Videogiochi > Minecraft
Segui la storia  |       
Autore: AndreMCPro    15/06/2022    1 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ma questo vale anche per le fanfiction, milioni di mondi paralleli a quelli delle opere originali.
Tempo fa, io e mio fratello ci siamo trovati coinvolti nel compimento di una delle nostre stesse storie. Ma il nostro viaggio non è ancora finito, e così, dieci mesi dopo, qualcosa succede... e siamo richiamati in quel mondo per intervenire.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Herobrine, Notch, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alternative Dimensions
La Guerra del Cosmo
Cap.5 – Udienza con il Re
 
«Ecco due facce che non si vedono da parecchio tempo!» esordisce Angelo, avvicinandosi a noi e salutandoci con una stretta di mano e poi un abbraccio. «Me lo sentivo che prima o poi avrei rivisto le vostre brutte facce, solo non credevo ci volesse tutto questo tempo»
«E per noi è un piacere essere tornati, nonostante la situazione che ci ha appena spiegato Marco» risponde Massimo con un mezzo sorriso.
«Ma dove eravate finiti?» Riprende Angelo «Vi abbiamo cercati ovunque per un anno intero, ma ogni traccia trovata portava o a un vicolo cieco o ad altre persone che vi somigliavano»
«Eravamo a casa. Lo sapevate che abitavamo molto lontano e che non saremmo rimasti per sempre» rispondo io sorridendo.
«Ma non importa, adesso. Ci sono questioni molto più urgenti da risolvere» continua Massimo tornando serio.
«Scusate ma nessuno fa caso al fatto che il capo di questo gruppo segreto è nientemeno che un generale dell’esercito?» interrompe Ezio, rimasto schioccato dalla vista di Angelo.
«E chi altri poteva essere se non una ex spia che si è fatto le ossa con i peggiori criminali del paese e che ha cosi permesso la fondazione del regno? Certo, mi ha sorpreso vederlo, ma mi sembra più che ovvio che sia lui a dirigere questa organizzazione» risponde Massimo senza voltarsi.
«Beh, non sono proprio io da solo. Ho uno o due appoggi esterni, ma la loro identità è segreta per via dei loro incarichi. Tu, piuttosto, ragazzo. Non sei di qui. Sei di Vulcan City, giusto?»
«Sono qui per cercare tracce del Generale Ettore. Voi avete notizie?» incalza Ezio fissandolo negli occhi, ma Angelo ha il pensiero altrove. Continua a squadrarlo e a girargli intorno.
« Angelo, tutto ok? Che ne dici di andare a parlare con il nostro amico Spark?»
Alla mia richiesta lui si distrae e annuisce. «Vi devo avvisare, però: non è più lo stesso da quando ha nominato il nuovo reggente circa quattro anni fa. Non esce più dalla villa/castello ormai, e credo ci abbia voluti allontanare. Tornando ad Ettore… beh non è in città. È stato visto uscire dalle mura. C’è chi dice da solo, chi dice in compagnia. Non so dove sia finito, le mie spie non hanno più notizie in merito. Ora mettiamoci in marcia»
Con lui come guida ci avviamo fuori dalle grotte, sbuchiamo da sotto un tombino dietro una stalla e ci avviamo al palazzo scortati da Angelo, mentre il ragazzo viene tenuto buono nel covo in compagnia di Marco e altri cinque dei suoi. Ovviamente la cosa non gli è piaciuta, ma essendo un po’ troppo impulsivo o rimaneva di sua spontanea volontà o lo avremmo legato e imbavagliato su una sedia.
 
Raggiunto il palazzo facciamo richiesta di essere accolti dal re con un messaggio urgente, ma ad attenderci nella sala del trono non troviamo Spark, ma il suo reggente, Nikolas. La cosa non ci è molto gradita: Primo, non era la persona che ci interessava. Secondo… da quando Spark vuole una sala del trono? Tempo addietro mio fratello ha insistito tanto per farsi commissionare i lavori ma lui si è sempre rifuitato…
«Generale Angelo. È da diversi giorni che mi giungono strane voci sulla vostra presenza qui a Enderia, anche se le stesse poi venivano contradette dai vostri rapporti dal fronte. Come è la situazione ai confini Nord?»
«Stabile, per quanto si posa dire stabile la presenza di un uragano sulle nostre teste. Basta poco per far scoppiare un'altra guerra»
«Questo ad oggi non possiamo permettercelo. Non possiamo difendere due fronti.  Dobbiamo prima di tutto mettere a tacere quei poveri stolti e conquistare la loro capitale. In questo modo potremo espandere il regno, e solo allora potremo occuparci degli altri»
«Io credevo che volessimo cercare una tregua, mio signore, non distruggerli» risponde Angelo, perplesso.
«Sono stati loro i primi ad attaccare, perciò saranno i primi a cadere per la gloria di Enderia»
Angelo inarca le sopracciglia alle parole del Reggente, ma Massimo gli mette la mano sulla spalla.
«Vedo che hai due amici con te. Chi sono?»
«Messaggeri, mio signore. Siamo stati inviati dal Re Spark molto tempo fa. Abbiamo viaggiato per anni per portare la conoscenza della nostra comune terra a chi ne aveva bisogno, e…» Massimo viene bruscamente fermato.
«Già, la vecchia politica del nostro Re. Condividere le conoscenze per il bene comune. E adesso ci attaccano con le stesse tecnologie che noi stessi gli abbiamo consegnato. Persino l’ex ministro della ricerca e degli interni Sethbling ci ha traditi, e adesso è chissà dove ad armare i nostri nemici…»
«Seth, un nemico?» chiedo interrompendo il Reggente. Quello assottiglia gli occhi, chiaramente infastidito. Credo di avere una mezza idea del tipo di persona che abbiamo davanti.
«Si. Sethblig è un traditore. Come vorresti chiamarlo una persona che non rispetta le leggi, si ribella al suo re e fugge nella notte dalla città dirigendosi verso il fronte? Ma torniamo a voi. Cosa volevate dire al nostro Re di così urgente?»
«Abbiamo molte cose da discutere: notizie di altre regioni esplorate e alleanze possibili con altri regni. Abbiamo aperto molte strade e costruito ponti per la gloria del regno, ma noi siamo solo strumenti. È il Re che deve decidere il da farsi» risponde Massimo, notando il disappunto del Reggente nei miei confronti.
«Potete dire a me, sono il Reggente. Il re è molto malato e non può ricevere nessuno»
«Noi abbiamo nuove cure, potremmo provarne una per guarirlo. Sempre se ci permette di visitarlo, s’intende» incalza Massimo, prendendo alla sprovvista il Reggente che alza la testa sorpreso.
«Sì, si può fare. Ma non oggi. È molto stanco. Prendete delle stanze in città e verrete fatti chiamare domani mattina. Solo una domanda, però. Se siete due emissari, dovreste avere con voi delle spille che lo accertano. Potete capire che non posso far entrare chiunque nelle sale private del re. Vorrei vederle e fare degli accertamenti» e fa’ cenno a una guardia di avvicinarsi a noi. Inizialmente per noi non è un problema, in fondo è un reggente scelto da Spark. Non ci va a genio ma è una autorità. A quelle parole però Angelo inclina la testa e fa un movimento con il collo, come per stirarlo, e Massimo reagisce come di scatto.
«Mio signore, non possiamo consegnarle. Il Re ce le ha date e sarà il Re a togliercele. Domani mattina faremo i controlli richiesti, e se tutto è come dovrebbe essere visiteremo il Re»
Noto una vena pulsare sul collo del Reggente, ma la sua voce rimane calma.
«Si, certo, la legge è legge. Trovate una stanza e verrete richiamati domani»
Detto questo ci ritiriamo, e usciti di lì ci rendiamo conto che due soldati ci tengono sott’occhio.
«Mi spiegate cosa è successo lì dentro?» chiedo perplesso.
«Io non lo so, ho solo reagito al segnale di allarme di Angelo» risponde Massimo guardando Angelo in mezzo a noi.
«Circolano strane voci sulle sette spille reali. Vi spiego tutto più tardi, ora era importante che voi non perdeste le vostre» risponde Angelo, spiando con la coda dell’occhio le due guardie che si tengono a distanza ma che non ci perdono di vista.
Raggiunta una locanda di sua fiducia, entriamo nelle nostre stanze e lì ci facciamo dire il resto della storia.
«Voi avete perso le vostre spille? Sono rimaste solo le nostre?» chiedo immediatamente a Angelo senza quasi dargli il tempo di entrare nella stanza.
«Non le abbiamo perse. Ce le ha richieste Spark, e da allora le tiene tutte lui nella sua cassaforte. Credo non si fidi più di noi, nonostante ci abbia dato il grado di tre generali, Primo Ministro e sindaco rispettivamente»
«Con sindaco intendi Davide ad Atlantis, immagino, ma che storia c’è che riguarda le spille?» chiede Massimo facendo cenno di proseguire.
«Ho sentito dire che le spille contengono dei codici di comando che permetterebbero l’accesso alla sala più segreta del castello, dove il Re costudisce i suoi più grandi segreti. Ha senso perché, se ricordate, prima che voi spariste per dieci anni Spark aveva chiesto a Seth di fare una modifica alle spille rendendole come dei pass per le porte bloccate con codice di comando superiore. Io credo che abbia inserito anche una memoria al loro interno, ma»
Massimo lo interrompe subito «Non ci sono stanze del genere nella villa. L’ho costruita io, e tutti i lavori che la riguardano era tutti supervisionati dal sottoscritto e da Seth. Se ci fosse una stanza del genere lo saprei. Per quanto riguarda le spille…» prende la sua e fa per aprirla ma Angelo lo ferma.
«Se la apri viene compromessa. Dobbiamo raggiungere Spark e chiedere a lui. Seth si è reso introvabile, anche se so per certo che non è passato dalla parte del nemico. Non so dove ma è ancora nelle nostre terre, e lo troverò. Lui sa sicuramente qualcosa»
«Va bene, domani chiederemo anche questo. Ora fatti portare Ezio, vorrà sapere cosa siamo riusciti a fare e glielo dobbiamo» rispondo ad Angelo «Immagino che tu abbia provato a convincere il Reggente dell’innocenza di Seth» riprendo.
«Sì, ma è comunque sparito dalla circolazione nella notte. Immagino fosse per non farsi seguire, ma questo lo rende un fuggitivo, e non ho potuto dimostrare il contrario» e esce a prendere Ezio.
«Bene, ricapitoliamo. Abbiamo Spark “ammalato”, anche se direi più fuori di testa e intendo nel modo brutto, Seth che se la da a gambe e non sappiamo perché, Stefano al fronte, Angelo che fa la solita spia ma stavolta in casa, l’unico che sembra aver mantenuto il suo posto è Davide… dimentico qualcosa?» chiedo a mio fratello, che si aggira per la stanza in cerca di qualcosa.
«Si può sapere cosa cerchi adesso?» chiedo stizzito.
«Ho fame e qui non c’è niente da mangiare » risponde secco, come se non gli importasse nulla di quello che sta succedendo.
«Certo, lui ha fame Mi stai almeno ascoltando? »
«Certo! Anzi, mentre parlavi ho lasciato i miei piccoli amici in giro per la città. L’energia terminerà a breve quindi tra pochissimo avrò un resoconto della situazione» poi con molta calma si avvicina alla finestra e sbircia fuori «In più, quei due ci tengono ancora d’occhio. Non so se quello che ha detto Angelo è vero, ma quei tizi lì sotto mi fanno credere che qualcosa di vero ci deve essere» e prende la sua spilla tra le mani. «Vediamo cosa succederà domani»
«A me onestamente quel Nikolas non me la racconta giusta. Quanto ad Ettore? Dici che sia ancora vivo? Inizia a preoccuparmi la cosa…»
«Se è qui lo troveranno, altrimenti troveranno tracce del suo passaggio. Una cosa per volta. Prima Spark, poi il fronte. Non possiamo cercare qualcuno nel bel mezzo di una guerra, e comunque questa volta non abbiamo neanche una traccia da seguire. Sta a noi trovare una soluzione. Abbiamo l’appoggio di almeno uno dei tre dalla nostra. Ricordati poi che abbiamo un compito… anzi, una promessa fatta in quello stesso tempio. Radunare i tre fratelli e riappacificarli…» conclude guardandomi.
«Abbiamo una marea di cose da fare, troppe cose da gestire»
«Sbagliato, ne abbiamo una sola: dormire. Domani è un altro giorno»risponde Massimo, rimettendo la sua spilla sul lato sinistro del petto.
«Eccoci, ragazzi!» Si annuncia Angelo, appena arrivato. «Noi saremo nella stanza a fianco. Un messaggero mi ha detto che ci aspettano al castello per le nove di mattina, quindi abbiamo tutto il tempo di fare colazione da una vecchia conoscenza arrivata da Atlantis proprio questa mattina»
«Scusate, ma che vi ha detto il re?» interrompe Ezio a testa alta.
«Non lo abbiamo visto, abbiamo parlato con il Reggente. A quanto pare il re è malato, ma noi lo cureremo»
«Sì, certo, ora siete anche dottori… Tanto non credo che la sua malattia sia curabile in ogni caso» e si allontana, uscendo dalla porta.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Minecraft / Vai alla pagina dell'autore: AndreMCPro