Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Medea Astra    10/06/2022    0 recensioni
“Lasciami, mi fai male, smettila subito” disse lei rossa in viso.
“ No, non ti lascerò andare finchè tu non mi avrai detto il vero motivo per cui hai insistito perché quello rimanesse a vivere sotto il tuo stesso tetto.”
Bulma stava per dare una delle sue solite risposte pungenti quando un boato infranse il silenzio dei suoi pensieri.
I due giovani si guardarono in giro spaesati per capire da dove provenisse quel rumore poi, un pensiero fulmineo e terribile attraversò la mente di Bulma che subito corse fuori in giardino in direzione della gravity room.
“ Sono sicuro che è successo qualcosa a quel congegno infernale, forse Vegeta l’ha spinto troppo in là, forse le pareti non hanno retto alla veemenza dei suoi colpi, forse…” i pensieri di Bulma furono interrotti ancora una volta, adesso però a porre un freno alla sua mente non fu il suo udito ma i suoi occhi che raccapricciati e terrorizzati osservavano la scena che le si parava davanti.
La gravity room era esplosa.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Vegeta le cinse i fianchi con un braccio. Posò piano il capo nell’incavo del collo di Bulma e vi depositò un leggerissimo bacio. Se la pelle della donna non fosse stata più che sensibile al tocco del Sayan, non si sarebbe neanche resa conto di quel fugace contatto tra la sua pelle e quelle labbra screpolate dal sole e dalla salsedine.

“ Sei una donnicciola e non capisco perché ti ostini a negarlo” soffiò il principe all’orecchio della scienziata.

Lei sbuffò a metà tra il divertito e il seccato, poggiò una mano su quella che lui aveva poggiato sul suo grembo e strinse forte.

“ Non lo sono. Non lo sono affatto – disse convinta – ho solo … ho solo questo nuovo timore, questa paura che mi contorce le budella e che mi fa pensare che quelli come te, prima o poi, andranno a morire in uno dei tanti scontri in cui vi gettate come il Genio sui giornaletti zozzi!”

Al sayan scappò una risatina divertita.

“ Ah allora non era una mia impressione che il vecchiaccio fosse particolarmente affascinato dalle belle donne!”

La donna scosse la testa.

“ No, sono decisamente il suo tallone d’Achille!” rispose abbandonando per un attimo la tensione che le avviluppava le membra.

“ E comunque tu non pensi che quelli come me vadano a gettarsi negli scontri per puro piacere, tu pensi che IO lo faccia. Lo hai detto chiaro e tondo prima, secondo te mi viene duro al solo sentire parlare di un possibile scontro”

Bulma si voltò leggermente per guardarlo in viso, dal suo tono non riusciva a capire se fosse arrabbiato o altro.

“ E hai ragione – continuò il principe – IO amo combattere, amo la sensazione che si prova quando il nemico esala l’ultimo respiro guardandoti con terrore, amo percepire la paura, il timore e il terrore che accompagnano ogni mio passo ...”

Bulma si irrigidì leggermente nel sentire quelle parole. Ricordò il loro primo incontro, la paura di esser uccisa da quell’uomo dallo sguardo di ghiaccio e si trovò a constatare quanto le cose fossero cambiate nell’ultimo periodo.

Gli ultimi mesi erano stati come un giro infinito sulle montagne russe. Si era trovata dall’essere la fidanzatina di Yamcha, dal sopportare i suoi continui tradimenti, le sue scappatelle e le sue bugie, all’essere la compagna del principe dei Sayan.

E Bulma, in un barlume di fredda lucidità, non mancò di constatare come il trattamento a lei riservato, fosse diametralmente diverso da quello riservato a chiunque altro avesse avuto la sfortuna di incappare nel cammino del sayan.

“ Ma?” si azzardò a chiedere la donna, intuendo che il discorso del principe non fosse terminato lì ma che al contrario, preannunciasse uno strano cambio di toni e argomenti.

Vegeta si prese un attimo per osservarla.

“ Ma le cose adesso sono diverse – iniziò cauto, come sondando il terreno, mantenendo il contatto visivo con lei – muoio dalla voglia di combattere, è vero. Sono il principe dei Sayan, per me lottare, vincere e conquistare sono essenziali come per te bere, respirare o mangiare … ma adesso ho anche una strana premura di scendere in campo per arrestare il loro cammino, per evitare che possano fare del male ...” ma il principe non riuscì a terminare la frase, l’orgoglio glielo impedì.

Bulma capì.

Si alzò dalle gambe del principe. Lasciò cadere l’asciugamano e velocemente si rivestì, o meglio, si mise addosso degli slip puliti e un reggiseno e tornò a sedersi accanto all’uomo.

“ Scusa, con quel coso addosso non potevo sedermi comoda senza sembrare una che voleva lanciarla via” disse semplicemente.

Vegeta non le aveva staccato gli occhi di dosso nemmeno per un attimo. Si era perso nell’estatica contemplazione di quei ricciolini blu che scomparivano tra le gambe della donna, nella curva perfetta delle sue cosce mentre la stoffa leggera degli slip saliva a coprire il frutto del suo desiderio.

Ma lei non gli aveva detto nulla, non si era girata e non gli aveva chiesto di farlo.

Si era semplicemente sistemata davanti ai suoi occhi, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

“ Mesi fa quando quell’idiota ti aveva strappato il vestito, ti sei coperta subito il seno e oggi …” disse lui constatando stranito quel cambio totale d’atteggiamento. Che c’entrasse con quello che era successo in spiaggia?

Bulma sorrise.

“Abbiamo quasi fatto l’amore Vegeta … mi avevi già vista quasi completamente nuda … e so che non mi consideri una tua preda” disse lei infine.

Lui la guardò con fare interrogativo, mai aveva sentito quelle parole “ fare l’amore”, così lei aveva definito quel delicato inizio d’amplesso che era avvenuto tra loro poco prima.

“ Fare l’amore?” chiese palesando per la prima volta la propria ignoranza riguardo qualcosa.

Lei sorrise e annuì.

“ Sulla Terra a volte diciamo così – iniziò a spiegare pacatamente – sesso è quando lo facciamo con delle persone per cui magari proviamo solo dell’affetto o dell’attrazione fisica … – si interruppe un attimo in cerca delle parole giuste per dirgli quel che pensava – mentre … facciamo l’amore con la persona con cui condividiamo progetti, sogni, aspirazioni … con cui abbiamo voglia di costruire qualcosa insieme!”

Bulma rimase per qualche istante in attesa di una reazione da parte dell’uomo seduto al suo fianco, temeva di aver parlato troppo e di aver rovinato quello che sentiva crescere tra loro.

Ma Vegeta non si scompose più di tanto, certo, non le disse che anche lui aveva pensato ad un loro possibile amplesso in modo così romantico, ma si limitò ad annuire per poi alzarsi e tenderle la mano per aiutarla ad alzarsi.

Il principe fece per aprire la porta del bagno e andarsene quando sentì la delicata mano della scienziata stringersi attorno al suo polso.

“ Vegeta …” le uscì dalle labbra con uno strano tono, sembrava quasi intimorita.

Lui si voltò ad osservarla e quasi senza capirlo se la trovò nuovamente stretta addosso.

Bulma aveva le braccia strette attorno al collo del sayan, in punta di piedi si tendeva per aderire maggiormente a lui, per raggiungere quei pochi centimetri che li separavano ma che in quel momento le sembravano una distanza necessariamente da colmare.

“Grazie … grazie Vegeta”

Lui sorrise e la spinse ancor più contro di sé.

Percepì le curve del suo seno e del suo morbido ventre contro il proprio addome scolpito.

Lei lo baciò, poggiò dolcemente le sue labbra carnose contro quelle screpolate di lui e se ne appropriò mordendole piano, come a voler lasciare una traccia del suo passaggio.

Vegeta gemette a quel femmineo attacco, poggiò le mani sui glutei di lei e la tirò su fino a mettersela in braccio, il pube di lei, fasciato solo dal delicato slip che si era messa poc’anzi si scontrava ad ogni loro movimento con il rigonfiamento tra le gambe di lui.

La sentì gemere a sua volta per quella sollecitazione quasi fanciullesca, si beò del sentire la morbida carne delle sue gambe che affondava tra le sue mani callose mentre bramose e vogliose la toccavano nell’urgenza di averla tutta per sé.

Ripensò a tutte le sue avventure, al suo battesimo del sesso poco più che bambino, con un’abitante del pianeta Modur, a quelle urla di dolore che accompagnavano i suoi grugniti di piacere, ai suoi affondi egoisti e privi di ogni delicatezza e si sentì un uomo totalmente diverso rispetto a quello che popolava i suoi ricordi.

Se qualche anno prima gli avessero detto che si sarebbe trovato nel bagno di un vecchio terrestre a tenere tra le braccia una donna in paziente venerazione dei suoi sospiri di piacere, sicuramente avrebbe compiuto una strage per il sol fatto che qualcuno avesse potuto pensare a lui in tal modo.

Ma in quel preciso momento, in quel frangente di serenità, in quella stanza ancora piena di vapori e profumi della sua Bulma, decise di lasciare fuori dalla porta qualsiasi preconcetto e pregiudizio su di sé e su quello che avrebbe potuto o dovuto fare e si abbandonò completamente a lei.

Scivolò piano contro la porta, si sedette a terra tenendo Bulma ben ancorata a sé, la guardò con occhi ricolmi di parole mai dette mentre le slacciava il reggiseno.

Lei lo lasciò fare, si protese in avanti offrendosi al suo sguardo e alle sue labbra che non tardarono a suggere un capezzolo.

La donna reagì immediatamente a quell’attenzione, il seno le si inturgidì dando così modo all’uomo di giocare meglio con quella parte di lei così sensibile. Affondò le mani tra i capelli d’ebano di lui mentre sentiva l’eccitazione bagnare le sue mutandine tanto velocemente quanto si muoveva la lingua di lui sulla sua pelle.

“Vegeta” questa volta il nome dell’uomo uscì dalle sue labbra come una preghiera.

Lui strofinò le labbra sul suo collo per poi salire alla sua bocca e zittirla con un bacio.

La voleva.

“Vegeta” incalzò lei con maggiore affanno nella voce. Non aveva mai sperimentato quell’urgenza, quel bisogno di averlo.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Medea Astra