Scritta
sentendo: FUROR GALLICO - Canto d'Inverno;
https://www.youtube.com/watch?v=xpPGidXA_u8.
Ispirata
a: The Ultimate Fusion: Gokutto BY MohaSetif;
https://www.deviantart.com/mohasetif/art/The-Ultimate-Fusion-Gokutto-852089359.
Cap.21
Duplice patto
Vegeta
chiuse il libro in saiyan e si massaggiò il collo.
<
Quello che ha detto Vargas quadra perfettamente.
Probabilmente
tutto questo è causato dalla dea Selene. Ha posseduto il
corpo di mia madre e
sta togliendo la vita a Chichi attraverso quella strana malattia.
Inoltre
sta attaccando la mente di Goku e chissà di quanti altri
sulla Terra >. Era
inginocchiato nel fitto della foresta e stava tracciando dei simboli
sul
terreno.
<
Vorrei che Zarbon fosse qui ad aiutarmi. Forse avrei dovuto chiedere a
Nappa,
ma lui è un saiyan. Sicuramente è influenzato da
quella dea come tutti gli
altri della nostra razza. Zarbon ne sarebbe stato immune >.
“Forse
dovrei rimandare e chiedere almeno a Jeeth. Se dovessi sbagliare
qualcosa
potrei fare qualche disastro” borbottò.
<
Non ho tutto questo tempo. Ho promesso a Kakaroth che avrei salvato sua
moglie
> pensò. Iniziò a salmodiare un rituale in
saiyan antico.
“Figlio
mio… Lascia che t’insegni io la lingua dei tuoi
avi”. Una voce femminile, ma
sepolcrale risuonò tutt’intorno.
Il
battito cardiaco di Vegeta accelerò.
“Non
penso tu voglia aiutarmi” disse il saiyan.
“Al
contrario…” disse lei, con un tono dal retrogusto
materno. “Vuoi salvare la
moglie di Kakaroth, no? Ti prometto che la libererò
dall’incantesimo… ed
impedirò alla tua donna di caderci”.
<
La voce assomiglia a quella di mia madre, ma con un retrogusto oscuro e
dolciastro che non vi ho mai sentito > pensò Vegeta.
Si voltò e rabbrividì.
< Averla davanti è strano, è come vedere
mia madre, ma allo stesso tempo è
diversa da lei. Lo stesso effetto che dava Mirror Bulma >.
“Madre,
perché state facendo tutto questo? Vi prego tornate in
voi” la pregò.
L’altra
soffiò: “Te lo ricordi che sono morta nel
tentativo di salvarti da Freezer? Mi
devi qualcosa.
Non
ti va di assecondarmi?
Fidati
figlio mio, non lasciare che tutta questa gente si frapponga
all’affetto che
nutri per me”.
Vegeta
indietreggiò.
<
Non dimenticherò mai quel giorno.
Sento
la schiena bruciare. Lì dove quel mostro mi ha inferto le
prime frustate.
Ricordo
le mie urla da bambino, mentre i servi di Freezer mi trascinavano via.
Il
sorriso di quella lucertola albina, così demoniaco ed i suoi
occhi rossi.
Era
un altro me, un’altra vita… Forse perfino un altro
Freezer > pensò. Assunse
un’espressione di sfida.
“Sentiamo…
Qual è la tua proposta per mettere fine a questa
follia?” domandò secco.
La
dea piegò le labbra perfette in un tetro sorriso.
“Accetta
un piccolo patto” lo invogliò.
Il
re dei saiyan chiese sospettoso: “Di che genere?”.
<
Non penserà davvero che accetterò ad occhi chiusi?
Creando
magari dei guai più grandi di quelli che sto cercando di
lenire > pensò.
Selene
sussurrò: “Non danneggerò questo mondo
e soprattutto la tua famiglia. Non
temere neanche per i tuoi ‘amichetti’, figlio mio.
Non voglio ferirti”.
Vegeta
rabbrividì.
“Datemi
la vostra parola che non farete del male a Kakaroth”
sussurrò con voce cupa.
Un
lampo passò negli occhi della creatura. Gli posò
una mano sul capo, passandogli
le dita affusolate tra i capelli a fiamma.
Vegeta
chinò la testa, assumendo un’espressione
intorpidita. La sua coda ricadde
inerte e gli sfuggì un gemito.
Selene
fece scivolare la mano, sorridendogli gentile, e gli
accarezzò la guancia.
Scese ancora fino al suo mento e gli costrinse ad alzare il capo,
guardandolo
negli occhi.
“Ti
giuro che non tenterò più di uccidere
‘Kakaroth’. Non gli farò del
male” promise.
<
Mi sento così confuso > pensò il saiyan.
“Allora
accetto la vostra proposta”.
Le
sue gambe cedettero e precipitò in ginocchio, colto da un
dolore all’addome. Le
sue vesti divennero degne di un re dei saiyan, coi simboli della sua
casata.
Socchiuse
gli occhi e percepì una sola frase.
“Dormi
figlio mio, riposa in ‘eterno’”
sentì la voce di lei, mentre i suoi occhi si
chiudevano del tutto.
Un
sorriso involontario si dipinse sul viso di Vegeta.
<
Perdonami Bulma > pensò il re dei saiyan,
abbandonandosi al maleficio.
Crollando
al suolo addormentato.