ciocche di capelli e scompigliandoli ancora di più, prima di riassestarsi la sua amata chitarra sulla spalla e sorridere nel prendere la decisione più difficile: avrebbe fatto di tutto perché Adrien Agreste aprisse finalmente gli occhi e si accorgesse di quanto fosse speciale Marinette, mentre Viperion avrebbe fatto in modo di far capire a Lady Bug di quanto fosse adorante lo sguardo innamorato che Chat Noir rivolgeva solamente a lei.

Sì, sarebbe stato lui a fare le veci di cupido, e si stava prefissando di fare addirittura l’impossibile per far incontrare finalmente quei due cuori innamorati che erano più vicini di quanto potessero credere.

Perché alla fine, Marinette e Adrien si meritavano di essere felici insieme.

Con il cuore e la mente più leggeri, Luka prese infine la direzione verso la Liberty, cominciando a canticchiare qualche nota a caso, provando a comporre una melodia pensando ai due amici, non accorgendosi nel suo essere in sovrappensiero di andare a scontrarsi con la figura di una ragazza bionda con un ciuffo rosa, finendo entrambi con un capitombolo a terra.

-Scusa, scusa, scusa... E’ tutta colpa mio, mi sono distratta e ... - Stava provando a dire la ragazza, fermandosi poco dopo nello scrutare il volto dell’altro. - Ma tu sei uno degli amici di Marinette?

Ancora seduto a terra, Luka sorrise nel riconoscere la ragazza con la quale si era scontrato come la sorellastra di una compagna di classe di Marinette e Adrien, e anche se ci aveva scambiato giusto un paio di saluti frettolosi, gli aveva fatto una buona impressione, facendogli intuire che nel cuore fosse una persona dolce e sensibile.

-Anche tu sei un’amica di Marinette,se non sbaglio. - disse a sua volta il chitarrista, alzandosi e tendendo poi la mano alla bionda per aiutarla a rimettersi in piedi.

-Sì, - rispose lei di rimando. - Ci siamo visti in un paio di occasioni, e forse non ci hanno nemmeno presentati...

-Zoe, giusto? - interruppe Luka, sorridendo dolcemente nella sua direzione, lasciando la ragazza piacevolmente sorpresa. - Io sono Luka.

Zoe riprese tra le sue dita la mano che Luka le stava di nuovo porgendo, stringendo con determinazione, e facendo arrivare sulla pelle del ragazzo un brivido strano e diverso da qualunque altro provato mai prima.

I due ragazzi rimasero così per qualche istante, guardandosi l’uno negli occhi dell’altro, continuando a tenere quel contatto tra i palmi delle loro mani, mentre una voce allegra stava cantando avvicinandosi a loro.

-Non vi ho mai visto al mio carretto, altrimenti mi sarei ricordato di voi! Vediamo un po’ che gusti posso abbinare per questa adorabile coppia di giovani! - esclamò André il gelataio, cominciando ad armeggiare con tutto il suo arsenale per comporre il suo famoso gelato degli innamorati.

Luka e Zoe si guardarono di rimando, sorridendosi a vicenda e facendo cenno al gelataio che sì, avrebbero volentieri preso e condiviso una delle sue deliziose coppe di gelato.

E mentre la ragazza si metteva a osservare entusiasta i movimenti con cui l’uomo componeva la sua creazione, nella mente del ragazzo prese vita una nuova melodia. 



 

angoletto autrice: la dichiarazione di Luka è riportata pari pari dalla puntata di Silencer, dove in nostro chitarrista è stato akumizzato per la prima volta.