Libri > Fairy Oak
Segui la storia  |       
Autore: ElwingStarLight    06/06/2022    0 recensioni
Sono passati cinque anni da quando Felì ha lasciato il suo incarico e molto è cambiato nel villaggio della Quercia Fatata.
Il Male non ha mai lasciato la Valle di Verdepiano e ora si prepara a colpire, più forte che mai, proprio il suo simbolo.
Scontri, addii e sorprese accompagneranno i protagonisti e anche nuove conoscenze…
Una misteriosa forestiera svelerà gli oscuri segreti che si celano dietro il Potere Originale, gettando luce su un passato dimenticato e preparando i protagonisti a un futuro incerto.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
𝐎𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐌𝐚𝐫𝐞

"Temby... Temby..." una voce gli giunge da lontanissimo, ovattata e inquinata dal violento rumore del mare, la fredda brezza lo fa tremare incontrollato nei fradici vestiti, mentre lampi bianchi di puro dolore gli attraversano la vista annebbiata.

Visioni e confusi ricordi di un naufragio si scontrano nella sua mente, senza però riuscire a palesarsi del tutto, facendolo urlare per la profonda e fresca paura provata per la sorte sua e di tutti i suoi compagni.

Qualcuno sta cercando di riportarlo al presente, probabilmente la compagna Marion Diderous, scuotendolo malamente per il bavero della divisa e urlandogli addosso insulti odoranti di alcool, ma la sua coscienza non risponde, persa nei ricordi degli ultimi tumultuosi mesi.

~•~

Neanche tre stagioni prima, appena divenuto maggiorenne, Charles Raynold Temby aveva subito preso il mare, imbarcandosi come semplice guardia marina sulla nave mercantile Dama dei Venti, onorando così la lunga tradizione familiare.

Cresciuto con i racconti delle eroiche e coraggiose gesta del nonno paterno mai conosciuto, condotte in esotiche e inesplorate terre ai confini del globo, Charles aveva da sempre sentito come una chiamata che lo spingeva verso quell'orizzonte lontano, che molte anime attira, ma non sempre restituisce.

Il mondo è tutt'altro che conosciuto, vuoti e tremule teorie dilagano inesorabilmente anche nei planisferi più accurati, alimentando le leggende di misteriose e incantate terre e spingendo così tanti ingenui ragazzi a imbarcarsi per l'ignoto in cerca di ricchezze.

"Ritornerò prima del prossimo inverno, non temere" aveva rassicurato quel giorno Charles, asciugando le lacrime dell'anziana nonna che, ormai consumata dall'età, lo aveva confuso con il marito William Temby, che con quelle stesse identiche parole, molto tempo prima, si era congedato da lei per sempre.

"È una promessa".

Ma fin dai primi mesi di navigazione il viaggio si era rivelato tutt'altro che semplice e la promessa fatta alla partenza non sembrava più così scontata: tempeste, venti avversi o settimane di bonaccia sembravano tormentarli e già a bordo dilagavano il timore e i sussurri di malocchio.

Durante una tempesta particolarmente violenta, dove i cavalloni si innalzavano fin sopra l'albero maestro e l'ululato assordante del vento scuarciava le vele, Charles stava facendo di tutto per legare ogni cosa, quando venne subito distratto da un urlo vicino.

Uno schiavo originario delle esotiche isole meridionali era stato travolto da un'ondata improvvisa e ora stava lottando con immane forza per non perdere la presa dal parapetto, ricevendo però solo gelida indifferenza da parte dei compagni vicino.

Senza perdere tempo Charles si era subito precipitato in suo soccorso, cercando disperatamente di aiutarlo a issarsi a bordo e assicurando subito anche lui con una fune.

"Mi hai salvato la vita..." confusione traspariva dall'altrimenti calma e calda voce e subito scrutava con timore e sospetto quello strano ragazzo, chiedendosi perché avrebbe dovuto rischiare così tanto per lui, quando il mondo non gli aveva mai mostrato pietà.

"Tutto per un compagno" aveva risposto Charles con semplicità, e dopo un breve sguardo carico di profonda intesa e rispetto, i due si strinsero la mano, divenendo amici.

Cole, così si chiamava il ragazzo, era un narratore eccezionale, oltre che un appassionato astrologo, e tutte le volte che potevano sfuggire alle loro mansioni, i due si rifugiavano tra il sartiame, naufragando tra stelle e ricordi lontani.

Aveva avuto una dura vita, rapito dagli schiavisti appena bambino, orfano senza nome e senza patria in una realtà che mai lo avrebbe accettato, ma dai suoi racconti Charles poteva percepire con chiarezza in Cole una volontà di ferro e un animo indomabile, che nessun sopruso avrebbe mai piegato.

Presto la loro compagnia si allargò e d'un tratto quel viaggio sciagurato divenne decisamente più piacevole: Evelyn Lance, l'infermiera di bordo, si univa timidamente alle loro conversazioni, arrossendo ogni volta che incontrava lo sguardo di Cole, mentre ormai i battibecchi tra Charles e Marion Diderous erano all'ordine del giorno.

"E dai, Temby, possibile che mi devi sempre rovinare il divertimento?" disse Marion, prendendo ampie boccate dal sottile ed elaborato narghilè, mentre nascosta sottocoperta contava le numerose vincite della serata precedente.

"Rischi già abbastanza provvedimenti per lo spaccio di alcolici e tabacco sottobanco, ma usare dadi truccati? Gli altri non sono scemi e non vorrei essere te quando si accorgeranno che li hai truffati" disse Charles, cercando di far riflettere l'amica, ma subito lei lo interruppe.

"Calma, bello, perché tanta ansia? Non la vedo proprio come una truffa, più come... uhm, un'opportunità? Oh, be', comunque sia nessuno oserà sfidarmi, sanno bene a cosa vanno incontro" e con un sorriso estrasse le sue pistole gemelle, facendole volteggiare tra le mani, ammirando le istoriazioni in bronzo.

"Prima o poi finirai con i pesci ed io con te" sospirò esasperato Charles, abbandonandosi teatralmente su una branda, ma subito Marion gli scompigliò i capelli per dispetto, ridendo alla reazione buffa dell'amico e offrendogli del rum appena sgraffignato.

Tutto stava filando liscio, la tabella di marcia era perfettamente rispettata ed entro poche settimane sarebbero finalmente rientrati in porto, quando un giorno accadde qualcosa di veramente strano: un veliero fantasma apparve all'orizzonte, solo nefasti corvi per equipaggio.

Il capitano, nonostante il timore e la superstizione dei suoi uomini, aveva comunque ordinato di ispezionare la misteriosa nave in cerca di tesori e risposte, ma nulla si scoprì sulla sorte toccata a quell'equipaggio.

Tra il gruppo inviato nel sopralluogo vi era anche Marion Diderous, che con l'abilità di un gatto riuscì ad intascarsi non vista l'unica cosa di valore superstite sulla nave, ovvero una splendida gemma iridescente incastonata in un medaglione d'oro bianco.

"Altro che presagio di sventura, questa nave è stata una benedizione!" esclamò euforica Marion, mentre con Charles, Evelyn e Cole brindava nascosta all'inaspettato tesoro che era riuscita ad arraffare.

"Non ci toccherà mai più penare per mare, grazie a questo faremo una vita da re e regine!".

Ma da quello strano avvenimento la sfortuna sembrava essere tornata a tormentarli, venti e correnti avverse avevano dirottato la loro navigazione e da giorni andavano alla deriva, prigionieri di una nebbia innaturale.

Lo strano medaglione sembrava pulsare di energia propria al collo di Marion, ma lei non ci prestava molta attenzione, attribuendo la colpa al nervosismo per la pessima situazione.

Una sera, stufa delle preoccupazioni di Charles e volendo concedere un momento appartato a Cole ed Evelyn, Marion si avventurò nella personale riserva di liquori del capitano, decisa a concedersi una bella sbornia.

Stravaccata a poppa, con le gambe appoggiate sull'elaborata polena di sirena mangiata dal sale, Marion prese una generosa sorsata di sherry, quando qualcosa di terribile emerse d'improvviso dalla nebbia.

"INVERTIRE LA ROTTA, SUBITO!" urlò con quanto fiato avesse in corpo, precipitandosi a dare l'allarme all'equipaggio addormentato e pregando con tutta se stessa di arrivare in tempo dai suoi amici.

Un promontorio, immenso e inevitabile, era d'improvviso emerso da quel mare di nebbia, scogli aguzzi della costa rocciosa stavano già scuarciando lo scafo e violente onde stavano dando loro velocità, spingendoli verso un definitivo e mortale impatto.

Un istante e tutto si ridusse in sale e lacrime.

~•~

‹‹Che diamine è successo...?›› esclama confuso Charles, prima di esplodere in una violenta tosse, mentre la vista finalmente si schiarisce e i ricordi delle ultime ore tornano prepotentemente a galla.

‹‹SPAVENTAMI ANCORA COSÌ E IO-›› quasi Marion gli perfora i timpani, catturandolo in un'abbraccio micidiale e insultandolo per averla fatta preoccupare, ma vengono interrotti da Evelyn, preoccupata delle possibili ferite.

‹‹Se vi dovesse accadere qualcosa non mi perdonerai mai, abbiamo già perso così tanti compagni...›› lacrime e dolore impediscono ad Evelyn di andare avanti e subito le braccia di Cole sono lì per rassicurarla.

La consapevolezza di essere gli unici sopravvissuti al disastro precipita su di loro, nulla è rimasto di ciò che un tempo era la Dama dei Venti, cancellato completamente dal mare, e con terrore si domandano quale sorte toccherà ora loro.

‹‹Marion... ora sei tu quella più alta in comando, cosa hai intenzione di fare?›› esclama Charles, chiedendosi come sarebbero mai sopravvissuti da soli in questa terra non segnata sulle mappe e dimenticata dagli dei.

‹‹Vi stupirà saperlo, ma ho già una mezza idea›› esclama la ragazza, mostrando loro il medaglione che ora si tende visibilmente nell'aria, spingendo impazientemente la sua padrona verso Fairy Oak.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fairy Oak / Vai alla pagina dell'autore: ElwingStarLight