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Autore: devil_may_cry_wrath_92m    07/06/2022    0 recensioni
un vecchio incubo in cerca di vendetta tornato dal passato di testarossa, ricompare per seminare la morte e la paura e sembra ben deciso a cancellare ciò che la mithril ha costruito, ma anche wraith ha vecchi conti in sospeso
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sousuke Sagara
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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HONG KONG VERSO LE CINQUE DEL POMERIGGIO: L’agente Tan era alla fine del suo turno e l’unica cosa che stava pensando era la birra gelata che l’aspettava al bar all’angolo. Davvero squallido si diceva, ma in quel momento era l’unica cosa che gli importava, solo quello gli importava da quando sua moglie era morta, uccisa durante l’attacco di quel misterioso AS alla città che aveva quasi scatenato una nuova guerra civile con la Cina del nord. Quasi gli dispiaceva che non fosse successo, almeno adesso sarebbe morto e non avrebbe più dovuto bere per dimenticare che l’unica cosa che lo aspettava era una casa vuota e silenziosa. Quanto avrebbe voluto morire, ma sembrava quasi che non potesse essere esaudito, da quando l’emergenza era passata e l’AS era stato distrutto, sembrava che i criminali fossero scomparsi, niente, neanche un teppista che faceva graffiti sui muri, la città sembrava in completa pace e il desiderio di Tan di morire per mano di qualcuno, sempre più distante. Era quasi arrivato al bar, doveva solo svoltare l’angolo quando accadde. Sentì come il rumore di un risucchio, poi una puntura e infine un dolore lancinante in tutto il corpo che lo fece cadere a terra. Dopo qualche istante, Tan aprì gli occhi e guardò chi lo aveva aggredito e rimase senza parole nel riconoscere chi lo aveva colpito. Quei capelli castani tagliati alla moda, il maglione rosso, e quel sorriso che lo accoglieva sempre quando tornava a casa, quella era Xian, sua moglie. “Tesoro” disse Tan “Tu…qui? Come è possibile?!” “Sono qui, amore mio e presto saremo insieme per sempre” sul volto di Tan comparve un’ espressione di orrore: gli occhi di sua moglie erano diventati due pozzi neri da cui sgorgavano copiosi rivoli di sangue e la sua mano destra si era trasformata in una specie di artiglio “NO, NOOO. CHE COSA SEI? VATTENE VIAAAA!” Tan prese la sua pistola, ma prima che potesse sparare, la sua mano venne tranciata di netto. L’urlo dell’agente si sentì a quasi un’ isolato di distanza. Isola di Merida il giorno dopo: Teletha Testarossa, erano nel suo ufficio quando la sottoufficiale addetta alle comunicazioni entrò con un rapporto in mano. Dopo il saluto militare, questa le mostrò cosa aveva scoperto. “E’ una notizia certa?” “E’ successo ieri ma le informazioni sono certe” Oltre al rapporto c’era anche una foto riguardante il caso: Un’agente della polizia di Hong Kong privo della mano destra, il volto contratto in una espressione di puro terrore e accanto a lui c’era un jack in the box aperto, con il pupazzo a forma di spauracchio armato di falce solo che questa volta il messaggio non era su un foglio, ma inciso con la punta di un coltello sul petto dell’uomo: SALVE SIGNORI DELLA MITHRIL COME VA? QUESTO è IL MIO SECONDO AVVERTIMENTO! “A quanto pare il nostro misterioso burlone ce l’ha proprio con noi!” disse Mao mentre guardava l’immagine sullo schermo della sala brifing insieme a Kurz , Clouzot, mentre Testarossa e Kalinin li aggiornavano su quanto era successo. “ Esatto, e il problema è che non riusciamo a capire quale sarà la sua prossima mossa” rispose Kalinin “Prima ha colpito una nostra caserma per mandarci un messaggio, ora uccide un agente di polizia e sempre per mandarci un messaggio e colpisce ad Hong Kong, una città in cui abbiamo recentemente svolto una missione. E’ chiaro che non è un caso” rispose Clouzot “No non lo è” disse Testarossa “Ha colpito in una zona dove noi siamo già stati per sfidarci apertamente. Mi chiedo che cosa farà adesso” “Nulla di buono scommetto” rispose Kurz “E mi dispiace che non siamo riusciti a cavare niente di sensato da quella ricerca a Berlidaob” “Beh, questo non è proprio esatto Kurz” gli disse Mao Il biondo alzò gli occhi al cielo: “Mao ancora quella storia? Quel vecchietto era ubriaco marcio” “Di che cosa state parlando?” disse Kalinin ai due Mao e Kurz guardarono il loro superiore sorpresi “Mi scusi signore, non ha ricevuto il nostro rapporto sulle indagini?” “No” Questa volta fu Mao ad alzare gli occhi e poi squadrò Kurz con uno sguardo omicida, era chiaro che si era dimenticato, come al solito, di compilare il rapporto e lei, impegnata con altre faccende , non aveva controllato il suo operato. Sospirando, la mercenaria raccontò ai suoi superiori ciò che avevano saputo da Seiji. Finito il rapporto il colonello parve visibilmente turbata, quell’incubo che aveva fatto gli era tornato in mente, ma scacciò via il pensiero giudicandolo sciocco e privo di importanza. In quel momento si sentì una voce provenire dall’altoparlante della stanza, era Mardukas: “Comandante, abbiamo ricevuto una richiesta di colloquio dalla struttura di contenimento della Mithril in Australia. Pare che uno dei detenuti voglia darci informazioni sulla persona coinvolta in tutto questo” “Di chi si tratta?” “Dell’ ex capitano Vincent Bluno” A quel nome, Weber e Mao assunsero un’espressione disgustata, Bluno era il bastardo che aveva fatto passare le informazioni al tunnel di Nanchino all’Amalgam, l’organizzazione contrapposta alla Mithril che cercava di rapire Chidori; in quell’occasione tre uomini della Mithril erano morti, uno era anche un’ amico dei due mercenari. Per fortuna ,grazie a Testarossa, la squadra era riuscita a salvarsi e poi avevano rintracciato e catturato Bluno in Sicilia. Dopo averlo torchiato avevano saputo il nome dell’organizzazione che l’aveva pagato per tradirli ma a parte ciò non sapeva niente altro, era stato rinchiuso in una struttura della Mithril e nessuno ne aveva saputo più niente, per quanto Weber , Mao e Clouzot ne sapevano poteva essere morto, non gli importava. “Che cosa sa e cosa vuole in cambio?” domandò Testarossa “Ha detto che vuole parlare con lei colonello e ha specificato che sa chi c’è dietro a tutto questo. Probabilmente, in cambio vuole la libertà o almeno il trasferimento in un prigione meno dura di quella in cui si trova” “Non è più a Sydney?” “No,, visto che non sapeva nient’altro riguardo all’ Amalgam, è stato trasferito in un carcere del Messico. Una zona così isolata che nessuno sa di essere sotto la nostra gestione” “come si chiama il posto?” “Santa Prisca” Testarossa, rimase in silenzio per qualche minuto toccandosi la lunga treccia che portava, poi disse: “D’accordo prepari il De Daanan, faremo rotta verso le coste messicane” “Signorsì” Il colonello guardò il maggiore Kalinin e gli chiese: “Pensa che sia una buona decisione?” “Ritengo che in questo momento ci servano tutte le informazioni possibili riguardanti il caso. Perciò se Bluno sa qualcosa tratteremo con lui” Clouzot approvò con un cenno della testa e anche Mao lo fece, seppur con amarezza, solo Kurz, con un movimento della mano, fece capire il suo disgusto nel trattare con quel giuda ma disse comunque: “La decisione spetta a lei colonello” Un’altra chiamata da parte di Mardukas sembrò sciogliere il clima di tensione che si respirava nella stanza: “Mi scusi comandante, ma l’aereo dei rifornimenti sta arrivando sembra con due ospiti inattesi” “Chi sono?” “Il sergente Sagara e la signorina Kaname Chidori”
   
 
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