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Autore: DDaniele    26/06/2022    0 recensioni
[The Owl House]
Gus e Mattholomule vanno insieme all’evento di Grom, il ballo scolastico che Hexside organizza una volta ogni anno.
La storia partecipa alla Gustholomule Week 2022 Giorno 7 sviluppando il prompt “Grom.”
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   Mattholomule arrivò a casa di Gus, una casetta a due piani che sorgeva lungo la via principale di Bonesborough appena superato il ponte di pietra che connetteva le due metà della cittadina. Il cuore in gola, Mattholomule si avvicinò all’ingresso, sollevò un dito per premere il campanello, ma poi esitò. Abbassò la mano, controllò con una rapida occhiata che il completo pantaloni, giacca e cravatta color madreperla non avesse grinze e inspirò a fondo per darsi coraggio, dopodiché suonò il campanello. Mattholomule sentì un rumore di passi avvicinarsi alla porta. Un istante dopo, un uomo di mezza età aprì e, vedendo Mattholomule sulla soglia, gli rivolse un ampio sorriso.
   “Tu devi essere Mattholomule, giusto? Augustus ha quasi finito di prepararsi e ti raggiungerà tra poco. Nel frattempo vuoi entrare e metterti comodo?” “Non ce n’è bisogno, sono pronto, possiamo andare.” Dietro l’uomo comparve Gus. La somiglianza tra i due era tale, Gus somigliando a una versione in miniatura dell’uomo che aveva aperto la porta, che era ovvio che i due fossero padre e figlio. Camminando a passo veloce, Gus oltrepassò il padre e uscì dalla porta. Il ragazzo indossava anche lui come Mattholomule un completo pantaloni, giacca e cravatta, ma di colore blu notte che si intonava elegante con la sua carnagione scura. Gus salutò rapido Mattholomule, lo prese per mano e poi si voltò verso il padre. “Allora noi andiamo. Non farò tardi, tornerò non appena sarà finito il ballo.” L’adulto gli fece ancora qualche breve raccomandazione e poi lasciò andare i due maghetti.
   “Questo vestito ti… ti dona molto,” disse Mattholomule a Gus sforzandosi di vincere la sua timidezza. “Grazie, anche il tuo a te. Non mi aspettavo però che ci saremmo vestiti uguali, sembriamo due gemellini,” osservò Gus ridacchiando. Mattholomule trovò la sua risata così tenera che arrossì e strinse lievemente più forte la mano dell’altro. Dopo circa dieci minuti di passeggiata, i maghetti arrivarono all’ingresso della scuola di magia di Hexside.
   Mentre camminavano lungo il sentiero lastricato che conduceva alla scuola, una voce li chiamò: “Gus, Matt, siete arrivati anche voi in anticipo,” li salutò Edric, il fratello di Amity. Il mago, più grande di Gus e Mattholomule di qualche anno, portava i capelli verdi legati in un codino dietro la nuca e indossava pantaloni grigi con una camicia giallo canarini. Nonostante la combinazione dei colori verde e giallo potesse risultare stridente, in realtà si addiceva all’aspetto e al carattere esuberante di uno dei gemelli Blight. Accanto a lui si trovava Hunter, vestito con un classico completo rosso scarlatto. Come Gus e Mattholomule, anche Edric e Hunter si tenevano per mano. “Edric ci ha fatto arrivare con un’ora di ritardo. Io gli ho detto che le star arrivano con un ritardo fashion, ma lui non ha voluto saperne e così eccoci qui da prima che il preside Bump faccia aprire le porte della scuola.” “Te l’ho spiegato,” disse Hunter risentito, “volevo essere tra i primi ad entrare per non trovare la sala da ballo già piena.” “Se anche l’avessimo trovata piena, tutti si sarebbero scostati per lasciar passare i due re della serata.” Il loro battibecco venne interrotto dal preside Bump, che attraversò le porte della scuola per annunciare che il ballo scolastico di Grom stava per avere inizio.
   I quattro maghi si unirono agli altri studenti e si diressero dentro la scuola. Raggiunta la palestra, per l’occasione riarredata con una pista da ballo al centro e tavolini con cibo e bevande ai lati della sala, Gus e Mattholomule si avvicinarono ai tavoli del rinfresco. Mattholomule prese due piattini su cui sistemò alcuni tralci di pizza e dei dolcetti per sé e Gus. Quando ebbero finito di mangiare, l’orchestra della scuola abbassò le luci della sala e cominciò a suonare.
   La band passò una delle canzoni preferite di Gus, una canzone dal ritmo coinvolgente che raccontava la storia di un giovane mago che lascia la casa per esplorare il mondo. Mattholomule, sapendo che Gus amava quella canzone, chiese a Gus con un inchino: “Mi concedi questo ballo?” In realtà, Mattholomule aveva improvvisato l’inchino per nascondere il violento rossore che gli aveva imporporato il viso, ma Gus non vi fece caso. “Volentieri,” gli rispose allegro.
   Mattholomule gli porse la mano che Gus prese. Nelle Isole bollenti in genere, al contrario che nel regno umano, le canzoni non vengono pensate con una specifica coreografia, così Gus, Mattholomule e tutti gli altri ballerini sulla pista da ballo dovettero improvvisare la loro danza. C’era chi si abbracciò e ballò con movimenti ieratici come per un lento, mentre altri si lasciarono trascinare dal ritmo orecchiabile e si scatenarono con movimenti scoordinati e sgraziati, ma era evidente che si divertissero.
   Gus e Mattholomule imitarono il secondo gruppo, lasciandosi coinvolgere dalla musica e improvvisando i movimenti. Mattholomule cominciò a piroettare sul posto sempre tenendo gli occhi brillanti di felicità incollati su Gus, mentre quest’ultimo si diede a una danza con dei movimenti meccanici come un robot che camminava avanti e indietro, un po’ come il mago di cui parlava la canzone.
   Poco dopo, l’orchestra suonò un lento. Adattandosi al diverso ritmo, Gus e Mattholomule e molte altre coppie si abbracciarono e rimasero sul posto dondolandosi. Gus, le braccia cinte intorno alla vita di Mattholomule, poggiò dolcemente la testa sulla spalla del maghetto e chiuse lentamente gli occhi. Mattholomule poggiò la testa sui morbidi capelli di Gus e sollevò una mano dalla spalla di Gus per accarezzargli lievemente la nuca. Mentre si muovevano sul posto, Mattholomule ritrovò con lo sguardo Edric e Hunter. Anche loro, come i maghetti, si abbracciavano e si muovevano sul posto come dondolandosi. Notando lo sguardo di Mattholomule, Hunter gli fece un occhiolino d’intesa che Mattholomule ricambiò. Poi, il maghetto dodicenne socchiuse gli occhi lasciandosi cullare dal movimento e dal contatto con Gus.
 
   
 
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